Messaggioda Tamriel » 24/06/2004, 19:59
Altro background, altra cavolata (non fantasy). Mi pare fosse per cthulhu..........
Background
Il mio nome è Jackie Estacado, sono americano, di origini spagnole, circa 100 anni fa i miei bisnonni credo sbarcarono su queste coste e vi si stabilirono. La mia vita fu dura fin dall’infanzia, nacqui in un quartiere malfamato di Los Angeles, all’età di sette anni persi mio padre che fu ucciso durante una sparatoria fra bande rivali del posto. Persi così la figura maschile di mio padre, che fu rimpiazzata dal volto di uno sconosciuto che sposò mia madre, un certo Jack Franchetti, un capobanda del mio quartiere. Zio Frankie, trattava male mia madre, più volte la vidi piangere, quel porco la picchiava, era solo un bastardo, ma io non biasimavo mia madre, perché era stata lei a volere stare con quel tizio.Non riuscivo proprio a capire perché lei che voleva così bene a suo marito, si mise assieme a colui che indirettamente causò la sua morte. Riflettei molto su questa considerazione, fin quando capì che mia madre lo fece solo per incastrare Frankie con l’aiuto della polizia. Purtroppo questo doppio gioco durò per ben tre anni, e non portò a nessun risultato, infatti, Frankie non temeva la polizia, gli bastavano poche bustarelle per corrompere un intero dipartimento. Mia madre non ottenendo alcun risultato, cadde in depressione, ma essendo una donna forte riuscì a riprendersi, ma non ebbe più le forze e il coraggio per cercare di incastrare nuovamente Frankie. Mia madre così si ritirò a vivere nello stato del Texas insieme ad altri parenti. Quando mia madre se ne andò io avevo diciotto anni e fui chiamato per il servizio militare, la vita militare mi aveva sempre affascinato, ma sapevo che mi sarebbe convenuto prima finire gli studi prima di poter intraprenderla. Conclusi gli studi universitari e intrapresi finalmente la vita militare, avendo una laurea in ingegneria elettronica, fui preso come tecnico nel reparto di spionaggio. In breve tempo feci molta strada, e incontrai un amico di vecchia data, il suo nome era Sam Fisher, lo conobbi alle superiori perché frequentavamo lo stesso corso, anche se lui aveva un anno meno di me. Grazie al suo aiuto e a quello dell’esercito che si preoccupò di offuscare la vicenda, mi macchiai di un terribile crimine. Accecato dalla rabbia e dall’odio che ristagnavano dentro di me ormai da troppi anni, uccisi quel bastardo di Jack Franchetti, che uccise mio padre e fece soffrire in modo indicibile mia madre e la mia famiglia. Quando uccisi Frankie, fu come se mi fossi tolto un peso insostenibile dallo stomaco, ma sono consapevole che la sua morte da sola non riporterà la felicità nel mio cuore e negli occhi di mia madre. Continuai la mia vita nell’esercito fin quando non accadde un evento molto strano che scombussolò la mia vita e quella di Sam, mentre facevamo un’esercitazione molto realistica di guerra nella fitta foresta pluviale, quattro nostri compagni non si fecero vivi all’appello dopo i quindici giorni di esercitazione. In questo modo iniziarono le ricerche per il ritrovamento degli scomparsi, dopo alcune ore io e Sam trovammo la loro tenda, che in cima aveva un enorme squarcio, all’interno non c’era nessuno, intorno ad essa ritrovammo delle orme di piedi che erano state lasciate sull’umido terriccio da i due uomini probabilmente quando montarono la tenda. Oltre a quelle orme non ne ritrovammo altre, era come se essi fossero rimasti all’interno della tenda senza muoversi, pensammo che qualche uccello avesse potuto trascinarli fuori di lì in volo, ma ci rendemmo conto che nessun volatile è così forte da poter compiere tale sforzo. L’esercito coprì subito gli indizi che avevamo trovato e diedero per dispersi i quattro uomini. Tutti ci presero per pazzi, ma dopo alcuni giorni fu ritrovato uno dei dispersi, apparentemente aveva perso il lume della ragione, diceva cose insensate, piangeva e gridava come se fosse impazzito, accusava vuoti di memoria, aveva paura di addormentarsi e rimaneva sveglio per tutta la notte tremando e piangendo come un neonato. Fu rinchiuso nel manicomio di New York il giorno dopo il suo ritrovamento. Dopo questo accadimento io e Sam lasciammo l’esercito e io caddi in uno stato di depressione, Sam che aveva un carattere più forte del mio fu profondamente toccato da questo fatto ma non si lasciò deprimere nel mio stesso modo. Grazie ad un amico di Sam, un informatore francese Francois le clair, riuscii a riprendermi. Francois è un giovane stranamente dotato di una grande saggezza e di un grande carisma, riesce ad infondere in ogni persona la sua essenza con parole che colpiscono direttamente il cuore e i sentimenti più profondi dell’animo umano. E’ riuscito a sollevare il mio morale, e ora siamo diventati grandi amici, anche se ha circa dieci anni meno di me, ha una passione e una saggezza strepitose, e sono sicuro che diventerà una persona davvero magnifica.Grazie alle sue innate doti e riuscito a farmi ritrovare la forza di indagare nuovamente su quell’avvenimento che traumatizzò del tutto la mia esistenza.
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"Abbiamo tutti ricevuto in prestito la vita per esistere in questo mondo.....oggi ripagherò il debito."
-Lim-Dul