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Vodan Thorn
Tempi Cupi
Vodan Thorn
Mai fidarsi di un cuoco magro.
creato il: 08/02/2013   messaggi totali: 23   commenti totali: 28
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2 agosto 516
Venerdì 19 Aprile 2013

Altro che Rarity

Ecco una storia a cui non crederanno in molti. Ospiti dei nostri stessi confini, mastichiamo cibo che probabilmente una settimana fa era nostro. Testimoni di un duello mortale tra un capo nordro e il suo successore. Interlocutori di una prigioniera di... Delos?, sfuggita a quanto pare alle segrete di un monastero distrutto dal successore di cui sopra. Ringraziati dalla scema a cui abbiamo ammazzato amici e familiari una manciata di giorni fa, portandola a desiderare di buttarsi già da una rupe. E soprattutto Astea principessa dei nordri, vestita e ingioiellata con i frutti delle razzie delle stesse persone che le hanno "voluto bene" negli ultimi tempi.

E a cavallo del destriero del defunto Poeta.

Altro che Rarity.

Mi dispiace solo che quel villaggio non sparirà tanto presto, non auguro a nessun esercito di doversi cimentare contro quella strettoia micidiale. La speranza è che possano pensarci le Ombre Nere, magari dal mare. Sarebbe quasi da lasciare un'ultima pietra scribacchiata da qualche parte...
scritto da Vodan , 00:24 | permalink | markup wiki | commenti (0)
 
26 luglio 516
Domenica 14 Aprile 2013

Invasori

Se questo è il massimo che posso pretendere dal mio braccio dopo un anno di prigionia tanto valeva crepare su quell'isola. Quell'ascia mi ha quasi fatto a pezzi, e nel tentativo di pararla c'è mancato poco che colpissi il prete. Devo abituarmi in fretta a questa nuova vita o uscire dalle Vecchie Prigioni non sarà servito a niente.

Cosa cambia rispetto a Ilsanora? All'apparenza, poco e niente. Ci siamo noi e ci sono loro, soldati contro invasori. Qualcuno potrebbe obiettare che a Elsenor gli invasori eravamo noi, ma è un punto di vista che ha senso solo quando vedi le cose da fuori: quando c'è un confine sancito da una guerra combattuta e vinta, l'invasore è colui che lo oltrepassa. I Nordri legnano come gli Elsenoriti, parlano una lingua altrettanto incomprensibile e vogliono bene alle nostre donne più o meno allo stesso modo: moltissimo o molto poco, a seconda dei punti di vista.

Forse a cambiare è l'attaccamento al territorio. A Nuova Lagos a quel fazzoletto di terra conquistato a fatica ci tenevano tutti. Dal Capitano all'ultimo degli ausiliari. Non c'era chi non avesse una casa, una fattoria, una locandaccia o una famiglia da difendere. O magari c'era, ma si faceva contagiare dallo spirito di corpo: noi contro di loro, soldati contro invasori.

Temo che invece di queste montagne brulle e torri diroccate non freghi niente a nessuno. Io sto qui perché sono costretto, Sven e Bohemond non sono del posto e lo fanno, suppongo, per soldi o per fare carriera. Kailah e Kelly sembrano spinte dalla curiosità e dallo spirito d’iniziativa, ma anche loro non sembrano molto legate al territorio. Quanto a Engelhaft, si comporta come se fosse stato mandato qui contro la sua volontà. Mi ricorda Sarem Loch, un prete di Feidelm che venne spedito a Nuova Lagos perché, a suo dire, aveva pestato i piedi alle persone sbagliate. Non saprei dire se detestava più i locali o i Greyhavenesi del posto, non penso ci fosse qualcuno sull’isola che gli andasse a genio. Ricambiato, morì di febbre pregando dentro la sua chiesa vuota. Engelhaft avrà di certo miglior fortuna, anche se forse le sue aspettative sono un pò troppo alte per ciascuno di noi.

Al tempo stesso mi sembra che chiunque sia di queste parti, come il caporale Klaus e i suoi uomini, abbia le idee molto chiare su chi detestare. Personalmente non riesco a trovare i loro metodi assurdi o incomprensibili: i nostri confini devono fare paura, chi li varca in cerca di donne e cibo da saccheggiare deve soffrire e morire nel peggiore dei modi. E se domani, alla baia di Bantry, Gunnvor, il Poeta o qualche altro pensatore Nordro farà qualcosa di diverso dal restituire Astea viva e in buona salute, sarò io stesso a dare al caporale Klaus un consiglio su come rispondere in modo adeguato alla provocazione.

Spero comunque che non ce ne sarà bisogno. Quanto prima finiremo qui, tanto prima potrò mettermi alla ricerca di Freya e Saga.
scritto da Vodan Thorn , 05:32 | permalink | markup wiki | commenti (1)
 
13 giugno 516
Venerdì 8 Febbraio 2013

Letture alternative

Terzo morto, terza omelìa. Dopo la ciocca di capelli e le monete è la volta dei biscotti della nonna o qualcosa del genere. Non sento tutte le parole ma quel poco che arriva non fa certo rimpiangere la scelta di perdermi lo spettacolo. Dopo i biscotti è la volta di pisellino: silenzio. Nessuno dice una parola, deve pensarci il prete. Poi il sergente tira fuori un fiasco e offre un giro a tutti. Con tutte le croci che ci stanno, questi faranno festa ogni mattina. Chissà se anche due giorni fa è morto qualcuno... Mi giro dall'altra parte, cercando di scacciare un'idea bizzarra che inesorabilmente affiora.

Un bel giorno Pisellino si presenta alla torre tre con un prigioniero misterioso: insiste per parlare d'urgenza col Sergente, a cui rivela che questo individuo vale un sacco di soldi e pretende di essere pagato a peso d'oro. Il Sergente cade dalle nuvole: il nome in questione non l'ha mai sentito, e di certo Pisellino non gode di grande credibilità. Decide quindi di mandare un corriere alla torre nove, più vicina alle città importanti e di certo più informata. La risposta non si fa certo attendere: la prendiamo noi questa miniera d'oro, mandatecela quanto prima. L'indomani il Sergente della torre tre, dopo aver officiato il consueto funerale di gruppo tirando spazzatura nelle fosse e innaffiando gli astanti con l'ennesimo giro di fiasco, prende i cinque soldati peggiori che ha e li incarica di accompagnare Pisellino: del resto il percorso è triviale, i soldati fanno spesso anche a piedi e a detta di tutti perdersi è praticamente impossibile.

Ma qualcosa va storto: sarà il vino mattutino preso senza i biscotti della nonna, sarà l'ennesimo litigio per la treccia di capelli, fatto sta che il carro prende male una curva e precipita lungo la scarpata. Purtroppo con le Falesie degli Orchi non si scherza: Pisellino crepa sul colpo insieme a quattro soldati. Al quinto, Femorino, dice culo: si rompe soltanto qualche osso. Cosa ancora peggiore la gabbia si rompe e il prigioniero, anche lui miracolato, ringrazia e se ne va.

Il tutto accade a un'ora e mezzo di distanza dalla torre tre, lungo quello che è presumibilmente l'unico sentiero: il casino, neanche a dirlo, viene fuori subito: la prima guardia che rientra dalla prima ronda non può non accorgersene. In un attimo la brutta notizia arriva all'attenzione del Sergente, che non crede alle sue orecchie. E adesso? Alla torre nove ci aspettano per questa sera col prigioniero... Al di là della figura da mentecatti, questa è roba da corte marziale. A meno che... Non l'hai ancora raccontato a nessun altro, vero?

Il tutto viene organizzato in poche ore. La gabbia viene ribattuta alla bell'e meglio e quindi lasciata aperta con la chiave nella toppa; ai morti vengono tolte le monete, amministrata qualche coltellata e il gioco è fatto. Il Sergente si congratula con se stesso, poi però gli cade l'occhio su Pisellino e decide di aggiungere un tocco di realismo: tanto non l'aveva mai sopportato... così impara ad aver portato tutti questi guai. Al termine del servizietto lo spettacolo è talmente convincente che il Sergente, perso nella contemplazione della sua opera, si dimentica di far fregare agli assalitori il lasciapassare di Pisellino. O forse è distratto dai lamenti di Femorino che vorrebbe essere medicato, visto che la gamba rotta fa male... ma il Sergente è irremovibile: non possiamo certo essere noi a trovarti, sarebbe troppo sospetto, meglio che sia qualcuno che viene dalla torre nove. Tanto sono certo che manderanno un corriere: lo conosco bene Ivan, quando le cose non vanno per il verso giusto gli prende l'ansia e comincia a spedire gente da tutte le parti.

La previsione del Sergente si rivela esatta, dopo poche ore Femorino sente l'arrivo di un cavallo al galoppo e parte a inscenare la commedia: aiuto, aiuto! Grande è lo scorno quando il corriere e Rarity gli sfrecciano davanti come se non esistesse. Poco dopo, alla torre, il medesimo stupore investe anche il Sergente. Ma come diavolo... Bah, poco male: lo vedrà certamente al ritorno. E' tutto a posto ragazzo, puoi andare... Mi raccomando, occhi aperti eh? Niente da fare: Femorino, neanche fosse invisibile, resta nel fosso. Per fortuna qualche ora dopo, quando tutto sembra perduto...

Scuoto la testa: per mia fortuna - e di tutto l'Anterlig - non è andata così.

Eppure... Due o tre individui incappucciati che riescono a cogliere di sorpresa, sopraffare e uccidere cinque soldati addestrati senza subire un graffio, per poi dileguarsi? A due ore di distanza da una torre di guardia strapiena di soldati? E, come se non bastasse, trovando addirittura il tempo di levarsi lo sfizio con Pisellino prima di darsi alla macchia?

A volte la realtà supera ogni immaginazione.
scritto da Vodan Thorn , 04:06 | permalink | markup wiki | commenti (0)
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