Cerca nel Sito

NomeKeywordsDescrizioneSezioniVoci correlate

Forum di Myst

 
« ...beh...sicuramente il fantomatico incappucciato non sembra essere un individuo morale. »
- Kar Dun -
 
Myst Cyclopedia

Karen Gordon Gabriel

[personaggio]
personaggio
Razza:
Umano
Sesso:
femmina
Nato/a il:
18 ottobre 484
Altezza:
170 cm
Peso:
58 kg
Ruolo:
amico
Tipo:
PNG
Giocatore:
sconosciuto
Ritratto di Karen Gordon GabrielKaren nasce ad Achenar nel 484.
Suo padre Tomas è un fornaio che ha la bottega non distante dall'Accademia di Spada, la madre sta a casa con i molti figli. Gente semplice, onesta.
Nel 495 Tomas viene colpito da una grave malattia e diventa infermo, e la piccola Karen, insieme ai due fratelli maggiori Alexander e Robert, badano alla bottega. Lei serve al banco, Alexander e Robert lavorano al forno.
Karen ha occasione di conoscere così molti spadaccini dell'Accademia, assidui frequentatori del forno.

Il passato di Karen

Il primo incontro

Nel 499 Karen incontra l'uomo che segna, nel bene e nel male, la sua vita.
Come spesso capita, sta portando una cesta di focacce alla prigione cittadina, per le guardie, ed assiste ad una scena che la colpisce molto.
C'è un giovane in cella, ferito ad una spalla. Ha i capelli lunghi e neri, gli occhi di un celeste che sembra quasi bianco. E' malconcio, insanguinato, ma i suoi abiti sono raffinati.
Un ricco signore, accompagnato da un ufficiale, entra nella prigione. Si presenta come Sir Alexander Quart, padre del giovane prigioniero. Viene trattato con grande rispetto da tutti. Chiede che suo figlio sia liberato.
"E' solo un ragazzo, ha il sangue caldo... vi assicuro che non sarà più coinvolto in stupidi duelli"
Le guardie cercano con lo sguardo l'ufficiale superiore, che annuisce. Quindi uno di loro prende le chiavi e va ad aprire la cella dalla quale il giovane sta osservando la scena, immobile.
"Su, esci. E ringrazia tuo padre..."
Il prigioniero non si muove.
"Coraggio, che aspetti?"
Immobile.
Sir Alexander Quart si avvicina alla cella.
"Vieni fuori Lorenzo, sei ferito, ti porto a farti medicare".
Karen, in disparte col suo cesto pieno di focacce, vede il ragazzo arretrare verso l'angolo più buio della cella. Sir Alexander entra e gli tende la mano.
"Io resto qui" dice il prigioniero.
"Su, non fare lo stupido, vieni a casa"
"Non ho bisogno del tuo aiuto."
Il signorotto sospira, guarda il figlio e poi le guardie.
"Tiratelo fuori di lì, per favore."
La scena è strana, due guardie entrano nella cella e afferrano il prigioniero per le braccia. Lui geme quando lo stringono vicino alla ferita, ma non dice nulla. Prova a fare resistenza ma viene trascinato fuori quasi di peso.
"Lorenzo, non farmi disperare. Ho la carrozza qui fuori..."
A testa bassa il giovane segue suo padre su per le scale, fino al piano terra.
Karen consegna le focacce alle guardie, che scherzano tra loro e ironizzano sull'episodio. Sembra che Sir Alexander abbia versato molto denaro per togliere dai guai suo figlio.
Mentre sale le scale, Karen sente un gran trambusto provenire dalla strada. Si affretta e arriva in tempo per vedere Sir Alexander e due servi che chiamano a gran voce Lorenzo, che è scappato.
Karen si incammina verso la sua bottega, quando nota tracce di sangue dietro un angolo. Le segue per qualche metro fino ad un portone socchiuso. Si affaccia.
Il ragazzo è lì, seduto a terra con la schiena poggiata al muro. Ansima.
"Tutto bene?" chiede Karen.
Lui scatta. "Chi sei? Che vuoi?"
"Sta tranquillo, non faccio la spia. Hai bisogno di una mano?"
"Hai dell'acqua?"
Karen scuote il capo. "La bottega di mio padre è qui vicino, se vuoi lì posso dartene."
"Non voglio farmi trovare", risponde il ragazzo.
"Ci sono solo io, non temere."
Karen tende la mano al giovane, che si alza in piedi e la scruta a lungo. Poi annuisce.
"D'accordo"
Per strade secondarie Karen guida il ragazzo alla sua bottega, dove lo fa nascondere nel retro. Non parlano molto, lei gli cura la ferita al braccio e lo benda, gli dà una focaccia e da bere.
Dopo un paio di giorni lui ringrazia e se ne va.

Karen incontra di nuovo Lorenzo Quart

Dopo un paio d'anni da questo episodio, un cadetto dell'Accademia di Spada si presenta alla bottega di Karen per comprare del pane. Porta i capelli corti e la spada al fianco adesso, è cresciuto e molto cambiato, ma lei lo riconosce subito.
"Ti devo ringraziare", esordisce il giovane. "Anche se forse non ti ricordi di me, mi sei stata di grande aiuto, una volta che ero in difficoltà."
Karen annuisce.
"Mi ricordo di te"
"Mi chiamo Lorenzo Quart. Sono un cadetto, adesso, e se posso fare qualsiasi cosa per te..."
"Raccontami di quella volta", risponde Karen.
Il legame con Lorenzo Quart è subito molto forte.
Si vedono tutti i giorni, lui le racconta del difficile rapporto con suo padre, del periodo in cui è stato chiuso in convento, nel Monastero dei Padri di Noyes, della sua amicizia con Erwin.
L'amicizia cresce e per Karen diventa presto qualcosa di più profondo. Forse anche per Lorenzo avviene qualcosa di simile, perchè quando, un paio di anni dopo, litiga definitivamente con il padre e abbandona Achenar, è lui a chiedere a Karen di seguirlo lontano dalla città.

In viaggio insieme

La fuga di Karen con Lorenzo Quart desta un certo scandalo. I familiari della ragazza sono disperati, il padre di lui furibondo.
Ma il viaggio non è una fuga piacevole. Lorenzo Quart si industria a lavorare come guardia del corpo di qualche mercante, Karen lo accompagna, impara a maneggiare le armi e diventa abile nelle doti di sotterfugio.
Passano insieme un paio di anni, fino a quando Lorenzo decide di fermarsi.
La meta finale è Chalard, il Monastero dei Padri di Noyes, dove un sempre più cupo e combattuto Lorenzo Quart incontra il suo caro amico Erwin.
Karen resta in disparte, arrangiandosi come può nella zona vicino al Monastero, mentre il suo amico si chiude in clausura, esce, rientra, combattuto, e infine decide di prendere la veste di Paladino.

La veste bianca

La decisione di Lorenzo Quart spezza il cuore di Karen.
Litiga con Erwin, accusandolo di essere il responsabile di una simile scelta, finchè non viene a sapere che il religioso condivide le sue perplessità: la scelta di Lorenzo è forse più dettata dall'odio per suo padre che non da una profonda fede. Anche Erwin gli ha consigliato ripetutamente di ripensarci.
Ma alla fine nulla fa cambiare idea a Padre Lorenzo Quart.

Una Rosa Bianca

Per qualche anno Karen vive la sua vita.
Lascia Chalard e si rifugia a Nekkar, dove inizia a lavorare come esploratrice.
Conosce un giovane della sua città, Tom, che lavora nella guardia civica, e quasi inizia a pensare di sposarlo.
Ma riceve un giorno una rosa bianca ed un biglietto di Padre Lorenzo:
"Perdonami. Adesso finalmente so per cosa combattevo e per cosa combatterò fino alla morte. Soltanto di te mi fido, e se vorrai te ne parlerò".
Karen non esita nemmeno un secondo, raggiunge Padre Lorenzo a Chalard. Lui la introduce alla Confraternita della Rosa Bianca. Karen presta giuramento.
Da allora Karen segue spesso Padre Lorenzo Quart in missione. Si ostina a non chiamarlo "padre", ma milita nella Rosa Bianca con coraggio e grande dedizione.
Difficile dire che tipo di rapporto ci sia tra loro, ma in qualche modo hanno raggiunto un certo equilibrio.

In fin di vita

La notte tra l'11 e il 12 agosto 517 Karen viene ferita molto gravemente da un colpo di balestra alla testa, durante l'assalto alla Torre Maxima di Anthien da cui viene liberato Frate Erwin, condannato a morte per l'indomani.
Karen è stata in serio pericolo di vita per alcuni giorni, ma fortunatamente le le cure di Desiree e Ludmilla l'hanno salvata, permettendole di tornare a militare con la Rosa Bianca in breve tempo.
Creata il 31/05/2007 da Annika (2242 voci inserite). Ultima modifica il 08/08/2008.
4437 visite dal 31/05/2007, 09:08 (ultima visita il 12/12/2024, 07:23) - ID univoco: 495 [copia negli appunti]
[Genera PDF]