Ludmilla.
Mi sono avvicinato in silenzio, senza calpestare la scia di sangue sul terreno imbiancato. Piedi nudi, caviglie sottili e bluastre, una ciocca di capelli biondi congelati. Una mano. La sua... mano. Abbandonata e durissima, livida.
Ho faticato molto a trovare il coraggio di spostare il mantello dal suo volto. Due volte ho chiuso gli occhi, due volte li ho riaperti e finalmente li ho specchiati nei suoi, spalancati.
... Ludmilla, che cosa ti hanno fatto.
Sono crollato in ginocchio accanto a te, incapace di fiatare. Sopraffatto dall'orrore.
Soltanto ieri ridevamo insieme e progettavamo il nostro futuro, e tu eri viva e raggiante accanto a me.... poi sei svanita nella notte. Ed ecco dove ci hanno condotto tutte le nostre ricerche. A questo corpo livido, svergognato nel suo pudore, esposto agli occhi di tutti su una distesa ghiacciata di neve. Ti hanno strappato il cuore e l'hanno portato via.
Prego gli Dei che tu non abbia sofferto, ma è una preghiera vana, lo leggo nei tuoi occhi. Hai sofferto. Hai sofferto, hai sentito tutto, hai "capito" tutto.
Ludmilla mia. Riposa in pace...
Dei tutti, datemi la forza di vendicare la donna che amavo. Datemi di scoprire chi ha compiuto un simile scempio.
Datemi giustizia. O me la farò da solo.
