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25 Febbraio 518
Mercoledì 4 Marzo 2009

Lettera a Sir Arles Giuly

Data ad Albiach, il 25 di Febbraio 518

Fratello,

vi invio questa breve nota con la segreta speranza che quanto in essa riportato vi sia di utilità nel fare ordine nella Casa di Kayah di cui siete custode, e con l'occasione vi esprimo il mio più vivo dolore per la scomparsa di Padre Gremaud , possa la Dea accoglierlo tra i suoi figli diletti.

Sono stato chiamato da Padre Carolus Prymm, Vescovo di Wurzen, ad esercitare la funzione inquisitoria nella signoria di Albiach, dove avevano preso a risedere alcuni vostri conterranei che dichiarano di dipendere da un certo Bruno Malade e che sono stati segnalati per la detenzione di un "Pfhaegal", oggetto di natura blasfema e di immane pericolosità di cui ho disposto l'immediata confisca. Dalle testimonianza di costoro, che vi riporto in calce a questa, emerge un quadro piuttosto sconfortante su come tal Malade, che mi dicono eserciti una certa autorità sul vostro monastero malgrado il suo stato laicale, abbia ritenuto di affidare un fardello così pesante sulle spalle di una paladina certo volenterosa, ma troppo giovane ed acerba, e di un uomo d'arme sprovveduto in tali delicate questioni, in apparente spregio degli avvertimenti ricevuti persino dall'autorevole cattedra di San Peccato.
Nel rammentarvi che in situazioni come queste è imperativo allertare la diocesi di competenza, di modo che essa possa provvedere alla tutela dei fedeli in tal modo esposti a mortale minaccia, e nel farvi presente che chiunque venga trovato in possesso di un "Pfhaegal" senza autorizzazione è passibile, nel Ducato di Surok, dell'accusa di alto tradimento e di pratica blasfema, vi invito a censurare con severità le eventuali mancanze che troverete in chi ha disposto tale scriteriato corso d'azione.

Che la Luce di Kayah vi assista nella vostra opera di vigilanza,

Padre Baruch Tirpiz, Inquisitore e Cappellano del Collegio dell'Arcana Sapienza di Surok.

Hate Mail Immagine 1
scritto da Padre Baruch Tirpiz , 16:17 | permalink | markup wiki | commenti (1)
 
24 febbraio 518
Martedì 3 Marzo 2009

Trascorro spesso le ore della notte sulla torre della Cattedrale, nel mio piccolo laboratorio. Con l'avanzare degli anni il sonno si fa sempre più spesso desiderare, e credo che le ore di veglia che Pyros mi ha concesso meritino di essere impiegate nella ricerca e nello studio dell'alchimia.
Anche stanotte, come molte altre notti, mi trovo qui, con la sola compagnia del mio vecchio gatto Anacleto.
Sotto di me Laon dorme, le luci sono quasi tutte spente, e scorgo nella distanza i fuochi sulle mura del Castello del Barone. Sono quasi due anni ormai, dai fatti delle grotte, che ogni notte le mura del castello sono illuminate dai fuochi.
Mi piace il silenzio della notte, la solitudine agevola la concentrazione.
Eppure improvvisamente mi sento osservato da uno sguardo penetrante.
Il primo sentimento che provo è la paura. Paura istintiva, legata ai ricordi di quest'estate, quando quell'uomo che abbiamo imparato a chiamare Parrot Shaft è piombato su questa Cattedrale, ha ucciso il mio buon parrocchiano Matt, ferito due Paladini ed è volato via come se nulla fosse.
Mi guardo intorno, tremando all'idea di incrociare il suo sguardo assassino, con la mano stretta sul becco di un alambicco, come patetico strumento di difesa.
Ma gli occhi che incrocio non sono umani. Sono gli occhi rotondi e fissi di un gufo, che mi osserva attraverso il vetro della finestra.
Respiro, poi osservo meglio l'animale. E' un grosso esemplare di gufo reale, giovane ma già ben sviluppato. Le sue piume cangianti splendono nella penombra, la sua espressione è corrucciata, il becco sembra quasi azzurro.
"Benvenuto" mormoro con sollievo. Deve aver scelto questa torre come la sua tana. "Benvenuto, Gufo".
Continua a fissarmi, cerco di tornare al lavoro ma il peso del suo sguardo mi distrae.
Dicono che i gufi portino bene.
Sciocche superstizioni popolari, ma se dicessi in giro che un gufo mi ha fatto visita, stanotte, mi sentirei dire che è buon segno. Buon segno?
Mi direbbero che è il segnale che finalmente il vento sta cambiando, in questa sventurata città, e che l'arrivo di questo gufo, unito al lieto evento che domattina sarà annunciato durante la funzione, rappresentano la ritrovata benevolenza degli Dei.
Domani dovrò invitare i fedeli a pregare per Lady Carmen, che è stata benedetta dagli Dei con un'insperata gravidanza. L'annuncio ufficiale dell'evento sarà fatto dal Barone in persona, che finalmente può sperare in un erede della sua stirpe. Quando ho celebrato, questo autunno, il matrimonio tra Lady Carmen e il cagionevole Lord Rostand, onestamente non credevo che l'unione sarebbe stata feconda. Il figlio del Barone è gravemente ammalato, le sue condizioni sono molto instabili, e dopo lo scandalo che ha colpito sua sorella Lady Emmanuelle molti pensavano che la famiglia dei Beart si sarebbe estinta. Ma non sarà così. E' tempo per una nuova generazione.
Una buona notizia, finalmente. Una buona notizia dopo tante notizie terribili.
Eppure non mi sento tranquillo.
I gufi portano bene, ma il loro sguardo è inquietante. E Lady Carmen in dolce attesa è una benedizione per la Baronia, ma non riesco a gioirne con sincerità.
Con un solenne battito di ali, il gufo vola via dalla torre. Lo seguo con lo sguardo, avvicinandomi alla finestra, la sua sagoma nera scompare, poi riappare per un istante eclissando uno dei fuochi del castello, e svanisce ancora.
Che Pyros ci protegga.


Gufo - Immagine


scritto da Padre Gabriel , 11:32 | permalink | markup wiki | commenti (0)
 
23 gennaio 518
Mercoledì 4 Febbraio 2009

... ancora niente.

Sono passate più di due settimane da quando è stato ritrovato il corpo di quella fanciulla a cui hanno strappato il cuore. Due settimane di ricerche a tappeto, indagini, interrogatori. E non è emerso proprio un bel niente.
Sembra che l'assassino si sia volatilizzato.
Non ho visto il corpo della vittima, ma mi hanno descritto l'atrocità del delitto. Non posso accettare che un mostro capace di commettere qualcosa di simile sia ancora libero, in circolazione... chissà, forse è persino rimasto nei paraggi.

Ho parlato a lungo con Sir Navon, il promesso sposo della vittima. Lo avevo conosciuto in passato, quando aveva la fama di libertino e scavezzacollo... Adesso è un uomo che vive con dignità il suo tremendo dolore, senza lamentarsi o disperarsi. Si legge tuttavia nei suoi occhi la profondità del lutto che lo ha colpito, l'irrimediabilità, la... "disperazione".
Ho parlato con lui per raccogliere la sua testimonianza, per cercare di capire se c'è qualche dettaglio, magari minimo, a cui lui possa lì per lì non aver fatto caso, ma che magari si potrebbe rivelare utile per le indagini.... niente, niente di niente.
Tanto che ormai il Capitano inizia a perdere le speranze che il colpevole venga mai preso, e dedica sempre meno risorse alle sue ricerche.

Questa terribile storia mi ricorda quanto accaduto la scorsa estate, la morte così orribile di Nikel, quella povera bambina. Probabilmente la mano non è la stessa, per molte ragioni penso siano due assassini diversi. Tuttavia gli elementi di somiglianza tra i due delitti ci sono, eccome.
La crudeltà, le sevizie, la giovinezza e l'innocenza delle vittime prescelte. La strana... ritualità con cui in un caso la povera Nickel è stata dissanguata, e nell'altro Ludmilla è stata privata del cuore.

Mamma mia.
A volte penso che la vita sia davvero troppo breve e fugace, che la felicità sia così fragile che è davvero un delitto, un sacrilegio davanti agli Dei, non cercare di realizzare i nostri sogni, finchè è possibile.

Sono passati molti mesi da quando Desiree è partita.
In questi mesi ho lavorato duro, mi sono rimboccato le maniche, ho anche fatto un po' carriera, qui all'interno della Guardia, e le mie prospettive per l'avvenire sono buone.
Eppure la sera, quando torno a casa, e nelle lunghe notti di servizio, non faccio altro che pensare a lei. Ripenso a quell'unico meraviglioso bacio che ci siamo scambiati. Alla sensazione, così impossibile da descrivere, di averla vicina, di respirare il suo profumo.

Non sarò mai uno "abbastanza forte", temo. Sono fragile, fragile e indifeso davanti a lei. Posso essere temuto e rispettato da tutti, promosso nella Guardia, posso diventare "importante"... ma se penso a Desiree mi manca il fiato, mi mancano le parole, non esiste nient'altro che quel momento.

Chissà dove sarà, adesso. Se è ancora legata a quel gigante dall'aria truce e un po' stupida; chissà se, ogni tanto, pensa ancora a me.


Peoh Blood - Immagine 3

scritto da Peoh Blood , 16:24 | permalink | markup wiki | commenti (3)
 
6 gennaio 518
Mercoledì 24 Dicembre 2008

Sangue nella neve

Dei cacciatori hanno trovato il suo corpo nella neve. Non l'hanno toccata ma hanno suonato il corno ed io li ho raggiunti in fretta. Uno di loro, per misericordia, l'aveva coperta col suo mantello.
Ludmilla.
Mi sono avvicinato in silenzio, senza calpestare la scia di sangue sul terreno imbiancato. Piedi nudi, caviglie sottili e bluastre, una ciocca di capelli biondi congelati. Una mano. La sua... mano. Abbandonata e durissima, livida.
Ho faticato molto a trovare il coraggio di spostare il mantello dal suo volto. Due volte ho chiuso gli occhi, due volte li ho riaperti e finalmente li ho specchiati nei suoi, spalancati.
... Ludmilla, che cosa ti hanno fatto.
Sono crollato in ginocchio accanto a te, incapace di fiatare. Sopraffatto dall'orrore.
Soltanto ieri ridevamo insieme e progettavamo il nostro futuro, e tu eri viva e raggiante accanto a me.... poi sei svanita nella notte. Ed ecco dove ci hanno condotto tutte le nostre ricerche. A questo corpo livido, svergognato nel suo pudore, esposto agli occhi di tutti su una distesa ghiacciata di neve. Ti hanno strappato il cuore e l'hanno portato via.

Prego gli Dei che tu non abbia sofferto, ma è una preghiera vana, lo leggo nei tuoi occhi. Hai sofferto. Hai sofferto, hai sentito tutto, hai "capito" tutto.
Ludmilla mia. Riposa in pace...

Dei tutti, datemi la forza di vendicare la donna che amavo. Datemi di scoprire chi ha compiuto un simile scempio.
Datemi giustizia. O me la farò da solo.

Ludmilla - Addio (blog)
scritto da Andrè Navon , 16:36 | permalink | markup wiki | commenti (0)
 
16 dicembre 517
Venerdì 21 Novembre 2008

"Maledetta! Esci da questa casa e non farvi più ritorno".
Ecco cosa dovrei trovare il coraggio di dirti. "Vattene, sparisci, tu e quella maledetta collana che ti ha dato alla testa, che ti ha fatto sporcare il cuore di sangue, che ti ha trasformata in una donna che non riconosco più, che non è più mia figlia".

Non ce la faccio... Che gli Dei mi perdonino, non ce la faccio!
Lynn, figlia mia, che cosa ti è successo!
Quale perversa soddisfazione trovi nel seminare discordia, nello spingere l'uno contro l'altro uomini d'arme? Nel concederti a loro, ahimè ne sono certo, come l'ultima delle cortigiane? Perchè, perchè tutto questo?

Ai tempi in cui Alan Lee ti ingannò, quando passavi le ore a piangere nella tua stanza col cuore spezzato, ero io quello animato dall'odio. Io e tuo fratello avremmo dato qualunque cosa pur di ottenere vendetta.
Che questa sia la crudele risposta alle nostre preghiere? Che sia "tu", ciò che più abbiamo di caro, di prezioso, quel che abbiamo dovuto sacrificare per vedere il giovane Lee giacere in una pozza di sangue, senza vita?

Mio nonno Bert lo diceva sempre: "state attenti a quello che chiedete nelle vostre preghiere, perchè non è detto che vi piacerà vederle esaudite. State attenti, perchè gli Dei ascoltano... e puniscono".

Lynn, figlia mia, perchè, perchè!
Prima hai iniziato ad accompagnarti a quel giovane Broderik, quel cadetto. Lo hai spinto a sfidare Alan Lee, che lo ha sconfitto e ucciso. Poi è stato il turno di Hector, e anche lui ha incrociato la lama con Alan Lee, stavolta con successo. E Lee è morto.
Adesso è Sir Kleek l'uomo a cui ti accompagni. Domani chi sarà?

Vergognati, vergognati! Dov'è finito il tuo onore? Credi che sia un vanto sfoggiare i gioielli che ti regalano questi sporchi ricconi in cambio delle tue grazie?
E quella collana maledetta, quella collana da cui è iniziato tutto... toglitela, per gli Dei! Levatela da quel collo, una volta tanto!
Te la strapperei, se potessi, te la strapperei. Te la strapperei e la butterei nel Dymiras.
A volte, mentre ti guardo nei tuoi scandalosi andirivieni, scorgo un sinistro bagliore nella sua pietra più lucente. Lo stesso bagliore che trovo nei tuoi occhi un tempo così innocenti e adesso tanto freddi, crudeli.

Lynn, figlia mia, pentiti finchè sei in tempo.
Sfila dal collo quel gioiello, restituisci i doni che ti hanno fatto quei cavalieri, torna la ragazza che eri una volta. Se pensi che ormai sia troppo compromesso il tuo nome non importa, cambieremo città, abbandoneremo Achenar. Tutto quello che desideri.
Sei ancora giovane, puoi tornare in te, farti una famiglia, vivere nell'onore e nella grazia degli Dei.

Ti prego, Lynn... ti prego.


Diamante insanguinato (blog)
scritto da Mastro Luke , 10:35 | permalink | markup wiki | commenti (0)
 
3 dicembre 517
Martedì 11 Novembre 2008

Il vento cambierà ancora.

E' a te che rivolgo le mie preghiere, Maestro del Vento. Tu che mi hai insegnato a volare e mi hai condotta tra le nuvole, mostrando il coraggio, l'onore, la fede.

Oggi è nato tuo figlio.

Non sei più tra noi ad accoglierlo, la morte ti ha preso molti mesi fa. Eppure mai come adesso ti sento insieme a me, nei sogni, nel tepore di questo bambino, nel freddo che spinge contro le mie finestre.
Non ho mai pensato che sposare un Cavaliere fosse una scelta saggia. Sapevo che gli onori che ci erano riservati sarebbero stati caduchi, che presto o tardi il vento sarebbe cambiato e che chi prima si inchinava al mio passaggio chiamandomi Lady avrebbe avuto il suo turno per guardarmi sprezzante, per umiliarmi.

Il vento è cambiato, e molti hanno infangato il tuo nome, adesso che non sei più qui a difenderlo con il tuo sguardo e la tua spada. Ho dovuto abbandonare Anthien, cercare riparo nella casa paterna, dove mi ha accolta un coro di "te l'avevo detto", le lacrime di mia madre, il disprezzo dei miei fratelli.
Tanto in passato erano orgogliosi della mia scelta, tanto più in fretta mi hanno adesso voltato le spalle, e trasformato quell'orgoglio in vergogna.
Ma non li detesto per questo, li compatisco.
Perchè loro non possono capire.
Loro non sanno leggere il tuo sguardo negli occhi di nostro figlio. Non sanno vedere nelle sue manine sottili la presa salda che un giorno sosterrà la spada che fu tua, e che il Barone ha avuto l'onestà di restituirmi.
Sei stato chiamato "traditore", la tua compagnia annientata. Tutto ciò per cui hai lottato in questi anni, le missioni che ti tenevano così spesso lontano da me, la fede nel tuo incarico... tutto è stato disconosciuto. Ma il vento cambierà ancora.

Kilian, amore mio.

Niente è brutto come sembra. E anche questa ingiustizia finirà. Il tuo nome sarà lavato da ogni infamia, e il coraggio che hai sempre mostrato, fino all'ultimo, fino al momento in cui hai scelto di darti la morte, sarà sostegno per il nostro bambino, lo guiderà nella vita a testa alta. La sua strada inizia là dove un'altra termina.
Mi dicevi che un Maestro del Vento deve saper vivere tante vite diverse. In questo bambino che stringo a me c'è la tua vita. Nei sogni che faccio ogni notte, e ogni giorno, c'è la tua vita. Nella spada che ti è stata accanto in tante battaglie, e che combatterà ancora, c'è la tua vita.
Sei con me in ogni alito di vento, in ogni brivido, in ogni odore. Sei con me sempre, in questo bambino che porta il tuo nome, nel ricordo e nella fantasia.

Non rimpiango nulla, e so che sei orgoglioso di me.

Addio Maestri del Vento (blog)
scritto da Elianne Cross , 11:31 | permalink | markup wiki | commenti (0)
 
12 novembre 517
Giovedì 28 Agosto 2008

La donna senza cuore

Ricordo tutto, Andrè. Ricordo le scale, la penombra, le storie che raccontavi per spaventarmi. Anche questa volta hai provato a farmi paura, per tenermi imprigionata nei tuoi sogni. Ma non sono più la bambina che portava le trecce e ti seguiva ovunque tu volessi, non condivido più i tuoi sogni: ancora non l'hai capito? Ho fatto le mie scelte, e tu le tue... quando sarai pronto ad accettarlo?
"Diventeremo grandi, importanti, al nostro nome si inchinerà tutta Laon..." ricordi? I sogni di gloria, le promesse all'ombra della nostra vecchia torre scalcinata, le mani intrecciate... "Navon... Navon..." Ricordi? O custodisci soltanto i ricordi funzionali al tuo nuovo gioco? Ricordi ancora qualcosa?

No, non è piccolo il prezzo da pagare per quella gloria che ci eravamo promessi. Nè è stato semplice superare la ripugnanza di condividere il talamo con il vecchio barone, come sposa di suo figlio ormai infermo. Ma all'iniziale disgusto si è sostituita una strana simpatia, un misto di compassione e tenerezza per il giovanile entusiasmo che un uomo, che fino a poco tempo fa mi incuteva tanto timore, ha adesso iniziato a infondere in ogni suo tentativo di ingravidarmi, per garantire così una discendenza alla sua stirpe sfortunata.
Ma no, non è proprio simpatia.. con te posso essere sincera. E' orgoglio. L'orgoglio di vedere il Barone che si inchina davanti a me, trepidante come un adolescente, imbarazzato, umiliato nel suo bisogno di me, pronto ad assecondare ogni mio desiderio.
Sono passate soltanto poche settimane, eppure sembra passato un secolo da quando mi sono presentata in udienza da lui con la mia offerta. Ostentavo sicurezza, ma dentro di me tremavo. E invece è andato tutto come volevo, e adesso non resta che aspettare che le visite notturne del mio Signore diano i loro frutti. Prego che avvenga il prima possibile.
Non è certamente il modo più ortodosso, nè il più piacevole o elegante di diventare Baronessa. Ma è la strada che il destino mi ha messo davanti, e sono felice di aver trovato il coraggio di percorrerla.

Quanto al mio ufficiale marito, il povero Rostand è in condizioni orrende. Immobilizzato quasi del tutto, stenta persino a parlare, e ogni volta che prova a farlo sbava in modo disgustoso. Si vede dai suoi occhi che è ancora lucido, e non condivide quello che ha faticosamente definito "sacrilegio". Tuttavia sa di non potersi opporre, e conduciamo vite separate. Le rare volte che incrocio il suo sguardo mi vengono i brividi.
L'unica persona divertente, con cui trascorro gran parte delle mie giornate, è la dama di compagnia della Baronessina.
Lady Emanuelle è stata diseredata ed è, a quanto si mormora, destinata a terminare i suoi giorni in un convento. La sua dama di compagnia è rimasta qui ed è adesso al mio servizio: si chiama Imielle, è una ragazza allegra e sa sempre tutto di tutti. Se non fosse per lei, le giornate durerebbero molto di più. Ti piacerebbe... o forse no, non più... non adesso che hai battuto così forte la testa. E forse non è stata nemmeno quella la botta più forte.

Sono "la donna senza cuore", così mi dicevi... ma come vedi non mi sono dimenticata di te. Appena ho saputo del tuo incidente sono corsa qui a Navon, per sincerarmi che tu non fossi in pericolo di vita. Non lo sei, vero?
La ragazza che ti assiste, Ludmilla, dice che puoi sentirmi. Che capisci quello che ti dico, che sei semplicemente addormentato un po' più profondamente del normale, ma che ti sveglierai presto. Mi chiedo come faccia a saperlo. Dice che riesci a sorridere, che sorridi sempre quando lei ti racconta del villaggio di Luceen, di come procedono bene i lavori. Perchè a me non sorridi, allora? Sul serio quelle catapecchie e quei villici sono più importanti di me?

Sai, ho parlato al Barone di Luceen, come ti avevo promesso. Appena ti rimetterai, sarai ricevuto a Laon e investito della signoria di quel villaggio, che non sarà più necessario tenere nascosto. Il tuo stupido sogno si avvera... grazie a me.
...
Ah, adesso... *adesso* sorridi...
...
Io butterei tutto giù. Darei fuoco a quelle quattro case, scaccerei quei villici come cani randagi... è così Andrè, e tanto più li maledico adesso che ti vedo così pallido in questo letto. Per colpa loro, di quel tetto, di quei travi, di quegli stupidi contadini che non potevano ripararselo da solo. E maledico il fatto che sei un imbecille, un bambino mai cresciuto, un entusiasta... Perchè non usi mai il cervello? Perchè non ti rendi mai conto quando è il caso di smetterla? Perchè?
Anche quando fai il sant'uomo sei e resti un egoista.

E se tu non ti svegliassi più? Quanto assurda sarebbe la mia solitudine?

... non.... non ...

Quello che sto facendo è anche per te, per noi, per la nostra famiglia. Non devi morire adesso, perchè se resisti un altro po' riuscirai a diventare Lord, anche se non te lo meriti. Andrè, perchè adesso mi sembra che non te ne importi niente?
Eppure la meravigliosa luce del potere ha sempre attratto anche te. L'ambizione che ci accumunava... l'orgoglio... dov'è finito il fratello che mi parlava dei nobili, delle guerre e dei tornei? Delle armature splendenti, degli stendardi al vento... dov'è andato quel fratello? Che fine ha fatto?

...

Dopo due giorni socchiudi finalmente gli occhi... con lentezza torni alla vita. Cerco il tuo sguardo.
Mi riconosci, è un barlume, ma non è me che cerchi, non è me che vuoi vicina in questo momento. Sento i tuoi occhi mi oltrepassano, non ti basto. Capisco.
Raggiungo la porta, chiamo Ludmilla, le dico "si è svegliato".
Non faccio in tempo a finire la frase che lei quasi mi spinge per entrare, esultante. Si china accanto al tuo letto, ti prende la mano. Tu ricambi la stretta.
E improvvisamente so tutto.
Non ha senso, non lei, non una persona così insignificante. Eppure è come se il futuro mi passasse davanti, come se tu mi dicessi mille cose, con quello sguardo che mi evita, che cerca gli occhi innocenti - e sciocchi, e infantili - di quella popolana.
E' ora che io vada.
Sei vivo, ti rimetterai. E la prossima volta che ci vedremo sarà a Laon, nel mio palazzo. Quando tu, chissà, forse già sposato a questa insignificante Ludmilla, chiederai udienza al padre del mio sposo, per ottenere il privilegio di essere Dominus di Luceen. Sarò io a permetterti di coronare il tuo stupido sogno. Io che già porterò in grembo il futuro barone di Laon.
Addio, fratello mio. Non abbiamo altro da dirci.

Carmen Navon - Immagine 3 (blog)
scritto da Lady Carmen Navon Beart , 23:56 | permalink | markup wiki | commenti (0)
 
11 ottobre 517
Venerdì 18 Luglio 2008

... per avermi aiutata.... per avermi aiutata... per avermi aiutatA....

E' una donna.
Papà dice di non fidarmi, che anche questo è uno scherzo di cattivo gusto. Come minimo tra qualche giorno arriverà qualcuno a dirmi che l'ho rubata, o qualcosa del genere.
"Portala alle guardie... coi tempi che corrono.... non vorrei fosse una vendetta di quel tizio, un modo per far ricadere su di noi delle colpe che non ci appartengono".
Il Pavone. E' quello il problema.
Io non credo che sia una mossa per incolparmi di una cosa tanto assurda, tanto più che c'è questa lettera che chiaramente dimostra la mia buona fede. Ma certo questa è una collana di brillanti. Una collana di quelle che il Pavone ruba.
Mio fratello ha commentato soltanto: "e quindi il Pavone è una donna?"
E' sempre il solito...

Comunque eccomi qua, con questa collana assurda tra le mani.
E' bella, bella da morire. Il diamante che ha al centro brilla di una luce strana, che sembra provenga da dentro, piuttosto che riflettere quella esterna. Sono veramente belli, i diamanti.

Riuscirò mai a indossarla? Fuori dalla mia stanza, intendo. Riuscirò mai ad avere l'occasione per vestire un simile splendore? Papà mi guarda con uno sguardo strano, preoccupato. Penso che adesso maledica questa collana. Mentre io sento che il gioiello che tengo tra le mani rappresenta in qualche modo una "responsabilità".
No, naturalmente non posso dirlo a papà... nè a mio fratello. Non posso dirgli degli strani pensieri che mi attraversano la mente in queste ore.
Ma lo "sento", e so che questa collana costituisce una possibilità immensa. Il mio cuore resterà puro e luminoso come si dice nella lettera, e l'orgoglio di essere una persona speciale finalmente potrà emergere come è giusto che sia. Perchè io SONO una persona speciale. E questa collana, che sembra a momenti animata di vita propria, sembra dirmelo con tutto il suo splendore.

Onorerò la sua bellezza. Mi metterò al suo servizio, ed al servizio del mio intimo splendore.
Che cosa buffa, entusiasmante. Dovrei avere paura.... eppure sento soltanto euforia, sicurezza, sento che con questa collana indosso sarò... più di me stessa, come due persone in una. Splendide, coraggiose e forti.

Sono pronta.

Tulipano - Immagine 1
scritto da Lynn Cope , 02:27 | permalink | markup wiki | commenti (0)
 
8 ottobre 517
Lunedì 23 Giugno 2008

Lettera

Cara Bernadette,
ti scrivo dopo così tanto tempo perché solo a te posso chiedere aiuto, solo di te mi fido abbastanza. Ti prego di perdonare il mio lungo silenzio, e se non lo puoi perdonare spero tu possa almeno accettarlo e concedere riparo ai due piccoli ospiti che ti mando.
Questi bambini sono mio figlio Pip e Solletico, il figlio del mio domestico.
Ho bisogno che siano lontano da me, da Achenar, da questa casa, per qualche tempo.
Non serve che ti dia troppi dettagli: è una storia complicata che anche io conosco superficialmente e che riguarda alcuni amici di tuo fratello che sto ospitando in questi giorni a casa mia. Ho ragione di credere che si stiano cacciando in qualche guaio, e che ciò possa comportare dei seri rischi anche per questa casa. Non voglio che i bambini ci vadano di mezzo.
Spero che tu stia bene, ti penso sempre.

Karl

Karl Anderson e Bernadette Quart - Immagine

scritto da Karl Anderson , 14:25 | permalink | markup wiki | commenti (4)
 
4 ottobre 517
Martedì 10 Giugno 2008

Tre stelle

La prima stella è l'arroganza.
La seconda stella è la viltà.
La terza stella è la lascivia.

Eccole le tre stelle dei nobili. Ecco le tre stelle di Sir Lee.
Sono contento che quel buzzurro amico di Sir Anderson oggi me l'abbia ricordato. E' importante ogni tanto ripensarci, scrostare le cicatrici, alimentare l'astio che il tempo tenderebbe a placare.
Mia figlia è stata umiliata e ferita, ha concesso la sua fiducia ad un uomo che non la meritava, e continua a pagare ogni giorno per il suo errore. Non si lamenta, non piange mai, lavora con dedizione e riserva ai suoi familiari un affetto inesauribile. Eppure i suoi occhi oggi, quando quell'uomo enorme e arrogante l'ha offesa, non sono riusciti a nascondere il dolore che prova, il rimpianto.

Prego gli Dei che Lynn trovi presto un brav'uomo onesto disposto a sposarla. Un uomo che cancelli dal suo viso la tristezza, che riconosca in lei la persona buona e generosa che è, e che non la tradisca, non la abbandoni, non le faccia mancare nulla.

Ma prego anche che questi nobilotti vili e fanfaroni conoscano le lacrime, conoscano il dolore e la solitudine, sappiano cosa vuol dire vedere una persona cara che soffre e non poter fare nulla per aiutarla.

Prego che la scontino, che paghino per quel che hanno fatto a noi, povera gente onesta.

Accidenti a loro. Prego che la paghino con tutti gli interessi.

Tre Stelle - Immagine 1

scritto da Mastro Luke , 11:28 | permalink | markup wiki | commenti (0)
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