Cerca nel Sito

NomeKeywordsDescrizioneSezioniVoci correlate

Forum di Myst

 
« Una puzzola... ce ne sono tante, di tutti i colori »
- Logan Treize -
 
Kailah Morstan
diario di viaggio
Kailah Morstan
 
creato il: 13/01/2012   messaggi totali: 84   commenti totali: 91
274787 visite dal 13/01/2012 (ultima visita il 29/03/2024, 08:30)
ultimi 3 articoli (cambia) · Pagina 7 di 28
1 · 2 · 3 · 4 · 5 · 6 · 7 · 8 · 9 · 10 · 11 · 12 · 13 · 14 · 15 · 16 · 17 · 18 · 19 · 20
15 settembre 517
Lunedì 3 Luglio 2017

Quando dire sì, quando dire no.



Annie apre gli occhi, dopo giorni di sonno profondissimo. Siede sul letto, ancora non sa di trovarsi a Skogen. Ansima, si guarda intorno, poi il suo sguardo incontra il mio. "Ho fatto un sogno", dice.
Il bianco dei suoi occhi, già prima iniettato di sangue, è diventato nero. L'iride, un tempo azzurra, adesso è rossa e sembra brillare debolmente.
"Ti senti bene?"
La mia amica annuisce, si alza in piedi e sgranchisce le gambe. I segni delle ustioni sono quasi scomparsi, trasformati in sottili linee viola che le percorrono il viso. Sono io a restare senza parole, mentre la guardo.
"Ho qualcosa di strano?" domanda, leggendo lo sgomento nel mio volto. Annuisco. "I tuoi occhi... sono diversi"

Il sidro è dolce, alla festa di addio degli Elsenoriti. Ho studiato tutto il giorno, sento gli occhi stanchi e un piacevole torpore. Quando il Principe si avvicina per salutarmi sorrido e gli porgo la mano. "Se tu maga, tu non può non venire nostra isola"
Annuisco, con piacere. Poi ecco lui mi guarda e domanda: "Io volere sapere se tu questa notte volere essere mia principessa".
... mia principessa.
Farfuglio qualche scusa sgrammaticata, ma lui insiste: "Tu innamorato? Tu futuro marito che aspetta casa?". "No", ammetto, "io pensa uomo impossibile". Impossibile... non saprei descriverlo meglio. E a quanto pare per Aiden un "uomo impossibile" non è una ragione sufficiente a rinunciare.


Quando usciamo dal Tempietto di Kayah, al cimitero, Annie trema, per un attimo barcolla. Si allontana di qualche passo dalla cappella, raggiunge il torrente e tossisce sangue nero. Dice che sta bene, che è stato solo un capogiro. Sistema il cappuccio in modo che le nasconda il viso, quindi procediamo verso quello che qui chiamano il tempio della mantide: la casa di Mirai.
Una casa apparentemente innocua, in legno, vicina al Castello di Seta.
Già a una certa distanza avverto la magia che vibra: ad ogni passo verso la casa, la magia reagisce e si espande verso di me, trasmettendo un senso di sicurezzza e piacere.
Dir... Bes...
Le rune si formano sulle mie labbra senza quasi che io me ne renda conto. Intorno alla casetta si materializzano colonne di marmo rosa, tutte scolpite con bassorilievi elaborati. Sulla porta e sulle pareti della casetta appaiono dei glifi luminescenti, di lontano si avverte un vago ronzio, il fremere come di infiniti insetti.
Dovrebbe spaventarmi tutto questo, eppure mi sento accolta, specialmente con Annie accanto.

Aiden è silenziosissimo quando viene a chiamarmi.
Più che un principe sembra un ragazzino che non vede l'ora di fare una gran marachella: usciamo nel coprifuoco di Skogen senza fiatare, trattenendo il riso. Ma dobbiamo fare poca strada, il suo "castello" è una casupola abbandonata vicino a quella in cui siamo ospitati.
E' più che sufficiente per noi.
Per fare una principessa non serve un castello: a quanto pare basta un Principe.
Dimentico in un istante Conrad, che mi voleva soltanto per potersene vantare, ed anche Alyster scompare nel nulla che è. Non dimentico chi non è mai stato, nè mai sarà... eppure riesco a sospingerlo dolcemente in un angolo, lontano dai baci e delle carezze dell'elsenorita. Finalmente capisco il senso di tutto questo affannarsi: Aiden sa essere rispettoso, divertente, senza fisime e senza pretese. So che lui e la sua gente sono pirati molto pericolosi, eppure è da lui, da un pirata di Ilsanora, che imparo una buona volta cosa significa..... .
Domani si ricomincia ad avanzare, soffrire e combattere. Ma adesso esiste soltanto questa notte, bel ricordo di sua isola e mio continente.


La casa mi attrae, il suo richiamo è sempre più intenso.
Ho una voglia fortissima di allungare la mano e sfiorare la colonna che ho davanti, sentire se il marmo così ben scolpito è freddo, se è tiepido, se è reale. Osservo i bassorilievi dall'aria antica, un altro passo e potrei toccarli. Altri pochi passi e potrei raggiungere la maniglia della porta. Aiden c'è riuscito, l'ha provata ad aprire... ma quella porta per lui era chiusa. Qualcosa mi dice che per noi, per me e soprattutto per Annie, quella porta si aprirebbe.

Ma no. Evitiamo.
"Tutto ok Annie?"
La mia migliore amica annuisce: vede anche lei quello che sto vedendo io. Le colonne sommerse nel suo sogno, il richiamo. "Bentornata a casa..." la voce della Mantide.
"Torniamo indietro, dai"
Un passo dopo l'altro, le colonne si fanno diafane e svaniscono, la magia si ritrae verso le mura della casetta, l'aria torna quieta.
"Una trappola, secondo me era una trappola" mormoro ad Annie appena prendiamo fiato. Lei annuisce.

Turbate, torniamo da Engelhaft e dagli altri.
Non è vero che non bisogna mai chiudere gli occhi... ma di certo è importante riaprirli in fretta, appena serve.

Io & Annie (blog)
scritto da Kailah , 14:50 | permalink | markup wiki | commenti (0)
 
11 settembre 517
Sabato 3 Giugno 2017

La lingua dei maghi e la lingua dei furfanti

Judoc. HEL Annie DIR YSH
Così è iniziato il mio dialogo con il druido elsenorita Judoc.
Ieri, mentre eravamo nel canalone sotto la Sacra, l'ho sentito pronunciare rune identiche a quelle che ho studiato io. Così mi sono detta che forse poteva essere un modo per comunicare, una specie di lingua universare tra maghi, sufficiente a esprimere qualche concetto tra persone come noi che vengono da paesi diversi. Ha funzionato.
Certo, non è che con qualche runa si possa fare chissà quali chiacchierate, ma è comunque utile per comunicare direttamente, quando non c'è l'interprete.

Milo sta ancora aspettando quelle sette corone
Ed ecco invece il mio esordio con Zodd. Un'altra lingua in codice, frasi che di per sè hanno poco senso e che solo chi ha la chiave può interpretare: un vecchio credito legato a chissà quale storiaccia passata, grazie al quale siamo riusciti ad ammorbidire il capo di Skogen.
A modo suo, Zodd è un galantuomo. Io l'ho sempre sostenuto, sin dall'altra volta che siamo stati qui, ed anche oggi non sono stata smentita. Appellarmi a lui, anche a costo di rendermi un po' ridicola, ha risparmiato a me e a Mangusta (per non parlare di Annie) l'offesa di venire denudate pubblicamente, con la scusa del controllo di eventuali ferite prodotte da Risvegliati. Con Giada non ho fatto in tempo, sono stata presa alla sprovvista, ma spero che la mia amica non me ne voglia: tra l'altro non c'è stato più modo di parlarle, si è messa subito al lavoro per far credere a Zodd che sarà lui a farla finire al Castello di Seta. Brava, coraggiosa Giada.

Abbiamo il problema Logan. Sarà sottoposto a una specie di ordalia dopodichè, se sopravviverà, dovrà compiere una missione per conto di Zodd, nella quale potremo aiutarlo. Infine si sarà conquistato la benevolenza del nostro ospite.
Ho grande fiducia in Logan e spero che riesca a superare la prova: purtroppo in questa prima fase potremo fare pochissimo per aiutarlo, se non pregare per lui. Già domani sapremo di che si tratta, speriamo non sia una missione impossibile... ma confido che Zodd non voglia sprecare un uomo come Logan: gli conviene di più tenerselo vivo e sfruttarlo in una missione in cui magari non vuole rischiare i suoi soldati.

Se riusciamo a tenerci buono Zodd, avremo un alleato nell'indagare il Culto della Mantide.
C'è un'altra lingua infatti, qui a Skogen, che non conosciamo: la lingua delle maledette streghe preistoriche, la lingua di Mirai. Ha lasciato un cartello, inciso su un legno antichissimo, con uno strano scarabocchio sopra. Engelhaft dice che è roba vecchia legata ai culti della tenebra. Mirai ha casa qui a Skogen e il pensiero di poterla esplorare non mi dà pace: magari lì dentro potremo trovare la chiave per decifrare quel che le è accaduto.... e quel che ha fatto alla nostra Annie.

Non ce lo dimentichiamo, è stata Mirai a ridurre Annie a questo modo.
Ho visto la pancia di Annie, insieme a Judoc. Accidenti, non va proprio bene, fa paura: ha due buchi, in basso, che sembrano narici, e delle striature violacee che la percorrono tutta...
La povera Annie è miracolosamente ancora viva, dopo il gran botto di ieri, e a quanto dicono i nostri medici le ustioni si stanno rimarginando molto più in fretta del normale. Un po' ci contavo, devo ammettere.... EX HEL dice Judoc: si cura da sola.
Ormai dorme da più di 24 ore, respira debolmente, non sembra soffrire. Erano settimane che non dormiva davvero, ma era sempre in uno stato vigile, anche la notte. Chissà se sta sognando, chissà cosa può sognare una persona nelle sue condizioni.

Ah, ma Mirai deve pagare con gli interessi per quel che le ha fatto, non ci sono santi. Deve pagare. E non importa se "poverina" è posseduta da chissà quale Demone Shanti preistorico o che ne so io: Mirai era già un'odiosa egocentrica viziata da persona normale, non le sarà parso vero di diventare un mostro e poter soddisfare i suoi capricci con antichi immensi poteri.
Il Culto della Mantide... tsè. Ma chi crede di essere: la mantide non è altro che un grosso insettaccio scarafaggioso, e come tale andrà schiacciato sotto al nostro stivale.

Mirai strega preistorica (blog)
scritto da Kailah , 05:15 | permalink | markup wiki | commenti (1)
 
10 settembre 517
Domenica 14 Maggio 2017

Gli ultimi giorni normali



"Non so se sei pazza o coraggiosa, Annie, però mi piaci".

Mi pare di sentirlo ora, Boar. Pazza o coraggiosa, Annie, pazza o coraggiosa... però mi piaci.
Lei se ne va senza fiatare, lui ci rimane un po' così. "S'è offesa? Voglio dire... era un complimento..."

Holov, un anno fa.

Brian scoppia a ridere. "Lo sai cosa significa Boar, in elfico?".
In disparte, poi, Boar mi chiede consiglio su come comportarsi con Annie. "Troppi mesi buttati a fare il soldato... non ci so più fare con le ragazze... penserà che sono uno scemo, o che ce l'ho con lei..."
"Prova a parlarle quando sarete da soli", gli dico io.

Non potevo sapere che quel momento non sarebbe mai più arrivato.

Di lì a poco Annie viene risucchiata nell'assurdo massacro di Holov, di lei si perde ogni traccia. Come di Mirai, d'altronde. Annie scompare, Boar inghiotte il dolore e continua a combattere insieme a noi.

Fino a quella notte.

Ho già visto un'ustione spaventosa come quella che devasta oggi il volto di Annie. L'ho vista molto bene, perchè sono stata io a provocarla.
Ho versato una fialetta di Planem sulla gamba del mio amico, là dove un Risvegliato l'aveva morso, e morso, e morso ancora. Ho versato il Planem, ho aspettato che si spargesse sulla ferita... ed ho pronunciato le rune.

La gamba di Boar è avvampata. E' indescrivibile la puzza che si sprigiona da una gamba avvolta di Planem. La fiammata è stata veloce, ho fatto il possibile per circoscriverla e cauterizzare solo dove necessario, e Boar ha stretto i denti: che dolore terribile deve aver provato. Un dolore inutile, un vano tentativo di evitare l'inevitabile.
Alla fine mi ha persino ringraziato, prima di allontanarsi con il Sergente Mikhall verso il buio.

Gli ultimi giorni normali sono stati ad Holov, poco più di un anno fa.
D'accordo, c'era già la guerra, i Risvegliati, i soldati di Ghaan e i primi Kreepar. C'era Mirai, ma era ancora in bilico tra rimanere umana e abbandonarsi del tutto all'entità demoniaca che in seguito l'ha risucchiata.
Non era un mondo facile, ma era un mondo che credevamo di riuscire a comprendere.

Poi Annie viene fatta prigioniera, Boar muore, Brian prende i voti da Paladino. Mirai gioca con i miei ricordi, confondendoli e creandone di nuovi, di mai accaduti.

Infine torna Annie, liberata in uno scambio di prigionieri, e diventa davvero difficile trovare un senso a tutto.
Annie viene accolta in maniera tutt'altro che festosa. Molti sospettano di lei, il suo aspetto strano suscita preoccupazione, i sintomi sempre più gravi di una mutazione in atto appassionano i medici e allontanano gran parte dei commilitoni.

"Sangue di Demone", ecco l'ultima teoria: Annie sarebbe contaminata dal sangue di un demone. Cosa questo significhi è difficile a dirlo, ma l'espressione è altisonante e mette paura. Anche Judoc, questa specie di mago druido elsenorita, insiste a parlare di Sangue di Demone.

Mi tolgo l'elmo, ho bisogno di respirare.

Sul metallo è visibile il graffio lasciato dall'artiglio dell'Hunter. C'è mancato poco. Quella creatura velocissima è saltata sul carretto e mi ha attaccato, me la sono trovata davanti senza quasi accorgermene. I miei compagni erano occupati coi ventordici Risvegliati che arrivavano da dietro, con gli altri da davanti, con gli altri due Hunter dal fianco. Il Principe Elsenorita mi ha dato una mano, o meglio, ha staccato una mano all'Hunter, rendendolo un avversario più gestibile. Dovrò ringraziarlo.

Ma adesso è occupato, sta di vedetta con le due scimitarre in mano, sorveglia la nebbia insieme ai compagni. Fa bene: in qualsiasi momento potrebbe saltarci addosso qualche altro mostro. Che strano tipo. Sentendosi osservato si volta, mi vede e fa un gesto che vorrebbe forse essere rassicurante. Anche lui però sembra turbato.

Abbiamo visto un Wyrm.

Ci è passato sopra a tanto così, raggiante nel suo blu vivace, immenso, con ali così ampie da lambire i fianchi del fossato. Una creatura meravigliosa uscita dalle leggende. Questi non sono più giorni normali: viviamo nel Khal Valàn, ormai.

Non esistono più giorni normali.

Alzo gli occhi verso la striscia di cielo che indica la strada, una linea azzurra tra la nebbia velenosa a sinistra e la roccia aspra a destra. L'ombra del ponte di pietra ci sovrasta, spezza l'azzurro, promette che non è ancora finita.

Colin ed Engelhaft si affaccendano intorno al corpo esanime di Annie. Ha il viso sfigurato dall'esplosione, parte della mandibola è scarnificata, tra i brandelli di pelle sembra quasi che si possa intravedere l'osso. I capelli sono bruciati, il collo devastato. Ha gli occhi chiusi, respira appena.
Eppure Annie è speciale, se 'c'è qualcuno in grado di sopravvivere a tutto questo è lei.

"Non so se sei pazza o coraggiosa, Annie, però mi piaci". Potrei dirlo anche io.

Il Sangue di Demone può trasformare il suo corpo, renderlo più forte, può iniettare i suoi occhi di sangue e frastagliarle l'iride, può darle la capacità di vedere al buio e attraverso la nebbia velenosa. Il corpo di Annie sta mutando, ma la mente e il cuore sono sempre quelle di una caparbia ragazza di Mar, la mia amica pazza e coraggiosa. Annie, che si imbarazza se parliamo di ragazzi, che fa l'offesa così facilmente e pensa di tanto in tanto a Moffy, nella sua stanzetta di Uryen.

"Che fai, Kailah, rimettiti l'elmo".

Logan lo dice quasi con dolcezza. In piedi, alle mie spalle, scruta verso la nebbia che trasuda dalla fortezza dei Paladini Risvegliati. Nell'innaturale silenzio il suo respiro è regolare. Devo mettere l'elmo, restare all'erta.

Annie ha abbattuto l'Abnormis e il Wyrm ha spazzato via ventordici Risvegliati e passa, ma siamo ancora a pochi metri dalla nebbia dove si è nascosto lo Strillone con chissà quante altre creature mostruose che non vedono l'ora di saltarci addosso. E siamo bloccati qui, con Annie in queste condizioni non è possibile muoversi, dobbiamo fare quadrato intorno a lei e ai medici che cercano di salvarla.

Infilo l'elmo, che scivola sui capelli. La treccia si impiglia nel laccio, la libero: è più corta adesso, più leggera, grazie a Giada.
"Perchè non ti fai pettinare anche tu? Diamo una sistemata a quei capelli, Annie"
Ma Giada adesso è rannicchiata a terra, abbraccia le ginocchia con le braccia, non l'ho mai vista così fragile. Era a un passo da me, a un passo da quell'Hunter.
"Non ci penso nemmeno!". Annie rideva, scontrosa e divertita. "Dai, prova almeno a scioglierli...."

Giorni normali.... torneranno giorni normali?
Allaccio la fibbia dell'elmo, controllo che stia ben salda sotto la mascella. La luce diminuisce, non vedo più il cielo sopra di me, il mondo si riduce ad una striscia grigia tra due pareti di metallo.

L'ombra del ponte è ancora davanti a noi. Annie a terra combatte per la vita. E tutto intorno mostri.

Wyrm (Zio Giovanni) - immagine
scritto da Kailah , 21:57 | permalink | markup wiki | commenti (5)
ultimi 3 articoli (cambia) · Pagina 7 di 28
1 · 2 · 3 · 4 · 5 · 6 · 7 · 8 · 9 · 10 · 11 · 12 · 13 · 14 · 15 · 16 · 17 · 18 · 19 · 20