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Forum di Myst

 
« Sembra che ne abbiate fatti parecchi, di danni. »
- Lorenzo Quart -
 
Il Valvassore
Guelfo da Flavigny
 
creato il: 20/05/2005   messaggi totali: 60   commenti totali: 79
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15 Maggio 518
Sabato 19 Settembre 2009

Frustrazione

Una parte di me sperava segretamente di trovare, al nostro ritorno, il castelletto dei Rank dato alle fiamme, e una moltitudine di corvi intenti a spolpare le carcasse arrostite dei suoi avvinazzati occupanti...la stessa parte che in assenza di Solice avrebbe di buon grado fracassato a calci la testa di quel barcaiolo, tanto per farci entrare un po' di buon senso. Purtroppo è una merce, il buon senso, che non circola granchè in queste contrade. Insulsi marmocchi che si dilettano di demonologia, capaci di una reticenza esasperante se interrogati da noi, uomini in armi e con le insegne dellla Chiesa, ma sveltissimi a confessare ai parenti le malefatte loro e quelle del "mentore" imbecille, in spregio alla pena che ci eravamo dati per preservarlo dalla cieca vendetta dei villici di Blackpool. Lo stesso idiota, poi, avrà la faccia tosta di opporsi al sequestro delle sue carte stregonesche, pur consapevole di essere ancora vivo solo in virtù della nostra clemenza, e in ogni caso nostro prigioniero, per di più avviato ad un giudizio dell'Inquisizione. E prima di questi c'era la marmaglia di beoni di Mourden, le guardie imbelli, l'apatico Nolan e la scriteriata Nina, riluttante a separarsi da un documento di grande importanza malgrado il piccolo esercito che proprio quello stramaledetto documento è venuto a sottrarle con la forza. Ah, c'era pure quell'altro maiale che in teoria avrebbe dovuto farci un quadro dei pericoli del torrente sotterraneo... *Sigh* Cosa è successo a questo a mondo? E' possibile che con l'arrivo della primavera si siano rimbecilliti tutti? A volte ho la sensazione che a manovrare questa legione di minorati, i cui propositi sono invariabilmente mutevoli ed insensati, ma che sanno sempre dar prova di incrollabile determinazione quando si tratta di intralciarci e infastidirci, ci sia una specie di bizzarro Demiurgo, che se la ride della nostra frustrazione e che cerca in tutti i modi di farci perdere il senno.
scritto da Guelfo da Flavigny , 14:54 | permalink | markup wiki | commenti (2)
 
9 Maggio 518
Venerdì 26 Giugno 2009

Il delatore


Gli Dei ci proteggano dalla malarazza degli osti! Meno di tre giorni sono trascorsi dalla schermaglia ai Due Fiumi, ed eccomi di nuovo alle prese con uno di questi malfattori: ipocrita, avvinazzato, impertinente e sciatto come la gran parte dei suoi colleghi bettolieri, ma di una idiozia tetragona davvero fuori dal comune. Se mi sono trattenuto dal torcergli il collo è solo grazie all'intervento del giovane Elias, che pure aveva somministrato un'abbondante razione di pestoni all'imbecille, un po' per renderlo meno furastico, un po' perchè persino lo scudiero di un cavaliere di Greyhaven finisce per perdere la flemma di fronte a idioti di tal fatta.
Sia come sia, quel tizio è come certi tamburi sfiatati, che per quanto forte li si batta non se ne cava mai una gran musica; le poche informazioni che si è deciso a rivelarci non ci ripagano certo della fatica che abbiamo fatto per estorcergliele.
Doppiamente furfante, prima ha accettato il denaro di Derek dando asilo a lui e agli altri congiurati, poi è corso a vendere i suoi ospiti agli sbirri di Bruel;
doppiamente svergognato, persino di fronte alle lame snudate ha avuto la faccia tosta di proclamarsi innocente ed esporre il collo, altero come certi filosofi delioti dei tempi che furono. Che vile spettacolo un mezzano che vuol spacciarsi per santo, il fetore del vino al posto dell'aureola, e un grembiule lordo di vomito come tunica!
Riuscirà a tenere la bocca chiusa, adesso? Credo che abbia imparato la lezione...ma se si dimostrasse ancor più stupido di come lo abbiamo lasciato,
tutti i piagnistei del mondo non lo salveranno, parola mia.
scritto da Guelfo da Flavigny , 13:43 | permalink | markup wiki | commenti (2)
 
6 Maggio 518
Giovedì 25 Giugno 2009

I Due Fiumi

Nell'oscurità della sera la mole della stazione di posta sull'altura mi ricorda un grasso corvo appollaiato su un cumulo di immondizie. Quell'oste è tanto idiota ed importuno quanto sfacciata e spregevole la sgualdrinella che si ritrova per figlia, comincio a pensare che Loic non avrebbe fatto un soldo di danno a strapazzarlo a dovere lo scorso autunno! Accidenti...sono passate due stagioni, e mi paiono due secoli. Marciavamo cupi, sgangherati, verso un'impresa che allora ci pareva folle e che si è rivelata la nostra più grande vittoria. L'infame Payne giustiziato dalla lama di Solice, il fratricida di Anthien, nostro più acerrimo nemico, costretto a fuggire come il più vile dei banditi, l'infausta cospirazione dell'Ordine Nero infine esposta agli occhi del Duca e sradicata! Non paghi, abbiamo portato la battaglia ad est, rintuzzando il nemico sia a Loran che a Lachdan. Al pensiero di quanto è stato fatto mi si riempie il cuore di orgoglio. Posso ancora vedere lo sconcerto sul volto ossuto di Lord Payne mentre lo acciuffavo, incurante della gragnuola di mortali stregonerie con cui egli era sicuro di abbattermi. Anche avesse scalcato fino all'ultima libbra di carne dalle mie ossa (e il Cielo sa quanto c'è andato vicino ) la mia corsa non si sarebbe arrestata, mai... Sei davvero uno sciocco, Guelfo da Flavigny, se malgrado ciò che hai compiuto in questi mesi entri ancora in disputa con un qualsiasi Osvel Bones: rammenta piuttosto chi sei tornato ad essere, e cosa ci si attende da te.
scritto da Guelfo da Flavigny , 01:05 | permalink | markup wiki | commenti (0)
 
30 Settembre 517
Lunedì 19 Maggio 2008

Aspetto che il sonno mi strappi a questa nottata di penose amarezze. Penso a Lord Graham, a quanto avrebbe sofferto per lo spettacolo ignobile che è stato dato, per l'entusiasmo con cui sua figlia si è rotolata nel fango pur di umiliare pubblicamente il suo promesso fedifrago. Torno con la mente ad un pomeriggio di sette anni fa; si era eppena concluso uno dei miei primi allenamenti di scherma, ed io, frustrato dalla facilità con cui il maestro d'armi aveva avuto ragione dei miei patetici assalti, gettai in terra la spada, e mi misi ad accusare il mio avversario di aver combattuto slealmente.
Graham Dillon mi venne incontro, cupo in viso come mai più avrei avuto la sfortuna di vederlo, e pose fine alle mie escandescenze con l'unico schiaffo che da lui ho ricevuto. "Bada bene, Guelfo, -mi disse con un filo di voce- nella vita conoscerai molte sconfitte. Ed ogni volta, sarai chiamato a fare una scelta. Potrai fare ciò che hai fatto oggi, lasciare che il risentimento si impadronisca di te e ti renda vile e meschino. O puoi far sì che gli avversi rovesci non ti portino via il bene più prezioso, ciò che distingue gli uomini dalle bestie: la dignità, Guelfo, la dignità. Fila nella tua stanza, ora, e rifletti sulla delusione che mi hai appena dato."

Molte volte mi sono sforzato di rispettare il suo ammonimento, l'ultima nel cortile di Enfer, soverchiato dalla scherma formidabile di quel Dallah... l'umiliazione che mi ha inferto è stata insopportabile, eppure sono certo che nel non guastargli il meritato trionfo ho saputo preservare quel poco che restava del mio onore.

Desiree ora dorme, sfinita dal torrente di lacrime, dagli strepiti con cui ha scelto di dare pubblica testimonianza del suo dramma. La debolezza non è una sventura che ci tocca in sorte. Come mi insegnò Lord Dillon, la debolezza è una scelta. Non dubito della genuinità della sua disperazione, perchè ora che ha ceduto alla tentazione di usare come un'arma il torto subìto , ora che ha avuto la sua piccola vendetta ( nella forma di una confessione che, manco a dirlo, ha preteso avvenisse al cospetto della povera Solice e di noialtri al gran completo), ora che si è fatta vegliare come una bimba in preda alla più feroce delle febbri... ora non le resta niente. E' sola, Desiree, con la donna che ha scelto di essere.

Che dire poi di Loic, che nel bel mezzo del trambusto di cui è il vero responsabile trova il coraggio di venirmi a rinfacciare le mie mancanze di fratello, raccomandandomi di mostrare maggiore premura nei confronti della donna la cui fedeltà tante volte ha sprezzantemente messo in dubbio, e che poi ha finito lui stesso per oltraggiare? La cosa esilarante è che, a modo suo, sta cercando di rimediare: sentirlo così, tutto serio e compunto, a dispensare la sua "saggezza" da osteria a noialtri sprovveduti persino in un frangente come questo mi ha fatto più tenerezza che rabbia.
Persino al cospetto di Pyros, quando gli sarà chiesto conto dei suoi peccati, il nostro Loic troverà il tempo di spiegare al Dio un paio di questioni teologiche che forse Gli sfuggono. Speriamo solo che la Sua indulgenza non sia minore della nostra.

No, non posso certo dirmi dispiaciuto della fine di questa relazione. Certo non ha fatto sì che i due amanti crescessero in virtù. Eccolo qui, il moralista che avrebbe dovuto salvare mia sorella dalla perdizione, consegnato alla storia come uno squallido adultero... eccola qui, la donna d'intelletto che avrebbe dovuto dirozzare il suo rude spasimante, con che naturalezza si abbandona a scene indegne di una fantesca, strappandosi i capelli e battendosi il petto come neppure sulla tomba del padre seppe fare! E non mi commuove certo la sofferenza di maniera di Julie, che non ha mancato di versare qualche lacrima sulle sventure di Desiree. Magari avesse dimostrato la stessa emozione nell'affrontare il cugino colto in flagranza di adulterio, magari gli avesse opposto un po' di rabbia, un po' di sconforto, un po' di riprovazione per la viltà del suo tradimento. Se davvero le fosse importato di questo guazzabuglio, avrebbe pianto allora e non stasera.

Ce l'ho con tutti, stanotte, e specialmente con me stesso. Non aver capito quanto per Solice fosse inconcepibile la situazione in cui è piombata. Si immaginava di trovarci affranti per la scomparsa di Padre Grimaud, stanchi ma orgogliosi per le molte battaglie combattute e vinte, impazienti di ascoltare il racconto della sua sfida al mostruoso Hlogast, preoccupati per l'importante azione a cui stiamo per prendere parte. E certamente l'esasperazione e il sarcasmo con cui ho dato sfogo ai miei crucci non l'ha aiutata ad affrontare questi momenti di follia, anzi, io stesso ho contribuito a rabbuiarla ulteriormente. Quando l'abbiamo conosciuta ci guardava con occhi pieni di ammirazione. Stasera nei suoi occhi c'erano sconcerto, smarrimento, delusione e tristezza... domattina le parlerò: dopo tutto il coraggio e la forza di cui è stata capace in questi mesi, dopo la saggezza, quella vera, con cui è riuscita a guidarci e sostenerci, certo non si merita di essere ripagata in questo modo.









scritto da Guelfo da Flavigny , 14:32 | permalink | markup wiki | commenti (0)
 
28 Settembre 517
Giovedì 8 Maggio 2008

...

E' una strada difficile, la nostra. Quando l'abbiamo imboccata, più di un anno fa, eravamo entusiasti, agguerriti, pieni di speranza. Credevamo di poter combattere questa battaglia senza mai perdere il sorriso. Pensavamo che in fondo fosse un gioco, non molto diverso da quelli che un tempo si facevano sulla collina di Patrick: quante volte abbiamo dato la caccia agli orchi e ai folletti rintanati nel vecchio mulino, quanti spaventi abbiamo preso, quante risate ci hanno tolto il fiato...ed ogni volta, al calar del sole, non vedevamo l'ora di tornare a casa, stanchi e felici, e gli affettuosi rimbrotti degli adulti erano per noi una musica dolcissima.

Ci siamo illusi che quella magia vivesse ancora una volta, che potessimo riprendercela con la forza dai malvagi che ce l'avevano portata via. Che sciocchi siamo stati.

E' notte fonda, ormai, e non c'è nessuna casa a cui fare ritorno. Cominciamo a domandarci se abbia davvero senso attardarsi a giocare nel buio. Se lo è chiesto Desireè, fragile e spaurita come non l'ho mai vista in tanti anni. Se lo è chiesto Julie, convinta che la luce di un servitore di Pyros possa rendere la tenebra meno spaventosa.
Se lo è chiesto Loic. All'alba della nostra missione più pericolosa, eccolo che cerca quella casa perduta tra le braccia di una ragazzina che potrebbe ritrovarsi vedova prima ancora di averlo sposato. Non vuole sentire ragioni, è troppo infelice, troppo solo. Se fosse accaduto il mese scorso ora sarei infuriato con lui, e lo avrei travolto con il consueto torrente di improperi e di accuse. Ma dopo aver rivisto Nailah, anche io mi sono chiesto che senso abbia attardarsi a giocare nel buio.

Capisco fin troppo bene i tormenti del povero Loic, ora, e prego gli Dei che, superata quest'ultima prova, egli sia saggio abbastanza da abbandonare una volta per tutte il nostro gioco folle: è un fardello troppo grave persino per spalle ampie e forti come le sue, e finirà per consumarlo come fece con il nostro Abel.

Quanto a me... io giocherò fino in fondo. Non per coraggio, non per caparbietà, non per Fede. C'è in palio la MIA vendetta, e non ci sarà mai casa per me fintanto che io non l'abbia ottenuta.
scritto da Guelfo da Flavigny , 15:11 | permalink | markup wiki | commenti (2)
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