
Ci sono altri 251 utenti online in questo momento (1 bot)
Forum di Myst
- 12/10, 14:51: [Coppia] Mirai Raaken e Stern Rock (13.6%)
- 04/10, 21:08: [Coppia] Garruk Jagger e Kailah Morstan (68.3%)
- 27/06, 16:32: [Coppia] Garruk Jagger e Mirai Raaken (0%)
- 01/04, 08:27: [Coppia] Aidrich Ramsey e Yara Raleigh (22.2%)
- 07/01, 21:36: [Coppia] Kailah Morstan e Garruk Jagger (68.3%)
- 04/01, 04:51: [Coppia] Meera Wake e Engelhaft Todenehmer...
ultimi 3 articoli (cambia) · Pagina 1 di 29
1 · 2 · 3 · 4 · 5 · 6 · 7 · 8 · 9 · 10 · 11 · 12 · 13 · 14 · 15 · 16 · 17 · 18 · 19 · 20 >
16 maggio 518
Giovedì 2 Ottobre 2025
Tutto, per tutto, per tutto
Paghiamo il prezzo delle nostre scelte, lasciamo che lo paghino i nostri compagni, sopportiamo ancora più rimorsi e rimpianti.
Avanziamo tra reclute sfortunate e sanguinanti dopo aver fatto un patto con il Vampiro Bondred, l'assassino di Vodan, ladro del suo volto e di qualcosa di indefinibile della sua voce. Ci siamo accordati con l'individuo più spregevole che abbiamo mai incontrato, a detta di Morna, proprio quando questi sarebbe debole, a rischio di morte. E invece no, senza neanche pensarci troppo gli abbiamo dato quel che gli serve per restare in vita e continuare a perpetrare lo scandalo della sua innaturale esistenza.
I Pupilli stanno adesso facendo strage dei nostri compagni, al Palazzo del Burgravio, o almeno così ci è stato detto. Mentre noi sgattaioliamo nel sangue di guardie civiche inconsapevoli verso Dossler.
Ne vale la pena, deve valerne la pena.
Colin diceva fermiamoci, proviamo a salvarli tutti, i Pupilli. Facciamo almeno qualcosa di buono, qualcosa che conforti la nostra coscienza intorpidita. Sarebbe giusto, magari un giorno sarà possibile, più probabilmente no. Andandocene, ho paura che li condanniamo a seguire la crudele sorte che il Burgravio vorrà loro riservare. Eppure dobbiamo andarcene, accontentandoci di custodire la piccola Freya al sicuro nello specchio.
Non sono le nostre vite a valere così tanto. E' quello che custodiamo, che deve arrivare ad ogni costo in mani sicure.
Quanti amici sono morti per permetterci di recuperare le prove degli abominii di Orstein Bach? Quanti ancora ne moriranno mentre le portiamo fino a Dossler?
Fermarci adesso è impensabile. Significherebbe rischiare di perdere tutti i risultati che abbiamo ottenuto. Non possiamo neanche permetterci di rallentare, bisogna solo correre fino a Dossler, bisogna far sì che Engelhaft e le prove arrivino a Dossler.
E se qualcuno di noi dovesse rimanere indietro - lo dico mentre il sangue mi cola giù dal fianco attraverso l'armatura a causa della brutta freccia che ho preso - ma se qualcuno dovesse rimanere indietro io credo che dovremo ingoiare un altro enorme dolore e lasciarlo indietro.
Come si fa? Non lo so, non ci voglio pensare, eppure il cervello gira velocissimamente, non ci sta buono, non mi dà pace. E se dovessi essere io a non farcela, a non tenere il passo a causa delle ferite, dovrò affidare a Morna lo specchio con la sorellina di Vodan dentro. Lei ha il potere di tirarla fuori di lì, di prendersene cura.
Sarà la stanchezza, sarà il digiuno, sarà quel senso di vuoto che avverto per qualche giorno dopo aver abusato del mio potenziale magico... ma non riesco a essere ottimista. Ho con me la fiala del Sangue degli Antecessori che mi potrebbe liberare dalla maledizione del Demone della Torre, eppure mi sembra così remoto quel momento, così lontana quella improbabile salvezza.
Quanto a Uryen, solo un esito potrebbe salvarla, ovvero che torni ad essere Treize, e che Logan diventi il Barone che questa povera gente merita. Ma quante carte, quanti giuristi, quanti Inquisitori e quanti imbroglioni azzeccagarbugli si frappongono tra le prove che stringiamo in pugno, e questo auspicabile finale?
Andiamo avanti, andiamo avanti verso il "cordone", trasciniamoci verso Sud con tutta la velocità di cui siamo capaci. Che gli Dei ci assistano, è ancora lunga la strada per Dossler.
Avanziamo tra reclute sfortunate e sanguinanti dopo aver fatto un patto con il Vampiro Bondred, l'assassino di Vodan, ladro del suo volto e di qualcosa di indefinibile della sua voce. Ci siamo accordati con l'individuo più spregevole che abbiamo mai incontrato, a detta di Morna, proprio quando questi sarebbe debole, a rischio di morte. E invece no, senza neanche pensarci troppo gli abbiamo dato quel che gli serve per restare in vita e continuare a perpetrare lo scandalo della sua innaturale esistenza.
I Pupilli stanno adesso facendo strage dei nostri compagni, al Palazzo del Burgravio, o almeno così ci è stato detto. Mentre noi sgattaioliamo nel sangue di guardie civiche inconsapevoli verso Dossler.
Ne vale la pena, deve valerne la pena.
Colin diceva fermiamoci, proviamo a salvarli tutti, i Pupilli. Facciamo almeno qualcosa di buono, qualcosa che conforti la nostra coscienza intorpidita. Sarebbe giusto, magari un giorno sarà possibile, più probabilmente no. Andandocene, ho paura che li condanniamo a seguire la crudele sorte che il Burgravio vorrà loro riservare. Eppure dobbiamo andarcene, accontentandoci di custodire la piccola Freya al sicuro nello specchio.
Non sono le nostre vite a valere così tanto. E' quello che custodiamo, che deve arrivare ad ogni costo in mani sicure.
Quanti amici sono morti per permetterci di recuperare le prove degli abominii di Orstein Bach? Quanti ancora ne moriranno mentre le portiamo fino a Dossler?
Fermarci adesso è impensabile. Significherebbe rischiare di perdere tutti i risultati che abbiamo ottenuto. Non possiamo neanche permetterci di rallentare, bisogna solo correre fino a Dossler, bisogna far sì che Engelhaft e le prove arrivino a Dossler.
E se qualcuno di noi dovesse rimanere indietro - lo dico mentre il sangue mi cola giù dal fianco attraverso l'armatura a causa della brutta freccia che ho preso - ma se qualcuno dovesse rimanere indietro io credo che dovremo ingoiare un altro enorme dolore e lasciarlo indietro.
Come si fa? Non lo so, non ci voglio pensare, eppure il cervello gira velocissimamente, non ci sta buono, non mi dà pace. E se dovessi essere io a non farcela, a non tenere il passo a causa delle ferite, dovrò affidare a Morna lo specchio con la sorellina di Vodan dentro. Lei ha il potere di tirarla fuori di lì, di prendersene cura.
Sarà la stanchezza, sarà il digiuno, sarà quel senso di vuoto che avverto per qualche giorno dopo aver abusato del mio potenziale magico... ma non riesco a essere ottimista. Ho con me la fiala del Sangue degli Antecessori che mi potrebbe liberare dalla maledizione del Demone della Torre, eppure mi sembra così remoto quel momento, così lontana quella improbabile salvezza.
Quanto a Uryen, solo un esito potrebbe salvarla, ovvero che torni ad essere Treize, e che Logan diventi il Barone che questa povera gente merita. Ma quante carte, quanti giuristi, quanti Inquisitori e quanti imbroglioni azzeccagarbugli si frappongono tra le prove che stringiamo in pugno, e questo auspicabile finale?
Andiamo avanti, andiamo avanti verso il "cordone", trasciniamoci verso Sud con tutta la velocità di cui siamo capaci. Che gli Dei ci assistano, è ancora lunga la strada per Dossler.
13 maggio 518
Venerdì 6 Giugno 2025
Fuga dall'Asilo
Stringo in pugno la spada di Vodan. Ho le mani sudate, il fiato corto, la solita nausea che mi viene quando esagero con la magia. Oh mamma… devo respirare… devo calmarmi…
Ma ecco che siamo ai piedi delle scale, e siamo tutti vivi. Tutti vivi! Chi l'avrebbe detto?
Siano ringraziati gli Dei!
"Tocca andarsene, veloci!" ci ricorda Bohemond, non abbiamo tempo da perdere. Regina e quell'altro potrebbero arrivare da un momento all'altro.
Viene spalancata la porta e la tempesta di Morna ci sbatte addosso con violenza, pioggia, vento, tuoni e fulmini, avanziamo in fretta a testa bassa.
Si sente un gemito, c'è quel povero disgraziato che ho defenestrato dal balcone, è ancora vivo e si lamenta. Bohemond in due passi lo raggiunge e pone fine alle sue sofferenze.
Non dice niente, avanziamo, oltrepassiamo i cancelli della Rocca.
Il mio zaino pesa e tintinna, pieno di roba che ho arraffato di sopra: documenti, denaro (ebbene sì, un sacco di soldi!), gemme e gingilli magici… e soprattutto il mio lasciapassare verso il futuro, lo schifoso sangue degli antecessori che tanto fa gola al Demone amico mio.
Demone amico mio…
Quando avrò tempo di ripensarci, un giorno davanti al camino circondata dai nipotini che giocano a nascondino con lo specchietto magico, potrò raccontargli di quando ho avuto non uno, ma ben DUE Demoni che mi parlavano dentro la testa contemporaneamente.
Per una che ha sempre cercato di evitare contatti con quel genere di creature, beh, alla faccia della coerenza! Ma anche la coerenza è sopravvalutata.
Quanto spinge questo vento, che fatica camminare così… questa terribile tempesta ci protegge, è il nostro mantello di invisibilità. E che mantello!
Infilo la spada di Vodan nel fodero e penso a come ho infilato la sua sorellina nello specchietto.
Chissà se è vero che Vodan è morto, speriamo di no, speriamo che ci sia qualche altra spiegazione… in ogni caso almeno la bambina è al sicuro, e con calma in qualche maniera Morna riuscirà a aiutarla. Magari sarà pure un po' mostruosa, ma il fatto che brandisse la spada di suo fratello significa che qualcosa della sua vecchia anima sta ancora dentro di lei, qualcosa a cui Morna saprà appellarsi per curarla.
Chi invece non potrà essere curato nè salvato è, aimè, il giovane figlio di Seamus Trent. E' una brutta cosa quella che ho fatto, ne sono consapevole… molto molto brutta. I suoi lamenti terribili verranno a perseguitarmi in sogno, e me lo merito. Ma che potevo fare? Niente lacrime di coccodrillo, era una situazione estrema e ho fatto delle scelte dolorose, dovrò tenermi qualche rimorso. In due non c'entravano nello specchio e, in fondo, sono contenta che quella che porto al sicuro è la sorellina di Vodan. Almeno questo glie lo devo, al mio vecchio amico.
Parlando di vecchi amici… Garruk? Che fine ha fatto? Non lo vedo… forse sta già da Morna, forse questa pioggia ce lo nasconde e sta avanzando a poca distanza da noi… chissà se è riuscito a far secco Gadman Sherer, secondo me sì.
Abbiamo fatto un buon lavoro, mi cedono le gambe per la fatica, ma siamo riusciti a fare cose da pazzi, in quella Torre. Abbiamo tante di quelle prove delle nefandezze assurde di Orstein Bach, che sfido io il Granduca, e anche l'Imperatore di Delos, a venirci a dire qualcosa.
Avanti, ancora qualche decina di metri, Morna dovrebbe stare da queste parti…
Di sicuro la prova più grossa di tutte sta ancora lì nella Torre, ed è quella specie di bozzolo schifoso e famelico, e chiunque lo veda (e sopravviva per raccontarlo) non può aver dubbi su chi siano i buoni e i cattivi, in questa storia. Andrà gestito anche quel problema, prima o poi… non è che si possa semplicemente chiudere la porta e lasciare che il mostro resti lì a bivaccare per i fatti suoi. Per fortuna però non saremo noi a dover risolvere la faccenda, ci sarà qualche super Inquisitore capo di Engelhaft che saprà come ripulire la Torre.
Morna… eccola! Che sollievo! Via da qui, voglio asciugarmi, ho sete, e adesso che finalmente l'energia dell'azione sta scemando, ecco che mi sento addosso tutta la stanchezza di questa infinita giornata così strana che non so più neanche se è mattino, se è pomeriggio o notte, se è oggi, se è domani, non so più nulla, voglio solo sedermi e riposare!
Ma ecco che siamo ai piedi delle scale, e siamo tutti vivi. Tutti vivi! Chi l'avrebbe detto?
Siano ringraziati gli Dei!
"Tocca andarsene, veloci!" ci ricorda Bohemond, non abbiamo tempo da perdere. Regina e quell'altro potrebbero arrivare da un momento all'altro.
Viene spalancata la porta e la tempesta di Morna ci sbatte addosso con violenza, pioggia, vento, tuoni e fulmini, avanziamo in fretta a testa bassa.
Si sente un gemito, c'è quel povero disgraziato che ho defenestrato dal balcone, è ancora vivo e si lamenta. Bohemond in due passi lo raggiunge e pone fine alle sue sofferenze.
Non dice niente, avanziamo, oltrepassiamo i cancelli della Rocca.
Il mio zaino pesa e tintinna, pieno di roba che ho arraffato di sopra: documenti, denaro (ebbene sì, un sacco di soldi!), gemme e gingilli magici… e soprattutto il mio lasciapassare verso il futuro, lo schifoso sangue degli antecessori che tanto fa gola al Demone amico mio.
Demone amico mio…
Quando avrò tempo di ripensarci, un giorno davanti al camino circondata dai nipotini che giocano a nascondino con lo specchietto magico, potrò raccontargli di quando ho avuto non uno, ma ben DUE Demoni che mi parlavano dentro la testa contemporaneamente.
Per una che ha sempre cercato di evitare contatti con quel genere di creature, beh, alla faccia della coerenza! Ma anche la coerenza è sopravvalutata.
Quanto spinge questo vento, che fatica camminare così… questa terribile tempesta ci protegge, è il nostro mantello di invisibilità. E che mantello!
Infilo la spada di Vodan nel fodero e penso a come ho infilato la sua sorellina nello specchietto.
Chissà se è vero che Vodan è morto, speriamo di no, speriamo che ci sia qualche altra spiegazione… in ogni caso almeno la bambina è al sicuro, e con calma in qualche maniera Morna riuscirà a aiutarla. Magari sarà pure un po' mostruosa, ma il fatto che brandisse la spada di suo fratello significa che qualcosa della sua vecchia anima sta ancora dentro di lei, qualcosa a cui Morna saprà appellarsi per curarla.
Chi invece non potrà essere curato nè salvato è, aimè, il giovane figlio di Seamus Trent. E' una brutta cosa quella che ho fatto, ne sono consapevole… molto molto brutta. I suoi lamenti terribili verranno a perseguitarmi in sogno, e me lo merito. Ma che potevo fare? Niente lacrime di coccodrillo, era una situazione estrema e ho fatto delle scelte dolorose, dovrò tenermi qualche rimorso. In due non c'entravano nello specchio e, in fondo, sono contenta che quella che porto al sicuro è la sorellina di Vodan. Almeno questo glie lo devo, al mio vecchio amico.
Parlando di vecchi amici… Garruk? Che fine ha fatto? Non lo vedo… forse sta già da Morna, forse questa pioggia ce lo nasconde e sta avanzando a poca distanza da noi… chissà se è riuscito a far secco Gadman Sherer, secondo me sì.
Abbiamo fatto un buon lavoro, mi cedono le gambe per la fatica, ma siamo riusciti a fare cose da pazzi, in quella Torre. Abbiamo tante di quelle prove delle nefandezze assurde di Orstein Bach, che sfido io il Granduca, e anche l'Imperatore di Delos, a venirci a dire qualcosa.
Avanti, ancora qualche decina di metri, Morna dovrebbe stare da queste parti…
Di sicuro la prova più grossa di tutte sta ancora lì nella Torre, ed è quella specie di bozzolo schifoso e famelico, e chiunque lo veda (e sopravviva per raccontarlo) non può aver dubbi su chi siano i buoni e i cattivi, in questa storia. Andrà gestito anche quel problema, prima o poi… non è che si possa semplicemente chiudere la porta e lasciare che il mostro resti lì a bivaccare per i fatti suoi. Per fortuna però non saremo noi a dover risolvere la faccenda, ci sarà qualche super Inquisitore capo di Engelhaft che saprà come ripulire la Torre.
Morna… eccola! Che sollievo! Via da qui, voglio asciugarmi, ho sete, e adesso che finalmente l'energia dell'azione sta scemando, ecco che mi sento addosso tutta la stanchezza di questa infinita giornata così strana che non so più neanche se è mattino, se è pomeriggio o notte, se è oggi, se è domani, non so più nulla, voglio solo sedermi e riposare!
5 giugno 518
Venerdì 21 Giugno 2024
Capra e cavoli...
Cari amici,
come sapete sono un po' in crisi per questo dilemma di cosa fare dello specchietto magico.
E' ovvio che ci tengo alla pelle e l'idea di consegnarlo al demone per liberarmi della maledizione mi attrae moltissimo, tanto più che non c'è nessuna certezza che ad Uryen troveremo la fialetta che cerchiamo.
D'altra parte adesso ho un po' di sensi di colpa nei riguardi della persona imprigionata lì dentro, chiunque sia, e non mi piace nemmeno questo fatto di salvarmi la vita sacrificando qualcun altro.
Ma non tanto perchè potrebbe essere qualcuno di "importante", tutt'altro: chiunque sia il prigioniero, sarà un poveraccio che viene da un altro tempo, a cui sono già morte e sepolte tutte le persone care, che probabilmente parla un'altra lingua e non ha la minima idea dei nostri problemi e delle nostre priorità. Che sia una reincarnazione di Etemenanki che arriva e ci risolve tutti i problemi mi pare altamente improbabile, penso più a un povero disgraziato che si troverà in un mondo alieno, solo come un cane, spaesato e incredulo. E però.... proprio per questo mi fa pena e mi dispiace farlo pure morire per mano del demone, anche se forse la prigionia a cui è stato sottoposto è anche peggio. Non lo so, non ne ho idea.
Comunque.
Comunque avevo promesso un'idea per salvare capra e cavoli, o almeno provarci, ed eccola qua.
Non facciamo niente, per adesso. Portiamoci appresso lo specchietto, andiamo a Uryen, vediamo che succede e se riusciamo a trovare la fiala di sangue da portare al Demone. Abbiamo due mesi di tempo, tanto ma non tantissimo, abbastanza comunque per provare. E non è detto che all'ultimo io non riesca a contrattare qualche giorno in più, visto che al demone conviene che io arrivi, e non che, per una settimanella di ritardo, io muoia e lui resti senza fialetta.
Andiamo a Uryen, proviamoci, e nel frattempo lo specchietto me lo tengo in saccoccia, senza toccarlo, senza farci niente. Il prigioniero è stato lì dentro per migliaia di anni, un paio di mesi più o meno non faranno la differenza.
Dopodichè... se tutto va bene portiamo la fiala al demone e ci teniamo lo specchietto, e se possibile liberiamo il prigioniero (in condizioni di sicurezza, perchè c'è anche la possibilità che sia qualcuno molto pericoloso, in effetti). Se invece la fiala non si trova... amici miei, vi prego di non farmene una colpa ma io al demone lo specchietto glie lo vorrei proprio portare, per salvarmi la vita. E allora, sarò ipocrita, forse, ma non voglio sapere chi c'è dentro, non voglio sapere chi gli sto consegnando. Vi prego di non chiedermelo, fino ad allora non ci voglio pensare. Non voglio aggiungere sensi di colpa a sensi di colpa, cercate di capirmi.
E un'altra cosa... se all'ultimo, tra un paio di mesi, dovessi stare troppo male per arrivarci con le mie gambe, alla torre del demone... portatemici voi, aiutatemi a consegnargli l'oggetto da cui dipende la mia sopravvivenza.
Grazie, fatemi sapere cosa ne pensate!
Kailah
come sapete sono un po' in crisi per questo dilemma di cosa fare dello specchietto magico.
E' ovvio che ci tengo alla pelle e l'idea di consegnarlo al demone per liberarmi della maledizione mi attrae moltissimo, tanto più che non c'è nessuna certezza che ad Uryen troveremo la fialetta che cerchiamo.
D'altra parte adesso ho un po' di sensi di colpa nei riguardi della persona imprigionata lì dentro, chiunque sia, e non mi piace nemmeno questo fatto di salvarmi la vita sacrificando qualcun altro.
Ma non tanto perchè potrebbe essere qualcuno di "importante", tutt'altro: chiunque sia il prigioniero, sarà un poveraccio che viene da un altro tempo, a cui sono già morte e sepolte tutte le persone care, che probabilmente parla un'altra lingua e non ha la minima idea dei nostri problemi e delle nostre priorità. Che sia una reincarnazione di Etemenanki che arriva e ci risolve tutti i problemi mi pare altamente improbabile, penso più a un povero disgraziato che si troverà in un mondo alieno, solo come un cane, spaesato e incredulo. E però.... proprio per questo mi fa pena e mi dispiace farlo pure morire per mano del demone, anche se forse la prigionia a cui è stato sottoposto è anche peggio. Non lo so, non ne ho idea.
Comunque.
Comunque avevo promesso un'idea per salvare capra e cavoli, o almeno provarci, ed eccola qua.
Non facciamo niente, per adesso. Portiamoci appresso lo specchietto, andiamo a Uryen, vediamo che succede e se riusciamo a trovare la fiala di sangue da portare al Demone. Abbiamo due mesi di tempo, tanto ma non tantissimo, abbastanza comunque per provare. E non è detto che all'ultimo io non riesca a contrattare qualche giorno in più, visto che al demone conviene che io arrivi, e non che, per una settimanella di ritardo, io muoia e lui resti senza fialetta.
Andiamo a Uryen, proviamoci, e nel frattempo lo specchietto me lo tengo in saccoccia, senza toccarlo, senza farci niente. Il prigioniero è stato lì dentro per migliaia di anni, un paio di mesi più o meno non faranno la differenza.
Dopodichè... se tutto va bene portiamo la fiala al demone e ci teniamo lo specchietto, e se possibile liberiamo il prigioniero (in condizioni di sicurezza, perchè c'è anche la possibilità che sia qualcuno molto pericoloso, in effetti). Se invece la fiala non si trova... amici miei, vi prego di non farmene una colpa ma io al demone lo specchietto glie lo vorrei proprio portare, per salvarmi la vita. E allora, sarò ipocrita, forse, ma non voglio sapere chi c'è dentro, non voglio sapere chi gli sto consegnando. Vi prego di non chiedermelo, fino ad allora non ci voglio pensare. Non voglio aggiungere sensi di colpa a sensi di colpa, cercate di capirmi.
E un'altra cosa... se all'ultimo, tra un paio di mesi, dovessi stare troppo male per arrivarci con le mie gambe, alla torre del demone... portatemici voi, aiutatemi a consegnargli l'oggetto da cui dipende la mia sopravvivenza.
Grazie, fatemi sapere cosa ne pensate!
Kailah
ultimi 3 articoli (cambia) · Pagina 1 di 29
1 · 2 · 3 · 4 · 5 · 6 · 7 · 8 · 9 · 10 · 11 · 12 · 13 · 14 · 15 · 16 · 17 · 18 · 19 · 20 >