Alcuni elementi a favore indubbiamente c'erano, come il fatto che l'avversario si fosse arreso ed avesse lasciato cadere l'arma, che fosse ferito e in inferiorità numerica, senza speranze, e che Guelfo nutrisse nei suoi riguardi una chiarissima volontà omicida.
Tuttavia... tuttavia preferisco non elargire un PIGMeU a Guelfo, in questa occasione, accogliendo l'attenuante della semi infermità mentale dovuta all'uso di una stregoneria (ADRENALINA) che ha chiaramente compromesso le capacità di discernimento del giovane mago.
Si legge infatti nella descrizione dell'incantesimo:
La vittima toccata dal Mago non sentirà più il dolore, la fatica e la paura: non indietreggerà, non si farà prendere dal panico e tenderà a sottovalutare qualsiasi tipo di ferita o impedimento fisico ed a sopravvalutare le sue stesse capacità: sarà inoltre incapace di valutare correttamente i rischi connessi alle azioni intraprese. Gli errori di valutazione saranno più o meno grossolani a seconda della differenza tra il Tiro del Mago e il Tiro di Volontà + Volontà +3d10 che la vittima potrà effettuare per resistere agli effetti dell’incantesimo.
Ritengo che sia accettabile la giustificazione secondo cui Guelfo, inconsapevole degli effetti anche "negativi" dell'incantesimo a cui si è volontariamente sottoposto, ne abbia risentito anche dal punto di vista morale, lasciandosi prendere da una foga che, a cose normali, non gli apparterrebbe.
In avvenire ritengo che una simile giustificazione non sarà più valida, perchè se Guelfo deciderà di alterare la propria percezione della realtà di proposito con lo scopo di affievolire l'eco della propria coscienza, consapevole degli effetti collaterali dell'incantesimo, la sua scelta sarà stata effettuata a monte, e una eventuale azione da PIGMeU andrà sanzionata normalmente.
Dite la vostra che ho detto la mia!
Anna