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Forum di Myst

 
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- Kailah Morstan -
 
Julie la Piattola
Julie Modane
 
creato il: 20/05/2005   messaggi totali: 139   commenti totali: 110
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14 giugno 517
Lunedì 7 Maggio 2007

Net

E' una giornata caldissima, il sole ci abbaglia durante il breve viaggio da Beid alla fortezza di Valamer. Non c'è neanche una nuvola nel cielo, è tutto dorato di luce.
Anche per questo le segrete ci sembrano tanto buie, quando scendiamo quei pochi gradini, passiamo portoni e controlli e arriviamo nel sotterraneo. Buio, umido e freddo.
In una cella, seduto composto nonostante le ferite, troviamo Net, il famoso Jack di Quadri.

Non me lo aspettavo così. E' giovane, quieto, trasmette una sicurezza, ed una rassegnazione, che mi colpiscono.
Non gli importa della sua salvezza, ma soltanto del compimento della sua missione, solo a quella pensa.
Le sue prime parole sono per Guelfo, gli domanda dell'indovinello. Poi parlano del Geolabio, del pezzo mancante che è andato smarrito, del covo dei nostri nemici...
Gli chiedo per quale ragione, se veramente è un nobile di Krandamer, non chieda soccorso al suo nome per ottenere salva la vita. La risposta mi fa quasi vergognare di aver posto la domanda.
"Non voglio coinvolgere altri nella mia battaglia. Che onore porterei al mio nome, se mi appellassi ad esso per essere graziato dalla colpa della quale sono ritenuto colpevole?"
Non ha voglia di parlare di sè, taglia corto. Piuttosto spiega quel che sa della situazione tra Beid e Keib, il rischio di mercenari venuti da lontano attraverso un passo, che porterebbero una guerra sanguinosa, mercenari pagati con l'oro ricavato dalla vendita dei terribili tesori degli adoratori di Seth.

Gli domandiamo se abbia incontrato in sogno Desiree, ma lui non sa nulla. Eppure proprio in una di quelle notti in cui la mia amica lo sognava è stato liberato, stordito da alcuni stregoni, portato all'aperto e assalito dalla sacerdotessa del Caos Primitivo. I segni che porta sul corpo sono tremendi, simili a quelli di Sir Thomas.
La sacerdotessa è alta come me, velocissima e spietata, ma preferisce non uccidere le sue vittime, bensì lasciarle in vita molto, ma molto malconce.
Chiedo a Net del posto che ho sognato, la stanza coi drappi... dove ho visto l'Ogham perduto, il luogo in cui sono morta e in cui anche Bart ha visto giacere il mio cadavere. Ma non c'è bisogno di dirgli tutto questo, lui capisce subito di cosa sto parlando e mi risponde che è quel luogo la nostra meta, è lì che andremo.
Alla fine acconsente a tentare di riprodurre su un foglio il pezzo mancante del Geolabio, e lo lasciamo nella sua cella a lavorarci su.

Ma poco prima di uscire è Bernard a parlargli, dopo aver ascoltato in silenzio tutta la conversazione.
E gli racconta di Valerie, della sua triste fine.
Net è sconvolto, lo vedo impallidire nonostante la penombra, e nonostante il suo viso già porti molti segni di sofferenza. Infine riesce appena a mormorare tra i denti: "se è così, non è aprendo la mia cella che potrete mai liberarmi. Forse me lo merito".
Usciamo.

Il sole ci accoglie luminosissimo, è tutto bianco e abbagliante.
Mi sembra incredibile il contrasto tra la cupezza della cella, dove tutta la pietra del castello sembra gravare col suo peso sul cuore di chi c'è rinchiuso, e la giornata, splendida, che ci avvolge ora che siamo fuori.

Penso a Net e mi fa una pena infinita.
Lui e tutte le persone che hanno dato la vita, o la stanno dando adesso, per la causa degli Ogham.
Gli spiriti che animano le carte hanno sofferto una grande ingiustizia, erano onesti studiosi che sono stati massacrati da nobili corrotti.
Ma questo dava loro il diritto di condannare ad una ricerca così estenuante altre persone?
Net, Jack, Q., Samuel... quanto hanno dovuto soffrire e quanto soffriranno ancora, per quegli spiriti antichi che li guidano!

Anche i nostri genitori, gli uomini di Caen, hanno subito un'ingiustizia simile, dieci anni fa.
Ed eccoci qui. Siamo entrati nella Confraternita della Rosa Bianca, per vendicarli, per combattere ingiustizie come quella che abbiamo subito, per difendere i deboli. Deboli come eravamo deboli noi, dieci anni fa.

E quanto anche noi stiamo pagando, per l'ingiustizia che hanno sofferto i nostri genitori.
Abel e Ryan sono morti. Desiree ha dovuto rinunciare alla sua vita, al matrimonio a cui era stata predestinata. Guelfo ha perduto il nome, è un fuggiasco. E del sangue di quanta gente si sono macchiati le mani i miei cugini, Eric e Loic?

E' proprio vero che il male non si esaurisce nel momento in cui viene perpetrato. Continua a vivere nei cuori delle vittime e dei loro cari, porta ad altra violenza, ad altro dolore.

Io non me la sento di spezzare questa catena. Ne faccio parte, è la mia vita. Perchè ricordo mio padre, i miei amici, e i lutti che ho subito sono ancora vicini al mio cuore.
Ma queste carte magiche, come una catena più lunga e più pesante della memoria, continuano a vincolare di generazione in generazione nuove persone alla causa di chi è morto da secoli.
E' una cosa innaturale, sbagliata.

Dicono che il potere delle carte si affievolisce col tempo, e che probabilmente questa è l'ultima occasione che hanno i morti di allora di far valere le loro ragioni. E' un sollievo saperlo.
Perchè anche se dovessimo fallire, non avremo sulla coscienza la consapevolezza che altri innocenti, magari tra vent'anni, saranno ancora legati a questa antica, vecchia, decrepita e insanguinata catena.

scritto da Julie , 10:42 | permalink | markup wiki | commenti (2)
 
11 giugno 517
Mercoledì 2 Maggio 2007

Sir Thomas

Solice è volata di sotto da una finestra.
Molte grazie, Sir Thomas, gentile da parte tua dircelo con tanta premura, dal momento che sai che siamo i suoi amici, stiamo in pensiero per lei, e che le vogliamo bene.
Due giorni a tergiversare, "non ve lo posso dire", "le domande le faccio prima io", e poi finalmente "ha avuto un incidente, è guardata a vista e sta al Palazzo..."
Ora scopriamo che qualcuno l'ha buttata di sotto, che è ferita gravemente, e che Net (Netblablabla Dal Nome Impossibile) è accusato dell'attentato e sarà probabilmente messo a morte (pur essendo, e questo lo sai pure tu, innocente per l'accaduto).
Sei bravo Sir Thomas a guidare le truppe.
Però mi sa solo quello.
scritto da Julie , 11:19 | permalink | markup wiki | commenti (0)
 
9 giugno 517
Sabato 28 Aprile 2007

Lucius

Ieri mattina Guelfo, Lucius ed io lasciamo il Monastero dei Padri di Noyes per andare a Chalard, in città. L'idea è proprio di Lucius, che vuole comprarsi un mantello.
E così girovaghiamo un po' tra le bancarelle allestite per la festa di Kayah, sbocconcellando dolcetti e chiacchierando.
"Certo gli arcieri lungo la strada sono pericolosi..." continua a ripetere Guelfo, "e con le frecce avvelenate poi! Io di veleno ne ho avuto abbastanza, non ci tengo a rivivere l'esperienza..."
Ormai la decisione è presa, strada e non foresta, per evitare la sacerdotessa del Caos Primitivo, il Jack di Picche e chissà quali altri mostri. Ma Guelfo non si rassegna: "siamo in pochi, siamo un bersaglio facile, e ci aspettano... gli arcieri sono molto pericolosi!"
Tutti questi discorsi mi fanno venire i brividi, e così a un certo punto chiedo consiglio a Lucius, come al solito silenzioso, riguardo come dovrò comportarmi nel caso siamo di nuovo attaccati dagli arcieri di Keib.
"Come hai fatto l'altra volta va bene, nasconditi dietro ai cavalli, o cerca un riparo... e se ne hai la possibilità è meglio se ti allontani proprio. E' vero che si capisce che non sei una combattente... ma se loro sono davvero bastardi e ci vogliono rallentare, non è escluso che mirino proprio all'unica persona priva di armature, così sono sicuri di farle molto male".
Annuisco e mi affretto a cambiare discorso, per non rovinare la gita. Meglio pensare ai dolcetti caratteristici, alle bandierine, alla festa di Kayah che rallegra le strade di Chalard, che non ai pericoli che ci aspettano lungo la via.
Giriamo parecchio, e finalmente Lucius trova il mantello che cercava. Anche io, visto che ho un guardaroba un po' malconcio, decido di comprare un vestito.
E allora Lucius mi sorprende:
"Cercane uno che stia bene col rosso", mi dice.
Resto interdetta, Guelfo annuisce bonario, pensando al colore dei miei capelli. Io guardo gli abiti della bottega e chiedo consiglio a Lucius.
"Quale ti piace di questi?"
Lucius li osserva qualche istante, ne sposta alcuni per vedere quelli dietro, con una sicurezza che mi lascia immaginare che abbia le idee chiarissime. Poi mi dice: "provati questo".
E' un bell'abito arancione e rosso, e mi sta a pennello. E' un po' più elegante di un normale abito da viaggio, è anche un po' caro, ma lo prendo.
Torniamo su al Monastero.
Il pomeriggio passa tranquillo, accompagno Guelfo in una zona isolata per fargli compagnia mentre prova il suo incantesimo che dovrebbe sdoppiarlo in due o tre "guelfi", che come al solito non gli funziona.
"Bravissimo!" gli dico, come sempre, "l'ho visto, l'ho visto!". Credo che inizi a pensare di riuscirci davvero... povero Guelfo l'ha presa sul serio questa cosa!
Comunque, dopo i soliti scherzi al mio amico mago, torniamo nella foresteria, ceniamo, e scende la sera.
Sto per mettermi a letto, quando arriva Lucius. Ha tra le mani un fagotto voluminoso, io lo guardo stupefatta.
"Non è ortodosso, ma rischia di funzionare", mi dice. E mi porge il suo mantello da Paladino, coi colori di Pyros. Io lo prendo e guardo Lucius incerta. Lui mi dice di provare a indossarlo sopra il vestito comprato oggi.
Ubbidisco.
Lui si allontana, indosso il mio vestito nuovo e sopra il pesante mantello di Lucius. Lui torna ed annuisce.
"Se domani Bernard ti fa storie, digli che te l'ho dato io".
"Ok".
Lucius se ne va e io resto così, imbambolata, senza sapere che fare.
Poi mi tolgo abito e mantello e mi metto a dormire, ma ammetto di faticare un po' a prendere sonno.

Stamani poi non so neanche io dove trovo il coraggio di fare quel che Lucius mi ha suggerito. Indosso l'abito, mi avvolgo nel mantello e copro anche il capo con il cappuccio. Ha un odore intenso di vissuto, anche se è tenuto molto bene.
Esco a testa bassa, imbarazzata. Mi rendo conto che sia i Paladini che i miei compagni mi stanno osservando.
Sir Bernard viene a chiedermi spiegazioni.
Apro bocca per dire qualcosa, ma ho il deserto nella mente, non mi viene nulla da dire. Subito Lucius interviene in mio soccorso: "sono stato io a dirle di vestirsi così", dice al suo superiore. "Che la benevolenza di Pyros protegga lei, che non ha niente altro a proteggerla".
Bernard mi scruta incerto, un po' seccato. Poi annuisce. "Va bene", dice.
Lucius mi guarda.
"Stai bene", dice, "sei credibile. Mi raccomando, tieni il cappuccio calato sul viso".
E così partiamo lungo la strada per Beid, incontro agli arcieri che ci stanno aspettando per tenderci un agguato.
Eppure mi sento sicura, sotto questo mantello, protetta. Ed è una bella sensazione, anche se con questo caldo... il sole di Pyros picchia forte questi giorni!

scritto da Julie , 21:47 | permalink | markup wiki | commenti (0)
 
3 giugno 517
Venerdì 27 Aprile 2007

Si parte da Annecy

Stamani ci prepariamo a lasciare Annecy, alla volta dei Padri di Noyes.

Siamo arrivati in città trafelati, di notte, coi feriti morenti dopo l'assalto dei soldati di Keib. Era una situazione disperata.
Ma da quando siamo qui tutto è cambiato, in meglio.
Desiree ha salvato la vita dei moribondi, in particolare di Rosalie. Poi c'è stato un miracolo e Reyks le ha restituito la vista.
Da allora è stato un crescendo.
Abbiamo reincontrato Dorian, trascorso belle serate a ballare e a divertirci, ci siamo fatti un po' di risate ad assistere alle sgomitate di Loic (di verde e di mucca vestito) che si ingelosiva di Dorian che corteggiava Desiree...
Anche Lucius il Paladino si è sciolto molto, e la povera Rosalie mi sembra che stia ogni giorno meglio, a parte la faccenda di Marc il prigioniero.

I ragazzi l'altra notte hanno fatto una cosa un po' spericolata, a fin di bene, che penso che non sia servita a nulla.
Sto Barcarolo, non ho ben capito, un trafficone di qua, ci aveva messo gente dietro a chiedere informazioni. I nostri sono andati via fiume a casa sua, l'hanno arrestato e portato dalle guardie. Ma a quanto ha detto Sir Bernard è stata fatica buttata, visto che il malvivente sarà liberato probabilmente molto presto... vabè, per lo meno i nostri si sono presi la soddisfazione di rompergli un po' le scatole.

E così è ora di lasciare Annecy.
Quentin viene con noi, un po' malinconico, ma leggo nei suoi occhi la curiosità di conoscere un altro pezzetto di mondo. E' un ragazzino in gamba, sono sicura che si troverà bene dappertutto. La prossima tappa (sua e nostra) sono i Padri di Noyes.

Sono molto curiosa di sapere cosa sta succedendo, spero che Padre Quart ci sia e possa dirci qualcosa di più. Dorian ci ha fatto uno strano racconto, secondo cui il nostro Paladino di Kayah preferito è passato da Annecy ed è stato coinvolto nell'uccisione di un mezzo nobile, o forse di un impostore... non ho capito bene.
Spero di parlarci anche perchè vorrei capire se stiamo facendo la cretinata più grande della nostra vita, a dar retta a Jack per questa storia di Ogham, oppure se è una cosa giusta, se la chiesa è d'accordo.

Quindi... in marcia!!!
scritto da Julie , 14:42 | permalink | markup wiki | commenti (0)
 
30 maggio 517
Lunedì 16 Aprile 2007

padri e figli

L'amore paterno.

Io ricordo molto poco di mio padre. Avevo otto anni alla sua morte, quando venne assassinato dagli uomini di Lord Albert. Ricordo quando mi prendeva sulle spalle e mi faceva volteggiare, ricordo il suono della sua risata, il timbro della sua voce buona. Era una brava persona, non meritava di finire così.



Ci ripenso spesso in questi giorni, perchè ho davanti agli occhi due esempi di amore verso il padre, Quentin e Rosalie. Esempi molto diversi, ma che mi struggono di malinconia, mi ricordano tempi lontani in cui anche io avevo una persona da chiamare papà.

Samuel ci ha chiesto di portare via Quentin, di portarlo in un monastero perchè venga educato, allontanandolo dalla bicocca in cui lui ora si lascerà morire.
"Uno sta ad Annecy ed è prigioniero da una vita".
No, non è Samuel. E' Quentin la persona di cui parlava il Profeta, secondo me. Lo liberiamo dall'isolamento e dalla malinconia di veder morire suo padre, portandolo con noi ai Padri di Noyes.
Ma Quentin non vuole abbandonarlo. Anche se non è il suo vero padre. Non vuole abbandonarlo perchè sa benissimo che senza di lui Samuel non ha molte possibilità, e sa anche che non si rivedranno più.
Avrà 12 anni, Quentin, più o meno.
Quanto ricorderà, un giorno, di suo padre? Razionalmente facciamo la cosa giusta a portarlo con noi, non ha senso che resti qui "prigioniero". Ma mi dispiace, perchè so cosa si prova a trovarsi veramente soli.
E poi forse sarebbe più giusto che Quentin potesse fare quel che profondamente vuole, stare vicino alla persona più cara finchè possibile, fino alla fine, per poi andarsene senza rimpianti?
Non lo so.
Io non l'ho visto morire, a mio padre. Gli ho risparmiato il dolore di vedere i miei occhi atterriti, di vedermi piangere e tremare.
Forse Samuel è questo che vuole, non vedere suo figlio piangere per lui, non mostrarsi ormai derelitto e morente, restare nel ricordo dignitoso.
Non lo so davvero cosa sia giusto, sono due brave persone, Quentin e Samuel, e mi dispiace tantissimo che la situazione sia questa.

E poi c'è Rosalie.
Che parla di suo padre riferendosi una volta al padre di sangue, morto in guerra, e una volta al padre adottivo, ovvero il padre di Solice.
Lei piange quando ricorda suo padre, ma non riesco a capire se il suo sia un pianto di amore filiale o di rabbia, di odio.
Ci ha chiesto di intercedere presso Bernard perchè non testimoni a favore di Marc il prigioniero. Lo vuole morto.
Come lui voleva morta lei, anche a costo di finire all'Inferno Ghiacciato.
Non so quanti anni avesse Rosalie quando ha perso il suo vero padre, ma anche lei era una ragazzina. Cosa ricorderà di lui?
Abbracci, scherzi e giochi, oppure armature scintillanti, inni alla guerra e ordini militari?

Padri e figli, i figli che perdono i loro padri.
Ferite che restano dentro e che il tempo rimargina in modi imprevedibili. Ferite che continuano a fare male.
scritto da Julie , 00:09 | permalink | markup wiki | commenti (0)
 
28 maggio 517
Sabato 7 Aprile 2007

Siamo così diversi?

Sì.
Siamo diversi, Marc.
Perchè qualsiasi cosa il padre di Rosalie abbia fatto al tuo villaggio, ai tuoi familiari, ai tuoi cari... è lui ad aver sbagliato, lui soltanto, non sua figlia.

E poi siamo diversi perchè non si attaccano così delle persone, per di più insieme ai Paladini, senza chiedere di arrendersi, senza dare scampo. Non si usano trucchi infami come le frecce avvelenate... non si fanno queste cose.

Eppure... eppure sento che siamo simili, e questa somiglianza mi fa paura.

Chi meglio di noi può capire cosa si prova ad avere la famiglia sterminata, la vita distrutta quando sei appena un ragazzino?
Chi meglio di noi conosce quanto siano terribili le angherie dei potenti, dei nobili, degli uomini d'armi che se la prendono contro gente semplice?

Siamo stati fortunati.
Abbiamo incontrato Lord Dillon, Padre Quart, Frate Erwin, la Rosa Bianca... tutte brave persone che ci hanno spinto ad incanalare il nostro risentimento in modo costruttivo.
Ma se avessimo incontrato gente diversa? Se avessimo trovato profeti di odio, e se ci avessero dato l'occasione di vendicarci, anche a costo di compiere degli atti crudeli e sbagliati?

Come ci saremmo comportati noi, che siamo tanto bravi e sempre dalla parte giusta?

scritto da Julie , 14:46 | permalink | markup wiki | commenti (0)
 
27 maggio 517
Giovedì 5 Aprile 2007

una preghiera...



Ti prego Reyks, proteggi i nostri amici.

Proteggi Guelfo, salvalo dal veleno che gli percorre il sangue, aiutalo a rialzarsi e a ritrovare il burlone che era. Vuol essere il Cercatore, fa che possa cercare e trovare tutto quello che vuole. Ma soprattutto non farlo morire, no, non così, non ora.

Aiuta Rosalie, lenisci le sue piaghe, proteggila dal veleno che le indebolisce il corpo così come da quello che le fa sanguinare il cuore.
Liberala dai brutti ricordi, dal rimorso. Fa che non conosca mai quel nome, Tradimento, che così ingiustamente le è stato dato.

Salva Bernard, uomo di fede, che ha sbagliato ma non voleva fare del male. Fa che guarisca e possa avere il tempo per imparare a fidarsi del prossimo. Sostienilo, dagli coraggio, dagli speranza.

Amen
scritto da Julie , 10:17 | permalink | markup wiki | commenti (0)
 
27 maggio 517
Domenica 1 Aprile 2007

pezzi sacrificabili?

Guelfo, Rosalie e Bernard sono stati colpiti da frecce avvelenate e secondo Desiree dobbiamo correre ad Annecy subito, stanotte, se vogliamo sperare di salvare loro la vita.Già stanno male e staranno sempre peggio.

E poi...
"una ragazza orrendamente mutilata, senza più la testa, stesa a terra in un lago di sangue..."
Il sogno di Bart. Lo stesso mio sogno.

Siamo pezzi preziosi, secondo Jack.
A me non sembra poi tanto...

scritto da Julie , 09:31 | permalink | markup wiki | commenti (0)
 
25 maggio 517
Giovedì 29 Marzo 2007

L'ombra su Rosalie

Rosalie sta un po' meglio e ora fa la principessina sul pisello.
I miei compagni la prendono in giro, quando non sente, perchè è buffa (come Desiree i primi tempi che voleva l'acqua calda per il bagno), e un po' la evitano perchè a volte risulta noiosa.

Ma dietro il suo atteggiamento sostenuto e i suoi capricci (no, non mi voglio mettere l'armatura! non voglio l'elmo! basta cavalcare! etc etc) c'è una sofferenza profonda che a momenti riesco a intravedere, nonostante lei si sforzi di nasconderla.
Una sofferenza scura e terribile.



Quando è da sola, Rosalie piange.
Le sue spalle sono piene di strani segni, che sembrerebbero morsi profondissimi, se non fosse impossibile, morsi umani.
Sanguinano ancora, devono farle un gran male. E non si tratta di semplice dolore fisico...
Quali umiliazioni, quali sofferenze deve aver subito, povera Rosalie!

Ho un po' paura.
Da un lato vorrei parlarle, cercare di capire la sua sofferenza per aiutare a sopportarla. Dall'altro però penso a Valerie, a quanto avrei voluto far del bene ed a quanto danno ho invece causato.
Ho paura di sbagliare, di dire la cosa sbagliata, di aggravare la pena di Rosalie invece che di darle un po' di sollievo.

Ma posso forse rimanere in silenzio? Lasciarla sola a piangere di nascosto, a celare la sua sofferenza dietro un muro di pomposità?
No.



Devo darle Speranza.
scritto da Julie , 10:02 | permalink | markup wiki | commenti (0)
 
25 maggio 517
Giovedì 29 Marzo 2007

... se ne sono andati

... se ne sono andati.
Domattina mi arrampico sulla scala e tiro giù lo scrigno e le cartuccelle di Guelfo.
Ancora non mi rendo bene conto di quel che è successo, i soldati che vogliono entrare, Bernard che li ferma, si consegna insieme a Lucius, senza armi, la perquisizione che ci hanno fatto...
Secondo loro il capitano dei soldati ha fatto apposta a non cercare troppo, perchè non si voleva mettere contro dei Paladini.
Mi pare il minimo!

Ho però molta paura che i prossimi che ci verranno a cercare non si faranno tanti scrupoli... i nostri nemici non hanno rispetto nemmeno per i Paladini, nemmeno per la Chiesa.

Tocca stare molto in campana...
scritto da Julie , 09:57 | permalink | markup wiki | commenti (0)
 
22 maggio 517
Giovedì 22 Marzo 2007

Povero Sir Marcus!

Ieri notte il povero Sir Marcus stava dormendo beatamente, quando dall'ingresso principale della Caserma dei Paladini si è sentito un gran bussare.

Eravamo noi, con l'impacchettato prigioniero satanista e il cucuzzaro dei ricordini di Klein-Mar.

Sir Marcus si alza di corsa, si veste e ci riceve, lo sommergiamo di racconti sull'accaduto, di roba da guardare, gente da interrogare.

Il poveretto fa finta di niente anche se la gamba gli fa male, d'altronde è un Paladino!

Ma quando finalmente finisce con noi e se ne potrebbe ritornare un po' a letto, di nuovo c'è qualcuno che bussa, nel cuore della notte sempre più tardi.

E' Jack di Cuori, che ha pensato bene di consegnarsi. Dico, ma non poteva aspettare domattina?

E così il povero Sir Marcus ha dovuto fare un secondo round di interrogatori, raccogliere una testimonianza lunghissima (sappiamo quanto chiacchiera Jack), prima di potersi coricare.

Avrà dormito fino a tardi stamani, come abbiamo fatto noi?

Nemmeno per idea! E' andato alla Cantina di Clelie a parlare con Mara, di buon mattino.

E ora già sta organizzando il nostro viaggio a Beid......


Mamma mia come è faticosa la vita di un Capitano dei Paladini!!

Mi sta proprio simpatico Sir Marcus.
scritto da Julie , 11:13 | permalink | markup wiki | commenti (0)
 
21 maggio 517
Mercoledì 21 Marzo 2007

Wolfman è nostro prigioniero, bendato e imbavagliato.
Siamo andati nel suo nascondiglio, che il suo compare - ora passato a miglior vita grazie alla mano pietosa di Loic - ci aveva indicato.

Un po' facendo onore al suo nome, quel delinquentone di Wolfman è stato difeso da un branco di lupi, che ci hanno attaccati proprio mentre Quixote si è avventurato nella grotta dove si trovava la collezione di trofei.
Addirittura due lupi stavano lì dentro ad aspettarlo.
Fortunatamente poi è comparsa Rosa, la nostra lupacchiotta, e ci ha difesi. Mi chiedo dove sia finito Russo... I miei cugini come sempre hanno combattuto in modo grandioso e così pure Quix.

Abbiamo recuperato un sacco di roba, dobbiamo sbrigarci a portare tutto - più il prigioniero - da Sir Marcus. Chissà che in questo modo non sia possibile scagionare il povero Bart!

Olimpia la prigioniera è insieme a noi. Poveretta, non riesco a capire se sia molto ingenua - OLI dovrebbe essere l'Innocenza - oppure se ci nasconda qualcosa. Tanto porteremo sicuramente anche lei da Sir Marcus, che vorrà interrogarla, e poi sarà lui a farla accompagnare a casa quando sarà il momento!

Prima di ucciderlo, abbiamo promesso al compare di Wolfman di mandare dei soldi a sua figlia, in un villaggio qui vicino. Secondo me la cosa più semplice è mandare un corriere, vista la fretta che abbiamo... non so, chiederei ai compagni cosa ne pensano.

Io comunque non vedo l'ora di lasciare questo bosco. Mi sento addosso da ieri sera una strana sensazione, come di minaccia ancora incombente.
Ho tremato per Quixote, quando l'ho visto scendere nella galleria, quasi come avessi la sensazione di non rivederlo mai più.
E' come se le mie emozioni fossero amplificate, come se tutto mi colpisse molto più del normale.
Mi sento troppo sensibile e troppo fragile, tra questi alberi. Appena saremo all'aperto respirero' più liberamente.
scritto da Julie , 12:02 | permalink | markup wiki | commenti (0)
 
20 maggio 517
Sabato 10 Marzo 2007

Sono sinceramente scossa, strane sensazioni spiacevoli si sono susseguite stasera.
Schifosi sentori, sussulti sinistri sotto suolo, sullo stagno, scontri sanguinosi...

Siamo stati silenziosi, scaltri, squartando spregevoli satanisti senza subirne sofferenze.

Sono stata spericolata, svicolando senza sosta. Sono salita sui sassi senza scivolare, sono scesa segnalando strani sbrilluccichii, silenziosa.

Senonchè sento solo stranimento, sospetto. Sono spaventata.
scritto da Julie , 21:00 | permalink | markup wiki | commenti (0)
 
18 maggio 517
Domenica 4 Marzo 2007

La Speranza

Io sono la Speranza.

L'Ogham che ho sognato è molto importante e deve rimanere segreto fino a quando sarà il momento giusto per rivelarlo.
E la mia testa non scoppierà per questo.

E' una buona notizia, no?
Avevo proprio bisogno di una buona notizia...

Domattina ci saranno i funerali di Valerie, poi chiederemo a Sir Marcus di permetterci di lasciare la città per andare ad acchiappare il "Collezionista", l'assassino artefice del massacro di Klein-Mar.

Speriamo bene.... e sperare in bene è il mio mestiere, adesso.
scritto da Julie , 21:01 | permalink | markup wiki | commenti (0)
 
18 maggio 517
Sabato 24 Febbraio 2007

Addio Valerie!

Stanotte Valerie si è tolta la vita.

Il peso del suo cuore era diventato insopportabile, così come un profondo senso di inadeguatezza al ruolo che ricopriva. L'ha uccisa il timore che i sospetti sul conto di J. si rivelassero verità....

Mi sento responsabile per quello che è successo.

Sono stata io a indurla a raccontarmi tutta la storia, ho conquistato la sua fiducia e poi le ho detto quel che sapevo sul conto di J.. L'ho trattata da amica, poi l'ho invitata a venire a parlare coi miei compagni, che ritenevo più adatti di me a spiegarle le cose in maniera approfondita.

Speravo che, una volta scoperto tutto, Valerie si sarebbe sentita motivata a combattere la nostra stessa battaglia, per andare a fondo e vedere il volto autentico dell'uomo che le aveva rubato il cuore.

Non avevo considerato che davanti ai miei compagni, in particolare davanti a Guelfo che da tempo diffidava di lei, Valerie si sarebbe sentita giudicata, vista dall'alto in basso, persino disprezzata.
E mentre parlavamo, abituata come sono io agli atteggiamenti del mio amico, non ho capito quando grande fosse la ferita che le sue parole scavavano in Valerie, più sensibile e fragile. Non l'ho saputa difendere e sostenere, non l'ho protetta come avrei dovuto.

Pyros mi è testimone, proprio non immaginavo una cosa del genere.

Mi sento soffocare dal rimpianto, dall'impossibilità di tornare indietro, di trattenere Valerie per la mano, di abbracciarla e farle coraggio. Sarebbe bastato molto poco, lo so. Un gesto di amicizia che non ho fatto, ma che avrei dovuto fare.

Valerie era il Coraggio... ed il Coraggio ci ha abbandonati, togliendosi la vita. Mi sento svuotata e triste, inutile.
E' disperazione questa?
Non so, ma mi sembra che la luce al termine di questo tunnel sempre più stretto e sempre più buio si faccia ogni ora più lontana, più piccina.

Non glie lo permetterò di farmi questo.
scritto da Julie , 21:47 | permalink | markup wiki | commenti (2)
 
17 maggio 517
Giovedì 22 Febbraio 2007

indietro tutta...

Che poi adesso che stavo per addormentarmi Guelfo è ritornato per dirmi che non è proprio così, che Jack non gli ha detto esattamente che scoppierò, ma addirittura il contrario. Ha detto che non è possibile che io sia stata esposta al simbolo esplosivo, e semmai è una sorta di "avvertimento", qualcosa del genere.

Bo, io non ci sto capendo più niente, anche se non escludo che il mio povero amico mago sia venuto per tranquillizzarmi un po', per non farmi andare a dormire con quest'angoscia dentro.

E' un caro amico Guelfo, lo vedo che è in pensiero per me... e per Desiree... e per Bart... per tutti noi.

Che faccia la cosa giusta o quella sbagliata non lo so, nessuno può dirlo. Ma sono sicura che ci mette tutta la buona volontà e l'impegno, fa sempre del suo meglio.

Ora però veramente voglio dormire un po', è tardissimo!
scritto da Julie , 12:01 | permalink | markup wiki | commenti (1)
 
17 maggio 517
Mercoledì 21 Febbraio 2007

Ka-Booom!!!!

Guelfo mi ha detto che la mia testa presto o tardi scoppierà, sono condannata.

Un bellissimo fiore rosso si spalmerà sui volti increduli dei miei amici, d'improvviso, e poi io cadrò in terra senza vita e non ci sarò più.

Dovrei piangere, disperarmi, strapparmi i capelli e passare il tempo che mi resta a pregare.

Ma io sono la Speranza, e non posso avere paura.

Mi fa solo arrabbiare Guelfo quando dice che Jack di Cuori è nostro amico. E' nostro amico come il contadino può essere amico dei suoi buoi che gli tirano l'aratro, come la vecchietta è amica delle sue gallinelle che le fanno l'uovo ogni mattina... finchè non arriva il momento di tirare loro il collo per farci un bel brodo.
La mia idea di amicizia è un po' diversa...

Ma tant'è. Non devo pensare a queste brutte cose, devo essere forte e fiduciosa. Non so cosa mi abbiano fatto durante i giorni del mio rapimento, ma io ho beffato la morte, l'ho beffata una seconda volta... e la befferò ancora.
scritto da Julie , 09:45 | permalink | markup wiki | commenti (3)
 
17 maggio 517
Martedì 20 Febbraio 2007

Alla grande!

Alla grande!

Eric e Guelfo sono tornati in locanda con la copia del mazzo di carte Ogham in saccoccia. Glie le hanno date J. e Q. di Cuori, che stavano lì in un sottoscala. Pare che abbiano parlato moltissimo, scoprendo un sacco di cose sulla nostra missione...

Guelfo mi sembra molto eccitato, ha qualcosa per la testa! Probabilmente scoppia di informazioni e non sa ancora come ordinarle...
Non gli metto fretta, ma sono curiosissima di sapere cosa ha detto Jack! Al massimo domani voglio sapere tutto!

Per quanto riguarda il gioco, Eric mi ha detto che loro due non hanno giocato (c'erano persone travestite al loro posto), ma che i loro sostituti hanno anche vinto abbastanza... salvo poi che Guelfo, incantato da una bella fanciulla, ha dato tutto a lei!

Ah, parentesi che mi fa sbellicare: la bella fanciulla era LEI ad impersonare Guelfetto al tavolo.... e nessuno se n'è accorto!
Penso di avere materia per prenderlo in giro per un po', il nostro maghetto dal cuore tenero e dalle mani bucate!!!

Se ho capito bene si sono messi d'accordo con Jack per domani sera, per rivedersi.

Ci sarà da fidarsi di questi Cuori? Da come parla, sembra che Guelfo sia dalla loro parte completamente. Io non lo so, mi hanno pur sempre rapita... ci hanno costretti a entrare in questa storia senza interpellarci...
Bo, probabilmente Jack stasera è stato molto molto molto convincente.
Ma che sia uno bravo a mentire già lo sappiamo...
Sono proprio curiosa di sapere cosa abbia rivelato!
scritto da Julie , 13:22 | permalink | markup wiki | commenti (2)
 
17 maggio 517
Lunedì 19 Febbraio 2007

La partita a carte...

Eric e Guelfo sono dentro.
Riesco a scorgere le loro sagome attraverso le finestre, sembra che stia procedendo tutto tranquillo.

Ho insistito tanto ad andare a fondo con questa storia degli Ogham "ludici", che adesso sono in ansia che vada tutto bene, visto che mi sento un po' responsabile. Non me lo perdonerei se si rivelasse una trappola. Ma come sarebbe bello se davvero si riuscisse a trovare qualche informazione utile!

Guelfo è stato ben felice di sostituirmi nella partita, lui adora il gioco d'azzardo (anche troppo, temo!), d'altra parte capisco che i miei cugini non siano stati disposti a mandare me. Senza contare che se davvero queste carte sono quello che speriamo, Guelfo è sicuramente più adatto di me per capirci qualcosa.

Mi dà sicurezza il fatto che con lui ci sia Eric... una persona più quadrata che non si lascia facilmente prendere la mano!

Guelfo è buono e caro, e non nego che è il più simpatico e buontempone della nostra compagnia... ma mettegegli un mazzo di carte in mano e un buon bicchiere davanti, e lo ritroverete la mattina dopo in brache di tela!

... il nostro Francois Marinì... perchè già questo nome mi mette di buon umore? ^_^
scritto da Julie , 12:11 | permalink | markup wiki | commenti (2)
 
17 maggio 517
Venerdì 16 Febbraio 2007

Valerie e Jack

E' mattina presto, ancora non ne ho parlato coi miei compagni.
Sono stata da Valerie, abbiamo parlato a lungo... mi ha raccontato tutta la storia.
Se pure ne avessi avuti, adesso non ho più dubbi: il "suo" Jack è il J. di Quadri.

Valerie gli vuol bene, continua a fidarsi di lui anche se sono riuscita a farle capire che quanto meno i "metodi" di Jack non sono poi così buoni. Lei però ha sempre agito in buona fede. Ingenuamente, forse, ma mai con malizia o cattive intenzioni.

Adesso però Valerie ha iniziato a intuire cosa c'è in ballo e vuole aiutarci. E' una Paladina e non l'ha dimenticato, per quanto il suo cuore possa essere stato turbato dal Seduttore di Quadri.
Spera, e anche io ho alimentato questa sua speranza, di "convertirlo", di spingerlo a diventare una brava persona.

Ho sbagliato a darle speranza? Non lo so. A me pare difficile che ci riesca, ma se non ci riesce lei, Paladina di Pyros che per giunta gli vuol bene, chi altri potrebbe?

L'importante è che ora non ci sono più segreti tra noi, ed ho convinto Valerie a venire in locanda a parlare coi miei amici, che le mostreranno le lettere di J.Q trovate nelle caverne e le spiegheranno le cose in modo più preciso di quel che potevo fare io.

Poveretta per lei è una brutta botta... ma una Paladina di Pyros non deve temere la verità.
scritto da Julie , 19:00 | permalink | markup wiki | commenti (0)
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