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11 settembre 626
Giovedì 28 Luglio 2005
sogni e tradimenti...
Castello del Vassallo Filibert Dresner
Traditori infiltrati nel castello. Infingardi lealisti hanno approfittato della buona fede del mio Vassallo per spargere il seme del tradimento tra queste mura.
E' una benedizione di Loth che i miei compagni l'abbiano messo in guardia e che i malviventi siano stati assicurati chi alle cure di Mastro Abbot e chi direttamente all'oltretomba.
Ma l'atmosfera e' gravida di oscuri presagi, ed io stessa, mentre riposavo in una stanza del castello, sono stata visitata da un sogno inquietante.
Insieme a me era Padre Berthold, e ci trovavamo in un bel bosco, davanti ad un grande albero di noce. C'era una vecchia, su una sedia a dondolo, che lavorava a maglia.
La vecchia dice che ci stava aspettando, e che il suo nome è Eusebia. Siamo nel limbo, a suo dire, un luogo dove magia e religione si incontrano e non si fanno la guerra.
Quietamente ci dice che qualcuno vicino a noi desidera che sia fermato l'oscuro maleficio che sta per causare una invasione dei topi.
"Chi siete?" le chiede Padre Berthold.
"Sono una strega", rispone lei.
Spiega poi di essere una strega bianca, e di aver bisogno di aiuto per scacciare l'incantesimo in atto, e uccidere i topi.
Sarebbe gentile da parte sua, ma... vuole qualcosa in cambio.
Domanda che non ci siano più persecuzioni contro le sue sorelle, in questa città. Curiosa richiesta, oltretutto, visto che ormai Melsa, grazie alle sue amichette, è ridotta a un cumulo di macerie.
Ad ogni modo Padre Berthold risponde che non smetteremo mai di fare la guerra alle streghe.
Eusebia dice che si troverà stanotte all'accampamento, e che per trovarla dovremo domandare a Mildred o Martha le quali, ci tiene a dirci, non sono streghe.
Le faremo sapere.
Al risveglio ero confusa e con un forte mal di testa, e ho persino avuto la mezza idea di andare a confidare questo sogno a Padre Berthold, per sentire un suo giudizio. Poi però, riflettendoci con un minimo di calma, ho capito che è meglio lasciar perdere.
Ammesso che sia vero, che questa Eusebia abbia voluto mandarci un messaggio e che sia disposta ad aiutarci, mi sembra ancor più ignobile da parte sua che osi dettare condizioni.
Se veramente sa fare qualcosa per difenderci dalla pestilenza in arrivo, che lo faccia. Ma certo non ha diritto di avanzare richieste. Come se non fosse nell'interesse anche suo, di evitare questa sciagura!
Sono sdegnata.
Traditori infiltrati nel castello. Infingardi lealisti hanno approfittato della buona fede del mio Vassallo per spargere il seme del tradimento tra queste mura.
E' una benedizione di Loth che i miei compagni l'abbiano messo in guardia e che i malviventi siano stati assicurati chi alle cure di Mastro Abbot e chi direttamente all'oltretomba.
Ma l'atmosfera e' gravida di oscuri presagi, ed io stessa, mentre riposavo in una stanza del castello, sono stata visitata da un sogno inquietante.
Insieme a me era Padre Berthold, e ci trovavamo in un bel bosco, davanti ad un grande albero di noce. C'era una vecchia, su una sedia a dondolo, che lavorava a maglia.
La vecchia dice che ci stava aspettando, e che il suo nome è Eusebia. Siamo nel limbo, a suo dire, un luogo dove magia e religione si incontrano e non si fanno la guerra.
Quietamente ci dice che qualcuno vicino a noi desidera che sia fermato l'oscuro maleficio che sta per causare una invasione dei topi.
"Chi siete?" le chiede Padre Berthold.
"Sono una strega", rispone lei.
Spiega poi di essere una strega bianca, e di aver bisogno di aiuto per scacciare l'incantesimo in atto, e uccidere i topi.
Sarebbe gentile da parte sua, ma... vuole qualcosa in cambio.
Domanda che non ci siano più persecuzioni contro le sue sorelle, in questa città. Curiosa richiesta, oltretutto, visto che ormai Melsa, grazie alle sue amichette, è ridotta a un cumulo di macerie.
Ad ogni modo Padre Berthold risponde che non smetteremo mai di fare la guerra alle streghe.
Eusebia dice che si troverà stanotte all'accampamento, e che per trovarla dovremo domandare a Mildred o Martha le quali, ci tiene a dirci, non sono streghe.
Le faremo sapere.
Al risveglio ero confusa e con un forte mal di testa, e ho persino avuto la mezza idea di andare a confidare questo sogno a Padre Berthold, per sentire un suo giudizio. Poi però, riflettendoci con un minimo di calma, ho capito che è meglio lasciar perdere.
Ammesso che sia vero, che questa Eusebia abbia voluto mandarci un messaggio e che sia disposta ad aiutarci, mi sembra ancor più ignobile da parte sua che osi dettare condizioni.
Se veramente sa fare qualcosa per difenderci dalla pestilenza in arrivo, che lo faccia. Ma certo non ha diritto di avanzare richieste. Come se non fosse nell'interesse anche suo, di evitare questa sciagura!
Sono sdegnata.