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- Vodan Thorn -
 
Kailah Morstan
diario di viaggio
Kailah Morstan
 
creato il: 13/01/2012   messaggi totali: 84   commenti totali: 91
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10 settembre 517
Domenica 14 Maggio 2017

Gli ultimi giorni normali



"Non so se sei pazza o coraggiosa, Annie, però mi piaci".

Mi pare di sentirlo ora, Boar. Pazza o coraggiosa, Annie, pazza o coraggiosa... però mi piaci.
Lei se ne va senza fiatare, lui ci rimane un po' così. "S'è offesa? Voglio dire... era un complimento..."

Holov, un anno fa.

Brian scoppia a ridere. "Lo sai cosa significa Boar, in elfico?".
In disparte, poi, Boar mi chiede consiglio su come comportarsi con Annie. "Troppi mesi buttati a fare il soldato... non ci so più fare con le ragazze... penserà che sono uno scemo, o che ce l'ho con lei..."
"Prova a parlarle quando sarete da soli", gli dico io.

Non potevo sapere che quel momento non sarebbe mai più arrivato.

Di lì a poco Annie viene risucchiata nell'assurdo massacro di Holov, di lei si perde ogni traccia. Come di Mirai, d'altronde. Annie scompare, Boar inghiotte il dolore e continua a combattere insieme a noi.

Fino a quella notte.

Ho già visto un'ustione spaventosa come quella che devasta oggi il volto di Annie. L'ho vista molto bene, perchè sono stata io a provocarla.
Ho versato una fialetta di Planem sulla gamba del mio amico, là dove un Risvegliato l'aveva morso, e morso, e morso ancora. Ho versato il Planem, ho aspettato che si spargesse sulla ferita... ed ho pronunciato le rune.

La gamba di Boar è avvampata. E' indescrivibile la puzza che si sprigiona da una gamba avvolta di Planem. La fiammata è stata veloce, ho fatto il possibile per circoscriverla e cauterizzare solo dove necessario, e Boar ha stretto i denti: che dolore terribile deve aver provato. Un dolore inutile, un vano tentativo di evitare l'inevitabile.
Alla fine mi ha persino ringraziato, prima di allontanarsi con il Sergente Mikhall verso il buio.

Gli ultimi giorni normali sono stati ad Holov, poco più di un anno fa.
D'accordo, c'era già la guerra, i Risvegliati, i soldati di Ghaan e i primi Kreepar. C'era Mirai, ma era ancora in bilico tra rimanere umana e abbandonarsi del tutto all'entità demoniaca che in seguito l'ha risucchiata.
Non era un mondo facile, ma era un mondo che credevamo di riuscire a comprendere.

Poi Annie viene fatta prigioniera, Boar muore, Brian prende i voti da Paladino. Mirai gioca con i miei ricordi, confondendoli e creandone di nuovi, di mai accaduti.

Infine torna Annie, liberata in uno scambio di prigionieri, e diventa davvero difficile trovare un senso a tutto.
Annie viene accolta in maniera tutt'altro che festosa. Molti sospettano di lei, il suo aspetto strano suscita preoccupazione, i sintomi sempre più gravi di una mutazione in atto appassionano i medici e allontanano gran parte dei commilitoni.

"Sangue di Demone", ecco l'ultima teoria: Annie sarebbe contaminata dal sangue di un demone. Cosa questo significhi è difficile a dirlo, ma l'espressione è altisonante e mette paura. Anche Judoc, questa specie di mago druido elsenorita, insiste a parlare di Sangue di Demone.

Mi tolgo l'elmo, ho bisogno di respirare.

Sul metallo è visibile il graffio lasciato dall'artiglio dell'Hunter. C'è mancato poco. Quella creatura velocissima è saltata sul carretto e mi ha attaccato, me la sono trovata davanti senza quasi accorgermene. I miei compagni erano occupati coi ventordici Risvegliati che arrivavano da dietro, con gli altri da davanti, con gli altri due Hunter dal fianco. Il Principe Elsenorita mi ha dato una mano, o meglio, ha staccato una mano all'Hunter, rendendolo un avversario più gestibile. Dovrò ringraziarlo.

Ma adesso è occupato, sta di vedetta con le due scimitarre in mano, sorveglia la nebbia insieme ai compagni. Fa bene: in qualsiasi momento potrebbe saltarci addosso qualche altro mostro. Che strano tipo. Sentendosi osservato si volta, mi vede e fa un gesto che vorrebbe forse essere rassicurante. Anche lui però sembra turbato.

Abbiamo visto un Wyrm.

Ci è passato sopra a tanto così, raggiante nel suo blu vivace, immenso, con ali così ampie da lambire i fianchi del fossato. Una creatura meravigliosa uscita dalle leggende. Questi non sono più giorni normali: viviamo nel Khal Valàn, ormai.

Non esistono più giorni normali.

Alzo gli occhi verso la striscia di cielo che indica la strada, una linea azzurra tra la nebbia velenosa a sinistra e la roccia aspra a destra. L'ombra del ponte di pietra ci sovrasta, spezza l'azzurro, promette che non è ancora finita.

Colin ed Engelhaft si affaccendano intorno al corpo esanime di Annie. Ha il viso sfigurato dall'esplosione, parte della mandibola è scarnificata, tra i brandelli di pelle sembra quasi che si possa intravedere l'osso. I capelli sono bruciati, il collo devastato. Ha gli occhi chiusi, respira appena.
Eppure Annie è speciale, se 'c'è qualcuno in grado di sopravvivere a tutto questo è lei.

"Non so se sei pazza o coraggiosa, Annie, però mi piaci". Potrei dirlo anche io.

Il Sangue di Demone può trasformare il suo corpo, renderlo più forte, può iniettare i suoi occhi di sangue e frastagliarle l'iride, può darle la capacità di vedere al buio e attraverso la nebbia velenosa. Il corpo di Annie sta mutando, ma la mente e il cuore sono sempre quelle di una caparbia ragazza di Mar, la mia amica pazza e coraggiosa. Annie, che si imbarazza se parliamo di ragazzi, che fa l'offesa così facilmente e pensa di tanto in tanto a Moffy, nella sua stanzetta di Uryen.

"Che fai, Kailah, rimettiti l'elmo".

Logan lo dice quasi con dolcezza. In piedi, alle mie spalle, scruta verso la nebbia che trasuda dalla fortezza dei Paladini Risvegliati. Nell'innaturale silenzio il suo respiro è regolare. Devo mettere l'elmo, restare all'erta.

Annie ha abbattuto l'Abnormis e il Wyrm ha spazzato via ventordici Risvegliati e passa, ma siamo ancora a pochi metri dalla nebbia dove si è nascosto lo Strillone con chissà quante altre creature mostruose che non vedono l'ora di saltarci addosso. E siamo bloccati qui, con Annie in queste condizioni non è possibile muoversi, dobbiamo fare quadrato intorno a lei e ai medici che cercano di salvarla.

Infilo l'elmo, che scivola sui capelli. La treccia si impiglia nel laccio, la libero: è più corta adesso, più leggera, grazie a Giada.
"Perchè non ti fai pettinare anche tu? Diamo una sistemata a quei capelli, Annie"
Ma Giada adesso è rannicchiata a terra, abbraccia le ginocchia con le braccia, non l'ho mai vista così fragile. Era a un passo da me, a un passo da quell'Hunter.
"Non ci penso nemmeno!". Annie rideva, scontrosa e divertita. "Dai, prova almeno a scioglierli...."

Giorni normali.... torneranno giorni normali?
Allaccio la fibbia dell'elmo, controllo che stia ben salda sotto la mascella. La luce diminuisce, non vedo più il cielo sopra di me, il mondo si riduce ad una striscia grigia tra due pareti di metallo.

L'ombra del ponte è ancora davanti a noi. Annie a terra combatte per la vita. E tutto intorno mostri.

Wyrm (Zio Giovanni) - immagine
scritto da Kailah , 21:57 | permalink | markup wiki | commenti (5)
 
3 settembre 517
Lunedì 10 Aprile 2017

Buoni propositi



Settembre è il mese dei buoni propositi.
Le giornate si fanno brevi, il sole è basso sull'orizzonte e il vento del nord sta diventando freddo. Si respira tra le persone un senso di inquietudine, l'urgenza di trovare in fretta un riparo, di accumulare provviste per i mesi di fame a venire.
L'inverno non è mai semplice, qui a Nord: ma da quando c'è stata la guerra, con la devastazione delle campagne e l'invasione di Kreepar e Risvegliati, sopravvivere è diventato una sfida.

Ed è proprio adesso che noi partiamo verso Nord.
Siamo stati rallentati da molti imprevisti, alcuni negativi e altri che si sono rivelati utili per il bene di queste terre. Prima le molte ferite subite nello scontro con Generaal e i suoi compagni, poi la spedizione ad Angvard sulle tracce di Deanor Flagg... non si può dire che siamo stati con le mani in mano. Fatto sta che a quest'ora dovevamo già essere sulla via del ritorno, mentre stiamo ancora alle porte di Angvard, in partenza.

Non ci aspetta un viaggio facile, tanto più che andiamo incontro all'autunno. Rischiamo di rimanere bloccati dalla neve in queste terre inospitali, e di poter scendere verso Uryen chissà, forse soltanto in primavera.

La buona notizia è che non avrò di che annoiarmi, nelle lunghe serate invernali.
Norman mi ha dato i suoi appunti, e soprattutto un mare di informazioni e di materiale su cui esercitarmi: i maghi lo chiamano Telecinesi, in pratica è il potere di muovere gli oggetti... e le persone, con la forza del pensiero. "Pensavo che saresti tornata volando"... ancora ricordo le parole di Mastro Luger, quando mi rimproverava per la scarsa intraprendenza che avevo dimostrato. E non aveva torto: certamente fino a pochi giorni fa tutto mi si poteva dire, meno che io fossi intraprendente.

Stavolta devo mettermi sotto, studiare sul serio. Questo incantesimo è stato frutto di uno scambio costoso, abbiamo dato molto perchè io avessi l'opportunità di apprenderlo. Adesso non posso permettermi di battere la fiacca, non sarebbe proprio giusto. Anche se sarò stanca, anche se le giornate di viaggio mi sfiniranno e avrò solo voglia di acciambellarmi tra le coperte e dormire.... devo studiare.

Studiare, studiare, studiare.
Colin ci va a nozze, lui adora studiare... per fortuna ha promesso di assistermi e darmi una mano: in sostanza dovrà farmi da carceriere, costringermi inchiodata alla sedia quando io vorrei far tutto fuochè quello!
Ma no, in realtà non è così. Devo essere onesta.
Stavolta anche io sono animata da buona volontà: è la prima volta che studio qualcosa che mi piace sul serio.
L'incantesimo che mi insegnò Magnus, che pure mi è valso tanti bei soprannomi, mi è sempre risultato ostico, anche perchè non sono portata per la scuola dell'Evocazione. Quanto agli incantesimi di Mastro Luger.... interessanti ma teorici, astratti. Buoni per diventare forse un giorno una decente studiosa: ma io non sono una Maga da biblioteca, e non lo sarò mai.

Ho bisogno di imparare a fare cose semplici, immediate, ho bisogno di usare il Potere per riempirci catapulte, per ammazzare i mostri. Non avrò mai le braccia forti di Rock, nè il coraggio folle e spavaldo di Vodan. Non avrò mai la spensierata determinazione di Sven nè la Fede incrollabile di Engelhaft e Bohemond. Non avrò i terribili poteri di Annie: non so vedere al buio e sento il dolore come chiunque altro.
Ho bisogno della magia per combattere questa guerra, per sopravvivere e tenere in vita i miei compagni. Devo usare la magia perchè è un'arma che gli Dei mi hanno affidato, ed è mia responsabilità imparare a dominarla al meglio.

L'estate è finita e con essa sono svanite molte illusioni.
E' il momento di mettere in letargo il cuore, abbandonare i desideri più naturali e umani che io abbia mai provato. E' il momento di stringermi addosso l'armatura e non abbandonarla mai, nè di giorno, nè durante i sogni della notte. Le mie labbra sono fatte per pronunciare rune, non per sospirare.

Bes-Ex-Syr

Deve diventare naturale come dire "buon giorno" al mattino. Tre sillabe che dovrò fare mie, che mi serviranno per smuovere le montagne. Ho promesso a Colin che lo farò volare ed intendo mantenere la mia parola. Colin volerà, e così anche io. Sarà più semplice gettare il cuore oltre l'ostacolo, quando i miei piedi non saranno più inchiodati al suolo, su questa terra malata.

L'autunno ci corre incontro e noi lo affrontiamo a testa bassa. Gli Altopiani delle Tempeste, forse il posto più inospitale al mondo, si preparano ad accoglierci con i loro venti sferzanti di sabbia e di gelo: pochi villaggi isolati e incattiviti sono tutto ciò che possiamo sperare di trovare. Il Culto della Mantide si diffonde tra questa gente disperata, mentre la Sacra dei Paladini annega nella sua nebbia impenetrabile e velenosa.

Non è tempo per la speranza. Dobbiamo avanzare con coraggio, stringere i denti, combattere la nostra battaglia. Guai a fermarsi, guai ad abbassare la guardia. Guai a chiudere gli occhi. Siamo il muro che difende queste terre sfortunate, lo scudo a protezione di chi fatica ogni giorno per sopravvivere, per dare il pane alla propria famiglia. Non apparteniamo più a noi stessi. La guerra dà un senso alle nostre vite, ci unisce... e nello stesso tempo ci strappa via gli uni agli altri, prova a confonderci alimentando illusioni, ci distrae col canto delle sirene, ma poi ci delude.
Eppure noi siamo più forti di tutto questo.

Il sentiero che abbiamo davanti è insidioso. Ci aspettano il vento freddo, le giornate sempre più corte e buie, i Risvegliati e i Kreepar e i soldati nemici con tutte le loro trappole. Se non avessi paura sarei completamente pazza. Ho paura, ed il peso del mio zaino non è soltanto il peso del mio equipaggiamento. Le cinghie vecchie chissà su quali spalle si sono aggrappate, prima di finire a me. Le spalle di un morto, con ogni probabilità. Come morto è Terenz Lost, che si unisce alla lunga lista dei compagni caduti nel corso di questi mesi.
Ho paura, ma sento anche un grande coraggio bruciare in fondo al mio cuore. Perchè sono consapevole che ciò che facciamo è importante, cambia il destino di tante persone. Anche se siamo in pochi, possiamo portare la luce nell'oscurità. Saremo un esempio di perseverenza, là dove sembra che il destino sia già segnato. Sempre svegli, senza chiudere gli occhi. Uniti, leali.
Noi soldati di Uryen sanguiniamo ma non arretriamo. Avanziamo con le fosse scavate, la prudenza morta e sepolta... finchè potremo ritrovarci alla Capasanta a cantare a squarciagola, nel grido liberatorio dei vincitori.

Gli Dei ci aiuteranno, non ci tireremo indietro.
scritto da Kailah , 14:11 | permalink | markup wiki | commenti (4)
 
30 agosto 517
Lunedì 27 Marzo 2017

Il Caporale coraggioso



Il Caporale Terenz Lost è morto.

Ricordo bene il nostro primo incontro, quando il suo leggero strabismo rendeva difficile interpretare i comandi che ci dava: non sapevamo mai bene da che parte guardasse, come se il suo occhio ci girasse intorno, confondendoci.

Terenz era esperto nell'arte del confondere.
Quando poco a poco abbiamo imparato a conoscerlo e a stimarlo, abbiamo capito che il suo sguardo imperscrutabile era l'arma che usava contro il nemico: inganni, trappole, corni dalla diversa fattura che echeggiano in modo da sembrare lontani, e poi vicini, e poi di nuovo lontani.

Terenz Lost era bravo a confondere i nemici, ma soprattutto una virtù non gli mancava: l'audacia.

Quando attaccammo la fattoria di Corcazzo, eravamo tutti preoccupati: la tattica spericolata di Terenz ci sembrava troppo rischiosa. Eppure la storia gli ha dato ragione.
"Non esitate, colpite con coraggio. Questo è il nostro lavoro, e lo faremo", così ci disse prima di assaltare i disertori. Aveva delle tattiche militari che non ho visto utilizzare a nessun altro. La conta dei passi per avanzare distanziati, il gioco degli echi, l'avanzata spavalda sotto il tiro delle frecce nemiche, le tagliole... e soprattutto l'attacco frontale.
Sempre, nell'audacia, aveva riguardo e premura per i suoi commilitoni. Ricordo le parole paterne che rivolse a Colin, mentre avanzavamo verso la fattoria: "Colin, fa un bel respiro, ti senti più tranquillo.... lo capisco, sei teso.... ti devi abituare".
Incurante delle ferite, non era mai disposto a retrocedere davanti al nemico. Mentre attaccavamo la fattoria, lui fu colpito. Ma mentre gli offrivo il mio aiuto per raggiungere un riparo, lui mi ha ordinato di sparare attraverso una finestra aperta, di non dare tregua ai nostri avversari.

Rimpiangeremo tantissimo Terenz Lost.

Rimpiangeremo anche il suo modo spavaldo e personalissimo di interpretare gli ordini che riceveva.
Ai tempi della fattoria di Corcazzo, quando secondo gli ordini che avevamo ci saremmo dovuti ritirare con la coda tra le gambe, lui disse che il disertore aveva "fatto i conti senza l'oste", e durante la notte abbiamo assaltato la fattoria e ricondotto a ragione Cork e i suoi uomini.
Stavolta... impossibilitato a catturare vivo Deanor Flagg, Terenz Lost ha giustamente scelto di ucciderlo. Non era disposto a lasciar andare via indisturbato un simile nemico.

Terenz ha abbattuto Deanor Flagg e subito, senza un briciolo di esitazione, è corso in aiuto di Colin e Annie, che fronteggiavano uno spaventoso Armiger armato di alabarda.
Le sue ultime parole riassumono tutta la sua vita, il suo coraggio e la grande determinazione: "Colin, Annie, allontanatevi, lo tengo io questo. Mettetevi in salvo".

Come rendere onore alla memoria di un simile combattente?
Dobbiamo fare tesoro dell'esperienza fatta nelle occasioni in cui abbiamo avuto il privilegio di combattere al suo fianco: coraggio, decisione e fantasia.
Sono certa che Dytros in persona è venuto ad aprire la porta del suo Paradiso a Terenz Lost, e che da adesso in poi il suo spirito guerriero ci accompagnerà dall'alto, vegliando su di noi.


scritto da Kailah , 14:12 | permalink | markup wiki | commenti (1)
 
30 agosto 517
Domenica 19 Marzo 2017

Dammi un solo motivo...

Ti prego Flagg, dammi un solo motivo, un solo pretesto per farti ammazzare.
Per una volta, l'ultima volta, fa una cosa buona nella tua vita dannata: fatti togliere di mezzo senza tante storie.
Che non ti venga in mente di arrenderti, di attaccarti ai fantomatici poteri di quel sassaccio che stringi in mano, che non ti venga in mente di suggestionarci con le tue chiacchiere.

Non sei un mago, questo è chiaro. Mi chiedo chi altri possa darti i poteri che hai dimostrato di avere. Divinità oscure? Demoni antichi? I soliti "Antecessori" del cavolo che piacciono tanto a Colin?
Chiunque sia, non è certamente nessuno di buono e il mondo ci guadagnerà tantissimo se riusciremo a farti fuori.

L'assurda idea di Lady Yara di scambiarti (forse) con un grosso Paladino che (forse) si trova prigioniero a Ghaan e che (forse) non è stato trasformato in una marionetta del nemico e che (forse) i Ghaanesi sarebbero disposti a scambiare con te.... mi sembra delirio puro.

Anche Alman la pensa così, tant'è che ha informato in segreto Acab perchè venga a darci supporto. Alman, chi altri potrebbe essere stato? Acab ci ha tenuto a usare l'espressione: "un tipo fortissimo che ti ammazza in due secondi", le stesse parole che abbiamo usato con Alman.
Allora io dico... suoniamolo questo corno, e facciamola finita.

Oltre a Flagg, abbiamo davanti l'assassino del cugino di Crystal, un uomo che ha ammazzato un ragazzzino a sangue freddo, ed una giovane donna che ci scombina un po' le idee, ma che in qualche modo innaturale ha assunto le sembianze di Luka. E vorremmo liberare questa gente?

D'accordo, noi ubbidiamo agli ordini. E gli ordini sono di prenderne almeno uno vivo. Per questo spero tanto che questi bastardi ci diano un buon motivo per farsi ammazzare, perchè altrimenti dovremo portarli ad Angvard e lasciare che spargano ancora il loro veleno.

Vada come vada, quando questa faccenda sarà risolta intendo parlare con Sven, perchè ho bisogno del suo parere: ho intenzione di chiedere a Norman di insegnarmi a utilizzare la magia in combattimento, per uccidere: voglio sentire cosa domanda in cambio e, se non è incompatibile con i miei obblighi militari, mi accorderò con lui.
Lo stesso Luger mi ha incoraggiata ad essere più intraprendente, e ci ha dato del materiale che potrebbe essere scambiato.

Ritengo che sia mio dovere imparare a usare in modo offensivo il dono di Kayah: un dovere verso i miei compagni, che così potrò aiutare in modo più efficace, e un dovere verso me stessa, che non posso più far finta di essere una soldatessa normale.
Voglio sentire cosa ne pensa Sven, che è a capo del nostro gruppetto, per non rischiare di commettere involontariamente qualche infrazione alle regole dell'esercito. Ma credo che saprà consigliarmi bene: Sven è un uomo di buon senso, pragmatico quel che serve. E d'altronde gli ho appena risolto il problema del bauletto!

Ma una cosa per volta. Adesso dobbiamo mettere nel sacco questi tre delinquenti, vivi o morti.
scritto da Kailah , 11:12 | permalink | markup wiki | commenti (1)
 
15 agosto 517
Martedì 6 Dicembre 2016

La notte che mi ha aperto gli occhi



Benvenute a bordo, cicatrici.
La bambola dalla pelle di porcellana non esiste più da tempo: accomodatevi, decorate pure questo corpo con il ricordo di nuove avventure.

Ho trascinato il mio corpo in posti peggiori di questo, giù nel Cairn maledetto, tra paludi infestate di Croc, l'ho quasi assiderato nella Terra di Nessuno, ho giocato col fuoco e viaggiato su instabili barchette che solcavano il mare gelido dei Nordri. Ho affrontato la Bestia del Ponte, mi sono fatta franare la volta del cimitero di Cantor sulla testa. Ma mai, mai ho visto la morte così da vicino come nella notte del 13 agosto. Una notte stranissima che sembrava ribellarsi al Pyros a cui era dedicata. Una notte nera, resistente ad ogni raggio di luce.

Ho visto la morte in faccia mentre la spada bastardissima di Generaal mi piombava addosso con precisione e violenza devastante. Un colpo micidiale. Quasi non ho fatto in tempo ad avere paura.
Poi lo scudo di Logan Treize si è frapposto tra me e la morte, è andato in frantumi al mio posto ed ha arrestato l'attacco formidabile dell'Armiger.

Parata di Logan Treize (blog)

Così eccomi qua. In un letto, tra bende e cuscini e stropicciata come un rametto di ortica... ma viva. Alla faccia sua, di Generaal. Alla faccia di quell'altro mostro armato di ascia che ha quasi spedito all'altro mondo me, Gannor ed Engelhaft. Noi siamo vivi e voi siete morti. Morti e ri-morti.

Il coraggio, che cosa stupenda.
Il coraggio di John Titor che si è infilato il codice segreto nelle mutande ed è fuggito nella notte tra i Risvegliati pur di non consegnarsi al nemico. La buona stella dei cuori impavidi lo ha portato fino a noi, gli ha permesso di coronare il suo desiderio, la sua missione: il messaggio cifrato è tornato nelle mani dei suoi compagni, ha miracolosamente raggiunto i suoi destinatari.

Buona stella dei cuori impavidi (blog)

John Titor ha vissuto un orrore lungo e logorante, nell'inverno di Osterch, ha visto cadere le speranze una ad una... e ciò nonostante, all'ultimo, al momento di scegliere, è rimasto fedele alla missione. Il suo coraggio è stato premiato, missione compiuta.
Un giorno scriveranno ballate su di lui.

Un giorno scriveranno ballate su tutti noi, accidenti. Su tutti quanti noi. Sui compagni caduti e su chi tra noi riuscirà a vedere l'alba di un nuovo giorno, in un mondo finalmente libero da tutti questi orrori e da questa assurda guerra tra persone.

Logan Treize di coraggio ne ha da vendere, anzi da regalare. Grazie al suo coraggio sto qui al caldo tra le coperte, e non a marcire sotto terra. Fulmineo, fortissimo. Non ha esitato un istante, nessuna paura mentre scendeva nella buca e stringeva i denti, sostenendo la violenza del colpo di Generaal. Lo scudo si è distrutto, lui non si è mosso.
Ho conosciuto solo due membri della famiglia Treize, e sono uno più eccezionale dell'altro. Padre Valon, lo zio di Logan, è un uomo anziano ma che ancora brucia di fede, passione e coraggio. Il corpo poco a poco lo sta abbandonando, ma l'anima è talmente ardente che vi si avvinghia con ogni determinazione: non molla, non può mollare, ha troppe cose ancora da fare in questa vita.

La missione di Valon Treize (blog)

E poi c'è Logan, il "vecchio dell'Alpe", tornato dall'esilio per guidarci in questa missione rischiosissima, un Tenente, un mezzo Barone o poco meno, eppure sa leggere i segni che fanno i minatori, indossa una brigantina così ammaccata che da sola, con tutte le sue cuciture, i segni e i simboli, racconta tante di quelle storie che ci sarebbe da stare notti e notti intere ad ascoltare. Logan mi ha salvato la vita, senza tanti fronzoli.

Benvenuto Logan, accomodati anche tu nel pezzo di cuore che ospita tutti quelli che mi hanno salvato la vita, da quando sono entrata nell'esercito fino a oggi. Logan, credimi: sei in ottima compagnia.

Il più difficile dopo Barun (blog)


Il più difficile dopo Barun, lontano da qui, ancora non lo sa. Ma questa notte mi ha aperto gli occhi, non vivremo per sempre. Nessuna delle tre strade sarà la mia... ma una strada ci sarà, poco ma sicuro. Ci sono tanti tipi di coraggio diversi: coraggio è arrampicarsi sui detriti per tirare una boccetta di vetro addosso a un mostro o alzare lo scudo contro un colpo imparabile, ma coraggio è anche guardare negli occhi e dire di sì.

Chiudetevi in fretta, ferite. Lasciate i vostri solchi a ricordo di questa notte memorabile, segni lunghi e disordinati sulla pelle. La pelle è la nostra armatura, le cicatrici sono le nostre medaglie. Forse non è molto femminile avere il corpo ricoperto di segni, morsi, tagli e abrasioni... ma questa è la strada che ho scelto, questa sono io. Tornerò presto in piedi, come nuova. Qualche sgarro addosso e nuove esperienze sulle spalle.

Come nuova (blog)

Abbiamo una guerra da combattere, una missione da svolgere. Andremo a fare fesso Zodd, a riprenderci l'Acqua Santa di Engelhaft e dare a Giada l'opportunità di conquistarsi eterna riconoscenza e rispetto in tutto l'esercito. Perchè anche il suo campo di battaglia richiede coraggio, spirito d'iniziativa, abnegazione. Guai a chi si permette di disprezzare chi ha il fegato di infilarsi nella tana di Zodd per carpire informazioni militari. Guai a lui.

Forza Gannor, forza Engelhaft. Tiratevi su, rimettetevi in piedi. Dobbiamo tornare tutti insieme, più forti di quando siamo partiti. Siamo soltanto all'inizio.


scritto da Kailah , 14:36 | permalink | markup wiki | commenti (0)
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