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Kailah Morstan
diario di viaggio
Kailah Morstan
 
creato il: 13/01/2012   messaggi totali: 84   commenti totali: 91
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2 marzo 518
Martedì 20 Aprile 2021

Il dono oscuro



"Sogni agitati... non vuol dire brutti, no? Sto facendo dei sogni interessanti, questo sì".

Sogni interessanti... i sogni di Mirai.

Sembra passato un secolo da quando ero seduta al tavolino di cucina di casa sua, ad Holov, e lei mi offriva una tisana. E raccontava.
Reticente, sulle difensive, parlava dei suoi sogni - gli stessi miei sogni - e le visioni dei due spiriti, Vihamel e Yshtav.

Suo padre considerava il Potere Magico al pari di una maledizione e più volte aveva provato a liberarla, naturalmente senza riuscirci. Lo Yoki si aggrappa al sangue di alcune famiglie, tramandandosi di generazione in generazione, da padre a figlio, da nonno a nipote. Non c'è modo di liberarsene, se non smettendo di generare eredi.
Dicono che con il trascorrere dei secoli la virulenza dello Yoki sia diminuita e che ormai non sia che l'eco di ciò che era un tempo. Lo dicono con rimpianto, di solito. Ma forse bisognerebbe dirlo con sollievo.

Stasera ho volato.


Non volevo sprigionare lo Yoki qui, nel bosco dell'antico cimitero di Cantor. Avevo paura che qualcosa, magari ciò che infesta la Cripta del Lupo, lo percepisse e mi riconoscesse.
Mi sono rifiutata persino di aiutare Sven ad accendere il fuoco, lasciandolo faticare con pietra focaia e acciarino a combattere con la legna umida, per evitare che anche la minima scintilla recasse la mia firma silenziosa.

Poi Bohemond è sparito.

Lo strozzerei con le mie mani, se solo non avessi voglia di piangere di sollievo. Quello stupido paladino. Stupido stupido paladino.

Non ci ho pensato due volte. Non ci ho pensato nemmeno una volta, in effetti. Ho pronunciato le rune e ho lasciato che lo Yoki fluisse intorno a me: forte, vibrante di un'energia ulteriore, in risonanza con l'oscura potenza di questo luogo maledetto.

Se dicessi che non mi è piaciuto direi una bugia. E' esaltante: il corpo, fremente di Magia, si fa leggerissimo, più leggero dell'aria. Per un attimo è come trovarsi in punta di piedi, ma senza avvertirne il peso, in equilibrio perfetto. Subito anche la punta degli stivali lascia il suolo, con grazia, ed ogni movimento è guidato soltanto dal pensiero. Non c'è peso, ma la treccia che esce dal mio elmo si muove nel vento: i miei capelli sembrano più pesanti di me.

Altre volte avevo levitato, sollevandomi in aria di qualche metro, sempre con l'ansia di cascare per terra da un momento all'altro. Erano prove, goffi tentativi che servivano ad imparare.

Stavolta, nel momento del bisogno, strangolata dalla paura che il mio amico fosse finito in qualche pericolo gravissimo, ho lanciato l'incantesimo senza pensare alle conseguenze. Mi sono sollevata in alto, oltre le chiome spoglie degli alberi, e da lì ho volato, planando lentamente e con una sicurezza che non mi appartiene, fino a ritrovarlo.

Questo luogo maledetto mi ha aiutata.

Lo Yoki che brucia dentro di me risuona alle stesse vibrazioni che alimentano il potere nefasto di Mirai: accanto ad Annie ogni incantesimo mi donava un fremito di piacere... e qui, così prossimi alla Cripta del Lupo, dove qualcosa di orribile stende i suoi tentacoli neri su questo cimitero sfortunato, la sensazione è ancora più forte, più elettrizzante.

Li capisco, quei maghi che perdono il senno. Per questo mi fa tanta paura la Magia. Perchè è bellissima, bellissima e pericolosa.

Quando ero bambina credevo che fosse tutto molto semplice. I maghi governano il fuoco? Sono certamente utili in ogni villaggio per spegnere gli incendi. Sanno volare? Il loro compito sarà salvare i gattini saliti troppo in alto sul ramo di un albero.

E' così che mi piace la magia. Pulita, razionale, controllata. Ed è così che mi sforzo di utilizzarla, grazie anche al costante conforto spirituale di Padre Engelhaft, che davvero è una fortuna avere sempre vicino, con le sue parole di saggezza.

Il problema è che la magia non è pulita, non è razionale... e non è nemmeno lontanamente controllata come vorrei. Lo Yoki è un istinto ancestrale aggrappato alla nostra anima, parte integrante di quello che siamo. E' per questo che i tentativi di innalzare persone dotate di Yoki son sempre finiti in modo disastroso: perchè già il nostro controllo è sufficientemente impegnato a tenere a bada ciò che siamo, l'equilibrio è già abbastanza precario senza bisogno di aggiungere schifezze come il sangue degli Antecessori.

Mi fanno rabbia i maghi che, invece di rispettare e temere l'oscuro dono che hanno ricevuto, ci sguazzano, e combinano un disastro dopo l'altro, nella sciocca e - davvero - ingenua convinzione di poterlo dominare e diventare... chissà cosa. Forti? Vigorosi? Importanti? Ricchi? Immortali? Quanto sono disposti a rischiare, in onore di tanta vanità?
Non è un caso. Quando dissi a Ramsey che ero una maga lui non disse nulla, ma storse il naso. Non è un caso che i maghi non piacciano a nessuno.

Ciò detto, nervi saldi.

Valichiamo questo fiume, presto. Abbiamo una missione che ci aspetta. Recuperare Ramsey. Oh dei. Morto, freddo, grigio dentro ad una cassa.
Non riesco a immaginare che un uomo simile possa aver smesso di respirare. Che i suoi muscoli di acciaio siano adesso rigidi, che il suo cuore coraggioso abbia smesso di battere.
Peserà tantissimo quella cassa. Un peso che davvero non avrei mai voluto portare.


scritto da Kailah , 22:34 | permalink | markup wiki | commenti (0)
 
23 gennaio 518
Venerdì 9 Ottobre 2020

... pensieri dal fango




La botta è stata terribile, l'elmo si è disintegrato e pure la mia testa c'è andata vicina. Non ha fatto nemmeno troppo male lì per lì, ho sentito più forte la schienata nel fango, il contraccolpo, i polmoni che sbattono per terra e si svuotano d'improvviso. Credevo che sarei svenuta, invece per qualche istante è stato tutto annebbiato, poi ho sentito voci, grida, le armi che si scontrano.

"Sei il mio tipo?" "Non sei il mio tipo..."
Devo essere ancora stordita, però: non capisco di che stanno parlando. Poi il tizio con l'ascia, invece di fare qualcosa di utile per sè e per i suoi compagni, come ad esempio finire di ammazzarmi, mi afferra per un piede e inizia a trascinarmi in giro per il campo di battaglia.

E dire che mi ero fatta la treccia, stamattina, ma sento che adesso i capelli sono sciolti e si stanno impiastrando tutti di fango e di sangue, sento le pietruzze, gli aghi di pino mi si infilano nei vestiti e dentro l'armatura... che fastidio. E tutto questo caldo che sento sulla faccia è sangue? Non ho il coraggio di toccarmi il viso, e comunque è meglio se questo mascalzone crede che io sia priva di sensi.

... Certo, vorrei proprio capire che sta succedendo.

Chi diamine sono questi? Cosa vogliono da noi? Sarò io stupida, forse per la botta in testa che ho preso, ma davvero non mi capacito.
Banditi? Suvvia, nessun bandito sano di mente passa le sue giornate abbarbicato in cima a degli scomodissimi abeti innevati a scambiarsi richiami per uccelli su un sentiero su cui non passa mai nessuno.

E poi i banditi anche ieri ci hanno fermati, hanno detto una cosa tipo "o la borsa o la vita", abbiamo risposto subito "la borsa! la borsa!" e ci hanno lasciato passare. Oggi questi altri... che se ne fanno della vita?

No, ci dev'essere qualcos'altro.

Intanto che ci penso, provo ad attivare il Potere Igneo. Tutti questi pelliccioni in cui stanno intabarrati secondo me sono infiammabili, magari gli do un po' fastidio mentre i miei amici li combattono.

E se fossero solo degli onesti briganti che il Topo malefico ha posseduto e adesso ci manda contro? Quell'odioso roditore è capace di tutto. L'energumeno che sta attaccando Engelhaft è strano, ha la faccia tutta dipinta di blu, deforme come se un occhio gli mancasse e l'altro... pure, spiaccicato.
Magari nell'orbita mancante dell'occhio del brigante ci sta la pietruzza che contiene il Topo...

... che al mercato mio padre comprò.

Devo smetterla con queste idiozie, concentrarmi, concentrarmi... Kailah, sveglia, tieni duro!
Non è una voce nella mia testa, è il buon Colin, sta qui chino accanto a me che armeggia con le bende e i suoi medicamenti... meno male che ci sta lui.

Oddio. Ho visto bene? Il tizio pelato con la faccia blu e senza gli occhi ha appena gambizzato Engelhaft. Il mio amico cade a terra con un gemito e affonda nel fango vicino a me.

Non posso aspettare, è il tizio blu quello che deve andare a fuoco: mi concentro sul suo collo di pelliccia e sulla sua persona... "VAS"

Speriamo bene. Ho troppo bisogno di lavarmi. Troppo. La testa accidenti se fa male... e il povero Engelhaft mi sembra messo anche peggio di me.

Meno male che Vodan e Sven stanno iniziando a sconfiggere uno dopo l'altro questi strani aggressori. Speriamo che ne lascino uno vivo abbastanza per potergli chiedere "scusa, ma esattamente perchè ce l'avevate con noi?"

Mi sta iniziando a venire un po' di curiosità.
scritto da Kailah , 14:38 | permalink | markup wiki | commenti (0)
 
14 gennaio 518
Domenica 7 Giugno 2020

Riflessioni

Siamo soldati piuttosto navigati ormai, abituati a situazioni complicate, a disagi immensi, a incassare ferite e ingoiare frustrazioni.
Non faccio questo discorso quindi perché sono stata la figlia viziata di un Dominus ammanicato con la Lega dei Seebanns, e nemmeno perché mi aspettassi chissà che trattamento di lusso, qui a Feidelm.
Tuttavia devo proprio dire che il comportamento del Sergente Maggiore Page nei nostri riguardi è inqualificabile.

A prescindere dal fatto che sia un ufficiale corrotto, un satanista impenitente o una persona onesta (non lo so e francamente nemmeno mi interessa saperlo), di certo si è comportato molto male.

Riepilogando i fatti, a prescindere dalle vostre precedenti ostilità reciproche, che non mi riguardano, ieri notte abbiamo svolto un incarico pericoloso ai suoi comandi. Alcuni di noi sono stati feriti, io ad esempio ho ricevuto due colpi al ventre e ancora sono molto dolente, tutti abbiamo corso dei rischi, da bravi soldati.

E oggi che fa lui?

Bravi, grazie, ottimo lavoro.

Quindi vi meritate una vacanza.

Ma non sarà una vacanza pagata, perché il povero Margravio non ha i soldi.

Non potete alloggiare qui alla caserma, ma ci sta un amico mio che fa l'affittacamere e ve lo posso consigliare.

Dovrete procurarvi da soli di che vivere.

Se mi dovesse servire il vostro aiuto, vi chiamerò.

Quindi non potete allontanarvi dalla città, e non potete accettare lavori che non siano "a giornata".

Ma se vi richiamassi, la vacanza non pagata diventerà una vacanza "un pochino" pagata.

Vorrei tanto mandarvi via da Feidelm ma non posso.

Comunque bravi, eh. Ieri notte ottimo lavoro.

...

Ma di che stiamo a parlare?
Vi pare questo il modo di comportarsi?

Adesso io, ferita come sto, dovrei trascinarmi dall'affittacamere amico suo e pagarmi la degenza perchè il Margravio non ha i soldi?

Lo capisco, siete tutti presi dal problema del Demone che infesta Muireal, e che anche a me preoccupa, è naturale. Ma il fatto che ci sia un'incognita simile non deve comunque distrarci dal fatto che questo non è il modo di trattare degli onesti soldati che fanno il loro lavoro.

Io mi fido delle sensazioni di Engelhaft riguardo quella faccenda del Demone: in generale una delle poche cose che so dell'Evocazione è che qualsiasi cosa venga evocata è male, e che i mondi ultradimensionali devono stare separati tra loro quanto più possibile. Quindi se ci fosse modo di distruggere l'ospite di Muireal, ben venga.

Ma quel che mi permetto di dire a chi si incaricherà di questa impresa (tutti tranne me, se ho capito bene, il che mi dispiace ma è evidente che più io sto in zona più quella creatura si rinforza, quindi me ne starò al calduccio dall' amico del Sergente Page) è di correre meno rischi possibile, anche a costo di lasciar perdere.

Questo significa che va bene un tentativo, ma al primo problema serio, al primo spintone di troppo alla guardia, fermatevi, state buoni, non vi cacciate nei guai.

Non lo dico solo perchè vi voglio bene, ma anche perchè se il tentativo di distruggere il Demone dentro Muireal dovesse dimostrarsi un'impresa impossibile, dovremo stare pronti e in zona, aspettare e prepararci a mettere una pezza ai danni che il Demone combinerà una volta liberatosi del suo ospite mortale.

Quindi NON vi fate ammazzare dal Demone, NON vi fate sbattere in prigione dalle guardie, NON mettetevi in situazioni impossibili. Va bene provare, ma meglio un tentativo fallito senza troppe conseguenze, che un tentativo comunque fallito e con una scia di problemi ulteriori dopo.

Ricordate una cosa: quel Demone non è "colpa vostra": è stato evocato da quel mago paralitico che mi avete raccontato, ha fatto un sacco di casini e adesso fa tutto l'amichetto nostro perchè gli facciamo comodo, tutto qui.
Ma noi non lo abbiamo aiutato perchè credevamo alle sue balle: lo abbiamo aiutato solo perchè ci perseguitava da giorni, e pur di togliercelo dalle scatole eravamo disposti a chiudere un occhio su tante cose. Forse troppe, non so.

Io per prima non lo reggevo più: sono stata io a proporre la sceneggiata di Muireal svenuta che ci sta procurando tanti grattacapi, e me ne dispiaccio. Ma davvero pur di togliermi di torno pietra, demoni, ragni invisibili volanti, topi e compagnia bella avrei fatto qualunque cosa: quella creatura mi si attacca addosso come una sanguisuga, anche nei momenti più rischiosi.

Ieri notte lo sentivo nutrirsi del mio potere magico, sia quando lo utilizzavo per lanciare incantesimi, sia addirittura per conto suo, quando gli faceva più comodo. E quando il potere magico mi si è prosciugato, lui ha continuato ad attingere alle mie energie mentali. E' una cosa che noi maghi facciamo raramente, di continuare a lanciare incantesimi dopo aver consumato tutto il potere magico, perchè è molto debilitante e piuttosto pericoloso: se si esagera, un mago rischia di finire a terra privo di sensi, svenuto.

... ops. Esattamente quel che il nostro "amico" Demone desidera: un nuovo ospite.

Quindi scusatemi se ho frettolosamente proposto ieri notte la sceneggiata dello svenimento. Scusatemi soprattutto se adesso, nel momento del bisogno, mi ritiro a distanza di sicurezza da quella creatura.

Me ne vado dall'amico affittacamere del Sergente Page a godermi le mie immeritate ferie forzate non pagate e aspetto vostre notizie.

Mi raccomando... state attenti. Non correte più rischi del necessario: la priorità è che voi non vi facciate ammazzare o ingabbiare, i problemi del Demone vengono dopo: ne abbiamo gestiti altri, gestiremo anche questo.

Kailah

(che, detto questo, va nella camerata a radunare le proprie cose e fare i bagagli)


scritto da Kailah , 09:29 | permalink | markup wiki | commenti (5)
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