Cerca nel Sito

NomeKeywordsDescrizioneSezioniVoci correlate

Forum di Myst

 
« Il nanetto m'è scappato... »
- Loic -
 
Myst Cyclopedia

Anno 514 - Elenco versioni

Tramite questa pagina è possibile consultare l'archivio delle varie versioni di questa voce a partire dal giorno della sua prima stesura. L'archivio delle versioni è reso disponibile in sola lettura, non sarà quindi possibile modificare o eliminare una versione precedente; non sarà inoltre possibile riferirsi alle versioni di una voce tramite link univoco o mediante un riferimento al nome visualizzato.

Per visualizzare una versione della voce antecedente a quella attualmente pubblicata è sufficiente selezionarla nella casella a discesa sottostante e cliccare sul pulsante seleziona.
 
Myst Cyclopedia

Anno 514 - versione del 06/08/2008, 14:05

[cronologia]

Cronache

Non esistono cronache ambientate nell'anno 514.

Eventi

Ducato di Amer

Il Kieblach

Sul Passo la situazione è statica, ed il braccio di ferro con la comunità nanica volge lentamente a sfavore del Ducato di Amer che, nell'autunno del 514, è costretto a scendere a patti con il nuovo Dominio del Passo.
La ragione ufficiale di questa scelta di tregua è la necessità di trattare il passaggio di carovane con Delos (anche a causa della progressiva difficoltà di svolgere un sicuro commercio marittimo, per via della presenza sempre più massiccia di pirateria nordra).
La ragione più importante è però da ricercarsi nei rapporti del Ducato di Amer con quello di Surok che, minacciato dalle popolazioni nordre, ha più che in passato bisogno della fanteria nanica per difendersi. Un conflitto troppo aperto con il Dominio dei Nani, in un momento di crisi come questo, potrebbe rivelarsi molto pericoloso per la sicurezza del Granducato. Se da un lato sono fatti accordi per garantire il passaggio di alcune carovane attraverso il Passo, la tensione tra i Nani e le autorità di Amer è sempre più forte. L'equilibrio instabile che aveva retto tanti anni si è infine spezzato e i Nani non sono più disposti a ritenersi sudditi del Granduca, sia pure con le storiche autonomie. Né d'altra parte il Duca di Amer è disposto a riconoscere formalmente l'esistenza del Dominio.

La Contea di Achenar

Dopo la morte, nel marzo 513, del Conte di Achenar, sale al titolo suo figlio Tomàs, di 28 anni. Il giovane era stato sempre lontano, in passato, dall'interesse per la politica, tanto da aver destato in suo padre molte preoccupazioni. Si interessa di caccia, di tornei (è un abile giostratore), di donne e di banchetti. Sceglie quindi come consigliere un uomo di fiducia del padre, Sir John Payne, sia pure contro l'ostilità della Duchessa sua madre che ne disprezza le origini popolari (proviene infatti dall'aristocrazia commerciale della capitale ed è stato nominato cavaliere solo nel 508). John Payne, nel giro di un anno, diventa la vera autorità di Achenar, mentre il Conte si preoccupa di organizzare i Giochi Della Lancia e dell'Arpa, un fastoso torneo che ha inizio nell'autunno del 514.
Tahar Crahe, anziano Maestro dell'Accademia di Spada, viene sostituito da Lord Henri Hamilton, pregevole spadaccino proveniente da Krandamer, amico d'infanzia del giovane Conte.

Assalto al villaggio di Muratet

Inaspettato assalto dei Nordi nel villaggio di Muratet, nella Baronia di Chadrac. A differenza di altri tre episodi di violenza da parte dei pirati, avvenuti in villaggi lungo la costa, Muratet si trova a circa 20 chilometri nell'interno, lungo il corso del fiume Rojo. Il fiume non è navigabile se non da piccole chiatte, e nessuno si aspettava l'assalto dei Nordri. Il saccheggio è stato breve, durante la notte del 3 maggio. Sono stati uccisi una dozzina di uomini e depredate alcune fattorie.
I Nordri sono scomparsi prima del sorgere dell'alba.

Ducato di Benson

Inizio 514

Dopo una grave malattia contratta durante l'inverno muore il conte di Dorf, Oliver Sax. Il conte aveva da poco passato i quarant'anni e non lascia eredi maschi. Per questo tra varie polemiche il posto di conte di Dorf viene preso da Guldwaff Xele, primogenito di Ragadin Xele e Natascia Sax sorella del conte defunto. Il giovane guerriero non tarda a prendere possesso della fortezza poco distante dalla città di Dorf.
Il nuovo conte porta con se lo stemma della famiglia Xele e quello della famiglia Jot, che attualmente governa a Recht; questo in onore di un antenato comune. Il barone di Haufen, Gustav Kundig, greyhavenese che ricopre la carica dopo la guerra del 507, dimostra dissenso. Scrive al Granduca: "Le trame di questa terra sono più tenebrose della Tenebra [.] La famiglia Jot acquisisce un potere militare troppo grande [.] La baronia di Luger ovest non risponde più ai nostri appelli e sembra assistere a tutto ciò come un essere ipnotizzato [.] Mandare vostri messi a controllare cosa sta succedendo, la situazione è grave!"

Estate 514

Estate con temperature altissime nel ducato di Benson. Notizie di epidemie e carestie da molte baronie; le più violente nelle baronie di Haufen e Benson. Per evitare il contagio vendono interrotti i servizi di posta regolari e i contatti tra molti territori. La capitale del ducato pare si sia trasformata in un lazzaretto.
Vari casi del morbo anche a Krandamer, che è ormai in allarme per la mancanza di controllo sul ducato vicino. Gli appelli del barone di Haufen sono ormai insistenti. La richiesta di eserciti al confine per contenere o almeno controllare i ponti e le sponde dell'Alcor è alta.
Molte baronie del sud si rifiutano di aprire i passaggi sui ponti a chiunque per paura. L'incapacità di gestire il ducato di Benson è ormai davanti agli occhi di tutti; è ormai necessario l'intervento dell'esercito del Granduca per risolvere la questione e riportare l'ordine.

Autunno 514

Il conte di Wort, Herik Schwomm, ormai anziano, abdica in favore del figlio Guanno Schwomm. Nessuno è in grado di dire se il duca Richard VIII abbia potuto esprimere il suo parere sulla decisione. Il potere è estremamente frazionato e i feudi sembrano non riconoscere alcuna autorità.
La bianca neve blocca definitivamente il confuso flusso di notizie che viene dal ducato. Bisognerà aspettare la primavera per avere qualche aggiornamento. I messi inviati dal resto del granducato non fanno più ritorno e le loro tracce si perdono poco dopo passaggio dell'Alcor.

Ducato di Surok

Gennaio-Aprile

Continua il fitto scambio di messaggi tra le corti di Farsund, Ostfold e Ammerung. Il Duca sembra nutrire sospetti sempre maggiori nei confronti di Ludwig Heimer, e nei palazzi di Surok acquista credito l'ipotesi di una imminente sollevazione dei Conti a danno del Duca. A parziale smentita di queste voci 100 guerrieri della fanteria pesante nanica di Ammerung vanno ad ingrossare le fila della Guardia Ducale; sono tra i combattenti più temibili dell'intero Ducato.
Viene ultimata la costruzione di un sistema di torri di avvistamento lungo le coste e i confini del Ducato.
Le razzie nordre non sembrano riprendere nonostante la fine dell'inverno; tuttavia le navi dei pirati elsenoriti incrociano sfacciatamente al largo delle coste, assalendo mercantili e beffandosi degli inesperti equipaggi delle galee greyhavenesi.
Continua l'assedio di Kempen e Ostwurf nella Marca di Elsenor. A Surok si ignora che Gunther Heud, risparmiato dal Principe Thorwald dietro suggerimento di Arnaug "Il Bardo", abbia fornito informazioni preziose sulla preparazione bellica e sugli equilibri politici del Ducato, e che il Principe Bjorn sia seriamente intenzionato a sfruttarle per conquistarsi un posto nella storia.

1 Maggio

Nel cuore della notte Dragonar e Flattan nordre al comando di Sighvat approdano sulle spiagge immediatamente a sud ovest del Porto Nuovo Surok. Contestualmente altre Dragonar, guidate da Fridegeir, imboccano la foce dell'Isen. A sviare l'attenzione delle galee di Surok gli ormai famigerati Naviganti, sempre guidati dalla feroce Leila O'Genneagh, che si muovono in direzione del Porto Vecchio.
Alcune imbarcazioni nordre, approfittando del caos, riescono a spingersi fino al Porto Nuovo, sbarcando duecento guerrieri direttamente sui moli. La forza di sbarco di Sighvat ammonta a più di ottocento fanti e si precipita verso il Porto Nuovo incurante degli allarmi delle vedette.
I guerrieri di Fridegeir invece si dedicano a ciò che ai Nordri riesce particolarmente bene:
incursioni nei borghi lungo il fiume, totalmente impreparati all'evenienza di uno sbarco.
Quella di Surok è una sanguinosa schermaglia: le duecento avanguardie del Porto Nuovo prima, gli ottocento di Sighvat poi, depredano e incendiano quello che possono, sparpagliandosi per i vicoli per disorientare le guardie accorse. Suonano freneticamente le campane del Tempio del Signore delle Tempeste, come non accadeva da secoli, e l'intera Surok si desta in preda al panico. Le Guardie Civiche hanno enormi difficoltà a contenere i guerrieri nordri, e molte giovani vite vengono sacrificate per la difesa della città. Il Duca Hadrien Hordkleist, non appena gli viene data notizia, assume il comando della Guardia Ducale e muove verso il Porto Nuovo alla testa di duecento cavalieri. La fanteria pesante nanica viene disposta a protezione del Porto Vecchio, e per i maligni questa sarà ricordata come l'unica decisione strategicamente sensata che l'Hordkleist abbia mai preso finora.
Dopo il caos iniziale i Nordri di Sighvat riconvergono verso il Porto Vecchio per distruggere gli arsenali incustoditi, ma ogni via d'accesso è presidiata da manipoli di Nani armati di asce e balestre al comando di Khalid il Taciturno. Sighvat sottovaluta i bellicosi figli di Krynn Krinn e guida personalmente l'assalto della sua squadra, incitando gli altri a seguire il suo esempio.
In men che non si dica ogni postazione difensiva scatena una pioggia di mortali quadrelli contro gli assalitori. Molti prodi guerrieri del Nord trovano la morte e lo stesso Sighvat viene trafitto orribilmente al braccio. Nonostante questo i Nordri sono determinati a proseguire l'assalto, confidando nella debolezza in mischia di quelle creature piccole e tozze. Non un singolo Nano perderà la vita nella difesa del Porto Vecchio, mentre i Nordri cadono a decine sotto i poderosi colpi d'ascia. Sighvat viene trascinato via dai compagni, ed è costretto a far ritorno alla nave.
Khalid e i suoi non cedono di un millimetro, trattenendo i Nordri fino all'arrivo dei cavalieri di Hordkleist. Colti di sorpresa e schiacciati dal primo, devastante urto della cavalleria pesante del Duca i Nordri si danno alla fuga, risparpagliandosi nei vicoli nel tentativo di raggiungere le Dragonar.
Una cinquantina di guerrieri del nord vengono fatti prigionieri, e almeno centocinquanta rimangono sul campo.
Maggior fortuna ha la spedizione di Fridegeir, che riprende il mare senza alcun caduto e con le navi cariche di bottino.

2-8 Maggio

All'indomani del "Sacco di Surok" il bilancio è sconfortante nonostante la netta vittoria riportata dalla Guardia Ducale: due dozzine di galee da guerra affondate, il Porto Nuovo e il Quartiere dei Braccianti gravemente danneggiati dagli incendi, più di duecento guardie civiche e quasi un migliaio di civili morti. Il Porto Vecchio, difeso dai "Cento di Khalid" (con questo nome la città ricorderà i valenti Nani), è pressochè intatto.
Uno degli incendi si è propagato fino a danneggiare la celeberrima locanda "Il Veliero", alloggio preferito dei più ricchi mercanti del Granducato. Pur avendone la possibilità, i predoni Nordri non hanno saccheggiato alcune dipendenze del Tempio del Signore delle Tempeste, e di questo il Rettore rende grazie a Maers con una pubblica cerimonia.
La minaccia nordro-elsenorita sembra tutt'altro che esaurita, in ogni caso: le Dragonar e i velieri dei Naviganti continuano ad incrociare le acque al largo della capitale. Hadrien Hordkleist dispone che la gran parte delle rimanenti galee da guerra della ricostruita Flotta Ducale pattuglino le coste della Capitale.

9 Maggio

L'armata di Farsund, comandata personalmente da Ludwig Heimer, marcia lungo la Via del Fiume, raccogliendo lungo la via quattro battaglioni di sergenti a cavallo, due di lanceri e due di balestrieri provenienti da Ostfold. Ad Ammerung Ludwig ha di nuovo un abboccamento con il Conte Eric. L'espressione del suo volto è particolarmente cupa, una volta lasciato il capezzale del vecchio.
A Surok la marcia di Ludwig Heimer suscita sentimenti costrantanti: ufficialmente egli si sta dirigendo verso la Capitale per difenderla da future incursioni nordre, ma in molti sono convinti che il suo vero obiettivo sia rovesciare il Duca.
I prigionieri nordri rinchiusi nelle segrete della Rocca Ducale vengono interrogati giorno e notte. Partecipa agli interrogatori in qualità di interprete il giovane segretario del Magistrato Granducale, Flynnister Ashyd Thorpe.
Nel frattempo la minacciosa presenza della flotta nordro-elsenorita al largo di Surok continua a tenere in allarme il fragile sistema difensivo, ma eccettuati singoli episodi minori non si verificano altri sbarchi.

12 Maggio

Sul Ducato spirano minacciosi venti di guerra civile. Tuttavia è un evento di ben altra natura a stravolgere nuovamente lo scenario: la più impressionante flotta nordra che si ricordi approfitta dello scompiglio creato ad ovest per approdare sulle spiagge settentronali della penisola di Halden.
A nulla vale il sistema di torri di avvistamento, prima che possa esser preso qualunque tipo di provvedimento ottomila guerrieri nordri guidati dal Principe Bjorn sbarcano a nord est della città; altri quattromila, al comando di Ulf Sanguemarcio, assaltano direttamente il porto di Halden, sbaragliandone le difese. Mentre l'armata di Bjorn circonda la città dall'esterno, Ulf e i suoi fanno strage delle guardie civiche e poco dopo mezzogiorno il terribile caposcorreria guida l'assalto alla rocca del Conte.
A Hans Driebe non resta che arrendersi, e Bjorn di lì a poco può entrare in città da conquistatore.

2-8 Maggio

All'indomani del "Sacco di Surok" il bilancio è sconfortante nonostante la netta vittoria riportata dalla Guardia Ducale:
due dozzine di galee da guerra affondate, il Porto Nuovo e il Quartiere dei Braccianti gravemente danneggiati dagli incendi, più di duecento guardie civiche e quasi un migliaio di civili morti. Il Porto Vecchio, difeso dai "Cento di Khalid" (con questo nome la città ricorderà i valenti Nani), è pressochè intatto. Uno degli incendi si è propagato fino a danneggiare la celeberrima locanda "Il Veliero", alloggio preferito dei più ricchi mercanti del Granducato. Pur avendone la possibilità, i predoni Nordri non hanno saccheggiato alcune dipendenze del Tempio del Signore delle Tempeste, e di questo il Rettore rende grazie a Maers con una pubblica cerimonia.
La minaccia nordro-elsenorita sembra tutt'altro che esaurita, in ogni caso: le Dragonar e i velieri dei Naviganti continuano ad incrociare le acque al largo della capitale. Hadrien Hordkleist dispone che la gran parte delle rimanenti galee da guerra della ricostruita Flotta Ducale pattuglino le coste della Capitale.

9 Maggio

L'armata di Farsund, comandata personalmente da Ludwig Heimer, marcia lungo la Via del Fiume, raccogliendo lungo la via quattro battaglioni di sergenti a cavallo, due di lanceri e due di balestrieri provenienti da Ostfold. Ad Ammerung Ludwig ha di nuovo un abboccamento con il Conte Eric. L'espressione del suo volto è particolarmente cupa, una volta lasciato il capezzale del vecchio.
A Surok la marcia di Ludwig Heimer suscita sentimenti costrantanti: ufficialmente egli si sta dirigendo verso la Capitale per difenderla da future incursioni nordre, ma in molti sono convinti che il suo vero obiettivo sia rovesciare il Duca.
I prigionieri nordri rinchiusi nelle segrete della Rocca Ducale vengono interrogati giorno e notte. Partecipa agli interrogatori in qualità di interprete il giovane segretario del Magistrato Granducale, Flynnister Ashyd Thorpe. Nel frattempo la minacciosa presenza della flotta nordro-elsenorita al largo di Surok continua a tenere in allarme il fragile sistema difensivo, ma eccettuati singoli episodi minori non si verificano altri sbarchi.

12 Maggio

Sul Ducato spirano minacciosi venti di guerra civile. Tuttavia è un evento di ben altra natura a stravolgere nuovamente lo scenario: la più impressionante flotta nordra che si ricordi approfitta dello scompiglio creato ad ovest per approdare sulle spiagge settentronali della penisola di Halden. A nulla vale il sistema di torri di avvistamento, prima che possa esser preso qualunque tipo di provvedimento ottomila guerrieri nordri guidati dal Principe Bjorn sbarcano a nord est della città; altri quattromila, al comando di Ulf Sanguemarcio, assaltano direttamente il porto di Halden, sbaragliandone le difese. Mentre l'armata di Bjorn circonda la città dall'esterno, Ulf e i suoi fanno strage delle guardie civiche e poco dopo mezzogiorno il terribile caposcorreria guida l'assalto alla rocca del Conte.
A Hans Driebe non resta che arrendersi, e Bjorn di lì a poco può entrare in città da conquistatore.

13 Maggio

Ripristinato l'ordine in capitale, il Duca Hadrien Hordkleist non ha perso tempo: tutte le guardie civiche di Surok, Freiberg e Wurz sono state chiamate in difesa della capitale, insieme ai Cento di Khalid il Taciturno, ai Paladini del Sole Invitto di Surok ed ai Cavalieri della Guardia Ducale. L' esercito così raccolto resta fermo per giorni, in attesa che il Conte di Farsund palesi le sue intenzioni.
L'esercito di Ludwig si accampa nei pressi di Ostbruck, a due giorni di marcia dalla capitale. Poco prima del tramonto giunge una staffetta da Greyhaven con importanti notizie: in risposta alle richieste di aiuto del Duca l'armata del giovane generale Bastian Bjorgson si è raccolta presso Vaarden e sta muovendo ad ovest lungo la Via del Fiume. Il nipote del Gran Duca dispone di più di quattromila soldati, ed in meno di dieci giorni arriverà a Farsund. Ciò nonostante all'alba del giorno seguente il Conte ordina alle sue truppe di proseguire alla volta di Surok.
Nel frattempo Halden è ormai sotto il pieno controllo di Bjorn. Il rovesciato Conte di Halden è tenuto prigioniero nei suoi appartamenti, così come gran parte degli aristocratici e dei prelati locali. Per rendere più agevoli i rapporti con la cittadinanza, Bjorn si è premurato di portare con sè guerrieri nordri che conoscono la lingua di Greyhaven. Uno di questi, Ennis Tullamore, è di fatto il portavoce del Principe. Nonostante gli sforzi per limitare al minimo le razzie, molti guerrieri approfittano del disordine per depredare chiese e dimore nobiliari. Nel resto della penisola la situazione è ben peggiore: due settimane di scorrerie dei predoni di Ulf Sanguemarcio riducono numerosi villaggi alla fame. Bestiame e raccolti necessari all'approvvigionamento dell'esercito nordro vengono sottratti ai contadini, e centinaia di profughi sono costretti a riparare nella Contea di Ostfold, per ora risparmiata dall'attacco.

14 Maggio

La notizie dell'invasione della penisola di Halden comincia a spargersi per il Ducato. Il Conte di Ammerung abbandona la sicurezza della sua rocca e parte alla volta di Goslar con ciò che resta del proprio esercito: poche migliaia di coscrittii male armati, le riserve della fanteria pesante nanica, e i duecento Cavalieri del Tempio del Valore Inesausto. Un suo messaggero raggiunge l'esercito di Ludwig Heimer impegnato ad attraversare il ponte di Ostbruck, con la supplica di tornare indietro e di prestare soccorso alle contee del Nord. L'unica speranza del Ducato è che l' esercito del Conte di Farsund, le riserve di Ammerung e Ostfold si uniscano all'armata di Bastian Bjorgson per fronteggiare gli invasori. Di fronte a questa grave minaccia il Conte decide di rimandare la resa dei conti e di volgere ad est le sue schiere.
Il principe Bjorn ordina l'esecuzione di cinquanta Nordri, rei di aver saccheggiato, in aperta contravvenzione dei suoi ordini, due templi della cittadina. Il bottino viene restituito agli ecclesiastici di Halden, con l'assicurazione che simili episodi non avranno a ripetersi. Un'ambasceria nordra salpa dal porto di Halden alla volta di Surok. L'intera famiglia del Conte accompagna la spedizione, e la nave ha issata la bandiera della Contea.

16 Maggio

L'ambasceria di Bjorn approda nel porto della capitale e si consegna nelle mani della Guardia Ducale. Gli ostaggi vengono immediatamente liberati, e i messi di Bjorn sottoposti ad interrogatorio al cospetto del Duca e del Magistrato Elrond. Attraverso i suoi ambasciatori il Principe Bjorn offre la cessazione di tutte le ostilità in terra e in mare, a patto che gli venga concesso dalle mani del Duca il titolo di Conte di Halden con tutti gli obblighi derivanti da tale carica. Non senza una certa sfrontatezza viene ricordata al Duca la fragilità degli equilibri politici che fino ad ora lo hanno mantenuto sul trono, e che le ambizioni del Conte di Farsund non sono un segreto neppure per i Nordri: se anche venissero ricacciati in mare, impresa in ogni caso assai sanguinosa, nulla più impedirebbe a Ludwig Heimer di marciare su Surok con forze soverchianti e impadronirsi del potere. Nè d'altro canto il Granduca può permettersi una guerra civile all'interno del suo Ducato più ricco e fedele proprio quando ad oriente vanno addensandosi nubi di guerra, e se infine fosse chiamato ad intervenire, gli ecclesiastici di Greyhaven non mancheranno certo di ricordargli i tetri sospetti che macchiano la reputazione dell'Hordkleist. Essi esercitano grande influenza sulle sue decisioni, e non v'è dubbio che tengano Heimer in gran conto. Alla luce di queste considerazioni, l'offerta di Bjorn è l'unica possibilità per il Duca di mantenere testa e corona.
Inizialmente Hadrien Hordkleist rifiuta sdegnosamente la proposta di Bjorn e ordina che gli ambasciatori siano tratti nelle segrete della Rocca, in attesa che si decida del loro destino. Risulta evidente che un traditore abbia cospirato con i Nordri, e la tortura potrebbe rivelarsi uno strumento efficace per conoscere la sua identità.

19 Maggio

Indiscrezioni di palazzo suggeriscono che a mutare l'originario consiglio di Hadrien sia stata un'aspra e prolungata discussione con la Duchessa, cinicamente avvezza a far prevalere le ragioni dell'opportunità politica su quelle dell'integrità morale. I messi del principe nordro riprendono il mare, mentre il Duca e il Vescovo Abelardo Hurtz e il Magistrato Elrond lasciano la capitale scortati dalla Guardia Ducale e dai Paladini del Sole Invitto.

25 Maggio

Gli eserciti di Farsund, Ostfold, Ammerung vengono raggiunti nei pressi di Bloch dall' armata di Bastian Bjorgson. All'arrivo dell'Hordkleist una cupa tensione cala sulle schiere dei Conti di Surok, e si teme che l'adunata possa degenerare in una sanguinosa battaglia. E' necessario un intervento deciso del Vescovo Hurtz a placare gli animi, e il grande esercito così riunito può proseguire la marcia a nord-ovest.

26 Maggio

Esploratori nordri portano al Principe Bjorn la notizia di un grande esercito Greyhavenese ad un giorno di marcia da Halden. L'ora della verità è giunta.

27 Maggio

L'esercito Greyhavenese e quello Nordro si fronteggiano nella piana di Halden. Bjorn dispone di novemila fanti e tremila arcieri; il Duca di seimila fanti, duemila tra sergenti a cavallo e cavalieri pesanti, e poco meno di duemila arcieri e balestrieri. Nonostante l'inferiorità numerica e il fatto che un terzo della fanteria Greyhavenese sia costituito da reclute prive di esperienza, il Duca ha dalla sua l'eccezionale qualità delle truppe di Bastian Bjorgson e la potenza dirompente della cavalleria; d'altro canto Bjorn può contare su veterani di grande esperienza e valore, e soprattutto, sui devastanti archi lunghi. Nelle due settimane successive alla conquista di Halden l'esercito nordro non è rimasto inattivo, e il campo di battaglia è stato preparato a dovere. Due alte motte presidiate dagli arcieri proteggono i fianchi dello schieramento, e due linee di pali appuntiti ne schermano il fronte.

27-28 Maggio

Quando ormai lo scontro appare inevitabile Bjorn dà ordine ai suoi araldi di issare gli appropriati vessilli di tregua per segnalare ai Greyhavenesi la sua volontà di parlamentare. Il Duca Hadrien indugia per lunghi minuti, poi a sua volta fa innalzare i segnali di tregua. Con i rispettivi schieramenti rimasti fermi in posizione, due delegazioni scortate si incontrano sul campo; da una parte il Principe in persona, con Tullamore a fargli da interprete, dall’altra il Magistrato Elrond assistito da Flynnister Thorpe, e il Generale Bastian Bjorgson. Le offerte del Nordro non si discostano da quelle già comunicate ai Greyhavenesi il 16 Maggio, ed Elrond illustra le condizioni del Duca: per ottenere il titolo di Conte di Halden Bjorn dovrà far atto di sottomissione formale, ripudiando il Re e abiurando la religione pagana delle sue terre, contestualmente giurando fedeltà al Duca di Surok e al Granduca di Greyhaven, e abbracciando la vera religione della Luce. Identico obbligo per ciascuno dei suoi uomini, che si impegneranno ad impugnare le armi in difesa dei loro nuovi Signori. Bastian sottolinea che la fedeltà di Bjorn sarà presto messa alla prova nella guerra si va preparando ad Oriente contro i nemici del Granduca e della Fede. Prima che si possa procedere al perfezionamento dell’accordo è necessario che Bjorn ordini ai due terzi del suo esercito di abbandonare la Piana di Halden entro un giorno quale dimostrazione di buona fede. In caso ciò non avvenga, ci sarà battaglia. Bjorn sembra accogliere quest’ultima richiesta con aria divertita, e acconsente, aggiungendo che non è dai suoi uomini che il Duca dovrebbe guardarsi.
Nonostante la tangibile tensione, entrambe le scorte danno prova di grande disciplina e le due delegazioni si separano senza incidenti di sorta.

La notizia del probabile accordo coi Nordri è causa di rinnovate discordie all’interno dello schieramento greyhavenese. Ludwig Heimer va su tutte le furie e cerca disperatamente di convincere il generale Bjorgson che assecondare la vigliaccheria del Duca e accogliere le richieste di un pagano infido e sanguinario quando ormai la vittoria è assicurata sarebbe una bestemmia agli occhi di Dytros, una macchia incancellabile per l’onore della stessa Greyhaven , una mancanza scellerata nei confronti dei tanti che hanno offerto la vita in sacrificio, specie delle molte migliaia perite negli abissi del Mannannan senza neppure la consolazione di una tomba, e in ultimo un’assurdità che insulta l’intelletto.
Ma questo non basta a mutare il consiglio di Bastian, fin troppo consapevole delle difficoltà che sta affrontando il Granducato, e dei mille pericoli che dovranno essere affrontanti ad Est negli anni a venire La sua replica è sbrigativa: “Se davvero è possibile placare i Nordri con un titolo e delle terre di poca importanza, e se davvero coloro che oggi sono nemici del Granducato domani potranno ingrossarne gli eserciti, allora questa battaglia diventa uno sperpero. E non è certo di uno sperpero che intendo riferire a mio padre.” Ad Heimer non resta che incassare la sconfitta e far cupamente ritorno al proprio padiglione.

Hadrien Hordkleist, al contrario, appare molto sollevato dal buon esito del primo abboccamento. Si verificano sporadici incidenti tra le truppe dei Conti e la Guardia Ducale, ma su preciso ordine del Vescovo Hurtz i Paladini del Sole Invitto intervengono rapidamente ad impedire che la situazione degeneri.

Nel frattempo lo schieramento dei Nordri si disperde ordinatamente, e diverse migliaia di guerrieri fanno ritorno ad Halden. Rimangono Bjorn e Ulf Sanguemarcio con circa quattromila uscarli.

29 Maggio

Poco prima dell’alba l’armata della Contea di Farsund si sta disponendo in ordine di marcia. Informato dalle sentinelle, Hordkleist si affretta ad organizzare la Guardia Ducale, mentre Bastian Bjorgson si reca personalmente da Ludwig Heimer per chiedergli conto delle sue intenzioni. La risposta del Conte è dura: “Sono venuto qui per dare battaglia al nemico e ricacciarlo in mare. Se non c’è nessun nemico a cui dare battaglia, dunque nulla più mi trattiene dal fare ritorno alle mie terre. A meno che non vogliate riferire a vostro padre di uno sperpero, temo che dovrete cedere il passo.” Il Generale decide di prendere tempo, ed intima a Heimer, se si ritiene ancora un suddito del Granduca, di dar ordine ai suoi di mantenere la posizione. Gli propone quindi di prender parte ad un consiglio di guerra da convocarsi immediatamente, affinché si decida pacatamente sul da farsi.

Bjorgson non appare intenzionato ad ostacolare il Conte, ma Hadrien Hordkleist sa benissimo che lasciare Heimer libero di muoversi per il Ducato alla testa di un esercito equivarrebbe a consegnargli la corona, tanto più in una situazione così delicata. Non esita dunque a dichiararlo un traditore, e a chiedere a Bastian di metterlo agli arresti. Il Conte replica che giustizia deve esser fatta, sì, ma dei tradimenti del Duca, troppo a lungo lasciati impuniti, e di cui la disgraziata situazione militare di Surok non è che l’ultimo velenoso frutto. Di fronte all’impossibilità di ricondurre i due contendenti alla ragione, al Generale non resta che imporre la propria autorità: concede al Conte di partire con i suoi uomini per Farsund, con l’ammonimento che qualunque deviazione sarà considerata un atto di tradimento, e dovrà rimanere presso il suo castello in attesa del Magistrato di Greyhaven Elrond. Quanto al Duca, Bastian sottolinea che il Granduca è da anni al corrente delle sue “intemperanze”, e che ora più che mai si aspetta da lui fedeltà incondizionata e osservanza scrupolosa dei suoi comandi. In questo senso il comando è di non procedere nei confronti del Conte per la sua insubordinazione senza la previa approvazione della Magistratura Greyhavenese. Il consiglio viene sciolto e al sorgere del sole le forze del Conte si mettono in marcia.

La discussione degli accordi con Bjorn ha inizio.

6 Giugno

Il Principe Thorwald giunge ad Halden accompagnato da Arnaug il Bardo. La regione meridionale dell’isola è ormai sotto il controllo Nordro-Elsenorita. La popolazione di Ostwurf e Kempen viene risparmiata, i notabili catturati e inviati ad Halden come prigionieri. Rutwen Heimer, deposto Marchese di Ilsanora, sfugge rocambolescamente ad un tentativo di assassinio e riesce a fuggire su una piccola imbarcazione.

10 Giugno

Le trattative durano undici giorni. Vengono discussi nel dettaglio tanto gli obblighi del futuro Conte di Halden quanto lo status delle colonie occupate in Ilsanora, e si gettano le basi per accordi commerciali con le terre del Nord. Gli ostaggi provenienti di Ilsanora vengono liberati.

12 Giugno

Una solenne cerimonia presieduta dal Vescovo Abelardo Hurtz nel Tempio del Faro Splendente in Halden sancisce la conversione ufficiale di Bjorn, Thorwald e dei Nordri al loro comando al Culto della Luce. Dopo il rituale giuramento di fedeltà Bjorn riceve dalle mani del Duca il titolo di Conte di Halden; Thorwald quello di Marchese di Ilsanora.

18 Giugno

Gunther Heud lascia il porto di Ostwurf a bordo di una nava Elsenorita. Di lui non si ha più notizia.

2 Luglio

L’esercito di Bastian Bjorgson lascia la penisola di Halden

3 Luglio

Il Magistrato Elrond parte. Flynnister Ashydd Thorpe resta ad Halden in qualità di Magistrato Straordinario.

8 Luglio

Hadrian Hordkleist fa ritorno a Surok.

Luglio-Dicembre

Penisola di Halden
L’insediamento dei Nordri nella penisola di Halden presenta numerosi problemi. Il neo-Conte Bjorn è risoluto nell’imporre ai suoi una ferrea disciplina, ma si contano numerosi stupri e ruberie. Molti guerrieri del Nord sono costretti a prendere in moglie le donne avute con la forza, pena la morte; poiché i “processi” si basano interamente sulla parola delle sventurate, è impossibile stabilire quanti delitti siano rimasti impuniti e quante invece siano le accuse infondate. Il clero locale è impegnato giorno e notte a catechizzare i Nordri e ad insegnare loro il Greyhavenese con l’aiuto di interpreti, e nonostante il genuino entusiasmo dei primi nei confronti di queste novità, l’impresa appare assai lunga e complicata.
Lo stesso Bjorn si impegna con ammirevole zelo in questo senso, e i suoi progressi appaiono quasi prodigiosi. Questo non gli impedisce di dedicare la massima attenzione alle questioni amministrative, prima tra tutte l’integrazione dei suoi nelle strutture preesistenti. Inevitabilmente il malcontento della popolazione greyhavese di ogni censo è grande, e tanto Flynnister Thorpe quanto i messi Ducali riescono a malapena a mantenere la situazione sotto controllo.
Contea di Farsund
I sudditi hanno accolto Ludwig Heimer come un eroe, e tutti i capitani rinnovano la loro fedeltà al Conte. Un’eventuale insurrezione vedrebbe l’adesione pressoché totale della popolazione della Contea, ma Heimer non sembra intenzionato a cavalcare quest’onda. Attende nella sua rocca l’arrivo del Magistrato Elrond, che giunge in autunno inoltrato. Il Granduca ha preso una decisione: in conseguenza all’insubordinazione Ludwig Heimer dovrà abdicare in favore di suo figlio Rutwen, abbandonare la Contea, e ritirarsi presso il Tempio del Valore Inesausto di Ammerung. In dicembre il Conte parte da Farsund scortato da una squadra di Paladini di Dytros, chiede e ottiene di visitare l’ormai moribondo Conte di Ammerung, ed entra nel Tempio.
Città di Surok
Hadrien IV Hordkleist può ritenersi più che soddisfatto del volgersi degli eventi. La mansuetudine dimostrata dai Nordri nella penisola di Halden supera di gran lunga ogni speranza, le aggressioni costiere sono terminate, e la ricostruita flotta ducale può vantare l’affondamento di una dozzina di navi elsenorite. Il rinnovato assetto dei possedimenti Elsenoriti, per quanto ridotti drammaticamente in estensione, lascia al Ducato il sostanziale controllo dei porti, e ci si aspetta che le nuove rotte commerciali col Nord compenseranno abbondantemente gli introiti perduti nell’entroterra ormai in mano agli indigeni già a partire dalla prossima primavera. Con Ludwig Heimer fuori gioco il rischio di una insurrezione dei Conti di Ostfold e Ammerung è ormai uno spettro lontano. Persino i rapporti con la bizzosa consorte sembrano essere migliorati di colpo e anzi si attende l’arrivo di un erede per la fine dell’estate ventura.

Ducato di Feith, Contea di Camlan

Maggio

Faradyr Vanaquiel, Conte di Camlan, sposa Sythiel, figlia di Elvinlas Fargan, Barone di Fael.
Nei mesi precedenti Faradyr aveva provveduto a spedire lettere di invito a tutti i suoi vecchi amici, per lo meno quelli rintracciabili, anche grazie all'aiuto impagabile di Kotaros, un vero segugio.
Nell'elencarli sicuramente dimenticherò qualcuno, ma Alice, Luran, Daniel, Shuen, Amras, Sean ed il Serpente, Aska, Cormac, Porter, Anacarsi, Elenor Stooge, Kos-Tun, Armando (perchè no?), Baffo, Karis, Elrond, Padre Amorth, Padre Harkon, Ruigh, semmai saranno raggiungibili e se vorranno, potranno essere presenti.
Saranno presenti anche molti nobili della Contea, e credo tutti i Baroni, tranne uno forse, che è un po' strunz. E Probabilmente anche gente come il Conte di Lagos e quell'altro sfigato del fratello (chissà, decida Stefano).
Il banchetto sarà memorabile, anche perchè c'è da festeggiare la fine della moria delle vacche.
Si potrà tra l'altro ammirare lo stemma scelto da Faradyr per la sua neonata casata: vi sono rappresentati i due oggetti che lo hanno protetto per tutta la sua vita, una spada e il simbolo dell'amuleto di Elmer, sebbene solo alcuni dei presenti potranno cogliere quest'ultima cosa.

Agosto-Settembre

La vita nel ducato di Faith prosegue senza difficoltà eccessive, eccessive: l'esercito e la flotta riescono a tenere a bada i nordri sia nel ducato pure con difficoltà a contenere le incursioni Nordre ed Elsenorite, che su Elsenor, anche se questo impedisce di poter aiutare Surok a far fronte alla minccia dei pirati. sembrano concentrarsi contro Surok. Anche il periodo di crisi alimentare sembra superato, nella primavera superato: nel settembre del 515 514, a poche settimane dallo scoppio della rivolta di Elsenor, viene celebrata un'impressionante celebrazione di ringraziamento.

Novembre-Dicembre

La tranquillità autunnale viene rotta dalla massiccia e improvvisa insurrezione dei Clan del Nord di Elsenor, che assesta un colpo mortale ai possedimenti di Feith sull'Isola. I guerrieri dei Clan Ochleil, Frisea, Fhearuis, Dominuill, Dhonnchaid e Vauraig, con il supporto diretto dei Rulian, si avventano sulla guarnigione di Nuova Lagos, avendo la meglio sugli avamposti difensivi e decimando le forze Ducali. La violenta sortita incendia gli animi dei Clan dell'Est, che insorgono energicamente contro le colonie. Il Clan del Lago rompe il trattato del 464 e partecipa alla rivolta, unendo le sue forze a quelle dei ribelli: per la prima volta dopo decenni, i guerrieri Lochdain e Faolchliàth appianano le loro divergenze e si ritrovano a combattere nuovamente fianco a fianco. Alla rivolta, che passa alla storia come massacro di Nuova Lagos, non prendono parte nè il Clan Aindrais nè il Clan dei Naviganti, in virtù del legame particolare che lega i loro principali esponenti con la figura di Vargas Glidewell, Governatore di Nuova Lagos e Reggente dei territori di Feith a Elsenor. La sorprendente decisione viene duramente criticata dal resto dell'Isola e provocherà negli anni successivi un sostanziale isolamento dei due Clan.
La scelta degli Aindrais e dei Mairnéalach non salva in ogni caso la vita di Lord Vargas: il Governatore, catturato durante la conquista di Nuova Lagos, viene condannato a morte e quindi ucciso durante il Sabbath di Yule del dicembre 514.

Impero di Delos

La questione nordra

Il tentativo diplomatico che avrebbe dovuto portare ad un più disteso rapporto con i predoni nordri e ad una boccata d'aria nella difficile gestione del commercio marittimo nord-occidentale è naufragato.
Il Megas Sitophòros Grigorios Chortasménos si giustifica con l'Imperatore in una lunga lettera, resa pubblica negli ambienti di corte, in cui si afferma che i Nordri sono mercanti di piccolissimo taglio, dediti perlopiù al baratto e provvisti di merci prive di alcun pregio: un accordo commerciale con loro non avrebbe offerto alcun vantaggio e avrebbe reso più difficile da gestire la repressione degli atti di predoneria.
Viene intensificata e in più parti conclusa l'opera di fortificazione delle coste.
La flotta dell'Epinavarco Cosmas Indikopleustes veglia sui mari nord-occidentali.
Non si ha notizia di ulteriori scorrerie nordre. Lo Stratego di Aipyros Andronikos Fokas provvede alla ricostruzione (per quanto possibile) della piccola Pontostasis.
Tutto ciò è possibile evidentemente grazie agli accordi che la diplomazia d'Oriente, guidata dal Sebastocratore Michaìl, riesce a intessere con la Sublime Porta di Abbùl.

La questione religiosa

L'intensificarsi dei rapporti con gli infedeli d'Oriente e le notizie preoccupanti che provengono da Tarracona, ove popolazioni "barbare" e ignare della vera religione sono continuamente vittoriose sulle milizie del Custode, spingono la Chiesa a scendere in campo.
Molti Metropoliti dei Temi Occidentali e, in una lettera comune a tutti i fedeli, il Patriarca di Dytros di Nikopolis, Renzàburos III, e il Patriarca di Pyros di Turn, Adrianus III, dichiarano il pericolo della presenza "barbarica" sui mari e sulle terre di Settentrione, invocando la necessità di una grande opera missionaria e di conversione. Il Santo Capitolo Unito dei Guerrieri Immortali emana una durissima condanna dei troppo stretti contatti intessuti dalla Corte imperiale con gli Abbulìti (maggio), suscitando sconcerto nella Capitale e soprattutto nel Patriarcato.

La questione nanica

Lo stato di ostilità tra il Duca di Amer, Eccellentissimo Hygiophylax, e i Nani di Nair-al-Zaurak e Al-Muglab non passa inosservato all'interno dei confini di Delos.
Il Senato di Albakon (Al-Bach), composto integralmente da Nani, costringe di fatto il Demarco a redigere un messaggio di solidarietà alle città ribelli e di compiacimento per la ricostituzione del Dominio. Nella piccola cittadina di confine deliota giungono intanto, anche attraverso misteriosi sentieri montani, delegazioni da parte delle comunità naniche del Dagorblach e gruppi di armati dalle Schiere del Mustblach.
Alla fine di giugno lo Stratego di Aipyros è visibilmente preoccupato e convoca a Kastòria i Senatori di Albakon. Dopo un lungo colloquio, in cui, pare, riesce a convincere i Nani a tenere un atteggiamento di meno aperta approvazione, invia un dettagliato resoconto a Delos.
Il 18 luglio avviene un fatto di importanza epocale: una delegazione di Nani del Mustblach, guidata da Abner-Kun, Kazarman della VII Schiera "Orbata", attraversa il Kieblach, conducendo a Nair-Al-Zaurak un cimelio, l'Ascia Senza Punta di Danko il Focoso, con cui fu ferito un giorno antico Kos-Ras, l'ultimo Re dei Nani di Al-Zaurak. Il Dominio risorge, l'Alleanza dei Re è ricomposta.
Il 22 luglio giunge a Kastòria l'ultraottuagenario Entimoipértato Zosimos Dunchas, cugino degli Imperatori Ghiannis e Costandinos I, commilitone dei Nani nella guerra civile del 452-454. Egli si rende conto immediatamente della situazione e convoca il 27 luglio a Kastòria Abner-Kun di ritorno dalle città naniche insieme ai Senatori di Albakon e ai Delegati di Nair-Al-Zaurak e Al-Muglab, inviati dai Rappresentanti alle Comunità del Mustblach. Viene concordato di scindere l'adesione totale dei Nani al progetto del Dominio rinnovato dalla posizione ufficiale dell'Imperatore al riguardo: "i Nani sono sudditi fedeli dell'Impero, quelli del Dominio furono rispettati da Dagor.
Se essi hanno motivo di controversia con i Delegati del Custode, spetta al Custode dirimere la controversia nel pieno dei suoi poteri. L'Imperatore non può però impedire ai Nani di aiutare i loro fratelli nella controversia, perché l'Imperatore riconosce e onora la fratellanza dei Nani".
Nel corso dell'estate e dell'autunno affluiscono molte milizie naniche deliote dal Kieblach, dal Dagorblach e dal Mustblach, per dare man forte ai fratelli del Dominio.

Palio delle Gilde e dei Clan

Lavori in Corso
Contenuto in lavorazione a cura di DarkAngel.
Creata il 06/08/2008 da Annika (2242 voci inserite). Ultima modifica il 18/01/2012.
4045 visite dal 06/08/2008, 14:05 (ultima visita il 19/04/2024, 11:02) - ID univoco: 1713 [copia negli appunti]