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Forum di Myst

 
« C'è modo di avvelenarli? Imbottiamo un coniglio di acqua santa, tipo... »
- Sven Herzog -
 
Solice Kenson
Cronache della Campagna di Caen
Solice Kenson
"Voi avete coraggio e siete molto convincente: ma non appena sarete chiamata a combattere, al primo combattimento che possa realmente definirsi tale, voi morirete. E non parlo di scontri confusi o ingarbugliati, dove nessuno capisce fino in fondo quello che sta facendo o magari ha meno voglia di uccidervi che di portare la pelle a casa. Parlo di uno scontro vero, in cui affronterete una persona con le vostre sole forze. Beh, è giunto il momento che qualcuno che vi vuole bene vi dica che queste forze non basteranno proprio contro nessuno".
creato il: 20/05/2005   messaggi totali: 91   commenti totali: 32
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24 agosto 517
Domenica 17 Febbraio 2008

Sete

Sir Enrique Grognard, sir Brian Vowest, sir Philip Mayo, sir Angus Keener, Alfred Rosemberg, Lord Wilhelm Keitel, sir Kilian, Bob DelMontesque e i loro soldati. Non mi avevate preparata a tutto questo, Padre Quart: forse non ce n'è stato il tempo, o forse avete pensato che non sarebbe stato necessario. I fatti vi hanno dato ragione: ho approvato le loro morti e non mi pento di averlo fatto, perché credo di aver agito secondo giustizia. Prima di entrare in questo luogo sapevo di aver sposato la causa dei miei compagni, ma ora so che mi unisce a loro qualcosa di molto diverso: sento il loro punto di vista dentro di me, la loro vendetta, la loro sete. Sento il mio cuore sanguinare dopo aver guardato negli occhi gli Sperduti, dopo aver letto gli scritti di quell'uomo malvagio che mai avrebbe dovuto ricevere il titolo di Signore e sento una fiamma che arde dentro di me, nuova e terribile, alimentata da quello stesso sangue. Quella fiamma oggi ha vinto, saziandosi del sangue dei suoi più acerrimi nemici: ed ha ancora sete.

Ma non le permetterò di consumarmi, questo no: saprò tenerla a bada. Farò del mio meglio per mantenerla in vita, senza per questo deviare dal cammino che gli Dei hanno tracciato per me. Continuerò a svolgere il mio compito nel pieno rispetto della regola di Pyros: porterò queste persone lontano da qui, in un luogo dove potranno ricominciare, mentre i miei compagni porteranno il loro aiuto a Lord Anthony, a sir Steven e a sir Leon...

Sir Leon... sir Steven... riuscirete a farcela? Mi sembra ieri di avervi visto combattere a Beid, ma in quella circostanza non avete dovuto affrontare otto avversari tutti in una volta...

Mi chiedo se... non ricordo più a cosa stavo pensando. La fiamma, la sete... l'acqua del lago. Mi inginocchio a berla a mani giunte, come per pregare: la sento nella bocca... è salata. No, non è il lago... è il mare. Sento i suoi flutti, insieme alla musica melodiosa degli uccelli colorati... Dov'è Pyros, adesso? Pyros è con me, ovunque io vada... Abituati a questa risposta, Maestro Sconosciuto, perché stanotte sarà l'unica che sentirai.

...Zzz...
scritto da Solice , 13:29 | permalink | markup wiki | commenti (0)
 
23 Agosto 517
Domenica 10 Febbraio 2008

Preghiera

A te rendo grazie, Dio della Verità, per aver protetto Eric e Loic nel duro scontro che hanno affrontato contro Lord Wilhelm e il suo campione; a te rendo grazie per aver protetto Nicolas, e con lui gli uomini e le donne che hanno messo la propria vita al servizio di questa battaglia, dalla furia distruttrice scatenata dai loro oscuri e malvagi poteri. E' nel tuo nome che combattiamo e versiamo il nostro sangue, è nella tua fiamma che troviamo la forza di opporci al dominio degli oscuri signori di questa terra flagellata dal male.

A te rivolgo le mie preghiere, Dio del Coraggio, affinché tu possa preservare la vita di un bambino che non ha alcuna colpa, se non quella di essere l'unico strumento rimasto nelle mani di un cavaliere che ha scelto di privarsi del suo stesso onore: per questo ti imploro, ove mai fosse rimasta nel suo cuore una briciola del giuramento che un tempo lo legò a questa terra e alla difesa dei suoi abitanti, di restituirgliene quel tanto che basta per affrontare il suo destino senza farsi scudo di una vita innocente.

Tu più di chiunque altro conosci i miei limiti e le mie debolezze, tu più di chiunque altro sai quanto la mia forza e il mio coraggio siano incomparabilmente inferiori alla santa che qui riposa. Non sono in grado di comprendere i segni che mi stai inviando e che legano il mio arrivo al suo, e so di non essere degna neppure di pronunciare il suo nome: soltanto in una cosa posso eguagliarla, ed è nell'offrirti la mia vita per la salvezza delle persone che vivono grazie al suo sacrificio. Per questo attendo un tuo segno, pronta a eseguire ogni tuo volere: la tua luce potrà guidarmi nelle visioni che turbano le mie notti, la tua voce potrà parlarmi più forte delle voci che risuonano dentro la mia testa.
scritto da Solice , 06:33 | permalink | markup wiki | commenti (0)
 
23 Agosto 517
Venerdì 11 Gennaio 2008

Speranza

Dispersi in questa valle di nebbia biancastra e innaturale, messi a stretto contatto con un orrore che ha del disumano, costretti a volgere le armi contro coloro che dobbiamo salvare prima ancora che contro i nemici che siamo qui per punire: mai come questa volta la prova che gli Dei hanno scelto per noi appare troppo grande, mai come questa volta è forte il desiderio di scappare altrove, rimpiangendo tanto la mia terra natale quanto le scelte che mi hanno portato qui. La paura mi attanaglia, forte e gelida come il morso ancora assetato del mio sangue: lo guardo attraverso lo specchio e vedo il riflesso dei denti di quell'uomo, e ripenso alla sensazione provata in quel momento. La conoscevo già, l'avevo sognata prima che avvenisse. E forse qualcosa di lontanamente simile a quello che provò Rosalie, quando l'essere che chiamava Amon si macchiò dell'empietà bere il suo sangue?

No: questa gente non è responsabile delle proprie azioni, né ha scelto la dannazione asservendo la propria coscienza all'egoismo e al male. Se siamo qui è per salvarli, liberandoli da una condizione che non appartiene loro. Per questo non posso cedere, non adesso: nessuno di noi può.

"Liberami": un'unica parola è riuscita a sfuggire a quella condizione miserabile imposta dai carcerieri di questa valle in cui è colpevolmente assente la luce degli Dei. Ma non è forse sufficiente una piccola fiammella a rischiarare l'oscurità di una notte così buia? Lo sforzo di questa ragazza che giace di fronte a me, il suo desiderio di tornare libera sarà la mia luce, la nostra luce: sia pure nel profondo delle tenebre di questi cunicoli turniani essa splende, forte e vivida: è la fiamma di Pyros, che brucia alimentata da una speranza che riscalda il mio cuore, quantomai vivida e reale.

Ti libererò, sventurata ragazza: troverò il modo di comunicare con te, poiché la tua battaglia è la nostra battaglia: per questo la tua forza sarà la nostra forza, il tuo esempio sarà il nostro esempio: per questo non ti abbandoneremo.

Dama in nero
scritto da Solice , 15:58 | permalink | markup wiki | commenti (0)
 
18 agosto 517
Martedì 11 Dicembre 2007

Cento e undici volte otto

"E' mia opinione che Lady Beart si sia comportata in modo disdicevole..."

Le parole risuonano dentro la mia testa come note di una canzone che ti invade la mente, egoiste e prepotenti al punto di scacciare ogni altro pensiero. Parole dure, accuse gravi che non ho saputo, non ho voluto contenere: non dalla bocca ma dal petto, non dalla gola ma dal cuore: è da lì che è uscito quel suono. Com'era quella filastrocca di Yera? Vediamo...

Cento passi in un minuto
ma se corre è già perduto
senti tutte le sue pene
anche se non t'appartiene.


Negli ultimi giorni ho costretto me stessa a reprimere il bisogno di dire tutta la verità, ad anteporre ad essa la cautela. Ma Yera aveva ragione: il cuore non ti appartiene, ed è lui l'ultimo depositario della verità. Ha cominciato a correre in occasione dell'incontro con sir Steven deRavin, legando la mia mano attorno a una penna e facendole firmare una confessione; ha continuato a correre di fronte alle perplessità di Omar e Peoh, pronunciando le parole che sentiva di dover dire; ed è tornato a correre ieri, in occasione del nostro incontro con l'inquisizione. Credo che quel sacerdote lo sapesse: non è a me che ha dato la parola, ma al mio cuore e ai sentimenti che lo pervadono in conseguenza della morte di Nickel, dell'affronto subito da Julie e delle innumerevoli ingiustizie di questi ultimi giorni.
La filastrocca ha ragione, il cuore non ci appartiene: è un dono prezioso che facciamo, lasciandolo nelle mani di ciò che è più importante per noi. Il mio cuore appartiene alla Verità, a lei ho deciso di donarlo ed è a lei che ritorna correndo ogni singola volta che da essa mi allontano.

"rispetto al ruolo che è sua responsabilità ricoprire..."

"Dovresti vergognarti a giudicarla". Questo direbbe mio padre, sapendo che ho mosso a LEI una critica simile: del resto, chi sono io per giudicarla nel ruolo di figlia? Se fossi davvero meglio di lei, probabilmente non sarei qui. E se fosse per questo che l'ho attaccata, perché mi sento troppo simile a lei? No... so di non esserlo. Ho scelto di portare lontano la mia disubbidienza, e il giorno in cui le mie azioni disonoreranno la mia famiglia sarà quello in cui dirò addio a mio padre e alla mia terra; LEI, invece... l'impronta delle sue mani bagnate di sangue è impressa sullo stendardo stesso di questa Baronia.

"al popolo che è suo dovere proteggere..."

"Il primo dovere di un feudatario è proteggere l'incolumità della sua gente". Il tributo di vite pagate dai cittadini di Laon a partire dall'inizio di questa catena di eventi, la sofferenza provata per la perdita dei propri cari, la paura degli spettri che invadono queste strade mietendo le vittime innocenti che trovano sul proprio cammino: non riesco a immaginare alcun motivo che possa impedire a dei governanti di intervenire in prima persona di fronte a simili calamità... a meno che non ne facciano essi stessi parte. Che gli Dei mi perdonino, poiché malgrado i miei sforzi questo non lo riesco a perdonare.

"ai funzionari il cui lavoro è suo compito rispettare..."

Gli sforzi del Capitano Ratel e dei suoi uomini per contrastare l'operato delle forze oscure sono degni di lode: nel giro di pochi giorni la guardia civica di Laon ha condotto un'irruzione all'interno di un palazzo ebbro di prove, ha catturato tre maghi responsabili di crimini atroci e commerci sacrileghi, messo agli arresti i responsabili della loro successiva uccisione e di quella di molti altri uomini. I loro arresti sono stati requisiti e successivamente eliminati, le loro prove sono state trafugate: persino il loro comandante è stato quasi destituito, nell'estremo tentativo di rendere vano e inutile il loro operato. Analogo trattamento è stato riservato ai cavalieri che hanno rischiato le proprie vite per catturare dei fuggiaschi autori di crimini violenti ed efferati.

"e ai dettami della chiesa che ha promesso di onorare."

Presso il monastero di Foucault vi è un edificio di pietra scura, all'interno del quale erano soliti soggiornare gli individui condannati dalla Chiesa a trascorrere del tempo in preghiera o meditazione: a volte era possibile scorgerli da lontano, ma tutti loro dovevano osservare il divieto di parlare con le Vesti Bianche per timore che potessero corromperne o turbarne l'animo con le loro blasfemie. Sono certa che, se le mie orecchie avessero potuto udirle tutte in una sola notte, nessuna di loro sarebbe stata peggiore della costruzione di un edificio religioso in cui dar luogo a rituali e pratiche oscure, per poi darlo in nolo a stregoni ed alchimisti privi di ogni senso morale come un lenone fa con la sua prostituta.

Padre mio, vi chiedo di perdonarmi ma non è il giudizio che ho espresso che mi spinge a vergogna, bensì l'aver ceduto le mie ginocchia al suolo di fronte a chi, sia pure soltanto con il suo silenzio, ha reso possibile una siffatta empietà.
scritto da Solice Kenson , 03:39 | permalink | markup wiki | commenti (0)
 
16 Agosto 517
Venerdì 16 Novembre 2007

Nicolas

Quando l'ho visto per la prima volta ho subito pensato che potesse essere lui il paladino a cui padre Lorenzo Quart affiderà il difficile compito di colmare il vuoto lasciato da Abel. E' stato veloce a riconoscermi, subito dopo il suo ingresso in locanda: forse Padre Quart gli aveva parlato di me; del resto Abel non era soltanto il punto di riferimento del gruppo ma anche la mia guida spirituale, il Soldato della Fede a cui ero stata affidata e che avevo l'incarico di assistere nel corso delle missioni. Sarà Nicolas la mia guida spirituale, d'ora in poi?

Vorrei conoscere questa risposta: forse dovrei chiederglielo. Abel fu veloce a parlarmi, spiegandomi nel dettaglio come stavano le cose, ma ero una paladina soltanto da pochi giorni: forse ora Padre Quart e Nicolas si aspettano che capisca da sola... o magari aspettano un momento più tranquillo per rivelarlo in modo ufficiale. Si, probabilmente è così: meglio aspettare, allora.

Più ci penso, più mi convinco di questa possibilità: del resto, le due conversazioni avute con lui mi hanno ricordato molto da vicino i due aspetti che caratterizzavano l'animo di Abel.

La prima è avvenuta ieri mattina, quando si è avvicinato per parlarmi poco prima dell'assalto al carro di Pedro Larsac: il suo sguardo interrogativo e sconvolto di fronte alle maschere di stoffa nera mi ha ricordato la frustrazione di Abel di fronte ai misteri della fede che contraddistinguono l'operato della Dea della Luna, e la sua disperata ricerca di una verità rassicurante... Una verità che forse io stessa, secondo il disegno di padre Lorenzo Quart, ho l'impegno di fornire al Paladino al quale vengo affidata.

Soltanto poche ore dopo le parti si sono invertite, a pochi minuti dalla partenza verso la Torre Maxima: in quell'occasione sono stata io a cercarlo e lui a rassicurarmi, in modo molto simile a quanto era solito fare Abel nei momenti in cui gli confessavo di sentirmi inadeguata. E' buffo perché soltanto oggi, dopo i molti avvenimenti passati, riesco ad accorgermi di queste analogie.

Mi chiedo cosa pensino i miei compagni dell'eventualità che lui possa essere il successore di Abel, se saranno disposti ad accettarlo. Forse anche loro si stanno ponendo i miei stessi interrogativi: eppure, da quel che ho potuto vedere, nessuno di loro ha parlato con Nicolas... A parte Loic, questa sera. E' strano... malgrado i miei sforzi, c'è ancora molto che mi sfugge nell'osservare due maschi che discutono. Sia lui che Nicolas erano molto nervosi, e non credo che nessuno abbia realmente cercato di comprendere lo stato d'animo dell'altro. Credo che si possa dire che abbiano litigato... Ma anche Loic e Abel litigavano spesso, nonostante fossero legati da un'amicizia profonda e sincera. Ma ci sono davvero queste analogie, tra Nicolas e Abel? O sto solo cercando di dare un senso a tutto questo per distogliere la mia mente dalla consapevolezza che siamo dei ricercati?

Perché questo sono adesso... una ricercata. Padre mio, potrete mai perdonarmi?

Solice Kenson - Immagine 9
scritto da Solice , 04:39 | permalink | markup wiki | commenti (4)
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