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Kailah Morstan
diario di viaggio
Kailah Morstan
 
creato il: 13/01/2012   messaggi totali: 84   commenti totali: 91
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13 agosto 517
Mercoledì 23 Novembre 2016

La festa di Pyros



A dividerci da Generaal e dal suo Plotone di morti è in questo momento solo qualche decina di metri in linea d'aria.
Hanno trovato rifugio nelle gallerie scavate sul fianco della collina, vecchie cave abbandonate: chissà se sono inattive già da prima della guerra, o se i minatori sono morti tutti. In ogni caso i tunnel per noi sono trappole letali: i Risvegliati avrebbero ogni vantaggio, noi soltanto difficoltà.

Generaal e i suoi Armigeri sono Risvegliati molto particolari. Combattono con le armi, indossano armature, sanno coordinarsi tra loro e sfruttare le opportunità offerte dal terreno, dalla sorpresa, dal buio. In poche parole, sono intelligenti. Sono intelligenti al punto che, oltre ad eliminarli, sarebbe importante cercare di capire anche da dove siano sbucati fuori, come mai invece di diventare stupidi brocchi si siano evoluti in modo tanto efficiente.
Magari qualcuno li ha messi lì con uno scopo? Magari ne pilota le azioni? Magari stanno proteggendo qualcosa? È fin troppo facile pensare a Mirai.

L'ingegno, che è l'arma migliore che abbiamo contro i Risvegliati normali, contro Generaal e il suo Plotone non basta. Nonostante sappiamo dove siano nascosti e da dove usciranno, non siamo in condizione di sfruttare queste informazioni più di tanto, ma siamo comunque costretti ad affrontarli in campo aperto, di notte.

Colin, sopravvalutando le mie capacità magiche, aveva proposto di chiudere la ritirata nelle gallerie a Generaal e ai suoi con un muro di fiamme. Sarebbe bello avere simili poteri, ma senza sufficiente combustibile non sarei in grado di alimentare alte fiamme per più di pochi momenti, senza contare che avrei bisogno di essere troppo vicina per controllare il fuoco, in una zona malsicura e scoscesa.

L'idea però mi piaceva. Sappiamo che i Risvegliati temono il fuoco, persino gli Abnormis se ne mostrano intimiditi.
Sicuramente al momento dello scontro dovremo accendere dei fuochi. Ma siccome c'è ancora qualche ora di tempo... secondo me sarebbe uno spreco limitarci a raccogliere un po' di legna ed affilare le armi.

Generaal e i suoi sono Risvegliati intelligenti... ma sono pur sempre morti che camminano.
Sono morti che camminano in armatura, oltretutto, il che rende più difficile abbatterli, ma li rallenta, proprio come rallenta noi, o forse di più.

Per questa ragione... guardiamoci intorno, sfruttiamo quel che abbiamo. Siamo in una cava abbandonata, ci saranno pure vecchi attrezzi ancora in parte utilizzabili, materiale di riporto, legname.
Sappiamo dove Generaal e i suoi dovranno passare, scegliamo un buon punto per attirarli, per affrontarli, e prepariamoci il terreno.

Alla casetta con Pjotr e suo cognato i nostri semplici stratagemmi si sono rivelati piuttosto utili: non sufficienti, perchè al dunque è con la violenza che si risolvono queste faccende... ma comunque ci hanno permesso di affrontare i nemici in condizioni meno svantaggiate.

Ecco qualche proposta, da sottoporre al vaglio della fattibilità e del parere dei compagni.

1. buche: se grossomodo sappiamo dove dovremo scontrarci con Generaal e i suoi allegri commilitoni, potremmo scavare un paio di buche non troppo profonde, coprendole con qualche sterpaglia. Mettendoci immediatamente dopo le buche, possiamo sperare che qualcuno dei mostri ci finisca dentro e si sbilanci. Non saranno trappole vere e proprie, ma anche una fossa di mezzo metro può essere un ostacolo per un non-morto in armatura.

2. detriti: una cava è per definizione ricca di detriti, pietre, materiale vario abbandonato. Non penso sia impossibile utilizzarlo per creare una qualche barriera, sfruttando strettoie che - sappiamo - Generaal e i suoi dovranno percorrere. Il sentiero è sottile, se riuscissimo a fargli franare addosso qualcosa, o tagliargli la ritirata una volta che sono passati, non sarebbe male.

3. materiale infiammabile: ok, non posso creare un muro di fuoco, peccato. Ma se rovesciassimo qualcosa di infiammabile sui Risvegliati, quello sarei in grado di farlo avvampare, attaccandolo anche ai resti di vestiti e di stoffa che devono portare addosso. Perchè non credo che siano risvegliati nudi in armatura, no. L'olio di qualche lanterna? Non vorrei ricorrere al Planem perchè temo che avremo incontri peggiori di Generaal e dei suoi, nel corso di questo viaggio, tuttavia se le cose si mettessero molto male potrei impiegare qualcosa: ne ho 5 fiale, in fondo, per non parlare degli altri oggetti speciali... più sperimentali. Tanto più che oggi è il giorno della festa di Pyros... sarebbe un buon modo per festeggiarlo, dare fuoco a qualche mostro.

Queste sono solo ipotesi, che non ha la pretesa di essere risolutiva: al dunque saranno le armi dei miei compagni, e per quel che posso, anche le mie, a risolvere lo scontro, non questi trucchetti. Ma se riusciamo anche solo a guadagnare qualche vantaggio, penso che valga la pena tentare.

Anche perchè l'alternativa è il solito spericolato attacco frontale... che contro mostri forti, corazzati, armati, numerosi e insensibili al dolore non mi sembra la via migliore.

Che ne pensate?


scritto da Kailah , 14:30 | permalink | markup wiki | commenti (3)
 
8 agosto 517
Martedì 11 Ottobre 2016

Spada di Fuoco



SBAM! SBAM! SBAM!

Forgia 05 (blog)

SBAM! SBAM! SBAM!

Il martello cala sulla lama arroventata... una, due, dieci volte... e ancora, ancora. La spada si forgia nel caldo e nel sudore, nell'aria soffocante di una bottega scura.

... reggerà le fiamme?

Il fuoco sembra molto caldo, a giudicare da come si è annerita la lama. L'impugnatura si può migliorare. Ma soprattutto sono io... che posso migliorare.
Devo avere una presa più salda, un braccio più forte. Devo resistere alla fatica, al peso, alla paura di muovere così vicino al viso una fiamma viva. Chissà se rischio di bruciarmi, quando la lama infuocata mi sfiora i capelli o i vestiti.

La spada reggerà le fiamme. Chissà io.

Forgia 01 (blog)

"Spada di Fuoco", così mi chiama Daryl Jens. E' difficile mischiare simpatia e sospetto, sfiducia e necessità di combattere fianco a fianco, di rischiare la pelle insieme. Non riesco proprio a capire cosa abbia spinto Daryl a scegliere l'ignobile strada del tradimento: denaro? Possibile che sia per denaro? Oppure per che altro?

Il tradimento di Daryl è di una gravità tale che non si può confondere per semplice manipolazione: non vale la scusa dell'ignoranza, della scarsa consapevolezza di cosa stesse facendo. Daryl trattava direttamente con l'Uomo senza Volto, con lui ha concordato l'assassinio di un ragazzino.

Forgia 04 (blog)

... incredibile.

Incredibile quasi quanto l'idea che potesse essere Crystal stessa a tradire. Per lei almeno ci sarebbe stato l'alibi della prigionia, di un fantomatico lavaggio del cervello subito a Ghaan.
Ma Daryl? Perchè? Perchè diavolo ha deciso di tradire, di associarsi a qualcuno che lo rassicura dicendo "i risvegliati non saranno un problema"!
Mi mette i brividi.
Ha rischiato il tutto per tutto... per una causa palesemente maligna. A che scopo? Cosa gli mancava nell'esercito di Angvard? E no, non ci credo che la risposta giusta sia "la paga".

SBAM! SBAM! SBAM!

Forgia 02 (blog)

Queste sono terre complicate, ci sono rivalità antiche, che si passano di generazione in generazione. Magari esistono motivi remoti, legati a chissà quali torti subiti in passato, chi lo sa. Eppure mi addolora moltissimo quel che è accaduto.
Abbiamo fatto il nostro dovere, ma nel farlo siamo stati costretti a tenere i piedi in due scarpe. E' finita bene, nonostante il pesante tributo di sangue che abbiamo pagato... che soprattutto Crystal ha pagato.

E poi c'è il Sergente Nico. Era un amico, un compagno, era il Sergente di Crystal: ferito in battaglia insieme a lei, fatto prigioniero insieme a lei. Daryl ha insinuato con un tono detestabile che fosse anche il suo amante. E se pure fosse?
Certamente il tono della lettera mostrava come qualsiasi sentimento, anche fosse esistito in passato, era svanito insieme a quel macabro segno rosso che gli hanno tracciato sulla fronte.
Il segno rosso di un uomo spacciato... o forse di un uomo condannato a qualcosa di peggio della morte.

Povera Crystal. Quante perdite, quanto dolore.

SBAM! SBAM! SBAM!

Forgia 03 (blog)

Un colpo dopo l'altro, la lama si forgia, diventa più potente, più spietata. Anche le persone, se riescono a non spezzarsi, si induriscono sotto i colpi del destino. Prego per Crystal, che riesca a superare tutto questo dolore.

scritto da Kailah , 13:24 | permalink | markup wiki | commenti (8)
 
28 luglio 517
Martedì 14 Giugno 2016

Vecchia conoscenza

A parte lo spavento, che sorpresa!

Il "mio" Kreepar è tornato a cercarmi, lo stesso che avevo circondato di un'Aura di Magia l'anno scorso ad Alma Mater.
Sarà un caso, ma si è lanciato proprio sulla mia mano sinistra, in quel momento avvolta dalla Luce.
Poi mi ha sbattuta in terra ed ha puntato a trafiggermi il ventre... ma è meglio non pensare ad Annie e Mirai, inutile suggestionarsi.

Dopo avermi ferita, strappato l'armatura e spaventata a morte, ha evitato un paio di attacchi di Bohemond è si è dileguato, scomparendo nella notte col suo baluginio violetto.

Adesso non è il momento per fermarsi a riflettere, vista l'urgenza che abbiamo di liberare quei poveracci barricati nel fienile diroccato, e poi col mal di testa che mi perseguita faccio anche fatica a concentrarmi. Ma quel che è successo è ben strano, lascia intendere che la Magia sia qualcosa di molto più complicato e imprevedibile di quel che ci si aspetterebbe: un incantesimo innocuo, utile solo ad illuminare un oggetto, ha creato un legame tra me e il bersaglio, invertendo i nostri ruoli di cacciatore e di preda. Chissà come è successo!

Alien Sparkle - Immagine
scritto da Kailah , 12:52 | permalink | markup wiki | commenti (1)
 
19 luglio 517
Lunedì 23 Maggio 2016

La ragione

Credo di avere capito per quale motivo il Capitano Barun ci ha ordinato di incontrare il vecchio Proutzo, giù nelle segrete.
Non è per vedere "come ci ridurremmo se venissimo fatti prigionieri" dai soldati di Ghaan. Del resto, avendo Annie con noi, siamo fin troppo preparati in materia. Glie lo possiamo chiedere a lei, senza scomodare Proutzo.
Non è nemmeno per invitarci alla prudenza, a non farci catturare, a stare attenti nelle pericolose terre oltre il Traunne.

Il Capitano Barun ci ha spediti da Proutzo per farci vedere che fine si fa se si fanno discorsi pericolosi in giro.

Il morbo dei Risvegliati? Abbiamo causato noi l'epidemia, tirando focolai di infezione oltre le mura di Feith. I Ghaanesi della Valle delle Acque Amare? Brave persone, in fondo, gente ragionevole. Gli Dei li proteggono, i Risvegliati non se li mangiano....

Stiamo per farci un giro oltre il Traunne in compagnia di Logan Treize,
E' stato lui il primo a "metterci strane idee in testa", a svelarci un po' di altarini.
Il Capitano ci sta dicendo che possiamo svolgere la nostra missione con lui oltre il fiume, ma quando torneremo a Uryen dovremo evitare categoricamente di fare discorsi sediziosi o sovversivi.... altrimenti finiremo a far compagnia al buon vecchio Proutzo.
scritto da Kailah , 14:42 | permalink | markup wiki | commenti (3)
 
30 maggio 517
Venerdì 25 Settembre 2015

Il costante rimuginare sul sangue versato



Dovrei essere arrabbiata, probabilmente. Delusa, offesa. Dovrei sentirmi strumentalizzata, presa in giro e mandata a rischiare la vita alla cieca, nell'ignoranza e con l'inganno.
Barun "sapeva", Barun "era lì". Barun ha visto nascere questo male, lo ha alimentato finchè gli conveniva, finchè non è sfuggito di mano ed è diventato l'orrore di questi mesi.

Sì, dovrei essere furibonda.

Invece non riesco a provare altro che dolore, pietà, orrore per il pozzo nero di pensieri e rimorsi che devono avvelenare ogni respiro del mio Capitano.
E' facile giudicare gli eventi con il senno di poi, logorarsi su come sarebbero andate le cose se si fossero fatte scelte diverse e migliori.
Rimuginare costantemente sulle azioni e sugli errori passati, alla luce delle loro conseguenze... non riesco a immaginare condanna peggiore.

I dettagli li ignoro, non ho avuto il coraggio di domandarli al Vecchio dell'Alpe. Ma non ho ragione di dubitare delle sue parole: quest'uomo mi ispira una fiducia incondizionata. Sarà l'odore della pipa che fuma, l'aria dimessa ed attenta, o forse la sicurezza che offre la sua casa contro le intemperie e le minacce della montagna che incombe tutto intorno.

E così sono stati i nostri a scatenare questa piaga. Che gli Dei ci perdonino. Ma il mondo è troppo complicato per fermarsi ad un biasimo superficiale. Dovrei sentire altre campane, indagare le ragioni di quei momenti, comprendere con gli occhi di allora, e non di adesso, i motivi delle scelte che sono state fatte.

La mano di uno stregone ha sollevato il sigillo che aveva contenuto per secoli la furia del Morbo. Con quali parole, con quali menzogne avrà convinto il nostro esercito della bontà di una simile folle idea? Oppure era lui stesso in buona fede? Sperava di risparmiare delle vite, evitando lo strazio di un lungo e duro assedio?
Non lo so. Adesso è fin troppo facile gridare all'abominio. Guardare indietro e cercare le colpe serve solo ad avvelenarci il sangue e disperdere le energie che abbiamo, e che ci servono più che mai per affrontare il futuro.

Si poteva evitare questo disastro? Penso agli amici e i compagni che sono morti per mano dei Risvegliati: rivedo il sorriso di Boar, l'entusiasmo di Deben Bonne davanti ai miei falò truccati da un pizzico di magia, rabbrividisco alla lezione di coraggio che ci hanno lasciato Mary e Boris nel Cairn di Lamayn.

Davvero è tutto stato causato da un errore dell'uomo? I Risvegliati, la possessione di Mirai e di Cynthia, i Kreepar, la Bestia del Ponte... tutto scaturisce da un unico evento imprevedibile, che si sarebbe potuto evitare con un minimo di buon senso?

Conosco poco il Khal-Valàn, ancor meno ci capisco di teologia, ma mi chiedo se gli uomini siano a volte strumento degli Dei per il compimento di un Destino più grande di tutti noi. Oppure questa è soltanto la disperata ricerca di un alibi?

Non ha senso logorarsi ormai, inutile piangere sul sangue versato: fiumi di lacrime, oceani di dolore che dobbiamo rifuggire, altrimenti rischiamo di annegarci dentro.
L'unica strada è guardare avanti, donare fiducia a chi ha già consumato i propri sbagli ed ha diritto ad un'occasione per espiare, per curare le ferite provocate.

Voglio tornare a Uryen, tornare alla nostra difficile battaglia. Capisco che a questo punto, così avanti come siamo arrivati, è nostro dovere cercare di capire, indagare le cause, le modalità. Ma non possiamo avvelenarci il sangue nei rimorsi e nella ricerca delle colpe.
E' accaduto.
Una catastrofe inimmaginabile si è scatenata su queste terre, e noi dobbiamo contrastarla.

Anche il Vecchio dell'Alpe ha capito: le vecchie ferite che ha subito durante la guerra, le delusioni e l'esilio che gli sono stati imposti non sono sufficienti a spegnere in lui il senso della giustizia e del dovere. Come membro di una famiglia un tempo a capo di quelle terre, si sente responsabile, è disposto a fare la sua parte, anche se questo significherà abbandonare un luogo incantevole, una giovane compagna e la prospettiva di una vita di pace.
Tornerà con noi alla guerra, al sangue, al dolore.

Questa è la nostra vita, il fardello che abbiamo scelto e che ci è toccato. Rock parlava di un calcio da parte del destino, uno spintone improvviso e inaspettato che indirizza la nostra vita verso un sentiero che non avremmo immaginato fino ad un momento prima.
Ciascuno di noi ha conosciuto questo istante di rottura, ha assaporato il vento sulla vetta di uno spartiacque, ha vissuto l'attimo che divide il "prima" dal "dopo".

Le terre a nord del Traunne hanno ricevuto un calcio poderoso dal Destino. Il più grosso calcio che la storia ricordi. Nulla è più come prima.
Mano umana, mano divina, errore evitabile, ambizione smodata e folle. Colpa, responsabilità, rimorso.
Ormai siamo stati catapultati nel "dopo" ed è in questo "dopo" che dobbiamo vivere, al meglio delle nostre capacità. Per ricostruire ci vuole molto più impegno e dedizione che non per distruggere: è un processo lungo e faticoso, ma è ciò che dobbiamo fare.

Aspetto le ore che ci separano dall'alba rigirandomi nel pagliericcio vicino al fuoco, e continuo a pensare alle rivelazioni di questa sera.
Dovrei sentirmi demoralizzata, e invece mi sento più carica di buona volontà. Dovrei essere furiosa coi nostri superiori che ci hanno taciuto i loro errori, mentre provo pietà per loro e, se fatico ad addormentarmi, immagino quanto possano essere cariche di fantasmi e rimorsi le loro notti insonni.

Voglio correre a Uryen e tornare oltre il Traunne. Se davvero una mano umana ha scatenato questo disastro, saranno cento, mille, diecimila mani umane a porvi rimedio. E tra quelle innumerevoli mani.... ci saranno anche le mie.
scritto da Kailah , 23:13 | permalink | markup wiki | commenti (0)
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