La storia fino al 516
Infanzia e adolescenza
Impulsiva, ribelle ed estremamente orgogliosa: questi gli aggettivi con cui
Braun Raaken, padre di Mirai, metteva in guardia i corteggiatori che chiedevano la mano di sua figlia. Restia ad accettare tanto la dottrina del
Khal-Valàn quanto le regole del
Khanun la giovane finiva spesso con il mettere in imbarazzo la sua famiglia provocando incidenti più o meno gravi, mancando di rispetto agli anziani e/o rifiutandosi di contribuire alla vita produttiva della comunità. Il costante disagio della figlia è stato più volte collegato alla presenza del potere magico nel suo sangue, che il padre ha da sempre considerato una maledizione, dalla quale ha più volte tentato (invano) di liberarla.
Il matrimonio
Nell'autunno dell'anno 511 Mirai inizia a frequentare
Dirk Raaken, cugino di sangue e giovane cadetto del corpo di guardia di
Holov. La differenza di età e la parentela tra i due fanno storcere il naso agli anziani del villaggio, in particolare a
Thedor Raaken, austero nonno di Mirai. Le polemiche si spengono l'anno successivo con la vita di
Thedor Raaken, che muore nel suo letto in preda a una febbre che non dà scampo.
Braun Raaken, padre di Mirai, gli succede alla guida del villaggio. Nella primavera del
512 Mirai e Dirk si sposano. Nel corso degli anni successivi al matrimonio Mirai cerca a più riprese di avere figli, ma senza successo. L'impossibilità di averne è un duro colpo per la ragazza, che cade vittima di profonde crisi depressive che sfociano non di rado in violenti litigi con il marito e con i suoi familiari.
La Guerra delle Lande
La situazione per Mirai peggiora ulteriormente con lo scoppio della Guerra delle Lande: Holov si schiera con il Duca Sullivan e Dirk viene mandato al fronte, dove incontra la morte nel giro di pochi mesi. La notizia spinge Mirai nella disperazione più nera, rischiando a tratti di farla avvicinare al baratro della follia. La giovane rifiuta di accettare la morte dell'amato e viene più volte sorpresa a parlare da sola immaginando il suo ritorno e/o di rivolgersi a lui. Le intemperanze e le liti sono sempre più frequenti, al punto che il padre decide di isolarla da parenti e amici chiudendola spesso nella sua casa.
La reclusione e il distacco
La personalità di Mirai subisce un notevole cambiamento nel periodo che va dalla notizia della morte del marito all'estate del 516. La giovane sviluppa un carattere estremamente discontinuo e irregolare, alternando stati di quiete e dolcezza a momenti in cui prevalgono l'ira e la perdita di autocontrollo. Soltanto la posizione del padre riesce ad evitare che la giovane venga completamente isolata dalla maggior parte della comunità. Sentimento condiviso dalla stessa Mirai, che inizia a chiudersi tra le quattro mura della sua casa da vedova limitandosi a frequentare i familiari più stretti. Tra loro, oltre suo padre, stringe un legame affettivo con
Peetah, figlio di sua sorella, anch'esso dotato di un flebile quantitativo di
Yoki.
I sogni
Nel corso del
516 i sogni di Mirai e quelli di Peetah sono infestati da immagini e visioni di strani esseri che ricordano alcuni spiriti presenti nelle leggende narrate nel
Khal-Valàn.
L'incontro con la Campagna di Uryen
La storia di Mirai incrocia le vicende della
campagna di Uryen nel luglio del
516, quando
Kailah Morstan partecipa a
una importante missione guidata dal Tenente
Mikhail Savant volta a far luce sui sinistri sogni che infestano le notti di alcuni abitanti di
Holov. Nel corso della vicenda Mirai, oltre a
Kailah, ha modo di conoscere
Annie Volvert, un giovane soldato di Uryen con cui sviluppa fin da subito una profonda e viscerale antipatia. Il rapporto tra le due si inasprisce al punto che, al culmine della missione,
Annie Volvert viene accusata da Mirai di aver violato la sua dimora e di averla aggredita. In conseguenza delle sue dichiarazioni
Annie viene trattenuta a
Holov, proprio a ridosso degli eventi che porteranno alla distruzione del villaggio e al massacro dei suoi abitanti.
Il Massacro di Holov
Mirai riesce a sopravvivere in qualche modo agli eventi del
Massacro di Holov, probabilmente fuggendo pochi istanti prima dell'arrivo dei
Risvegliati e trovando rifugio verso i territori di
Ghaan. I sospetti che Mirai abbia avuto un ruolo chiave nella caduta del villaggio sono oggetto di discussione di molti soldati di
Uryen che furono testimoni delle sue escandescenze a ridosso dell'infausto evento.
L'esperienza a Skogen
Sul finire dell'estate del
516 Mirai raggiunge il villaggio di
Skogen, presso cui vive per circa tre settimane. Nel corso di quel periodo instaura un rapporto non del tutto chiaro con messer
Agenor, anziano studioso e medico del villaggio, e con un gruppo di tre viandanti Elsenoriti. Non è chiaro se furono le azioni di
Mirai a portare Agenor a contrarre la
Morte che Cammina, a tramutarsi in un Risvegliato e quindi a morire: quel che è certo è che la giovane rimase implicata in qualcosa di sinistro.
La Cripta del Profeta
Fuggita da Skogen prima di poter essere arrestata Mirai si avventura insieme ai tre Elsenoriti nella
Valle di Nessuno, ampia e inospitale scarpata che protegge l'ingresso nord-est del villaggio. Lì, e più precisamente nella conca entro cui sono state scavate le cripte di alcuni eroi del passato, incontra nuovamente i protagonisti della
Campagna di Uryen. Mirai mostra di riconoscere Kailah e le chiede informazioni su
Annie. Non ricevendo risposta, la giovane saluta il gruppo dicendo che "avrà cura di far loro un regalino"...
Il verdetto di Dust
Il sinistro cambiamento di Mirai è avvertito soprattutto da
Damon Dust, guida e ricercatore di magia attivo nella zona di
Feith . Il giovane si mostra stupito dal quantitativo di
Yoki presente nel corpo della ragazza e mette in guardia i membri del gruppo sulla sua pericolosità, che gli ricorda quella di un'entità demoniaca.
Sulle rive del Traunne
L'avvistamento successivo di una figura femminile avente le fattezze di Mirai avviene il
24 gennaio 516, sulle rive del fiume Traunne. In quell'occasione, al termine di uno scontro cruento tra Soldati di Uryen e Risvegliati, le file dei secondi si arricchiscono inaspettatamente proprio della presenza della giovane che si schiera senza alcun timore in mezzo a loro. Alcuni soldati di
Uryen, come
Bohemond d'Arlac e
Kailah Morstan, non possono fare a meno di notare la presenza di due appendici, simili alle antenne di un insetto, che fuoriescono dal capo di Mirai.