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Il Valvassore
Guelfo da Flavigny
 
creato il: 20/05/2005   messaggi totali: 60   commenti totali: 79
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24 Agosto 517
Domenica 17 Febbraio 2008

Il giorno più lungo

E' finita. Il tentativo di fuga di Bob DelMontesque è stato sventato dal rapido intervento dei Navar e di Solice, e la sua morte sugella la conclusione di questa nostra impresa. Posso dirmi molto fortunato: dalla facilità con cui ha avuto ragione di Vladimir, Yoshua e Yesso deduco che gli sarebbe bastato un colpo di mazzafrusto per spedirmi all'altro mondo. Ma anche questo ultimo pericolo è alle spalle, ormai, e non mi resta che sdraiarmi presso il fuoco dell'accampamento a contemplare la tenebra che incombe su queste terre sventurate.

Una moltitudine di pensieri affolla la mia mente stremata dalle fatiche di questa grandiosa e interminabile giornata. Lord Graham Dillon è in parte vendicato, e devo rendere grazie a Loic ed agli altri compagni per avermi accordato il privilegio di giustiziare personalmente l' ispiratore del suo assassinio. Confido che Albert Keitel riconosca il sudario in cui l'empio zio è stato avvolto. E' il mio guanto di sfida. E' la sua sentenza di morte. Voglio che impari ad odiarmi come io lo odio. Che abbia ben chiara l'infamia di cui dovrà rendere conto.

Sir Killian si è dato una morte onorevole, rinunciando alla tentazione di farsi scudo con degli innocenti e ritardare la sua punizione. Questa scelta, devo ammetterlo, mi ha sconcertato. Se la dottrina dell'Ordine Nero non attecchisce solo presso spiriti oltremodo malvagi e delittuosi, se riesce sviare anche uomini che conoscono l'onore... tutto il sangue che abbiamo versato ha un sapore ben più amaro, non è solo il premio alle nostre fatiche di giusti, ma è anche un prezzo. L'ennesimo che gli Dei ci chiamano a pagare perchè sia fatta la loro Volontà.

Lo studio di Wilhelm celava molti segreti. I suoi carteggi, che provano oltre ogni dubbio la sua macchinazione fratricida e da cui apprendiamo notizie nuove ed inquietanti. Il diario in cui con grande zelo annotava i progressi e i fallimenti dell'oscena ricerca condotta a danno dei suoi sudditi e nel più totale disprezzo dei dettami della Chiesa. I tomi di scienza arcana, che mi sforzerò di esaminare con la massima cura.

E il Logaeth.

E' solo un frammento, neppure la metà di una pagina, eppure quando l'ho estratto dal vano nascosto in cui Wilhelm si era premurato di riporlo tremavo di spavento ed eccitazione. Il segreto dei segreti, la pietra angolare dell'Ordine Nero, la sapienza che menti Oscure e incommensurabili sussurrarono all'orecchio di Rudolph Glauer. Nelle mie mani. Scruto l'impenetrabile oscurità del cielo notturno e ho quasi l'impressione che il mondo si sia capovolto e che, schiacciato sulla sua volta da leggi nuove e bizzarre, mi trovi piuttosto a rimirare un Abisso.
E allora fantastico sulle meraviglie indicibili e orrende, sulle rivelazioni disumane di cui questo testo è la chiave, mentre il sonno giunge a intorpidirmi le membra.
scritto da Guelfo da Flavigny , 14:07 | permalink | markup wiki | commenti (0)
 
23 Agosto 517
Lunedì 11 Febbraio 2008

Ieri e oggi

L'arrogante proclama di Wilhelm Keitel, le sue parole sprezzanti, la sicurezza con cui si è illuso di poterci schiacciare. Proprio come suo nipote quella tremenda mattina di dieci anni fa. Allora, da bambino spaurito qual'ero, non potei fare altro che starmene rintanato dietro ad una finestra socchiusa, con il pugno serrato attorno ad una pietra e il cuore pieno di rabbia e paura. Fecero scempio del mio avo, che Kayah lo abbia in gloria, e solo allora trovai la forza di scagliare quella pietra. Malgrado non potessi vedere il mio bersaglio fu un lancio inaspettatamente preciso e il cavallo di Albert nitrì di dolore.

Sono passati dieci anni. Eccomi qui, sdraiato sul tetto di una casupola, stremato e dolorante, ad aspettare che quel vecchio bastardo borioso venga più vicino. La gente del villaggio lo copre di insulti, danno fondo ai polmoni per farsi coraggio ora che il loro Signore è arrivato a chiedere conto della loro disobbedienza. Rispetto al tetro silenzio che c'era a Caen, questa sì che è musica. Sono pieni di entusiasmo, persino fantasiosi... ma comunque troppo ingenui per pungerlo a dovere. Ci vorrebbe bisogno di qualcosa di più "personale", qualcosa che lo faccia arrabbiare sul serio.

E' buffo come la cattiva reputazione di una figlia possa condurre un uomo alla rovina. Mi bastano poche parole, colorite quanto serve, per avere la sua piena attenzione. Mi lancia una sfida a cui rispondo poco cavallerescamente. Lasciando da parte ogni cautela decide di venire a prendermi. Da qui non riesco a vederlo, ma posso sentire gli zoccoli dei cavalli sullo sterrato. Dovrò farmelo bastare.
Rinnova la sua sfida, e grazie alla sua voce ora so dove invocare la mia trappola magica. "Fer Kor, coglione!" gli grido, rilasciando il poco potere che mi resta.

Lanciare alla cieca dev'essere la mia specialità: passano pochi istanti ed ecco la rete viscosa piombare addosso a Lord Keitel e al suo cavallo, immobilizzandoli. Stavolta non è una semplice pietra scagliata da un bambino spaventato. Quella, Wilhelm, è la tua bara.
scritto da Guelfo da Flavigny , 23:59 | permalink | markup wiki | commenti (1)
 
23 Agosto 517
Lunedì 28 Gennaio 2008

Vendetta

Nicolas si è appena scontrato con Loic e dall'espressione sconcertata sul volto deduco che ne sia uscito sconfitto. Solice si affretta a prendere il suo posto. Sembra ottenere, non senza fatica, risultati migliori. Sorrido. Apparentemente ho molto più in comune con i due Paladini che con i ragazzi di Caen. Loic, Eric, Julie... partecipano alla lotta senza soffermarsi sulle implicazioni più sottili, non si curano del quadro generale, di prospettive più ampie rispetto alla necessità o agli impulsi del momento.

Apparentemente.

Nicolas e Solice si affannano a tributare i giusti onori funebri a due vili e ipocriti bastardi. Perchè lo fanno? Per pietà? Per giustizia? Perchè quel sangue è il primo a macchiare le loro mani, e dunque per imbarazzo, per rimorso...per paura? Quando lo stendardo immacolato della Fede infine si tinge di vermiglio, sì è disposti a seguirlo con la stessa devozione? Si è disposti a portarlo con la stessa fierezza?
Stendardi non più immacolati, mantelli ancora candidi...

...candidi quanto marci e luridi furono i cuori di chi li ha portati: spacciano per purezza, onore e orgoglio quel che in realtà è solo lebbra, crudeltà e vergogna. Loic li avrebbe resi dei sudari di gran lunga più appropriati. Noi che abbiamo conosciuto il loro vero volto, noi che per dieci lunghi anni abbiamo atteso la nostra vendetta, noi sappiamo vederli per quello che sono. E li sapremo PUNIRE.

Ho ancora con me il vessillo che Lord Albert Keitel lasciò a Flavigny. Presto, molto presto, farò in modo che possa riprenderselo.


scritto da Guelfo da Flavigny , 22:57 | permalink | markup wiki | commenti (4)
 
23 Agosto 517
Mercoledì 16 Gennaio 2008

L'Eroe

Eccoci qui, esausti, feriti, coi nervi a pezzi per l'incessante minaccia che grava su di noi, per l'Orrore diabolico di cui i disgraziati che siamo venuti a salvare sono divenuti incolpevoli araldi. Eccoci qui, ad apprendere da due miserabili scherani che il nostro Loic è caduto in mano al nemico. Cosa lo avrà mai spinto ad agire in modo così sconsiderato, così temerario? Possibile che le parole che gli ho rivolto a Laon abbiano a tal punto ferito il suo orgoglio da indurlo a voler dimostrare il suo valore ad ogni costo? Possibile che la reazione di Desireè lo abbia fatto sentire ancora più incompreso? In questo momento di sconforto guardo Solice, serena, accordare misericordia ai nostri prigionieri. Provo rabbia, rabbia perchè stiamo perdendo tempo. Rabbia perchè uno dei due ha crudelmente aggredito mia sorella, rabbia perchè Loic dovrebbe essere qui a fargliela pagare e invece non c'è, prigioniero o forse...forse... Ma c'è qualcosa negli occhi di quella ragazza, una scintilla di speranza che riesco a intravedere nonostante la rabbia, la paura, il rimorso.
Mi rincuora. Vada come vada, faremo quello che siamo venuti a fare, ancora una volta, a maggior gloria degli Dei.
E Loic, se speri di varcare da solo le soglie dell'oltretomba, fiero in volto come ogni eroe caduto in battaglia... ti sbagli di grosso. Ti riporterò, ti riporteremo indietro, o insieme a te raggiungeremo Abel in seno a Kayah.
scritto da Guelfo da Flavigny , 01:29 | permalink | markup wiki | commenti (2)
 
19 Agosto 517
Lunedì 17 Dicembre 2007

Nicholas

Solice ha insistito molto affinchè fosse lui a venire...è comprensibile che in questo momento voglia avere al suo fianco una figura rassicurante. Sono stato decisamente troppo esplicito ieri sera con Quart, e del resto mi risulta quantomai difficile restare lucido con tutto quello che sta capitando. Pazienza. Se come spero Shaft si è rintanato alle Parole d'Oro, non sarà certo un Paladino in più a impedirmi di amministrargli il genere di sofferenza che merita.
scritto da Guelfo da Flavigny , 19:09 | permalink | markup wiki | commenti (0)
 
18 Agosto 517
Martedì 11 Dicembre 2007

Di buoni propositi...

...è lastricata la via dell'Inferno. Ho dato fiducia a Loic per l'ultima volta, sperando che in quella zucca marcia che ha al posto della testa ci fosse rimasto un briciolo di ragionevolezza. Sono stato ripagato con un torrente di insulti e le solite infantili minacce. "...sfiderò a duello, con la mia arma..." Non c'è niente di più triste di un villano che si mette in testa di fare il cavaliere, vaneggia di duelli e neppure sa che sta allo sfidato la scelta delle armi. Specie se il villano in questione è tardo di mente al punto da non trovare nelle sue idiozie motivo alcuno di vergogna.

Mi chiedo cosa sperassi di ottenere a cercare di parlargli da uomo a uomo. Non nego di essermi sentito in colpa per la conversazione avuta con Peoh. Non è stato leale nei confronti di Loic, per quanto lui non abbia mai fatto alcunchè per guadagnarsi lealtà, amicizia o rispetto. Di conseguenza mi sono sforzato di concedergli almeno una chance per dimostrarsi diverso e migliore rispetto all'idea di bambinone viziato, ottuso, violento e vile persino nelle spacconate che di lui mi sono fatto in questi mesi. Glielo dovevo, ma è stata una deprimente perdita di tempo. Non mi sono mai sbagliato sul suo conto, si merita in pieno quanto di male ho detto e pensato di lui, e la "conversazione" di oggi per me ne è la prova inconfutabile.

Dunque questa è la fine di un'amicizia che lui riteneva dovuta, di cui molte volte si è mostrato indegno con atti e parole, e che per me non era altro che una stanca sopportazione. Nelle prove che verranno non dovrò fare affidamento su di lui meno di quanto non dovessi già fare in passato, e con minore amarezza. Ben poca perdita.






scritto da Guelfo da Flavigny , 16:52 | permalink | markup wiki | commenti (4)
 
11 Agosto 517
Domenica 21 Ottobre 2007

La cattura di Pedro

Stava andando tutto secondo i piani: un lavoro rapido, pulito e soprattutto discreto. Quello che ci voleva per meglio disporci alla difficile impresa che dovremo compiere stanotte.

Non fosse stato per i Navar.

Che Loic provi piacere ad infierire sugli inermi non è una novità. Da bambino era il suo passatempo preferito, da adulto è stato addirittura il suo mestiere. E nella vita avventurosa che è seguita ha dimostrato innumerevoli volte che la brutalità, specialmente quella non necessaria, è parte della sua natura: pavido (e il Cielo sa se ne ho fatto le spese) quando si tratta di affrontare i nemici faccia a faccia, con quanto entusiasmo si avventa su un avversario già impegnato, o ferito, o disarmato, per farne scempio! E se questo significa mettere in difficoltà i compagni (favorendo ad esempio la fuga di un prigioniero, salvo poi massacrarlo gratuitamente dopo che è stato ripreso), che importa?

Se non altro stavolta non toccherà a me l'ingrato e inutile compito di fargli la ramanzina: tra Quart, Solice e la povera Desireè, Loic avrà la sua abbondante razione di rimbrotti.

Il gesto di Eric invece è stato un fulmine a ciel sereno. L'ho sempre ritenuto un uomo truce e spregiudicato sì, ma di buon senso. Un guerriero insomma, non un macellaio. Infierire su un prigioniero indifeso, senza alcuna ragione, col rischio anzi di ucciderlo prima che potessimo interrogarlo! Per giunta sotto gli occhi di Padre Quart... chissà che gli è passato per la testa. Una mezza idea ce l'ho: i Navar hanno fatto una scommessa su chi dei due avrebbe messo per primo le mani addosso a Pedro Larsac. Questo in effetti spiegherebbe l'altrimenti incomprensibile condotta di Eric, e contestualizzerebbe il raptus di follia sanguinaria del fratello.
Una seconda possibilità è quella della tara familiare, i cui sintomi avrebbero iniziato a manifestarsi anche in Eric. Hmmmmm. Ora che ci penso lo stesso Eric qualche settimana fa mi ha accennato di una questione su cui avrebbe gradito il mio parere. Non c'è stato poi il tempo materiale per discuterne, ma potrebbe fornirmi gli elementi che corroborerebbero questa pur affascinante ipotesi.





scritto da Guelfo da Flavigny , 18:04 | permalink | markup wiki | commenti (6)
 
5 Agosto 517
Sabato 1 Settembre 2007

Jarel

Che spreco. Quanta scienza, quanta determinazione, quanto talento andranno perduti. Non ho avuto un briciolo di compassione per Bellamy, e neppure per la sua sventurata compagna: ho salutato la loro fine con crudele soddisfazione, certo che i loro supplizi avrebbero placato per un po' la mia sete di giustizia nei confronti di Albert Keitel e dei suoi scherani. Ora, ad un anno di distanza, questa donna sta andando incontro allo stesso destino, e... provo una grande pena. E' stato l' amore cieco e intransigente per la conoscenza a condurla fin qui? E' stata la vanità, il desiderio di elevare se stessa oltre i confini della propria natura, a dispetto di ogni ragionevolezza? Qualcosa mi dice che non è così, non solo. Mi chiedo chi o cosa abbia fatto nascere in lei un tale disprezzo per questo mondo e per coloro che lo abitano: possibile che qui non abbia trovato nulla che valesse la pena di essere preservato, possibile che gli affetti che germogliano perfino nel più arido dei cuori non abbiano per lei alcun significato? Questa Realtà non è una prigione, Jarel, non più di quanto lo siano i mondi lontani in cui tu contavi di trovare la libertà. Questa Realtà è la nostra Casa, la tua Casa, e tu l'hai ripudiata.
scritto da Guelfo da Flavigny , 20:00 | permalink | markup wiki | commenti (0)
 
4 Agosto 517
Venerdì 31 Agosto 2007

I confini dell'Evocazione

Dovrei sentirmi sollevato. Il famigerato Monaco è nelle nostre mani, così come i suoi sciagurati discepoli. Eppure...non riesco a non pensare all'orrenda bestia, al mio sangue che morso dopo morso tingeva di vermiglio le sue viscere. Alle sue sembianze inconcepibili, svelate dal colpo mortale di Peoh. All' Inferno da cui è stata richiamata, a quanto è sottile e fragile la membrana che lo separa da questo mondo. Io stesso, se scienza e inclinazione non mi facessero difetto, potrei aprire una breccia e lasciare che simili mostruosità vi sciamino attraverso. E come me chissà quanti altri. Sono turbato, sì, ma non dalla paura, non solo. C'è una differenza abissale tra questa Evocazione Demoniaca, frutto di un calcolo esatto e consapevole, e quella scatenata dall'imperizia di Bellamy Collorotto. Se per la seconda ho provato mero disgusto, per questa mi sorprendo a provare una punta d'invidia. Così come una parte di me prova ammirazione per la perfezione della Cappella del Sigillo, quali che siano i suoi scopi ultimi. Attrarre e quindi imbrigliare le manifestazioni più pure e potenti degli infiniti mondi che al nostro aderiscono: se fosse questa la via per giungere al traguardo ultimo dell'Evocazione, al suo più grande trionfo? Mi torna in mente Auguste Bertrand e la passione con cui indagò i misteri del Logaeth. Che fascino mai potè trovare un uomo di così impareggiabile ingegno in una materia di studio tanto maligna e repellente? Intravedeva forse possibilità che sfuggono a menti meno acute, promesse di grandezza destinate ai pochi in grado di guardare all'Altrove con animo impassibile, purgato dell'istintivo timore per Ciò-che-Qui-non-è? Che dire poi di Alec Moreville, imperturbabile come può esserlo chi per molti anni ha esercitato il proprio dominio su forze ben al di là dell'umana comprensione? Infine Speer, e questo Monaco. Da quel poco che ho potuto vedere e leggere sembrano individui posati, razionali. Ha davvero senso liquidarli come dei poveri dementi votati alla propria e all'altrui sciagura? E se così non fosse, cosa sanno costoro che schiere studiosi in apparenza altrettanto validi continuano ad ignorare?

Idiota di un Guelfo, sembri il Sette di Picche redivivo, proprio tu che Litha l'hai visto dal posto d'onore...e non è che sia passato tutto questo tempo! Visto che te lo sei scordato ti rinfresco io la memoria: hai fatto una Rinuncia, ed è solo grazie a quella che hai potuto mettere le mani sull'Arcano; e stai pur certo che al posto tuo ciascuno di questi luminari che tanto invidi sarebbe rimasto sul trono di Marduk fino a consumarsi le chiappe. Ti è costata cara, va bene, e ancora ti brucia...ma sai benissimo che ne è valsa la pena e quindi piantala una buona volta con queste stronzate da apprendista stregone.
scritto da Guelfo da Flavigny , 04:39 | permalink | markup wiki | commenti (0)
 
3 Agosto 517
Sabato 14 Luglio 2007

Il ruggito del coniglio

Ha ragione Solice, stanotte gli Dei vegliano su di noi. Abbiamo fatto bene a non perdere neanche un istante, a colpire duro prima che il nemico potesse alzare la guardia. Dobbiamo ringraziare il buon Sir Ratel per averci dato credito ed essere intervenuto con grande rapidità, sfidando l'ira del Barone. (Gli si dovrebbe in verità riconoscere l'ulteriore merito di aver popolato questa città di splendide fanciulle, ma non è il genere di apprezzamenti da farsi ad un uomo che ha in casa tre ferri per ogni figlia: non c'è bersaglio migliore per farci pratica della zucca di un damerino.)

Ma il vero artefice del nostro successo è Benton, sia per il ruolo indispensabile di "sponda" con il Capo delle Guardie, sia per l'incredibile lavoro sul campo. Non ha dato tregua al fuggitivo, e quando questi si è voltato ad affrontarlo sì è difeso con le unghie e coi denti, letteralmente. Di rado ho visto una simile determinazione in un combattente ormai spacciato, e persino un osso duro Rochefort deve essere stato preso alla sprovvista... d'altronde come poteva il lupo aspettarsi di finire sbranato da un coniglio?

scritto da Guelfo da Flavigny , 16:39 | permalink | markup wiki | commenti (0)
 
Luglio 517
Martedì 12 Giugno 2007

La vendetta di Marduk

Devo essermi assopito: è inevitabile, sono ancora spossato dalle fatiche di questo mese frenetico, e la notte non mi concede che briciole di sonno rosicchiate dagli incubi. Hai bisogno di riposo, Guelfo... ma non ora. "Lei" ti sta ancora braccando, e aspetta paziente il momento in cui ti farai cogliere con la guardia abbassata. Cerca di restare vigile, non manca molto all'alba.

Mi aspetto che Lucius sia lì accanto a me, mi aspetto di incrociare il suo sguardo di disapprovazione per aver violato la consegna del turno di guardia, ma non c'è. Mi guardo intorno. I miei compagni dormono pacificamente, il Cielo sa quanto li invidio, e di Lucius nessuna traccia. Si sarà allontanato per sbrigare le sue faccende, mi dico, e sapendomi stremato non ha avuto cuore di svegliarmi.

No. Non sarebbe da lui. L'orizzonte sembra tingersi di rosso, che finalmente stia giungendo l'aurora? Fesso di un Guelfo, stai guardando a occidente. La verità è che sei rimasto da solo, come nei tuoi incubi. Quel bagliore sinistro annuncia un giorno di dannazione e di orrore, un giorno che tu non vorresti veder sorgere, mai. Tranquillo, non potrai: "Lei" è tornata, puoi già sentire i passi svelti alle tue spalle. Tra poco sarai morto.

"Bes Ek Jex!", esclamo, stringendo il prisma nella destra e sfiorando lo specchio incastonato nella cintura con la mancina, come ho visto fare a Vaenar. "Questo incantesimo ti consentirà di affrontare avversari contro cui non avresti alcuna speranza". Prego gli Dei che abbia ragione, che il Potere non mi tradisca come ad Antisse. Quindi impugno le armi, e con me i tre simulacri apparsi al mio fianco, il loro volto spettrale contratto nella la stessa smorfia di paura, di rabbia. Ci voltiamo. "Facciamo vedere alla troia preistorica come combatte Guelfo da Flavigny", mormoro ai miei silenziosi alleati.

L'attacco della sacerdotessa del Caos Primitivo è veloce e implacabile, i suoi orridi artigli non mi squarciano la gola per puro miracolo. Come accadde nella notte traditrice di Rigel, Dytros costringe le mie membra a reagire alla disperazione, ed è con prontezza preternaturale che scarto, proteggendomi dal colpo e al tempo stesso confondendo la strega grazie alla rifrazione magica. "Lei" è ancor più terrificante di come la ricordavo, trasfigurata dalla furia demoniaca che consuma la sua anima. Chiamo a gran voce i miei compagni mentre porto un contrattacco troppo timido per sortire effetti. Sto ancora gridando quando torna a farsi sotto, e riesco a malapena a tenerla a bada con la daga.

Stavolta però commette un errore. Si è lasciata sviare dai miei simulacri, per un istante mi offre il fianco: è la mia unica occasione, non posso sprecarla. Affondo con rapidità e precisione, e la lama si fa strada tra le costole fino a trovare il suo cuore marcio. "CREPA!"
Non c'è più paura nel mio grido, solo ira e trionfo. Ora sai come ci si sente, maledetta.

E' allora che svanisce, e con "Lei" il cielo vermiglio, la campagna immersa nell'oscurità, le braci dell'accampamento, i compagni addormentati. Apro gli occhi e vedo su di me il volto preoccupato di Bernard. Dunque si è trattato solo di un sogno.

Credevi davvero di averla sconfitta una volta per tutte, di aver superato in valore Net e Sir Thomas? Le solite fanfaronate, Guelfo. Nel mondo reale ti avrebbe fatto a pezzi ancora una volta. Sei solo un povero illuso.

Qualcosa, però, non torna. Il mio Potere ha reagito a ciò che accadeva nel sogno, lo sento fluire e disperdersi come se avessi davvero pronunciato l'incantesimo. Cosa può significare? Che l'emozione è stata tanto forte da farlo sprigionare? Sembrerebbe l'ipotesi più ragionevole, eppure...

Non è forse reale la Chiave che Samuel in sogno mi ha donato, e che Solice porta con sé? E quella ricevuta da Quixote? Non è forse attraverso i sogni che i nostri predecessori ci hanno consigliati, guidandoci fino al compimento dell'Impresa? Non è tramite un sogno che Desireè avrebbe dovuto liberare Net? Non è in sogno che la Furia e il Coraggio hanno infine abbattuto il Guardiano?

E quindi lo scontro appena affrontato, così come il suo lungo preludio di incubi, altro non sarebbe che l'ultima rappresaglia di una Tenebra ormai sconfitta. Come Etemenanki indica al Profeta l'inizio della Strada Maestra, così Marduk invia la sua Campionessa prima a minacciare, poi a punire il Cercatore una volta che il cammino si è concluso e la Scelta è stata fatta. Se così fosse, allora è stata proprio la Scelta a darmi la forza di resistere laddove ero caduto, di prevalere laddove fui sconfitto.

Prima di sprofondare nuovamente nel sonno ringrazio chi, in Cielo e in terra, mi ha aiutato a Scegliere la Luce. Più tardi, quando ormai l'orizzonte ad est s'è fatto azzurro, riapro gli occhi; non è stato un incubo a destarmi. Lucius mi sta scuotendo col suo sguardo pieno di disapprovazione. "Hai insistito tu per coprire anche l'ultimo turno. Gli altri si stanno svegliando, vedi almeno di farti trovare in piedi."
"Quasi quasi ti preferivo nel sogno." borbotto.
scritto da Guelfo da Flavigny , 18:06 | permalink | markup wiki | commenti (0)
 
23 Giugno 517
Venerdì 8 Giugno 2007

Una promessa da mantenere

Cari amici,

per Grazia e secondo il Volere degli Dei abbiamo conquistato l'Arcano. Celebrare Litha in nome di Harkel forse ci ha consentito di emendare i dubbi, gli errori, le paure di un popolo che intuì la Luce ma non seppe distinguerla dalle tenebre. E se così è stato, allora abbiamo dato un senso pieno alle speranze che un tempo animarono quei cuori incerti, abbiamo infine colmato il baratro che per secoli impedì loro di giungere alla Verità.

Ora che l'Impresa è compiuta, ora che il voto che pronunciai sulla tomba di Valerie è sciolto, sono chiamato ad onorarne un altro. Durante la mia permanenza alla Cantina di Clelie ho conosciuto una fanciulla, Nailah, dolce quanto sfortunata. La sua testimonianza separa un vile assassino dall'impunità, e costui non le lascia quartiere. Ha già ucciso i suoi cari; ora attenta alla vita dell'ultimo fratello rimastole, sperando in questo modo di stanarla dal nascondiglio che Vaeran, Marin e Mara le hanno fornito. Le ho dunque promesso che una volta conclusa la celebrazione di Litha sarei tornato a Rigel, per aiutarla a risolvere la questione una volta per tutte.

Il vigliacco è un malvivente conosciuto a Rigel come il Caporale per via del suo passato di guardia corrotta. C'è di più: è grazie a lui che il 10 di Picche ha conquistato "le chiavi nere" della città, guadagnandosi la sua fiducia come luogotenente e manovrando lui e la sua organizzazione da una posizione defilata. Sir Marcus a malincuore mi ha confidato che difficilmente la vicenda potrà mai essere risolta dalla giustizia cittadina per via della rete di connivenze di cui il Caporale gode da una parte (connivenze che hanno consentito ai Picche di monitorare i nostri spostamenti in città), e per l'omertà a cui sono costrette le sue vittime dall'altra.

Dunque non appena possibile partirò per Rigel. Se qualcuno di voi decidesse di accompagnarmi avrà la mia gratitudine, visti i pericoli che mi troverò ad affrontare.
scritto da Guelfo da Flavigny , 03:53 | permalink | markup wiki | commenti (8)
 
21 Giugno 517
Lunedì 28 Maggio 2007

Sul Trono di Marduk

Etemenanki e Marduk, il Profeta e il Cercatore. La Verità come dono del Dio, la Verità come conquista dell'uomo. La Strada Maestra ci ha portati qui, a celebrare il Solstizio come gli eroi dei tempi remoti. Una forza ineffabile e opprimente pervade queste pietre, posso sentirla fluire man mano che i Sette prendono posto: è' Litha, compimento della cosmica promessa di rinascita, che ci chiama. Bart, Quorthon, Vaenar, Marin, Quentin, Samuel, Net. Mia dolce Nailah. Questo è per voi.

Questo è per te, Valerie.

Infine il Coraggio e la Furia stringono la chiave del Cercatore. Dentro di me il Potere si scuote come un'onda di marea: il Guardiano ha raccolto la nostra sfida, è giunto il tempo dell'ultima battaglia.

Trono -Immagine 1
scritto da Guelfo da Flavigny , 13:29 | permalink | markup wiki | commenti (1)
 
19 Giugno 517
Giovedì 24 Maggio 2007

Il Male

Vengo destato dalle grida concitate di Bernard e Quixote. I lupi ci stanno attaccando, come già accadde nel Bosco delle Falene. Mi alzo lentamente, le gambe doloranti per la marcia serrata a cui siamo stati costretti. Ho difficoltà a mettere a fuoco ciò che sta accadendo: ombre indistinte si agitano alla luce dei fuochi, e le voci allarmate dei miei compagni sono soffocate dal latrare rabbioso delle bestie...è tutto così confuso, forse sto ancora sognando. Mentre cerco a tentoni la spada sento un altro grido, alle mie spalle. "Attento Guelfo, sta arrivando!" E' la voce di Julie? Mi volto lentamente, lottando contro l'ottusa resistenza delle membra intorpidite...e LEI è lì, ad un passo da me.

I suoi occhi ardono di una brama inconcepibilmente antica, che non conosce appagamento se non nella violenza più cieca, nella crudeltà più spietata. Precipito nella follia di quei lampi vermigli, e per in un istante...vedo. E' di fronte a me, evidente, innegabile. La ragione per cui si è compiuta ogni caccia che dall'inizio dei Tempi ha insanguinato questo mondo. Il seme di ogni stupro, di ogni assassinio. L'esaltazione gioiosa, l'impareggiabile felicità che premia il forte quando schiaccia i deboli, una pienezza che supera la natura bestiale e quella umana per approssimare il Sacro. E' Marduk, è Azatoth, è il Caos Primitivo, e sta per uccidermi.

Occhi rossi -Immagine 1
scritto da Guelfo da Flavigny , 12:47 | permalink | markup wiki | commenti (1)
 
13 Giugno 517
Lunedì 7 Maggio 2007

Amon!?

La misteriosa parola pronunciata nel dormiveglia da Rosalie durante la sua ultima convalescenza ...che sia il nome di un uomo, o magari di un luogo? Che possa rivelarsi un indizio utile alla liberazione di Net? Vale la pena tentare e chiederglielo al nostro prossimo incontro.

Interrogativo -Immagine 1
scritto da Guelfo da Flavigny , 22:50 | permalink | markup wiki | commenti (1)
 
13 Giugno 517
Lunedì 7 Maggio 2007

Solice sta bene!

E' stato un piacere rivedere la piccola Solice, dopo esser stati in pena per lei per più di un mese. E' sfuggita per un pelo ad un ignobile tentativo di assassinio, ed è ancora ammaccata per la terribile caduta, ma grazie agli Dei si sta rimettendo. Ed è rimasta la giovane Paladina che abbiamo imparato a conoscere, lucida e saggia, più salda e determinata delle sue due sfortunate consorelle. Ha subito preteso di venire aggiornata, e lei stessa ci ha messo a parte degli eventi a cui ha preso parte in prima persona...spero che il Marchese le consenta di accompagnarci nell'ultima tappa del nostro viaggio, gli Dei sanno se avremo bisogno di lei.

Lady Solice Kenson...molte sono le cose che ci hai tenute nascoste, forse per paura di essere giudicata per i tuoi natali e non per i tuoi meriti. L'imponenza del Castello di Valamer, la magnificenza del Palazzo...i miei compagni, come me, sono rimasti stupefatti.

Anche se, ad esser sinceri, tutte le meraviglie viste qui a Beid impallidiscono di fronte alla luce smeraldina degli occhi di Yera. Poche possono vantare una bellezza così perfetta da lasciare chi le ammira confuso, abbacinato, in preda ad un dolce sconcerto...è il genere di donna per cui un uomo affronta le tenebre notturne, l'acciaio in pugno e il fuoco nel petto, pallido di gelosia e pronto a far strage dei rivali.

Yera OcchiVerdi - Immagine 1
scritto da Guelfo da Flavigny , 16:20 | permalink | markup wiki | commenti (0)
 
12 Giugno 517
Lunedì 7 Maggio 2007

Successo!

Finalmente, dopo lunghe ore di studio e innumerevoli tentativi andati a vuoto (che mi hanno esposto, manco a dirlo, al facile scherno dei Navar e di Julie) sono riuscito a compiere l'Incanto! Dopo aver prononunciato le Rune "Bes Es Jex!" un simulacro è apparso al mio fianco. Loic è rimasto a bocca aperta...e devo ammettere che io stesso sono stato colpito dalla perfetta somiglianza dell'illusione al vero "me". Sono costrutti magici estremamente delicati, e svaniscono al più lieve contatto...dovrò tenerlo a mente quando affiderò loro la mia vita in combattimento.
In ogni caso sono ben lungi dal padroneggiare la Rifrazione Magica, e dovrò ancora sudare parecchio sullo scritto di Vaenar prima di poter convocare più simulacri contemporaneamente. Nonostante il tempo ci incalzi, una parte di me spera di poter sostare a Valamer quanto basta per consentirmi di perfezionare questa tecnica... al di là della soddisfazione puramente intellettuale, presto dovremo affrontare di nuovo il nemico, e per allora vorrei poterla impiegare con la massima efficacia.

illusione -immagine 1
scritto da Guelfo da Flavigny , 14:34 | permalink | markup wiki | commenti (2)
 
30 Maggio 517
Lunedì 7 Maggio 2007

I doni di Samuel

Ho risposto correttamente (per quanto la soluzione "semplice" dell'enigma continua ad eludermi) al quesito di Samuel, e l'anziano Cercatore mi ha dato due strumenti per portare a compimento l'Impresa. Il primo è una trascrizione integrale del manoscritto di De Flay, completa di dettagliate spiegazioni sull'impiego dei simboli Ogham e dei loro influssi sui diversi Piani dell'Esistenza. Pur non avendo il valore storico del frammento recuperato nelle catacombe del Vecchio Cimitero, è una miniera d'oro di conoscenza, e non appena avrò perfezionato il mio controllo della Rifrazione Magica mi dedicherò al suo studio.

Il secondo oggetto ha tutta l'aria di un altro enigma. Samuel lo ha chiamato "Geolabio", e da quel che ho capito dovrebbe essere una sorta di mappa
che indica il luogo dove sveleremo l'Arcano. E' una plancia di legno squadrata con diverse perforazioni, quattro perni situati nei pressi dei vertici, e quattro asticelle rimuovibili anch'esse perforate in più punti. Le asticelle riportano numerose annotazioni di Samuel circa i punti di attacco al Geolabio, la direzione di provenienza dei Sette, alcuni simboli Ogham, il senso di lettura delle asticelle stesse. Stando a Samuel questa è la riproduzione con mezzi di fortuna di un originale assai più preciso e raffinato, ahinoi caduto nelle mani del nemico. Il Geolabio di Samuel è oltretutto incompleto, il pezzo mancante è nelle mani del Fante di Quadri e in questo senso si spiegherebbe la richiesta di Quorthon di liberare "il prigioniero di Valamer".

Ora non resta che proseguire nel nostro viaggio e pregare che quanto accaduto in sogno a Desireè non abbia prodotto danni irreparabili.

Tomo -Immagine 1

Astrolabio -immagine 2
scritto da Guelfo da Flavigny , 13:44 | permalink | markup wiki | commenti (0)
 
30 Maggio 517
Sabato 7 Aprile 2007

Il doppio sigillo

Ho pensato e ripensato alla soluzione dell'enigma, cercando di immaginare in che modo l'abitante di Kler-Vahl potesse inviare il proprio stampo, e in che modo il Cercatore potesse recuperarlo dal pacchetto. Ci ho messo un po', e alla fine mi sono convinto che questa eventualità è del tutto impossibile. In preda alla frustrazione, ho riesaminato tutti i dati a mia disposizione, a caccia di quello rilevante. Per costringermi ad abbandonare la sterile pista dello scambio di stampi ho ipotizzato il "villaggio minimo" costituito da due soli abitanti. Se non è possibile inviare e/o ricevere gli stampi, o aprire il sigillo senza avere il relativo stampo l'unica azione significativa che tanto il mittente quanto il destinatario possono compiere è apporre il proprio sigillo sul pacco. Dopo aver letto e riletto la breve lista dei sei dati, ecco che incappo in uno su cui non mi ero soffermato:
lettere e pacchi possono essere chiusi con uno o più sigilli. Uno o più...

Immagino l'abitante di Kler-Vahl che usa il proprio stampo per chiudere il sigillo sul pacchetto. Il messo lo consegna al Cercatore, che a questo punto appone il PROPRIO sigillo sul pacchetto, e lo rimanda indietro. Il mittente originario a questo punto toglie il primo sigillo dal pacchetto usando il suo stampo personale,
e lo invia una seconda volta al Cercatore: sul pacchetto adesso c'è solo il sigillo del Cercatore, che potrà così utilizzare il proprio stampo per aprirlo.

Non c'è altra soluzione.
lettera sigillata
scritto da Guelfo da Flavigny , 13:52 | permalink | markup wiki | commenti (0)
 
30 Maggio 517
Sabato 7 Aprile 2007

Un nuovo enigma

Samuel ha deciso di mettermi alla prova. Il suo enigma mi separa dal privilegio che devo conquistare ad ogni costo. Ho giurato che sarei divenuto il Cercatore, l'ho giurato sul sangue di Valerie che gronda ancora delle mie mani. Sir Marcus, i suoi Paladini, il nostro Bart ci hanno sostenuti e difesi anche a costo della vita, consapevoli che gli Dei esigono il compimento dell'Impresa. Vaenar e Marin ripongono in noi ogni speranza, così come Net e tutti gli adepti di De Flay che attraverso l'ancestrale Etemenanki servono la Luce. Se fallissi, a me e ai miei compagni toccherebbe lo stesso crudele destino che ha travolto i nostri precursori... alcuni morirebbero, altri resterebbero menomati nel corpo e nello spirito, nessuno di noi troverebbe pace, da vivo o da morto.

E dannazione, non posso certo tornare da Nailah a mani vuote, per cui, Guelfo mio, finiscila con le chiacchiere e mettiti al lavoro. Stavolta Quixote non può correggere i tuoi errori: se vuoi venirne a capo devi affidarti tanto all'intuizione quanto al rigore del ragionamento.

Per risolvere un enigma è necessario individuare le informazioni critiche e scartare quelle inutili e/o fuorvianti. E per carità, niente supposizioni, bisogna lavorare solo su dati certi.

E di certo sappiamo che:

1) Gli abitanti di Kler-Vahl non possono uscire di casa a causa dei briganti.
2) Comunicano tra loro solo attraverso l'invio di messaggi e pacchetti portati da messi.
3) Ciascuno di loro ha ricevuto, alla nascita, un timbro unico e irriproducibile, che consente di sigillare messaggi e pacchetti. Ciascun messaggio o pacchetto può essere sigillato con uno o più timbri.
4) I messaggi e i pacchetti non sigillati vengono intercettati dai briganti: i messaggi vengono aperti e letti, i pacchetti rubati.
5) I messaggi e i pacchetti sigillati vengono lasciati passare. Un pacchetto può contenere anche un timbro.
6) Solo il possessore del timbro originario può rimuovere il sigillo da un messaggio o da un pacchetto.

Ora, un abitante del villaggio vuole mandare un pacchetto al Cercatore, anche lui nativo di Kler-Vahl (entrambi dunque possiedono un timbro). Come ci riesce?

Dovrò scoprirlo alla svelta.

Sigillo in ceralacca
scritto da Guelfo da Flavigny , 04:24 | permalink | markup wiki | commenti (1)
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