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« Vassilj di qua, Vassilj di là... ma che ho fatto di male!? »
- Vassilj, coscritto di Iernigova -
 
Myst Cyclopedia

Vecchie ferite

[cronaca]
cronaca
Periodo:
dal 16/06/2015
al 28/09/2015
Periodo RPG:
dal 9 maggio 517
al 7 giugno 517
Num. sessioni:
5
Uno scorcio montano dell'HeirligDodicesima avventura della Campagna di Uryen, ambientata nel maggio dell'anno 517. Il XXIII Plotone viene incaricato di contattare un ex ufficiale dell'Esercito di Treize, in esilio nell'Heirlig.
Master DarkAngel.

In viaggio dal Cariceto di Amedran verso Uryen

Il 9 maggio 517 il XXIII e il XVIII Plotone dell'Esercito di Uryen lasciano le postazioni militari dell'Esercito di Feidelm ai margini del Cariceto di Amedran e muovono verso Uryen.
La sera del 10 maggio viene raggiunta la città di Dossler, dove i soldati sono visti un po' male dalla popolazione locale, amareggiata che i Plotoni di Uryen siano stati rimandati a casa mentre quelli di Dossler ancora no.
"Andiamo a combattere un'altra guerra", taglia corto il Sergente Rock a chi gli fa notare questa disparità di trattamento.
Il viaggio prosegue per le campagne, fino al 12 maggio sera, quando viene raggiunta la Torre Undici, la prima delle Torri di Uryen.
Qui i nostri ricevono alcune informazioni su quanto accaduto nel Burgraviato e oltre il Traunne negli ultimi mesi.

Notizie alla Torre Undici

"L'avamposto di Alma Mater è stato smobilitato: i nostri soldati ora stanno ad Angvard", riferisce uno dei soldati della Torre. "A quanto ho sentito cominciavano ad avere qualche problema nella gestione di quelle bestie, i Kreepar, che si dice siano diventati più grossi e pericolosi di prima, e poi c'è stato un attacco da un nutrito gruppo di soldati di Ghaan... alla città di Angvard..."
"Come è andata?", si informa il Tenente Kain Werber.
"Eh... erano tanti, a quel che si dice c'erano anche alcuni Nordri, con cui quei bastardi devono aver fatto qualche patto, e poi altra gente, combattenti provenienti da qualche signoria dalle parti di Feith. E poi... i Risvegliati, come se non bastasse. Il primo livello di Angvard è stato evacuato e bruciato, distrutto. Poi sono arrivati i nostri, da Alma Mater, e si sono fermati lì"
"E adesso com'è la situazione?"
"Guarda, non lo so. Noi stiamo qui, le informazioni che abbiamo sono queste".
"E a Uryen che si dice?"
"Beh, le cose sembrerebbero tranquille, a quanto pare. I Nordri con l'inverno sono stati tranquilli, anche se ora che viene il tempo buono probabilmente ricominceranno a dare problemi. Ma lì c'è Sir Madsen, il Dominus della Chela... per il momento si occupa lui della gestione di quel fronte. Per il resto a Uryen si parla molto della "delegazione di Greyhaven: sono arrivati a marzo, una ventina di persone... altrettante ne sono arrivate ad aprile. I primi erano guidati da uno importante, un pezzo grosso, uno degli Angeli Neri di Greyhaven: stranamente, invece di stare a Benson coi suoi compagni è venuto qua. Chissà come mai, forse non è neanche più in servizio, ma comunque tutti lo trattano con grande rispetto"
"Grazie"
"A voi, e buon viaggio".

L'allontanamento di Annie e Gannor

Il giorno successivo, 13 maggio, i due Plotoni si mettono in marcia verso Uryen, che contano di raggiungere in serata.
La cavalcata è faticosa a causa di un vento tiepido e sabbioso, dritto in faccia, che taglia gli occhi. Ai lati della strada si vedono a tratti mucchietti di sabbia.
In serata, è già calato il sole, il gruppo si ferma ad abbeverare i cavalli, prima di affrontare l'ultimo tratto verso la Rocca di Tramontana.
Improvvisamente il Sergente Rock si rende conto che Annie e Gannor mancano all'appello, sono scomparsi insieme ai loro cavalli. Subito dà l'allarme e tutti si disperdono per cercare le tracce.
Poco dopo è Jude Lincoln a trovarle, che si allontanano verso un gruppetto di alberi non lontano.
Rock, Sven e Kailah vanno con un paio di torce a vedere cosa sia successo, e presto scorgono i due cavalli, con vicino Gannor in piedi e Annie carponi, a terra, scossa da conati.
Rock smonta da cavallo e si avvicina.
"Beh, mi dovete spiegare che vi è venuto in testa di fare" dice Rock.
"Credo che si sia sentita un po' male" spiega Gannor. "L'ho vista che si allontanava col cavallo, pensavo avesse perso il controllo del cavallo... poi ho visto che scendeva e niente, si è messa così, credo che abbia vomitato..."
Rock si avvicina ad Annie, facendo cenno a Kailah di restare a cavallo, per il momento.
Sente uno strano odore ferroso: Annie deve aver vomitato qualcosa di strano, forse sangue. Lei si gira per non farsi guardare in faccia, come se si vergognasse.
"Annie da quant'è che fai parte del Plotone?"
"Un anno circa"
"In un anno non hai capito che da noi non ti devi nascondere?"
Lei scuote la testa e tace.
"Qualunque cosa stia succedendo, il Plotone protegge i suoi soldati, sempre. Non te lo dimenticare".
Dopo un po' Annie si rialza, si pulisce il viso, lei non ha più acqua nella borraccia, Rock le porge la sua.
"Scusatemi, ora sto meglio", dice. Sale a cavallo e muove verso gli altri, a testa bassa.
Rock dice a Gannor di non fare più una stronzata del genere.
"Ho dovuto scegliere, non c'era tempo...ho dovuto scegliere, la dovevo tenere d'occhio"
"La prossima volta mi fai un cenno, strilli, fai in modo che sappiamo che fine avete fatto". Gannor annuisce.
Finalmente i due Plotoni si rimettono in viaggio e, a tarda sera, raggiungono Uryen e la Rocca di Tramontana.

Alla Rocca di Tramontana

Il cortile della Rocca è illuminato e, accanto alle insegne di Uryen, sventolano due grandi stendardi di Greyhaven, segno che sono presenti due contingenti della Capitale.
"Ci sono soldati di Greyhaven", avverte uno degli inservienti della Rocca, "mi raccomando, comportatevi bene e non fate cazzate!" L'atteggiamento dell'esercito è sicuramente più formale del solito, evidentemente sergenti ed ufficiali ci tengono a non fare brutte figure.
Rock smonta da cavallo e congeda i suoi. "Immagino che sarete stanchi, quindi direi che con Barun ci parlate domattina. Io vado adesso". Poi va in privato a scambiare due parole con Annie, che lo segue mestamente. Vodan viene condotto all'infermeria, visto che i giorni di viaggio lo hanno indebolito ulteriormente a causa della ferita alla gamba, mentre tutti gli altri vanno a riposare.

Rapporto da Barun

Il giorno successivo, 14 maggio, Rock manda un paio di uomini del XXIII Plotone a fare rapporto dal Capitano Barun: vanno Kailah e Sven, che riferiscono sinteticamente quel che è accaduto durante i mesi ad Amedran. Il Capitano fa un po' di domande ma grossomodo già è stato informato.
"E cosa mi dite di Colin?" chiede il Capitano.
"E' un po' ingenuo, ma pieno di buone intenzioni", risponde Sven.
"E' un ottimo medico", aggiunge Kailah, "e uno studioso attento e prezioso..."
"Ma sa tenere la bocca chiusa, quando serve? Ha capito che certe informazioni devono restare nell'esercito?"
Sven e Kailah si guardano, esitano. "Forse bisogna spiegarglielo bene, rischia di commettere errori in buona fede"
Barun annuisce, poi domanda di Annie.
"Annie è una combattente fedele e affidabile" dice Kailah. "Sta male, ha sintomi strani che la spaventano, nemmeno Colin e Engelhaft ci capiscono qualcosa. Ma di lei ci si può fidare"
"Non ha mai esitato, fatto cose strane, in combattimento mostrato atteggiamenti ambigui?"
"No, mai. Al contrario si è sempre fatta avanti, correndo anche grossi rischi, nel tentativo di sfruttare il fatto che i Risvegliati non sembrano interessati a attaccarla. E' stata anche gravemente ferita da un Abnormis..."
Barun annuisce.
"A breve partirete con Sir Mikail, c'è bisogno di gente oltre il fiume. Ma prima... il Burgravio vorrà parlarvi."
"Il Burgravio? A noi?" domanda Kailah stupita.
Barun annuisce. "Saluta i soldati prima che vadano oltre il Traunne."

Attività alla Rocca

Trascorre qualche giorno tranquillo.
Vodan passa il suo tempo in infermeria.
Sven si informa su dove si trovi Quorton Kraven ma viene a sapere che è in missione con la sua nave.
Padre Engelhaft si reca da Padre Alyster, che nel mentre sta lavorando intensamente alla ricostruzione della Chiesa. I lavori procedono discretamente, anche grazie a qualche donazione da parte del Burgravio e alla manodopera di gruppi di soldati che, volontariamente, si offrono per dare una mano.
Kailah va a visitare Mastro Luger e si informa della situazione di Annie, che è rinchiusa in una cella e sotto osservazione.
Mastro Luger ci tiene a parlare anche con Colin, Sven e Engelhaft, e si fa raccontare con grande ricchezza di dettagli quel che è accaduto nel Cariceto. A sua volta ha qualcosa da dire.
"Ho una notizia che sembra più bella di quella che è, perchè... sono riuscito a portare a termine una sostanza che, se ingerita, impedisce a una persona morta di trasformrsi in un risvegliato. Questa è la buona notizia. La cattiva è che non si sopravvive all'ingerimento di questa sostanza. Non può essere usata su chi è già morto. E' una sorta di misericordia per chi viene morso, in alternativa al taglio della testa. Anche se è difficile e costoso trovare gli ingredienti"
"Come funziona?"
"Per semplificare molto, provoca una febbre fortissima che evidentemente purifica l'infezione"
"Quindi è semplicemente un veleno molto potente che gli impedisce di risvegliarsi" dice Sven ridacchiando.
"Sembra una cosa poco importante, ma il vostro amico Colin vi potrà spiegare quanto sia importante dal punto di vista scientifico".
Luger consegnerà a Colin una lista di ingredienti da cercare quando il Plotone si trasferirà oltre il Traunne. Alcuni li troverà Colin, altri bisognerà recuperarli con l'aiuto di Norman Thelen e Dust.
"Probabilmente Norman vi aiuterà per pura e semplice fedeltà alla causa, mentre Dust vi chiederà qualcosa, qualche ninnolo, qualche servigio... vedete voi se riuscirete ad accontentarlo o meno, mettetecela tutta".
"Avremo un permesso ufficiale per seguire questi incarichi alternativi?" si informa Kailah.
"No, dovrete usare i ritagli di tempo, per così dire. Ma io avvertirò il Tenente Mikhail, che cercherà di non mettervi i bastoni tra le ruote".
Kailah chiede di Annie, Luger scuote il capo, pessimista.
"Si sta verificando ciò che sospettavo quando l'ho visitata la prima volta. Sta mutando... gli occhi, l'assetto, la respirazione... sta attraversando dei cambiamenti, che si spiegano con una forza esterna. I cambiamenti di questo tipo raramente sono positivi. Annie è condannata a diventare qualcosa di diverso e questa cosa finirà per ucciderla o per renderla una creatura pericolosa, o entrambe le cose. Il nostro compito è impedire che succeda, almeno per quanto possibile. Ormai è finito il periodo in cui poteva andare a piede libero, è il momento... come la vostra amica Cynthia, di cominciare a pensare alla salvaguardia di noi stessi".
Kailah ci resta malissimo, prova a convincere Mastro Luger a liberarla, ma non riesce, quindi, quando viene a sapere che la ragazza sta nelle segrete, nel sotterraneo, prova a farla trasferire per lo meno in una stanza più salubre, in alto. Mastro Luger taglia corto. "No, Kailah, non è possibile. Deve stare vicino a me, qui, dove non può diventare pericolosa"
"Ma..."
"No, questione chiusa".
Kailah va a trovare Annie, in una cella dignitosa nelle segrete sotterranee, con soltanto una piccola finestrella con le grate in alto, vicina al soffitto.
Annie tiene gli occhi chiusi, composta e triste, seduta alla scrivania. Quando si apre la porta guarda Kailah, la saluta.
Ha gli occhi rossi: nell'osservarli Kailah scorge qualcosa di inquietante, innaturalmente tetro e malvagio.
Parlano un po', poi Annie chiede di vedere Colin. Kailah risponde che di certo non mancherà di venire a visitarla.
Le due ragazze si salutano, augurandosi buona fortuna.
Dopodichè Kailah va alla Chiesa, dove lascia una generosa offerta a Padre Alyster per i lavori del cantiere e insiste per poter salire sulle impalcature e dare una mano. Anche Engelhaft va con lei, e parla a lungo con Padre Alyster, il quale gli dice, con soddisfazione, che grazie ad un sostanzioso aiuto del Burgravio è probabile che la chiesa si possa consacrare già entro l'anno.

Scampagnata al Porto di Uryen

Spiegando a Colin chi sia Zodd, citato da Mastro Luger, Kailah improvvisamente ricorda le parole di Milo Capasanta, che qualche tempo addietro le aveva detto di poterle suggerire come farsi amico il "capo" di Skogen.
"Mi accompagni al Porto?" chiede allora la ragazza a Colin, che acconsente. Anche Sven è ben felice di aggregarsi.
Il gruppetto viene presto intercettato da Ork Varchmann coi suoi scagnozzi, soldati semplici. A quanto pare il cugino del Tenente è stato reintegrato nei suoi gradi di caporale, e questo lo spinge ad avere un atteggiamento leggermente più formale di prima. Ciò tuttavia non gli impedisce di prendersi qualche libertà con Kailah durante una perquisizione di routine.
Scambia qualche parola con Sven riguardo "l'amico suo", del duello.
"Credo che sia tornato a Gulas", risponde Sven. "O almeno lo spero".
"Ha importunato le nostre donne, mi sta un po' sul cazzo... ma aveva i soldi, ha pagato... tutto regolare..." sospira Ork, vagamente contraddittorio. "Che andate a fare?"
"Andiamo alla Capasanta", spiega Kailah.
"Fatevi una birretta anche per me, a me mi tocca questo pattugliamento estenuante...."
Il gruppo raggiunge la Capasanta attraversando la stradina fiancheggiata dalle Case della Gioia: tutto tace, nessuno in vista.
Anche la Capasanta è deserta, è ancora mattina. Kailah chiede a Opie il Buttafuori dove sia Milo, e lui risponde a monosillabi che sta dentro. Poco dopo Milo arriva.
"Un momento..." Milo arriva dopo un po'. "Cosa vi servo?"
"Della birra, mi ha detto Ork che è arrivata quella buona..."
"E' così, appena arrivata. Ve la vado a spillare".
Kailah punta un tavolo ma Milo la sconsiglia. Brutta puzza lì, spiacevole. Poi Milo torna, serve a tutti la birra buona e se ne prende un po' da un'altra botte, chiaramente andata a male. "Questa piace solo a me", commenta.
"Stiamo per partire verso oltre il Traunne..." esordisce Kailah, ansiosa di entrare in argomento.
"E' il bicchiere dell'addio? Speriamo di no, almeno nel tuo caso..."
"Questa è andata a male" dice Colin riguardo la birra vecchia.
"E lo so... succede..."
"Mi sa che l'ha bevuta anche il tipo che stava a quel tavolo..." commenta Sven. Milo tentenna e poi annuisce, alludendo in effetti al rischio di farsela nelle mutande.
"Nn mi sembri un tipo da mutande..." scherza Sven.
"E' comunque un'ancora di salvezza la mutanda, eh" spiega Milo.
Kailah si schiarisce la voce, un po' imbarazzata, per attirare l'attenzione dei presenti, e ricorda a Milo che le aveva promesso di suggerirle alcune paroline da dire a Zodd per farselo amico.
Milo è sorpreso, non se ne ricordava. Poi però osserva Kailah, ci pensa un po' su e annuisce.
"Digli che Milo sta ancora aspettando quelle sette corone..."
"Per farselo amico..." commenta Sven
"Vedi come cambia, da così a così. Così lui capisce che vi mando io... tanto quelle sette corone non le vedrò mai..."
Kailah lo ringrazia molto. "Ci serve per fare un'opera buona, ti ringrazio davvero".
Milo chiede qualcosa a Kailah in cambio del favore. "Tu guarderai molto bene qualche cosa di quella locanda e me la descriverai nel dettaglio. Quanta gente, quanti tavoli... se noti qualcosa di interessante me lo dirai".
Sven prende anche un otre di birra buona e, dopo un po' di saluti e ringraziamenti, la va a offrire a Ork.
"Ti dovrebbero fa' santo, non come l'altro amico tuo che faceva finta...", ringrazia il Caporale.
Sven poi invita Colin e Kailah a tornare alla Rocca di Tramontana, mentre lui si tratterrà un pochino alle Case della Gioia. "A raccogliere informazioni", specifica il soldato.

Sven alle Case della Gioia

Sven va alle Case della Gioia, dove ormai è stimato frequentatore, e chiede di incontrare Mira, la sua sirena preferita. Lei è molto contenta di vederlo, lo porta in una stanza e, mentre si mettono comodi, gli fa un sacco di domande sui suoi viaggi e le sue avventure.
"Sono stato nel Cariceto di Amedran", racconta Sven.
"Ah, era vicino a dove vivevo io, io sono di Ostfold..."
"Non è un nome d'arte, allora!" scherza Sven. Poi lui le chiede della nave di Quorton, la Disperata.
"Viene e va, a seconda del periodo" spiega Mira. "Adesso è via da un paio di settimane, non penso manchi molto al suo prossimo ritorno".
I due trascorrono piacevolmente del tempo insieme, poi Sven regala alla ragazza il suo libro di poesie licenziose, Fiori spezzati steli recisi, che la ragazza gradisce moltissimo, al punto di spingerla a nuove, calorose effusioni.

Un nuovo incarico

Trascorrono alcuni giorni tranquilli, in attesa delle convocazione dal parte del Burgravio.
Intanto si vede in giro, qualche volta, il famoso "Angelo Nero", un uomo dall'aria navigata, serio e imponente, che sta per lo più coi suoi di Greyhaven. Un mattino lui e gli altri soldati della Capitale si mettono in marcia verso la sponda settentrionale del Traunne, passando per un ponte che è stato nel frattempo costruito nei pressi di Dossler.
Lo stesso giorno il Sergente Rock raduna i soldati del XXIII e del XVIII Plotone, fatta eccezione per Annie e Vodan.
"E' il momento di parlare con il Burgravio. Sistemate le vostre armature, mettetevi in ordine e comportatevi bene. Parlate solo se interrogati, fate parlare lui".
Rock si rivolge particolarmente a Colin, "tu sta proprio zitto, parla il meno possibile, rispondi solo se ti fa domande".
Il gruppo sale nella stanza della Rocca dove il Burgravio li attende.

L'incontro con il Burgravio di Uryen

Il Burgravio è un giovane sui 30 anni dall'aspetto molto bello, ha un atteggiamento autoritario, deciso. Chiede i nomi a tutti i soldati presenti, ad alcuni fa qualche domanda. Si informa riguardo le origini di Sven, di cui riconosce un accento particolare, e poi fa qualche domanda a Kailah, incuriosito se lei si trovi o meno di sua volontà ad Uryen, a militare nell'esercito. Lei risponde di sì.
"Voi vi rendete conto di vivere in un momento particoalre della storia di questo Granducato, una situazione mai verificata nella storia, che stiamo vivendo per primi. Una malattia che non si era mai vista, non nel tempo ricordato dagli sotrici... di cui nessuno conosce la cura... Di fronte a questa prospettiva non c'è che un modo per rispondere, fare il proprio dovere di soldati, di sudditi, di cittadini. Quindi è normale se avete paura, se non vorreste mai fare quello che vi si chiede di fare, ma dovete farlo pensando che questa situazione è condivisa da tutti, nessuno escluso, e che prima e dopo di voi verrà gente identica che si troverà a dover fare le stesse cose. Presto o tardi arriveranno periodi di calma. Il vostro sforzo sarà utile, essenziale, e se riuscirete la gloria sarà grande, se fallirete ne sarà comunque valsa la pena. Questa è la mentalità con cui dovrete varcare quel fiume, nei prossimi giorni. Ascoltate i vostri compagni più esperti, non prendete iniziative personali, siete circondati da ufficiali e sergenti esperti, di là non ci sono solo Risvegliati ma anche un esercito di persone vive che vi aspetta: i soldati di Ghaan sono addestrati a dire menzogne, non ascoltate il nemico".
Dopo il suo discorsetto serio e incoraggiante, ringrazia i soldati a nome del Burgraviato di Uryen e augura a tutti buona fortuna.

I dettagli della missione, riferiti dal Tenente Mikhal

Dopo l'incontro col Burgravio, i soldati si recano alla Chiesa, dove Engelhaft e Alyster hanno organizzato una breve cerimonia di benedizione. Sulla via del ritorno si presenta il Tenente Mikhal Savant, che prende da parte il gruppetto del XXII Plotone.
"A quanto pare staremo nuovamente al di là del fiume tutti insieme. Inizialmente il programma era di prendere parte a una spedizione abbastanza importante che entro qualche settimana farà un'azione di guerriglia sostanziale a nord di Angvard, però nelle ultime ore questa cosa è cambiata. Siamo stati assegnati a un incarico molto diverso, che peraltro in parte compiremo al di qua del Traunne"
Tutti sono molto interessati, il Tenente spiega di che si tratta.
"Ufficialmnte andiamo verso al fiume e prendiamo parte alla spedizione verso Angvard. Questo è quello che faremo ufficialmente. Invece in realtà andremo a sud, dalle parti della mia vecchia casa, nell'Heirlig, a parlare con una persona: è uno che conosce molto bene le zone a Nord di Angvard. Un esperto di Feith, che fortuatamente è in zona. Si trova nell'Heirlig per un motivo, ovvero che non può più stare a Uryen, perchè ai tempi di Treize era fedele al vecchio Barone. E' uno di quelli che ha tenuto il punto durante la Guerra delle Lande, per capirci. Questa cosa farebbe storcere il naso al Burgravio attuale, è per questo che saremo discreti. Valicheremo anche noi il Traunne, ma lo faremo co qualche settimana o mese di ritardo". Poi Mikhal guarda molto seriamente i suoi uomini: "questo è un segreto, tenete la bocca chiusa con tutti. Barun ne è informato, ma per il resto lo sappiamo soltanto noi. La partenza è domani come per tutti gli altri".

I dubbi di Kailah

Una volta rimasta sola coi suoi compagni, Kailah sottopone loro alcuni dubbi. "Siamo sicuri sicuri sicuri che il Capitano Barun è al corrente della nostra missione? Io credo di sì, alla fine prima o poi si verrebbe a sapere comunque... però insomma, è una cosa grossa fare una missione di nascosto dal Burgravio..."
Anche Sven è d'accordo e suggerisce di andare a chiedere chiarimenti direttamente al Capitano.
"Però in questo modo rischiamo di attirarci l'ostilità di Mikhal, se dovesse venirlo a sapere. Bisogna muoverci con discrezione", dice Kailah.
"Se Barun è al corrente della missione, vedrete che si rifiuterà di parlarci, per non rischiare di essere messo in diretta correlazione con questo incarico. Posso andarci a parlare io, con la scusa di ragioni ecclesiastiche. Se mi riceverà sonderò il terreno con cautela. Se viceversa non vorrà parlarmi significa che... sa tutto, e che dobbiamo fare come ci dice Mikhal".
La proposta di Engelhaft viene accolta e il Sacerdote si reca a chiedere udienza al Capitano.
Attende per un quarto d'ora, poi viene raggiunto da un Caporale, che riferisce sbrigativamente: "il Capitano Barun è molto occupato. Mi ha detto che sapete già tutto e che dovreste avere un ufficiale di riferimento in grado di chiarire tutti i vostri dubbi".
Engelhaft ringrazia e va a rassicurare i compagni, che di buon grado si preparano alla partenza.

Colin regala una piantina ad Annie

Prima di partire, Colin ci tiene a salutare Annie con calma e farle coraggio. Va quindi a cercare una piantina verde da sottobosco, di quelle che hanno bisogno di poca luce, e la invasa.
"Ciao Luger, ho deciso di portare questa ad Annie, posso?"
"Mi sembra un'ottima idea", risponde Luger. "Così Annie può avere qualcosa di cui occuparsi, con cui tenersi impegnata..." Anche Padre Engelhaft benedice la piantina, benedicendo con essa anche la sfortunata soldatessa prigioniera.
Colin entra nella stanzetta di Annie, che sta leggendo dei fogli a lume di una candela.
"Come ti senti?"
"Da quando sono qui dentro mi sento più debole e indolenzita... forse sarà la suggestione, non so... ma inizio ad avere un po' di paura"
"Ti porto questa" dice Colin, porgendole la pianta.
"Che cos'è?"
"Una pianta"
"Che devo... fare, la devo mangiare?"
"No, no, non è una medicina, è un regalo"
"Ah per me? Grazie... è molto.... come dire... ravviva questo posto che è un po' triste".
La mette al centro del tavolo, poi la sposta...
"Dovrai cercare di tenere in vita anche lei, oltre che te stessa"
Lei sorride.
Lui le dice che si dovrà impegnare a sopravvivere.
"Te lo prometto, farò di tutto per sopravvivere a qesta pianta, senza farla morire."
Lei si alza, un po' a fatica, gli viene vicino e lo abbraccia, dandogli un bacio sulla guancia "grazie per quello che fai, per non avermi lasciata sola".
Colin esce, raggiunge gli amici al cantiere della Chiesa.
"Tra poco andiamo anche noi a salutare Annie", dichiarano Kailah ed Engelhaft. E così fanno, dopo un paio d'ore.

L'Angelo Nero si interessa di Annie

Colin, Kailah, Engelhaft e Sven raggiungono il cortile da cui si accede ai sotterranei della Rocca, per andare a far visita ad Annie. Notano però un certo movimento, gente che litiga proprio nelle vicinanze delle scale: i soldati di Greyhaven stanno discutendo animatamente con il Sergente Rock, che ha accanto le guardie delle segrete a spalleggiarlo. Nei pressi, un paio di passi indietro, l'Angelo Nero osserva la scena, in attesa.
"Non entra nessuno se non ho un ordine del mio Capitano" insiste Rock, a quanto pare per l'ennesima volta.
"Abbiamo il permesso, devi farci passare. Voi non vi dovete permettere, dovete stare lontani e farvi gli affari vostri", risponde uno dei soldati di Greyhaven.
Ma Rock incrocia le braccia: "fino a prova contraria questa è ancora la mia fortezza e credo di avere più voce in capitolo di voi".
Sven e gli altri si avvicinano a Rock, mettendosi accanto a lui a dargli manforte in silenzio. Ma i soldati di Greyhaven insistono a voler passare.
"Avanti sergente, spostatevi e facciamola finita"
"Mi sposterò quando me lo dirà il mio capitano"
C'è un'attesa nervosa, sguardi duri. L'Angelo Nero avanza verso il Sergente Rock, sovrastandolo con la sua mole enorme.
"Dimmi che ti serve per farmi passare" dice al Sergente con voce piatta.
"L'ho già detto al soldato scelto, qui. Mi sposto quando Barun mi dirà che potete passare"
L'angelo si mette una mano in tasca e caccia una pergamena stropicciata e la porge a Rock. "Questo dovrebbe bastare"
Rock legge. "So chi sei ma qua comanda Barun e nessun altro" e glie la restituisce.
"Sta bene" dice l'Angelo, e se ne va.
Passano 20 minuti di attesa nervosa, durante i quali Colin cerca di scambiare qualche parola amichevole coi soldati di Greyhaven.
"Posso chiedervi cosa stavate cercando"? chiede colin
"Il nostro comandante ha bisogno di parlare con uno dei vostri prigionieri"
"Posso chiedervi chi è?"
"No".
Scende Gadman Sherer con quattro soldati e si rivolge severo a Rock: "Che è questa novità?"
"Ho ritenuto opportuno..."
Gadman Sherer scuote la testa: "fai passare il comandante"
Rock è costretto a fare un passo indietro e lasciar passare l'Angelo Nero.
L'Angelo Nero scende da solo nelle segrete della Rocca.
"Chi stava cercando?" chiede Colin a Rock appena è passato.
"Chi pensi che stia cercando?"
"Luger?"
"No", risponde amaramente il Sergente Rock.
"Ma qual è il problema?" chiede Engelhaft.
"Ho paura che possa prendere una decisione drastica nei confronti della nostra compagna Annie"
"Ma perchè questa paura?"
"Secondo alcuni questo è uno che in passato è passato per situazioni di questo tipo... è un ripulitore, uno che taglia questo tipo di problemi con l'accetta... con la spada".
"E chi lo autorizza a farlo?"
"Quello in tasca ha un permesso firmato da un nobile molto vicino al granduca, l'Alto Magistrato"
Engelhaft cerca di immaginare qualche sistema per impedire all'Angelo Nero di compiere gesti affrettati contro Annie.
"Sergente mi potresti procurare un abboccamento col Capitano, in caso?"
"Con Gadman Sherer sarebbe più facle, il Capitano non tratta direttamente con questa persona. Questa persona parla col Burgravio e con Gadman Sherer"
Engelhaft va a parlare con Alyster, velocemente, per chiedergli consiglio su come fermare l'Angelo Nero.
Quasi subito però le porte delle prigioni si aprono ed esce l'Angelo con dietro Annie, che lo segue con la piantina tra le mani e gli occhi bassi.
I quattro soldati di Greyhaven si accodano, mentre Rock e i suoi osservano la scena preoccupati.
Il gruppetto si mette a breve distanza, nei pressi dell'alberello un tempo consacrato da Engelhaft. Parlano, Annie ha un'aria rispettosa e guarda a terra. L'Angelo guarda il Traunne e poi chiede alla ragazza di alzare lo sguardo e le scruta gli occhi attentamente.
Passa qualche minuto e l'Angelo coi suoi si allontanano, lasciando Annie lì da sola, ferma, ancora con la piantina in mano.
C'è qualche momento di incertezza, tutti si guardano, Annie sembra sollevata. Gadman Sherer fa cenno che è tutto ok.
Subito Rock e i suoi raggiungono Annie e le chiedono cosa sia successo.
"Tutto bene, mi ha detto che c'è passato pure lui ed era curioso di vedermi gli occhi. E' una cosa dolorosa ma ce la posso fare. Mi ha fatto domade su che mi è successo... e io non so perchè ma gli ho raccontato tutto, mi sono sentita sollevata mentre glie lo dicevo, qualcosa mi ha spinto ad aprirmi con questa persona, non so perchè. Mi ha visto gli occhi e mi ha detto che ci avrebbe pensato lui".
Sono tutti meravigliati, mentre Annie continua il suo racconto, ancora frastornata.
"Mi ha chiesto che aspetto aveva, come mi ha colpita..:" dice Annie. "A seguito delle sue domande è come se avessi ricordato come è accaduto... era come un brutto sogno, questo insetto che infilava le sue antenne nella mia pancia... mi frugava con queste antenne... una sensazione orrenda..."
"E l'hai riferita a lui"
"Lui ha voltuo guardare i miei occhi, mi ha detto che farà ancora molto male, la cosa più difficile è abituarsi al dolore, ma una volta che mi abituerò mi darà forza. Mi ha detto altre cose di questo tipo che mi hanno dato coraggio e mi fanno anche più paura... poi mi ha detto che ci avrebbe pensato lui".
"A quanto pare annie sei tornata in libertà prima del previsto" dice Rock," prendiamola per una buona notizia..."
Annie tiene in mano la piantina. "Mi sarà più facile tenerla in vita adesso"
Intanto Engelhaft riferisce ad Alyster quel che succede.
"Padre Valon quando ha saputo mi ha detto che è un bene che da Greyhaven arrivino degli aiuti, ma dobbiamo fare in modo che non si impiccino delle nostre cose di chiesa, fondamentalmente", commenta Alyster.
"Io riprenderei la mia bolla e se vuoi accompagnarmi andiamo a vedere di che si tratta, è urgente"
Ma quando Alyster e Padre Engelhaft raggiungono il cortile, già l'Angelo Nero si è allontanato ed Annie è libera.
Rock va a cercare di capire cosa succede ora ad Annie, poi accompagna Annie da Mastro Luger, con cui si cerca di capire cosa fare. A quanto sembra ad Annie sarà assegnata una stanza nella rocca, perchè Mastro Luger comunque teme che il dolore possa farle perdere il controllo e farle fare cose stupide, ed è più prudente che sia al sicuro, ma almeno non sarà in una cella.

Ultima sera alla Rocca

A cena Sven scambia qualche parola con Engelhaft.
"Sai Engelhaft mi sono liberato di quel libro perchè aveva una cattiva influenza..."
"Come te ne sei liberato? l'hai buttato, l'hai bruciato..."
"Si, praticamete, si... diciamo... che non verrà più letto..."
"Vabbè, che ti devo dire, meno male..."
"Tanto ce l'ho tutto qui, ormai" Sven si indica la testa. Padre Engelhaft sospira.
"Mi sono incapricciato della figlia di ottokar il druido" confessa Sven ridacchiando.
"Fa' delle poesie per la figlia del druido, sentimentali, romantiche... abitua lo spirito ad un amore... come dio comanda"

Il viaggio verso l'Heirlig

E' la mattina del 20 maggio, il gruppetto composto da Sven, Engelhaft, Colin e Kailah si incontra con il Tenente Mikhal e il suo compagno Caporale Dieter, tutti pronti per la partenza.
"Per andare verso il Traunne bisogna andare a sud est, dove c'è il ponte nuovo, quello di Dossler... a un certo punto cambieremo direzione e ce ne andremo nell'Heirlig", spiega il Tenente. "Vi dirò qualcosa sulla persona che andiamo a scomodare, e capirete anche perchè diciamo una cosa e ne facciamo un'altra... spero di non avervi messo in imbarazzo..."
"Un po' si'" rispondono tutti.
"Capirete bene perchè qeusta squadra è composta interamente da non sudditi del Burgravio, nessuno di noi è nato a Uryen... chi ci ha mandato ci ha pensato molto bene a mandare persone che avrebbero attenuanti quando verrà fuori... perchè inevitabilmente verrà fuori. Ma il fine giustifica i mezzi e chi ci manda, una persona che negherà sempre di averci mandato... spera vivamete che porteremo un risultato incontrovertibile tale da giustificare questa iniziativa"
"Dove andiamo?" chiede Colin.
"Andiamo a parlare con un eroe di guerra, un patriota, che serve per un motivo semplice: le attività del nostro esercito si sposteranno sempre più oltre il Traunne, ma l'esercito di Uryen ne sa poco e niente di ciò che c'è oltre il fiume. Ha preso sempre grandi mazzate oltre il Traunne, quindi i pochi che vengono da lì e coinoscono bene quelle zone sono fondamentali. Se non sai come muoverti rischi di crepare anche senza nemici, figuriamoci con nemici esperti. Non so se vi ricordate quel mago... Dust... di persone del genere chi ci manda non può fidarsi, è necessario trovare alternative più credibili... a noi serve una persona motivata. Andiamo a parlare con una persona. Un eroe di guerra... un patriota, diciamo. Uno col cognome pesante. Logan Treize. Cugino secondo o terzo di lord Foster Treize (ex Barone di Treize), nonché Cavaliere e tenente comandante dell'esercito baronale. Esiliato con lord Foster e con tutti i superstiti del suo squadrone al termine della guerra delle lande. Molti dei suoi uomini sono rimasti uccisi: altri, tra cui lui, sono stati incarcerati per crimini contro il feudo in quanto, eseguendo gli ordini del barone, hanno sbarrato la strada agli uomini del Duca Bianco e/o si sono macchiati di altre operazioni di disturbo similari.
Se c'è una cosa che Logan Treize detesta, e che lo rende un potenziale alleato, sono le dinastie di Lagos (Glidewell) e di Feith (Sullivan). A renderlo molto meno alleato è il fatto che la sua caduta e quella dei suoi uomini si deve a una opera di mediazione (lui lo definirebbe tradimento) di uno degli altri ufficiali dell'esercito di Treize, Hador Varchmann, comandante addestratore alla Rocca di Tramontana, e per esteso del Capitano Barun...."
Durante il viaggio Mikhal offre altri dettagli sulla storia della vecchia Treize e della sua famiglia baronale, ipotizzando delle buone motivazioni che potrebbero spingere Logan Treize a collaborare.
Il viaggio a cavallo dura molto, viene raggiunta a sera la Torre Sei.
All'arrivo del gruppo c'è un po' di confusione, perchè nella torre ci sono ormai quasi solo nuove reclute, piuttosto indisciplinate. L'unico Caporale è assente e ci vuole un po' perchè torni e permetta al Tenente e alla sua piccola Squadra di entrare. La notte trascorre con poche chiacchiere, tranquilla.
Il 21 maggio viene raggiunta la Tenuta Ashley, dove non c'è Heinrick ma il suo secondo, Goz Gozran. "Lui e Arman sono andati da qualche settimana oltre il Traunne, a farsi un po' di medaglie".
"Gloria contro Ghaan e contro i Risvegliati", commenta solenne Padre Engelhaft.
Kailah va a salutare Jeebdiah e gli racconta dei croc che ha incontrato nel Cariceto di Amedran.
L'indomani, 22 maggio, il gruppo oltrepassa il vecchio Mulino di Tober e devia nell'interno, in direzione delle cave di pietre. Qui la Squadra abbandonerà il percorso ufficialmente prestabilito, per muoversi verso Ovest, verso l'Heirlig.

In viaggio verso Ovest

Colin osserva gli insetti, ci sono molti grilli e grossi formiconi. Poi chiede a Kailah di aiutarlo a costruire delle gabbiette.
"Dobbiamo passare dalla Torre 11 alla Torre 10", dice Mikhail, "questa zona è abbastanza presidiata, meglio muoverci al tramonto. Se incontriamo una pattuglia, fate parlare me. Con un po' di fortuna non dovremmo incontrare nessuno".
"Ci prendono per disertori" commenta Colin.
"In effetti è proprio questo il problema" dice Mikhail. "Queste torri perimetrali servono per registrare chi entra e chi esce da Uryen, soldati compresi. A volte alcuni soldati cercano di disertare, il mese scorso ne hanno presi quattro. Per questo motivo il presidio delle torri del perimetro esterno è composto da soldati o che fanno solo questo, molto esperti e controllati a loro volta, oppure persone estremamente fidate".
Mikhail suggerisce di fare silenzio e stare attenti.

L'incontro con Bohemond e i soldati del III Plotone

Poco dopo il tramonto il gruppo procede silenziosamente. Colin d'un tratto si accorge che c'è un altro gruppetto di persone a una certa distanza che viene nella nostra direzione, con dei cavalli.
"Attenzione, siamo in rotta di collisione con 3-4 persone a cavallo, stanno vedendo da lì" dice Colin.
"Che efficienza..." commenta Mikhail. "Fate parlare me e li convincerò che non stiamo disertando tutti"
Mikhail inizia a fare segni e salutare. Si avvicinano 4 soldati a cavallo, con la lanterna. Sono alcuni membri del III Plotone, Ali, Garruk e Vasq, e Bohemond.
Garruk è il primo a parlare: "Eccoli qua i nostri disertori, vi abbiamo riportato il cuccioletto che vi eravate persi" e indica Bohemond.
"Che bello vederti vivo" commenta Kailah.
"Ben ritrovati!" saluta Bohemond.
Mikhail dice: "confidiamo nella vostra discrezione", e loro annuiscono.
"Non si preoccupi signor tenente, saremo muti come tombe, dovessero chiuderci in prigione per tutta la guerra" dice Garruk.
"Vabe' se è tutto noi andiamo, eh", dice Vasq, e i tre del III Plotone se ne vanno, dopo aver salutato Bohemond.
Rimasto coi compagni, Bohemond racconta dell'assalto a Gretel.
"Lady Yara è tornata in possesso dello Scudo, Brian è tornato in possesso della Fede", riassume Bohemond, e Engelhaft è molto felice dell'accaduto.
"Ho pregato molto per il loro successo" commenta Sven.
"Per un attimo ho rischiato di creare un problema diplomatico abbastanza grosso, perchè Yara è stata lì lì per... mandare affanculo Acab e i suoi... ma questo avrebbe creato problemi peggiori... ho cercato di farle capire che non poteva riporre la sua fiducia in modo troppo indiscriminato in queste persone".
Sven ridacchia.
Dopo un po' di chiacchiere si raggiunge una sporgenza rocciosa che ripara dal vento e ci si accampa.
Mikhail parla del viaggio: "non sarà una passeggiata, queste brughiere sono complicate da attraversare, non ci sono strade decenti, andremo molto lenti per l'erba alta e la strada vale la pena fare a piedi. Io sono stato scelto per accompagnarvi perchè conosco bene la zona, e perchè conosco il luogo dove pare si sia ritirato il nostro uomo, ammesso che sia ancora lì. E' una scommessa, come è una scommessa che accetti di tornare con noi. Vorremmo farlo tornare all'esercito, anche se sarà complicato proprio politicamente. Lui è una persona con un forte senso dell'onore, fedele alla sua dinastia, al suo feudatario, ma al di là di questo è dalla nostra parte, è nato per combattere con noi... ma va rimotivato. Barun ha scelto me perchè sa che di me si fida, quanto a voi probabilmente sarete il plotone che dovrà guidare, vi vorrà conoscere".
Engelhaft propone una cerimonia prima di dormire, per invocare Kayah sui compagni di Bohemond che sono morti nell'assalto a Gretel.
Prima di dormire Mikhail dice che Logan Treize ha più volte combattuto contro Acab e i suoi. Li conosce bene come avversari.
Ma ecco che Bohemond nota la presenza di Colin, che in passato aveva intravisto solo di sfuggita.
"Lui è un botanico naturalista", lo introduce Kailah.
"Mi interesso di insetti ultimamente, infatti stavo guardando le formiche" si presenta Colin. Bohemond annuisce bonario e un po' stupito.
L'indomani, 23 maggio, non piove, clima è decente: i nostri procedono lentissimi su strade maltenute ed erbacce.
Colin nota serpenti, bisce, rane e rospi. Il terreno è acquitrinoso, umido e sporco. Rare cascine abbandonate di legno scuro, ricoperto di spore e funghe biancastre.
"Qui un tempo ci vivevano le tribù del Khanast di Ledhar, erano ancora qui all'epoca del mio nonno, poi sono morti poco a poco... forse qualcuno c'è ancora, molto nascosti..." spiega Mikhail.
Per la sera il gruppo si accampa in una cascina abbandonata, con un tetto decente. Probabilmente è stata costruita in radica di olmo, che è molto resistente all'acqua. Le casupole erano state costruite decentemente.
Il 24 maggio ad ovest si iniziano a vedere le montagne, a perdita d'occhio. "Quello è lo Scudo dell'Anterlig, un muraglione naturale che rende le notti vivibili in questi mesi, proteggendo le terre dai venti del nord", spiega Mikhail.
Anche questa notte il gruppetto dorme alle pendici dei monti, in un posto riparato, una cascina abbandonata.

Su per le montagne

Al mattino del 25 maggio Mikhail, visibilmente di buon umore, fa strada su per i monti. Ci sono molti sentieri segnati, anche se incomprensibili: Mikhail li riconosce e si orienta bene.
"Stiamo andando alla Rocca del Drago" spiega Mikhail, "è un abitato qui vicino".
Poi Mikhail dice di stare attenti alle tracce di bovari delle lande grossi come orsi...
Kailah gli mostra i segni del morso che ricevette a sul di Lagos da un gran bovaro. "Io e gli animali non andiamo molto d'accordo".
Finalmente viene raggiunto un cartello con su scritto "ROCCA DEL DRAGO".
"Siamo a buon punto" dice Mikhail, "quasi arrivati".
Arriva l'imbrunire e la temperatura diventa molto rigida. Da lontano si ode un corno.
"Identificatevi!" grida una voce squillante e femminile.
"Eerie, sei tu? Sono Mikhail".
Arrivano tre persone, una donna e due soldati. Lei cammina davanti e subito va incontro a Mikhail.
Eerie Loch - Immagine
Eerie Loch, maggio 517

"Eerie, come stai? Tutto bene? Quanto tempo è passato".
Lei è calorosa. "Eh, pensavo fossi ancora a Lagos... è bello vederti a piede libero". Si abbracciano.
Si toglie l'elmo, è molto giovane ed ha tratti piuttosto mascolini. Ha un tatuaggio sul collo. Mikhail lo nota e critica, "anche tu co' 'sti tatuaggi..."
"Venite, no? Che mettiamo qualcosa sotto i denti".
Eerie e Mikhail parlano tra loro mentre si risale verso il villaggio. Si apre una valle con un gruppetto di case piuttosto desolate, ma decorose.
Dentro una casa illuminata ci sono altri due soldati, è una stanza unica con un camino e un tavolo grande, poi c'è un tipo con il grembiule "siamo tanti, oggi si mangia sul serio".
Prepara uno stufato e offre vino fruttato prodotto in zona.
A un certo punto Eerie e Mikhail parlano tra loro e Eerie capisce di Logan Treize. "Noi lo chiamiamo il vecchio dell'alpe... sta da solo in montagna con le capre, fa il formaggio...."
Per la notte si dormirà in un edificio semideserto, polveroso e poco utilizzato. Viene aperto questo edificio pieno di polvere e ragnatele.
Mikhail dice che lui va a parlare con Eerie e poi tornerà. Poi dice "io vorrei andare da solo a parlare con questo tizio per vedere se c'è margine, altrimenti è proprio inutile fare la fatica. Se va tutto bene e lui accetta di incontrarvi, vi ci porto. Mi ci vogliono un paio di giorni, sta parecchio in alto. Nel frattempo voi state qua e Eerie e gli altri vi terranno compagnia. Vi potete fidare di lei, cercate di rispettare la tranquillità del luogo"
Kailah chiede se lui e Eerie siano parenti. "No ma ci conosciamo da bambini".
Sven chiede della grotta del Drago. "E' il posto migliore per stare caldi", risponde Mikhail.
"Nudi?" dice Sven, tutti ridono ma pare ci sia qualche fondamento.
Mikhail va, resta Dieter.

Vacanza in montagna

Il gallo canta, al mattino del 26 maggio, ma nessuno si affretta ad alzarsi. Quando finalmente i nostri si sono riposati delle stanchezze del viaggio, visitano il villaggio: è piccolo, modesto ma dignitoso, con un po' di persone indaffarate. Non ci sono botteghe o locande, ma solo abitazioni, stalle, magazzini.
Arriva Eerie, senza elmo, cordiale e disponibile a fare da guida alle bellezze del posto.
Sven dice che vuole vedere la grotta del drago, lei è contenta di accompagnarci il gruppo.
"Potete fare il bagno alle grotte del drago, c'è l'acqua calda" spiega la ragazza.
"Ci sarà dello zolfo" dice Colin. "Aiutami a raccoglierlo!" commenta Kailah, "mi potrebbe servire per studiare un incantesimo!"
Sven insiste che a Gulas sono frequenti i bagni termali. "Ci sono i tumuli e le grotte riscaldate"
"E tumuli riscaldati?" chiede Kailah.
Il gruppo, chiacchierando del più e del meno, raggiunge le grotte del drago, che prendono il nome dal vapore biancastro che fuoriesce dalle sue aperture. Si sente un vago odore di zolfo.
"Qui è bellissimo d'inverno, quando fuori c'è tutta la neve... e dentro fa caldo" spiega Eerie, che si accomoda a riposare da una parte mentre tutti fanno il bagno, rilassandosi nell'acqua termale.
Colin chiede a Eerie se qui in zona si trova del "Semper Vivum", una pianta grassa, o la "mustela degli orridi", una specie di puzzola marrone, che Mastro Luger gli ha chiesto di recuperare come ingredienti per la pozione ricostituente di Annie.
"Io non so, ma questa sera, a cena, ti farò parlare con alcuni qui del villaggio che se ne intendono", risponde la ragazza, molto gentile.
Dopo un paio d'ore si ode un corno da fuori. Eerie va a controllare. Sono soldati della vicina Rocca, venuti a controllare.
Nel pomeriggio Kailah si diverte a sperimentare l'incantesimo Percezione della Magia utilizzando lo zolfo come reagente, visto che con l'aiuto di Colin ne ha raccolta una discreta quantità. Poi lui le chiede di costruire qualche gabbietta per catturare gli insetti. "Molto volentieri", risponde lei, e ci si applica.
Per pranzo Eerie porta alcune focacce fritte, molto buone.
Colin poi si dedica a catturare qualche scorpione, ma Eerie lo mette in guardia: "questi neri non fanno niente, ma se ne vedi qualcuno chiaro stacci attento, non ti far mordere"
"D'accordo, ci farò attenzione", promette Colin.
A cena Eerie presenta al gruppo Magda l'Erborista e Bart, cacciatore e conciatore di pelle. Entrambi sanno grossomodo dove recuperare sia la pianta, il Semper Vivum, sia la Mustela degli Orridi, qui chiamata Puzzola Marrone. "Fa un bel tanfo, la pelle non è di prima scelta, è tutta maculata..." spiega Bart. Kailah chiede istruzioni su come costruire delle trappole per catturarne qualche esemplare e lui l'aiuta.
In serata il gruppo nota che l'acqua che viene servita agli ospiti viene prima un po' bollita, filtrata. Colin chiede di poter assaggiare quella naturale, come la bevono i locali, e nessuno riporta sintomi particolari.
A sera tutti vanno a dormire soddisfatti e riposati.

Soldati di Arameth

27 maggio 517.
La mattina presto Kailah si prepara per andare da Bart ma arriva Dieter a chiamare il gruppo. "Forse è meglio che venite a guardare una cosa". Tutti si preparano e lo seguono.
C'è Eerie che parla con alcuni soldati con armature diverse, quelli della Rocca di Arameth. Sono in sei, dopo aver parlato con Eerie se ne vanno.
Eerie torna dal gruppo. "Tutto a posto?" chiede Bohemond. Lei sembra preoccupata.
"Non lo so, hanno fatto delle domande un po' strane. Ma per caso quando siete arrivati avete incontrato qualcuno?"
"No, nessuno"
"E' strano, magari qualcuno vi ha visti arrivare... comunque non vi preoccupate, si risolve tutto, niente di grave. Ho chiarito tutto"
"Ma tutto cosa?"
"Temono che facciate qualcosa, ma voi non volete fare niente di strano giusto?"
Tutti perplessi: "no, certo che no... ma cosa temono?"
"Mikhail, prima di perdere i suoi privilegi, era una persona molto importante qui. Questi soldati hanno paura che lui sia venuto qui con altri soldati per..."
"Per farsi rimettere in sella" suggerisce Engelhaft.
"Eh, per esempio, o dare un'occhiata... chissà chi glie l'ha detto."

A caccia di puzzole

Eerie porta tutti a fare colazione. Focacce e latte di capra.
Seseman - immagine
Torrente Seseman, presso la Rocca del Drago
Kailah e Colin vanno da Bart. Anche gli altri vanno. Lui porta il gruppo in un ripostiglio pieno di roba rotta. Trova lì dentro una scatola rettangolare di vimini intrecciati e legno, con tavola di legno sotto, rinforzata.
E' una trappola a cassetta di 80x30 cm. Al centro serve un'esca, tipo un topolino stramazzato (la mefitica ne va ghiotta). La mefitica tocca l'innesco e scendono le due paratie.
Bart e ha una e bisogna costruirne un'altra. Kailah si mette al lavoro col vecchio Bart, mentre gli altri parlano della psicologia della Puzzola, per cercare di farla puzzare il meno possibile lungo la strada.
Colin fruga nel ripostiglio per ingannare il tempo. Nota una specie di tavola di legno piena di chiodi e uncini, sembra quasi uno strumento di tortura. Chiede a Bart cosa sia. "Credo sia qualcosa che ha a che fare con una trappola per cinghiali, ma non era mia, era un pezzo, non mi ricordo proprio come funzionasse".

Lungo il greto del torrente

Il gruppo sale con Bart, per la caccia della Mustela. Si fa una passeggiata in montagna. Bart fa un po'' di domande.
"Siete soldati di Treize?"
"Uryen"
"Eh... a Rocca del Drago sono rimasti quasi solo i soldati, un tempo avevamo pure delle botteghe... poi so' scappati tutti. Io non me ne sono voluto andare. Deve ancora nascere il buzzurro che mi farà andar via da casa mia"
Si arriva al bivio. Per il Semper Vivum c'è un sentiero che sale, molto ripido. Per la Mefitica un sentiero più basso, lungo un torrente, che Bart inizia a percorrere, spiegando che si arriverà da lì ad un punto gradito dalle "puzzacchione", nei pressi del ripido ruscello. Si cercano delle tane nel terreno, per scegliere un buon punto.
Engelhaft e Colin trovano un buco compatibile con una tana. Bart osserva il buco, annusa e guarda. "Non resta che piazzare una trappola e vedere cosa succede". E la piazza, con tanto di topolino di esca.
Si prosegue. Più avanti c'è una tana simile, si piazza una seconda trappola.
A questo punto il gruppo si allontana, e torna verso il tramonto per vedere se si è presa qualcosa.
Nella prima trappola c'è qualcosa dentro, un grosso topo, che viene preso per diventare un'esca futura. Nella seconda trappola... c'è un maschio di Mustela. "Che sfortuna! Che ci facciamo?"
Viene riposizionata la trappola, dopo aver rudemente liberato il Mustelo, che Bart lancia via senza tanti complimenti.
Sono le 6 di sera, si aspetta un paio d'ore prima di scendere al villaggio. Al secondo giro le due trappole sono entrambe state rotte da qualche animale e vengono portate giu' per una riparazione.
Il gruppo torna con le pive nel sacco. "Dobbiamo rinforzarle" dice Bart, "probabilmente ce l'ha rotta proprio la mustela".

Alla ricerca del Sempervivum

Il 28 maggio, dopo colazione, il gruppo si divide: Kailah resta da Bart per riaggiustare le gabbiette, mentre Colin chiede a Eerie se ci sia qualcuno per accompagnarli in altura a cercare il Sempervivum.
Eerie si informa in giro e trova un ragazzo disponibile, Sebastian.
Sebastian osserva gli stivali di Colin con aria critica. "Ma io non ti consiglio di salire con quegli stivali, perchè poi ti faranno male i piedi".
"Hai delle scarpe da prestarmi?"
"Io no, ma ne ho un paio di mio fratello che potrebbero andarti".
"Grazie".
Risalgono al sentiero, fino al bivio. Poi Sebastian guida il gruppo alla ricerca della pianta. Il sentiero è panoramico, si vede la Rocca di Arameth e il villaggio circostante. Sebastian indica un po' di luoghi panoramici ma nessuno gli dà particolare attenzione. "Ho capito, vi interessa il fiore a voi..."
Girano un bel po' ma non vedono il Sempervivum.
D'un tratto vedono degli individui, 4 persone a piedi, più in alto. Cominciano a scendere per andar loro incontro.
Sebastian prende un corno che porta alla vita e suona un po' timidamente un paio di note. Di contro risponde l'altro gruppo.
"Ok, aspettiamo qua".
Arrivano i soldati di Arameth. Sebastian ha un atteggiamento molto umile, il soldato di Arameth ha un fare piuttosto imperioso.
"Bene, io sono Asher" si presenta il soldato, guardando Sven.
Sempervivum
Sempervivum
"Io sono Sven, siamo soldati di Uryen"
"Che ci fanno soldati di Uryen così fuori zona?"
"Ehm. Dobbiamo recuperare delle erbe"
"Ahh... erbette balsamiche di montagna... qui se ne trovano?"
"Dovrebbero trovarsene", si intromette Colin mostrando il disegno di Luger, "tipo queste, per essere precisi".
"Interessante, ogni tanto qualcuno lo cerca, non mi stai a di' cazzate" commenta Asher.
"Effettivamente si, io sono uno speziale"
"Quindi cercate questa pianta. Tutta questa strada per trovare questa pianta..."
"In realtà cerchiamo anche un'altra cosa, una puzzola"
Il soldato si mette a ridere.
"Siamo seduti su una miniera d'oro e non lo sapevamo"
"Possono essere molto utili"
Il soldato si tranquillizza. "Non entro nel merito degli speziali. Buona passeggiata, e buona ricerca..."
"Non è che ne hai viste qua in giro?" chiede Colin.
I soldati indicano un punto. "Dice Matt che se seguite 'sto sentiero, dovete prendere una diramazione e lì ce ne stanno, probabilmente".
Saluti e si prosegue. Dopo un po' di ricerca, finalmente, trovano qualche piantina di Sempervivum.
Colin estirpa la piantina con cautela, per poterla trasportare. Bohemond si rende conto che ce n'era tantissima nelle Montagne della Follia, e lo dice a Colin, che è contento. "Casomai ce ne dovessero servire, sappiamo dove andarle a prendere".
"Non sarà semplice..." commenta amaro Bohemond.

Secondo giro a caccia di puzzole

Nel pomeriggio il gruppo accompagna Bart a posizionare le trappole per le puzzole.
La caccia si dimostra tuttavia sfortunata: al primo giro nessuna delle due trappole è scattata; al secondo giro c'è uno scoiattolone dal pelo grigio, un ghiro, che Bart libera bruscamente come suo solito, mentre nella seconda gabbietta c'è un grosso rospo, che preoccupa un po' il cacciatore: "questo coso puzza, ci ha sporcato tutta la gabbia... difficilmente riusciremo ad attirare una puzzolona con questa".
Al terzo giro nella trappola più a valle c'è un grosso rospo, forse sempre lo stesso: Bart si infuria e gli tira un calcione fortissimo. Nell'altra trappola c'è una specie di puzzola striata bianca e nera, purtroppo una puzzola di un'altra razza.
Per la notte le trappole vengono lasciate in posizione.

Il ritorno di Mikhail

A sera, al villaggio, è tornato Mikhail.
"Ho una notizia buona e una cattiva, la cattiva la vedrete direttamente su"
"E' morto?" chiede Bohemond.
Mikhail sorride. "Quella buona è che ha acconsentito a incontrarvi, domattina andiamo da lui"
"E la cattiva?"
"La cattiva la vedrete con i vostri occhi"
"Ha perso un po' di forma?"
Si fa una risatina. "Potremmo anche definirlo così, potrebbe aver maturato altri interessi".
Colin ipotizza di portare del vino a Logen. "Buona idea" dice Mikhail.

Dal Vecchio dell'Alpe

E' la mattina del 29 maggio, il gruppo sale verso le vette più isolate. Per il primo tratto di strada c'è anche Bart, che ricontrolla le trappole lasciate durante la notte: una delle due è vuota, l'altra ha preso un istrice, che si è gonfiato ed ha tutte le spine incastrate nella paglia. "Ce lo mangiamo stasera", commenta Bart soddisfatto. "Con un po' di fortuna ci faremo il brodo, domani, con quel che resta... e quello farete in tempo ad assaggiarlo pure voi".
Una volta allontanatosi Bart, Mikhail dice: "parliamo di Logan Treize. E' un tipo un po' particolare, la cosa più importante è che è un patriota. Per lui tornare a Treize, col nome reintegrato, è una cosa molto importante, non ha prezzo. E' una persona molto orgogliosa, non si può mettere troppo sul piano dello scambio, ma sul riconoscimento del valore, dell'onore. Non so quanto sia rimasto lucido, ma non mi sembra si sia rincretinito. Mi sa che è molto meno eremita di quel che ci ha detto Eerie."
La salita molto faticosa, inizia a calare la sera.
In lontananza si scorge una luce.
C'è una casetta di legno, una piccola baita in legno e pietra, con un recinto che contiene caprette. I cani iniziano a latrare in lontananza.
Fa parecchio freddo. Bohemond ha una brutta sensazione di oppressione, un deja-vu, gli sembra di tornare alle Montagne della Follia (6-6-6 di freddezza). E' tutto buio, senza luna, non c'è Dunc che guida il gruppo, non si fida di Mikhail. Le ossa di Bohemond si ghiacciano per colpa di un freddo turbine di vento gelido che investe tutti.
Tutti si fermano, si guardano intorno, c'è una brutta sensazione.
Myst - Gran Bovaro delle Lande - Immagine
Myst, il Gran Bovaro delle Lande di Logan Treize

Bohemond si rivolge a Engelhaft "forze oscure sono all'opera".
Il latrare dei cani si fa più forte e minaccioso. Bohemond viene investito da una forza oscura, che riesce a schivare a malapena: si tratta di un grosso cane inferocito, che ringhia al Paladino.
Kailah fa un passo indietro, sono tutti molto spaventati.
Engelhaft si mette in posizione difensiva e cerca di calmare l'animale, che non ha occhi che per Bohemond, che si prepara a evitare un altro attacco. Il cane lo punta, ma non si muove.
Mikhail dice "non vi muovete, nessuno faccia niente".
Il cane, un Gran Bovaro delle Lande, ringhia verso Bohemond, senza saltargli ancora addosso. Ringhia e abbaia.
Engelhaft cerca di tranquillizzare Bohemond, suggerisce a tutti di restare fermi e aspettare che arrivi il padrone.
Bohemond invoca un Richiamo all'Ordine per trasmettere alla creatura la consapevolezza che lui non è una minaccia. Il cane arretra, abbaia e smette di ringhiare.
Dopo un paio di minuti si sente una voce dalla casetta: "Myst!" Il cagnone smette di abbaiare, poi se ne torna indietro alla casetta.
Compare un tizio con una lanterna, grosso con il barbone, che brandisce un bastone nodoso.
Mikhail aspetta un po' e poi dice "siamo noi"
Il tizio si riavvicina verso la casa e il gruppo gli va dietro.
Bohemond avverte gli altri che c'è qualcosa di brutto nell'aria. Kailah prova a percepire eventuale potere magico nell'aria, e ha la stessa brutta sensazione.
"Mi ricorda quando eravamo sulle acque ghiacciate del Traunne, prima che arrivasse la Bestia del Ponte" Bohemond.
"Non può essere una cosa del genere, dev'essere qualcosa di...." Engelhaft.
Si ode un forte tuono e un lampo. Inizia a piovere e tutti avanzano in fretta verso la casupoletta.
"Voi siete il plotone di uryen, entrate, presto arriverà un sacco di acqua." dice Logan Treize.
Il cane sta dentro la casa, si accuccia vicino al camino, si scrolla l'acqua e sta tranquillo.
"Fa semplicemente il suo lavoro o è innervosito dal temporale?" chiede Engelahft alludendo al cane. Ma Logan non risponde.
Il Vecchio dell'Alpe ha la barba incolta, capelli lunghi, un aspetto un po' rude ed eremitico. Non sembra debilitato ma è un po' curvo.
Si siede su uno sgabello, gli altri si siedono. Lui si fuma la pipa e scruta il gruppo.
"Avete fatto un lungo viaggio per venire da queste parti"
"Si, ser Logan" Bohemond.
"Basta Logan"
"Come preferite".
"Di che mi volevate parlare"
"Il capitano Barun ci ha mandato a chiedervi udienza perchè desidera che voi riprendiate il vostro ruolo di condottiero di uomini nella guerra che infuria al di là del Traunne" dice Bohemond.
"Addirittura. Quindi Barun. Come sta Barun?"
"Sta bene"
"Il vecchio comandante, Alman?"
"Sta bene pure lui, ancora combatte, sia pure sporadicamente"
Il Vecchio dell'Alpe scruta i suoi ospiti: "Voi non sembrate di Treize"
"Non lo siamo"
Inizia a fare domande a tutti.
Bohemond dice di essere di Amer, e ora è un soldato della fede, paladino di Dytros.
"Sono stato inviato perchè arrivavano voci inqueitanti dal nord e la chiesa aveva bisogno di occhi e braccia"
Engelhaft dice che viene da Surok ed è del Monastero dello Scudo d'argento.
"Siete tutti uomini di chiesa?"
"No, si ferma qua la serie degli uomini di chiesa. Sono un prete".
Colin si presenta come un soldato, ma anche... principalmente uno speziale. "Vengo da Greyhaven città".
"E chi ti ha mandato a Treize?"
"Sto facendo una ricerca per il mio referente mentore alla Scuola di Magia"
"E che ha di interessante Treize per il tuo mentore?"
"Era stata inviata una richiesta di aiuto da parte di un ricercatore che si trova a Treize, che si chiama Luger e che sta svolgendo ricerche sul morbo dei risvegliati, e io sono andato a supportarlo"
Kailah si presenta come una studiosa di magia di Ammerung, allieva di Mastro Luger.
Sven "io vengo da Est, da Gulas".
Logan ci pensa. "Nessuno di voi... siete tutti nell'esercito per motivi vostri. E' strano che Barun abbia mandato proprio voi... perchè mi sembrate avere a cuore ben altre cose che non la battaglia che si sta combattendo ad Uryen"
"Quello he sta succedendo a nord del Traunne potrebbe avere gravi ripercussioni nel Granducato, si sta diffondendo un terribile morbo che risveglia i morti".
Lui annuisce. "Ho visto e vissuto questo morbo già prima di voi"
Bohemond cita lo zio, Padre Valon.
"E' ancora vivo?"
"Si, lui stesso ci ha parlato del morbo e delle sue cause".
"Mio zio sa bene chi l'ha originato quel morbo"
"Si dice che non sia solo una malattia, sappiamo che non è una malattia, è una maledizione. Si dice che sia stata un'arma di guerra, sappiamo che molti lo sostengono e alcuni pensano che lo stesso duca spodestato sia tornato a nuova vita, e che guidi la resistenza"
Bohemond parla delle cospirazioni del Signore di Ghaan e del suo uso spregiudicato dei Risvegliati nella guerra. "Ho le prove che dimostrano che è lui dietro l'assassinio di tanti sacerdoti e altre nefandezze", e racconta dell'attacco a Gretel e del recupero della Reliquia.
Poi Bohemond gli passa la lettera con la lista, e lui la studia.
"Ho saputo che gli eredi di Tyron Raleigh hanno preso il potere ad Angvard, immagino che tu li abbia incontrati. Cosa pensi di loro?"
"David è acerbo, ha avuto la sfortuna di ottenere il primato ad Angvard nel momento peggiore per lui, perchè la signoria non può sopravvivere senza il supporto militare dei soldati di Acab"
"Tuttavia sarà un buon comandante, quando crescerà" interviene Engelhaft.
"Quanto a Yara", prosegue Bohemond,"fino a poco tempo fa era l'unica superstite della Sacra, combatte la stessa battaglia del fratello e si deve avvalere di alleati quantomeno incerti"
"Voi vi fidate di queste persone?"
"Ciecamente"
Logan Treize commenta la stranezza della scelta di Barun di andarlo a chiamare.
"Se Barun ci ha mandati fin qui sa cosa stiamo cercando. Noi non vi conosciamo, lui sì" commenta Kailah.
"Barun sa di chi si può fidare" conferma Engelhaft.

Sconvolgenti rivelazioni

"E voi vi fidate di Barun. Ora vi dirò alcune cose che lui non vi ha detto, e che voi gli riferirete. Non so se sia ancora degno di fiducia o no. Ha fatto alcune cose che sembrano fatte da un'altra persona." Fa una pausa.
"Noi eravamo con il grosso dell'esercito di Uryen davanti alla valle che copre le mura di Feith. Non è una città che puoi prendere facilmente. Potevamo metterci mesi e mesi ancora a prenderla. D'un tratto è successo qualcosa che ha cambiato le sorti della guerra, velocizzandola molto a nostro vantaggio. Quella che sembrava una città inespugnabile si è sgretolata su sè stessa, vittima di un morbo che ha decimato i suoi soldati, la sua economia, il suo cibo e i suoi cittadini, annientando ogni resistenza".
Tutti ascoltano in silenzio.
"Io ho accompagnato delle persone a risvegliare questo male oscuro, e queste persone erano alleate del conte di Leduras. So da che mano è partita quell'arma. E quando non si ha controllo sull'arma che si usa, finsice per rivolgertisi contro. Siete arrivati qui e ancora non lo sapete... mi fa credere che non è lo stesso Barun di un tempo, e dubito fortemente delle sue buone intenzioni".
"Il Capitano non deve render conto a noi, siamo noi che rendiamo conto al Capitano, e comunque chi meglio di voi può aiutare a riparare al danno fatto?" dice Kailah.
"Voi che scopo avete?"
"Combattere contro Ghaan, difendere Lady Yara e Lord David" dice Bohemond.
"Esirpare quel male" aggiunge Kailah.
"Vi siete mai chiesti perchè l'attuale duca di Leisburg si sia nascosto dietro al muro?"
"Che muro?"
"Un muro di pietra, lungo tutto il confine, costruito prima del diffondersi del morbo".
"Ma prima?" chiede Kailah, incredula.
"Dovete cercare di capire per chi si combatte, e a quale scopo"
"E' tempo di sacrifici, non di ambizioni" dice Engelhaft.
Intanto è pronta la cena, e Logan offre ai suoi ospiti una zuppa saporita.
"Abbiamo portato del vino" dice Colin. E tira fuori la fiaschetta.
Mentre tutti mangiano, Logan porta un piatto di zuppa nella stanza adiacente, lo lascia lì e torna dai suoi ospiti.
Si siede e accende la pipa.
Fa qualche domanda a Sven, che era rimasto zitto. Sven fa il vago: "E' stata una guerra civile, difficile capire chi avesse ragione e chi avesse torto, poi c'è questo strano fatto... è più facile capire se allearsi al morbo o combatterlo"
"Che idea ti sei fatto di Angvard e di Acab?"
"Acab sta antipatico a tutti quelli che conosco, a me non m'ha fatto niente"
"Lo reputi un alleato leale?"
"Penso che ci sia una possibilità, per via del morbo. Senza morbo sarebbe un serpente a sonagli, ma forse quello che ha visto potrebbe aver cambiato il suo concetto di lealtà. Può darsi che in virtù del morbo ci si possa fidare di lui"
"E' quello che spero" dice Logan.
Dopodichè Logan riprende in mano la lista trovata da Bohemond, e la studia, insieme a tutti gli altri.
Il nome che sembra più strano è quello di Angelica, difficile spiegarsi come mai sia presente. L'unico nome sconosciuto è quello di Amalia Baruch.

L'uomo senza volto

Parlando del fantomatico "uomo senza volto", Logan racconta che una volta fu ritrovato su una sua vittima un altro elenco di nomi, un po' come una forma di minaccia.
Kailah chiede a Engelhaft di vedere se il foglio sia stato fatto nel corso del tempo, ma il prete è convinto che la lista sia stata scritta tutta in una notte. Forse era una prova falsa, preparata per lasciarla addosso a qualcuno, o una forma di minaccia per altre persone.
"In quella circostanza lasciò delle informazioni inequivocabilil sulle prossime persone che avrebbe ucciso, una specie di sfida. Spero che le persone della lista siano al sicuro, perchè anche se Joad Kempf è morto... il suo ruolo, l'uomo senza volto, è ricoperto da più persone che agiscono come se fossero un'unica mano. Joad Kempf era uno di loro, ma morto lui sarà rimpiazzato".

Tempi lunghi

Si alza. "C'è qualcosa che dovete vedere".
Va alla porticina della stanza da letto. "Claire, vieni a salutare i nostri ospiti".
"Questa è la brutta notizia", sussurra Mikial.
Esce una ragazza incinta, intimidita, in camicia da notte. Saluta tutti e torna a riposare.
Poi Logan si siede lui con la pipa. L'ho recuperata dagli elsenoriti, era stata rapita qui vicino. Genitori morti, parnti morti, non ha più nessuno. Finchè il bambino non nasce... volente o nolente non mi posso muovere. Non mi fido a lasciarla sola"
Mikhail suggerisce: "Eerie ha già un bambino di cui si sta occupando egregiamente, potrebbe essere una buona madre o una buona zia"
"Il bambino è vostro?" chiede Engelhaft con un sorriso.
Lui scuote la testa,"no... ma temo che lo diventerà, bene o male".
"Dunque diremo a Barun che dovrà aspettare"
"Le figure di merda di Barun dovranno aspettare ancora qualche mese, poi potrò anche decidere che i suoi soldati conoscano ciò che ha fatto per sedere sullo scranno di capitano. Molte cose le ha anche azzeccate, alcune assolutamente no".
"Mettetevi comodi a riposare vicino al fuoco", dice poi prima di ritirarsi per dormire.
Tutti sono sollevati per una simile ospitalità: fuori dalla baita infuria la bufera e l'atmosfera è carica di minacce, mentre all'interno si sta caldi e al sicuro. Il grosso cane Myst riposa accucciato vicino al focolare.

Conversazione prima della partenza

La mattina seguente, 30 maggio 517, ha finalmente spiovuto.
Logan si sveglia presto, tutti si svegliano, il cane abbaia, un gallo canta. L'atmosfera è quieta e montanara.
Logan porta da mangiare alle capre.
Colin lo raggiunge. "Dormito bene?" chiede Logan.
"Sì, sì, tutto bene... visto che da queste parti non capitano spesso medici, per caso la ragazza ha bisogno di qualcosa?"
Logan guarda Colin. "Se vuoi dare un'occhiata..."
"Se lei si sente bene potrebbe non esserci bisogno..."
"Parlaci. Parla la tua lingua, te lo dirà lei. Magari però aspetta che si svegli, in questo periodo dorme molto".
"E intanto che aspettiamo, potresti spiegarmi meglio di ieri che cosa è successo all'origine del male?"
"Solo a te? Tra poco facciamo colazione e ci facciamo un'ultima chiacchierata pure coi tuoi compagni".
Colin gli chiede della mustela degli orridi, detta anche puzzola marrone.
"Una puzzola... ce ne sono tante, di tutti i colori".
Colin spiega che ne serve una di un tipo particolare, per un farmaco ricostituente. "Devo convincere Mikhail a tardare di un paio di giorni per riuscire a catturarla".
"Quando sarò il tuo comandante mi ricorderò che sei uno che cerca di farci perdere tempo" commenta Logan.

La diffusione iniziale del Morbo

Si beve il latte di capra appena munto.
Durante la colazione Colin chiede a Logan di spiegargli meglio come è andata la diffusione inziiale del morbo.
"Non ho molto da aggiungere, peraltro se Barun non ve l'ha raccontato, dovrebbe essere lui a farlo. Non mi costa nulla dirvi però che - e sono informazioni che Barun conosce, anche se non era presente - un bel giorno un tizio, un mercante di roba varia, si è presentato dicendo di avere importanti informazioni. E' stato ricevuto, si è presentato come un ricercatore di arti magiche, eravamo in posizione per assediare Feith. Era un tizio pelato, bassetto, e dice di conoscere un'arma molto potente, qualcosa che ci avrebbe avvantaggiato parecchio. E' stato valutato che dicesse la verità, ha fatto vedere delle cose che aveva, documenti... chi comandava l'ha ritenuto convincente"
"E chi comandava?" chiede Kailah.
"Un luogotenente che aveva l'autorità di parlare per conto di chi sarebbe diventato il Duca". Logan evita di fare il suo nome. "E' stata organizzata una spedizione per portare uomini esperti in zona, per valutare la veridicità dell'informazione. Io li scortavo. Quel che è successo è che sono stati recuperati oggetti voluminosi, tipo una specie di sepolcro: una tomba mezza sprofondata nel terreno in un posto particolare, un sarcofago di pietra... in mezzo a grotte... e questo è quanto. Abbiamo riportato il sarcofago a chi di dovere. Meno di una settimana dopo è cominciato".
"Ma come, esattamente?" chiede Bohemond. "Cosa avete fatto, frullato il contenuto del sarcofago dentro le mura?"
"Esattamente. Quello che vi posso raccontare è ciò che non è protetto da giuramenti che ho prestato".
"Quindi Barun non aveva colpa, non lo sapeva nemmeno, all'epoca" commenta Kailah, sollevata.
"Questo luogotenente..."
"Suppongo che abbia fatto carriera, a Leisburg, sicuramente. Non mi stupirei di vederlo a capo del muro, e saldamente dietro" dice Logan.
"Se ho capito bene il duca era presente" dice Sven.
"Il Duca non era presente negli scenari ad alto rischio" dice Logan.
"E questa decisione, presa dal luogotenente, visto che il duca era lì nei dintorni... è stato informato o è stata fatta a sua insaputa, questa cosa"? chiede Sven.
"Non ho alcuna prova per poter sostenere che il duca sapesse, ma io penso che la decisione sia stata presa da lui" dice Logan.
Bohemond gli chiede come fosse il sepolcro.
"Non me ne intendo molto, c'erano costruzioni in posizioni innaturali, come fossero state scosse da un terremoto di grandi dimensioni. Eravamo a una ventina di metri sotto terra. Edifici sprofondati da molto molto tempo, tipo un frammento di una città sotterranea. Era una zona ad altissima pericolosità dove siamo rimasti il minimo indispensabile".
"Chi partecipava alla spedizione?"
"Il nano, intendo dire quel sedicente mago, io, un aiutante del nano e per il resto uomini messi a disposizione dell'esercito di Feith. Nessuno di Treize. Non era una spedizione ufficiale dell'esercito".
Ed arriva il momento dei saluti, Colin va a chiedere alla ragazza se sta bene. Lei sembra in buone condizioni di salute, anche se è molto esile di costituzione. In privato lei gli riferisce un po' di sintomi abbastanza normali.

Ritorno a valle, la scomparsa di Eerie

E' il momento di mettersi in viaggio.
Mikhail dice a tutti di muoversi.
"Mikhail senti, volevo chiederti" dice Colin, "visto che anche questa storia con Logan richiederà un po' di tempo, non è che possiamo trattenerci un giorno o due per prendere la puzzola?"
Mikhail corruccia la fronte. "Le vuoi proprio bene a quella ragazza, eh?"
"Vabe', diciamo... potrebbe fare una fine molto brutta, e..."
"Facciamo così, non posso tenere il plotone fermo per una puzzola. Vediamo come viene il tempo, le piogge... vediamo come è il tempo e decidiamo".
Si scende a valle.
Al villaggio il gruppo è accolto da alcuni soldati di Eerie, che corrono incontro al gruppo e sembrano quasi delusi.
"Speravamo che ci fosse Eerie con voi"
"Perchè' Dov'è?"
"Non lo sappiamo, sono partiti all'alba verso il torrente e non sono tornati. Lei e Sebastian"
Mikhail torna un po' sui suoi passi per cercare tracce, Kailah si posiziona nel bivio, nel punto di passaggio, e prova a utilizzare il suo incantesimo Polvere per individuare eventuali tracce. Ma immediatamete dopo che la ragazza ha pronunciato le rune, un tuono fortissimo squarcia il cielo ed inizia a diluviare.
Bohemond ha una sensazione di grande angoscia, proprio come la sera precedente. Freddo, vento, acqua, zero ripari.
Bohemond avverte pericolo imminente, proprio perchè il gruppo è allo scoperto, come se la minaccia fosse nella pioggia. Lo sussurra a Engelhaft.
Lui commenta con Kailah che subito dopo le rune è scoppiato a piovere, ma lei sbotta dicendo che se fosse in grado di far piovere sarebbe ricca.
Mustela degli Orridi - immagine
Un esemplare di Mustela degli Orridi
Mikhail è molto preoccupato.
"Purtroppo al torrente è pericoloso, con questa pioggia. L'ansa si gonfia e non è il caso di andarci, bisogna tornare al villaggio e semmai ci equipaggiamo meglio".
Tutti tornano al villaggio sotto la pioggia. Sono tutti molto preoccupati. Il torrente Seseman è insidioso quando ci sono questi violenti acquazzoni.
Dopo circa un'ora ci si equipaggia per bene per fare una spedizione fatta bene per andare al torrente.
Si va senza armatura. Si parte mentre la pioggia diminuisce.
Poco prima del sentiero, il gruppo si imbatte in Eerie e Sebastian, che arrancano, provati ma in buone condizioni.
"Che fine avevate fatto, sono tutti preoccupati al villaggio!"
Eerie solleva una gabbietta e dice "l'abbiamo presa,è bella grossa!!" e la porta a Colin.
"Devi ringraziare il milordo, un serpente grosso ma non velenoso, ghiotto di topi. L'abbiamo preso e buttato in una tana e la mustela è schizzata fuori, nella trappola".
Tutti al villaggio, cena di saluto, col brodo di istrice.

Ritorno a Uryen

La mattina seguente, 1 giugno, il gruppo saluta e ringrazia tutti gli ospitali abitanti della Rocca del Drago, per poi mettersi in viaggio verso Uryen.
Colin ha una gabbietta con la puzzola, che al momento non puzza. E' mansueta e tranquilla.
Il viaggio verso Uryen è lungo e noioso, senza eventi.
Lungo il viaggio Colin prende campioni di serpenti e anfibi vari.
Il 5 giugno viene raggiunta Uryen.
Colin arriva che la puzzola è abbastanza sana, ed ha urgenza di portarla a Luger. Mikhail ricorda a tutti che non devono dire nulla di dove sono stati.
Luger è contento della Mustela.
"Ci siamo abbastanza impegnati per trovarla".
La mustela è incinta, Luger è molto contento. "La buona notizia è che magari ne potremo tenere qualcuno vivo".
"Annie come sta?" si informa Colin.
"Soffre, ha dolori quotidiani, ma insiste per fare i suoi turni di servizio. Non viene mai lasciata sola, ma si dà da fare"
Il gruppo chiede udienza da Barun, insieme a Mikhail.
"Io, tutto sommato non ho cose particolari da dire a Barun" dice Mikhail, "il necessario glie l'ho già comunicato".
Bohemond vuole chiedere spiegazioni al Capitano, ma gli altri non sono convinti che sia una buona idea.
"Io voglio capire quanto Padre Valon sappia di questa vicenda"
"Perchè non lo chiedi direttamente a lui? Puoi dirgli che l'hai capito dagli appunti di Luger, che noi possiamo leggere". dice Engelhaft, "magari non subito..."
Sven suggerisce di aspettare, visto che la missione si è appena conclusa e sembrerebbe una scelta strana, sospetta.
Bohemond alla fine acconsente di aspettare.
Colin va da Annie che sta in una stanzetta, per informarsi delle sue condizioni. La ragazza è contenta della sua visita.
"Va abbastanza bene, ho dei dolori, delle fitte, ma per il resto cerco di fare una vita normale".
Annie andrà a dare una mano a padre Alyster nella costruzione della chiesa.
Bohemond va da Padre Alyser.
"Come sta padre Valon?"
"Stabile. Barun lo ha messo sotto protezione speciale, ha una scorta di soldati".
Gli parla della lista dell'uomo senza volto.
"Padre Valon è stato informato del vostro successo. La lista..."
"Amalia Baruch è l'unico nome sulla lista che non conosco", dice Bohemond.
Alyster non la conosce. "Lungi da me mandarti in quel posto, ma visto che una delle persone sulla lista è una delle prostitute del porto... non potrebbe essere un'altra prostituta, sotto altro nome? Ma è solo un'ipotesi".
Sven cerca un regalo per la sua fidanzata, e poi va a indagare alle Case della Gioia.
Bohemond va a parlare con Angelica.
"Tutto a posto?"
"Qui ho tantissimo lavoro da fare. Soprattutto adesso... hanno spostato un po' di persone e sono praticamente l'unica che cucina, ma sì, tutto a posto, e da qualche giorno ho anche il mio angelo custode personale"
"Ti sei chiesta perchè?"
"Magari hanno paura che con tutti questi soldati... maschi... mi sono data questa spiegazione"

To be continued...

Le avventure dei soldati di Uryen proseguono qui.
Creata il 07/07/2015 da Annika (2242 voci inserite). Ultima modifica il 20/03/2018.
9691 visite dal 07/07/2015, 09:22 (ultima visita il 19/03/2024, 06:51) - ID univoco: 3761 [copia negli appunti]
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