Sono prima di tutto molto contenta di sentire che ti diverti, perchè in effetti l'avventura Notte e Nebbia era molto pensata "per Loic", per fargli togliere qualche soddisfazione. Temere che non ti divertissim mi dispiaceva moltissimo!
Comunque, rientrando nel merito della faccenda.
Mi sembra che molte tensioni nascano dal fatto che un giocatore interpreti la portata di certe azioni in un modo decisamente diverso da un altro (da altri/dal master).
Emblematici sono gli attriti con Guelfo, di cui si è già parlato abbastanza, ma anche gli esempi che tu fai nel tuo messaggio. Li riprendo uno per uno.
1) Quart e la "gomitatina": risolto subito, era originato da un malinteso su come funzionasse la Regola di Kayah.
2) Grimaud: durante l'incontro tra Grimaud e Loic, ammetto di aver sentito una certa "forzatura". Mi sarebbe piaciuto e sarebbe stato più coerente con l'ambientazione che tutti i pg percepissero l'autorevolezza della persona che avevano davanti, e non si permettessero libertà e toni saccenti. Grimaud non era tipo da "sbroccare" e infatti non ci sono state conseguenze, ma Loic è apparso decisamente fuori luogo. Lui stesso non poteva non sapere di star sgravando molto, anche per questo l'effetto era surreale.
3) Ordine Nero: sta bene che Loic "si lasci prendere la mano", a volte. Secondo me è essenziale pero' che dopo non perduri nell'atteggiarsi a chi "ha ragione", ma che impari ad ingoiare qualche rospo e a riconoscere di aver esagerato. Quiesto non lo dico per ragioni di moralismo, ma proprio di convivenza pacifica: gli altri del gruppo possono secondo me accettare chi ogni tanto esagera, se questo almeno poi si scusa. Se viceversa insiste con l'atteggiamento sostenuto, beh, diventa chiedere un po' troppo ai compagni.
Mi sta benissimo pure che Loic preferisca parlarne prima con Desy e poi, con le dinamiche che gli pare a lui, affrontare la cosa con gli altri. L'importante è che non pretenda che tutti gli altri "abbozzino" davanti alla sua perdita di controllo.
Il senso di questo discorso è che va bene che lui è orgoglioso, ma perchè a cedere o a passare sopra le cose devono essere sempre gli altri?
4) Rapporto con Nicolas. Qui la cosa è un po' più complicata. Già in gioco, da master, ho sottolineato come Loic abbia un atteggiamento volutamente e ingiustificabilmente aggressivo verso Nicolas, non rispettando nè lui nè le sue vesti da Paladino.
L'ultima volta che ci siamo trovati a parlarne, quando bisognava decidere se Nicolas potesse o meno fare da guardia a Keitel, Loic disse qualcosa come "eh tu Nicolas di maghi non ci capisci niente".
Da Master ti ho fatto notare come Loic, con il suo 11 di teologia, non può che essere consapevole del fatto che proprio il Paladino di Kayah sarebbe stato "l'uomo giusto al posto giusto", viste le sue specifiche competenze.
Non mi interessava "far cambiare idea per forza a Loic", ma dare al giocatore le coordinate di ambientazione tali da permettergli di interpretare liberamente (ma coerentemente) il pensiero del suo pg. Pg che può benissimo fregarsene di quello che sa, e lasciarsi guidare dall'ira. Ma mi interessa che in quel caso (come in casi simili) il giocatore invece SAPPIA BENISSIMO quello che sta facendo, ovvero sta facendo fare qualcosa di molto SBAGLIATO al suo pg.
Anzi, può essere anche divertente e stimolante il fatto che alle volte il personaggio faccia deliberatamente una cretinata, purchè sia disposto ad affrontarne le conseguenze. L'importante è che non si crei l'equivoco col giocatore, che invece deve stare "dalla parte del resto del mondo".
E' una cosa complicata da spiegare, ma secondo me molto importante, e in questo senso il ruolo del Master è essenziale. Il Master è quello che deve dire FRENA quando il giocatore si sta facendo prendere la mano. Però poi se il Master dice una cosa, deve essere quella. E' una cosa simile a quella che si attiva davanti a una situazione "da Pigmeu": giustamente il Master ti deve prima mettere davanti alla responsabilità di quel che stai per fare, e poi ti lascia libero di agire come preferisci.
Qui non sono in gioco i pigmeu, ma comunque è essenziale che il giocatore SAPPIA se sta per sgravare o no.
Ad esempio ci pensavo l'altro giorno: se per puro caso Loic dovesse salvare Lord Anthony dall'attentato, io te lo dico già da ora, NON FARE GIGI IL BULLO CON LUI. Perchè Lord Anthony non è padre Grimaud, Quart o Nicolas. E' il futuro Barone e non ci mette niente ad appenderti per i piedi
Per quanto riguarda il problema coi compagni, è simile a quello con l'ambientazione. Alcuni pg sono più tolleranti e disposti a chiudere un occhio davanti alle intemperanze di Loic, altri, legittimamente, non vogliono più farlo, e non li si può costringere, non sarebbe giusto. Nè si può stare perennemente ai ferri corti, non è divertente per nessuno.
Io non credo che lo sforzo per Loic sarebbe così grande, e sono sicura (visto che sta agli atti nel log di armando) che anche Guelfo davanti a un passo indietro di Loic sarà disposto a fare altrettanto.
Da Master, almeno finchè toccherà a me, cercherò di essere presente il più possibile a chiarire se e quando qualcosa rischi davvero di uscire dai ranghi, in modo da evitare pini solitari e dare ai giocatori (a tutti, non solo a te) la possibilità di decidere consapevolmente come regolarsi col proprio pg.
Ci sarà un po' da impegnarci, tutti quanti.... ma sono comunque tornata ottimista
Ciao ciao,
Anna