Cerca nel Sito

NomeKeywordsDescrizioneSezioniVoci correlate

Forum di Myst

 
« E in questa attività spirituale, Medusele, ti aiuti con qualche impiastro? »
- Colin Tarr -
 
Solice Kenson
Cronache della Campagna di Caen
Solice Kenson
"Voi avete coraggio e siete molto convincente: ma non appena sarete chiamata a combattere, al primo combattimento che possa realmente definirsi tale, voi morirete. E non parlo di scontri confusi o ingarbugliati, dove nessuno capisce fino in fondo quello che sta facendo o magari ha meno voglia di uccidervi che di portare la pelle a casa. Parlo di uno scontro vero, in cui affronterete una persona con le vostre sole forze. Beh, è giunto il momento che qualcuno che vi vuole bene vi dica che queste forze non basteranno proprio contro nessuno".
creato il: 20/05/2005   messaggi totali: 91   commenti totali: 32
351543 visite dal 31/07/2007 (ultima visita il 19/04/2024, 00:36)
ultimi 3 articoli (cambia) · Pagina 14 di 31
4 · 5 · 6 · 7 · 8 · 9 · 10 · 11 · 12 · 13 · 14 · 15 · 16 · 17 · 18 · 19 · 20 · 21 · 22 · 23
4 agosto 517
Sabato 1 Settembre 2007

Duello perso

Un personaggio più inquietante del previsto, capace di metterti a disagio con poche frasi e uno sguardo in grado di scavare a fondo. Nei suoi occhi c'è una rabbia felina, viva e profonda verso tutto quello che sono e rappresento. Gli occhi del nemico, secondi forse solo a quelli di Uther del Miestwode ma non per questo meno spaventosi, meno raggelanti: armi non meno letali dei suoi stessi incantesimi.

"Il fedele di Kayah cede il passo". Le parole di Padre Francesco da Achenar risuonavano nella mia mente mentre le toglievo la sottile fascia di stoffa che le impediva di parlare: ciò che cercavo era una conversazione, non uno scontro verbale. Lei no: un istante dopo mi trovavo già costretta a difendermi, vittima del suo sguardo e dalle sue parole che colpivano veloci e spietate come lame di un coltello affilato, prima in Delos, poi in Greyhaven: parole di odio e disprezzo, forgiate con una voce di acciaio non meno tagliente della lama di falsa luce in precedenza scagliata contro il mio braccio. Il piano era questo, in fondo: cedi il passo; fatti colpire; falla sfogare; fatti giudicare; fatti insultare; fatti calpestare. Pensavo che sarebbe stato più facile: rispondere alle domande anziché farle, farsi deridere, farsi sbeffeggiare... Domande senza senso, la mente che si offusca di fronte allo sguardo accusatorio... Era ancora lei la prigioniera? Non ci ha pensato due volte a prenderselo il passo, per poi colpire a morte l'avversaria rea di averglielo ceduto.

Poi è intervenuto Guelfo: "se non ti dispiace, vorrei chiederti ancora un'ultima cosa". Sono stati gli istanti immediatamente successivi a farmi comprendere il profondo significato delle parole di padre Francesco da Achenar. La recente vittoria l'aveva resa superba e carica d'orgoglio, convincendola di poter colpire una seconda volta una seconda persona, questa volta in modo ancora più difficile, efficace e perverso: non ha resistito alla tentazione di instillare il seme del dubbio nel suo avversario, nel trasformare il disprezzo in sdegno, la rabbia in persuasione, l'odio in seduzione. Guelfo l'ha lasciata fare, accettando di vedere le sue carte come un giocatore esperto, obbligandola a rischiare, a rilanciare con i suoi ideali, le sue conoscenze. Informazioni preziose, che ci consentiranno di riferire particolari di fondamentale importanza all'inquisizione e agli studiosi che la Chiesa deciderà di impiegare per la risoluzione di questo mistero esoterico.

Vittoria, dunque: abbiamo ceduto il passo, ottenendo le informazioni che volevamo. Perché allora mi sento come se avessi perso il mio primo, vero duello? Perché non riesco a pensare ad altro che al suo sguardo di soddisfazione, compiacimento e vittoria nel vedermi muta, impotente e terrorizzata mentre Guelfo le consegnava il foglio dei Labirinti di padre Erwin?

Jarel Delosan - Immagine 1
scritto da Solice , 05:23 | permalink | markup wiki | commenti (0)
 
4 agosto 517
Venerdì 3 Agosto 2007

Le filastrocche di Yera


è il nemico della neve
ma con l'acqua ha vita breve
nella notte la sua danza
tinge d'ombra la tua stanza


Ti ringrazio per aver dato ascolto alle mie preghiere, per come hai salvato Omar dalla magia oscura e hai dato forza alla mia mano e guidato la mia spada contro i nostri avversari. Non c'è giorno in cui rimpianga la mia scelta, non c'è ora in cui tu non sia con me.




non si mangia e non si beve
e indossare non si deve
alla cintola riposa
della mano è fida sposa


...Hai ragione, avrei dovuto tenerla con me. Eppure non ce l'ho fatta... mentirei se ti dicessi che è per colpa della ferita. E' pesante, ma non è al braccio che avverto la fatica. Riuscirò a rimetterla nel suo fodero? Avrò la forza di impugnarla di nuovo?




è il vassallo del dolore
è del fuoco il suo colore
reca vita al nostro cuore
in sua assenza il corpo muore


Non mi era mai capitato di vederne tanto... su di me, sui miei vestiti. Ed è ancora lì che si trova... per me, a causa delle mie azioni. Sapere che non è mio non lo rende meno reale, meno spaventoso. Diana, puoi sentirmi? Ho fatto come mi hai insegnato. Mi insegnerai anche a farlo di nuovo?




è il respiro che si arresta
è la fine di una festa
è un rintocco di campane
sono lacrime ormai vane


I nostri cuori battono ancora nonostante le gravi ferite ricevute: è la conferma che gli Dei sono con noi e sostengono le nostre azioni. Questa vicenda ha tracciato per noi un cammino sottile, circondato da un manto di tenebra oscura; il nostro compito è trovare la luce che ci consenta di non smarrire la via, di restare saldi ai principi della vita e della verità, gli unici che ci consentiranno di giungere integri alla nostra meta.




nella buona e mala sorte
nella vita e nella morte
una volta pronunciata
dovrà essere onorata


Non ho ancora conosciuto Lara, ma di certo l'amore che la legava a Benton era sincero: un amore cieco e forse per questo più forte della paura e del sospetto, in grado di ricondurre ogni cosa alla fiducia nei confronti di colui che si è scelto di amare. Un sentimento troppo intenso per essere troncato da un uomo che ha trovato, sia pure nella disperazione desolata nei confronti dell'ignoto, il coraggio di anteporre il bene della propria amata al proprio. Quell'amore esiste ancora, ne sono certa: prego gli Dei che possano liberare Benton dalla sua maledizione per consentirgli di ritrovarlo con il cuore al sicuro da ogni paura.




occhi vispi e sguardo mite
quattro zampe e nove vite
entra ed esce senza scopo
mangia il pesce e caccia il topo


Pyros l'ha salvata dalle tenebre e dalla morte, io ho il compito di portare la luce sulla sua strada. Colei che ha consegnato suo padre alle guardie, portandole via la sua famiglia: questo è quello che sono, così mi vedono i suoi occhi. Potrai mai perdonarmi, Nickel? Aspetterò in silenzio quel momento. Fino ad allora resterò al tuo fianco, e che gli Dei mi aiutino a darti una parte di ciò che ti ho tolto.




è nel cuore che si annida
tra i lamenti, tra le grida
ti conquista lentamente
prima il corpo e poi la mente


E' buio. Sento il respiro di Julie: forse sta dormendo, forse non può sentire il mio cuore respirare, non può vedere il mio corpo tremare. Ho tanta paura, vorrei essere piu' forte. Papà, Rosalie, Ryan, Karl, Yera, Malaki, Jen... Mi mancate, tutti quanti. Dove siete? Perché non mi rispondete? Aiuto... Aiutatemi.

scritto da Solice , 03:27 | permalink | markup wiki | commenti (0)
 
3 agosto 517
Mercoledì 25 Luglio 2007

Fallimenti critici

Cosa mi succede? Sono distratta, imprecisa, maldestra: i miei errori hanno rischiato di mettere in pericolo i miei compagni e di vanificare la cattura dell'unica persona in grado di consentire alla nostra missione di proseguire. Ho dato un ramo in faccia a Julie attirando l'attenzione su tutti noi, poi l'ho fatta rimanere indietro a fare la guardia a un cavallo lasciandola in balia di non uno, ma due stregoni. Per colpa mia ci hanno individuato, per colpa mia hanno preso quel cavallo: Quixote si è fatto male, Eric si è trovato solo contro due fuggiaschi: ciononostante è riuscito a catturarli, poi Guelfo è riuscito a farli parlare, mentre io sono riuscita soltanto a far innervosire uno di loro.

Osservo in silenzio i miei compagni, mentre mangiamo insieme alle guardie che stanno rischiando la loro posizione per aiutarci: li ascolto, mentre discutono dell'operazione dell'indomani. Sono coraggiosi, forti, capaci. Come Jen, come Abel... Come Loic, che se fosse con noi in questo momento lotterebbe per prendere la parola, per incitarci con il suo coraggio e la sua risolutezza.

Io no, io non lo sono: terrorizzata, questo è quello che sono. Forse dalla responsabilità che sento di avere con Nickel, dalla paura di non poterle essere di alcun aiuto... o forse da quel sogno che ho fatto.

Era soltanto un brutto sogno.
Era soltanto un brutto sogno.
Era soltanto un brutto sogno.
Era soltanto un brutto sogno.
Era soltanto un brutto sogno.
Era soltanto un brutto sogno.

Guelfo ha ragione.

Non posso, non devo permettere a questa cosa di impressionarmi ulteriormente, non devo concedere altro spazio alla paura. Tra poco, prima di addormentarci, pregheremo insieme gli Dei: ed è ancora una volta a te, Pyros, che mi rivolgo questa notte: scaccia dal mio cuore la paura, rendimi degna di indossare anche solo per un giorno i colori e il simbolo che ti appartengono affinché abbia il coraggio e la forza per essere quello che tutti si aspettano, quello che tutti si meritano, quello che ahimé, a quanto pare, ancora non sono.

scritto da Solice , 04:18 | permalink | markup wiki | commenti (1)
ultimi 3 articoli (cambia) · Pagina 14 di 31
4 · 5 · 6 · 7 · 8 · 9 · 10 · 11 · 12 · 13 · 14 · 15 · 16 · 17 · 18 · 19 · 20 · 21 · 22 · 23