Cerca nel Sito

NomeKeywordsDescrizioneSezioniVoci correlate

Forum di Myst

 
« Sono stufo di ricucire sempre le stesse budella. »
- Vanjar -
 
Solice Kenson
Cronache della Campagna di Caen
Solice Kenson
"Voi avete coraggio e siete molto convincente: ma non appena sarete chiamata a combattere, al primo combattimento che possa realmente definirsi tale, voi morirete. E non parlo di scontri confusi o ingarbugliati, dove nessuno capisce fino in fondo quello che sta facendo o magari ha meno voglia di uccidervi che di portare la pelle a casa. Parlo di uno scontro vero, in cui affronterete una persona con le vostre sole forze. Beh, è giunto il momento che qualcuno che vi vuole bene vi dica che queste forze non basteranno proprio contro nessuno".
creato il: 20/05/2005   messaggi totali: 91   commenti totali: 32
349782 visite dal 31/07/2007 (ultima visita il 29/03/2024, 07:36)
ultimi 5 articoli (cambia) · Pagina 4 di 19
1 · 2 · 3 · 4 · 5 · 6 · 7 · 8 · 9 · 10 · 11 · 12 · 13 · 14 · 15 · 16 · 17 · 18 · 19
15 maggio 518
Venerdì 25 Settembre 2009

Perché?

Osservo la mano muoversi sconnessa sul foglio, dissociata dalla mente che non riesce ancora a credere alle parole di Lady Lucille. Segni d'inchiostro che si accavallano gli uni sugli altri, fondendosi a formare mille varianti di un'unica, singola parola.

Perché? Cosa è successo? Quale oscura e sciagurata catena di eventi devono aver messo in moto le mie azioni? Vorrei avere più tempo per cercare tutte le risposte che non verranno, per comprendere dove ho sbagliato e come porre rimedio. E' evidente che la collana, il dono con cui ho tentato di ripagare il torto da noi compiuto ai danni di quella ragazza e di suo padre, ha ottenuto l'effetto opposto: quel gioiello deve aver generato invidia, competizione... e forse persino le morti di cui mi ha parlato Lucille. Come ho potuto non pensarci? E soprattutto, come posso rimediare?

Cara Lynn,

ti ricordi di me? Sono... la ragazza della collana.
Sono appena tornata ad Achenar, e soltanto ora ho avuto modo di apprendere quello che ti è successo.

Voglio dirti che mi dispiace davvero tanto, e farti sapere che, se c'è un modo per poter rimediare o se hai bisogno di aiuto, puoi contare su di me.
Ti lascio questo recapito, nel caso tu volessi comunicare con me.
Tieni duro... e ricorda sempre quello che sei.

Che il calore di Pyros possa riscaldare il tuo cuore, e la sua luce illuminare la tua strada.

Solice


scritto da Solice , 21:34 | permalink | markup wiki | commenti (0)
 
9 maggio 518
Domenica 21 Giugno 2009

Appunti di viaggio

Rivedere i miei compagni sani e salvi è stato un vero sollievo. Eric, Loic e Guelfo sono carichi di nuove cicatrici e di racconti avventurosi: spero di non averli tediati con tutte le mie domande su Gornak, la città dove è nata mia madre e dove io non sono mai stata. La piazza dove suo padre la portava sempre da piccola, la selva del Grande Fuso e le sue misteriose creature di pietra... Racconti che riempiono ancora i miei ricordi, indelebili come l'inchiostro di questa penna d'oca. Non sono la sola a non essere andata con loro: anche Desiree è stata chiamata a svolgere un altro compito, a seguito del ripristino degli antichi privilegi territoriali che il Ducato ha concesso ai legittimi eredi del dominus di Flavigny. Dopo questi mesi in loro compagnia so per certo che mai traguardo fu più meritato: nè le tragedie nè le disavventure subite sono riuscite a compromettere l'onestà dei loro cuori e la fedeltà alla causa della luce.

Vedere Desiree con indosso la mia armatura mi ha colpita: credo che si stia esercitando a portarla insieme alla spada e all'arco. Sono sollevata al pensiero che, se vorrà continuare a far uso del formidabile coraggio di cui è dotata e che ha sovente determinato l'esito degli scontri che abbiamo sostenuto, sarà in grado di farlo in modo più protetto: e sono felice che abbia scelto di adoperare proprio quella che per molti mesi è stata la mia armatura, nella speranza che possa renderla meno vulnerabile.

E io, quanto sono vulnerabile? La mia vecchia armatura non mi manca, ma non posso dire lo stesso dell'abito da Paladina. Ho preso la decisione di privarmene per ripristinare un equilibrio spezzato dalle azioni di Lady Beart: lei ha saputo tramutare il suo abito in un'arma subdola e affilata, io ho fatto del mio uno scudo nel tentativo di spezzarne la lama. E' una scelta che non rimpiango, e nel mio cuore sono certa che Pyros ha compreso il significato del mio gesto. E' stata la cosa giusta, solo... non credevo che ne avrei sentito così tanto la mancanza. Quella donna mi spaventa, è come se avesse il potere di corrompere tutto quello con cui viene a contatto. Non riesco a togliermi dalla testa il pensiero che possa essere coinvolta in qualche modo con la morte di Ludmilla, e la consapevolezza che si trovi a così poca distanza da Luceen... No, non voglio pensarci: ora lì ci sono Frate Erwin, Nicolas e Karen, non può succedere nient'altro di grave. E il mio posto è qui, con i miei compagni... dobbiamo concentrarci su questo nuovo incarico, e risolvere il problema che ci è stato affidato.

Vorrei soltanto che anche Julie fosse qui: mi manca davvero tanto.
scritto da Solice , 07:04 | permalink | markup wiki | commenti (0)
 
14 febbraio 518
Venerdì 27 Febbraio 2009

A Guelfo

Caro Guelfo,

Sono passati più di tre mesi dalla nostra ultima conversazione: ricordo ancora molto bene quel giorno in cui tu, vedendomi triste e preoccupata, cercasti di farmi coraggio dicendomi che se c'era una persona che poteva prendere il posto di Abel quella ero io: e che la consapevolezza di questo bastava a renderti tranquillo.

Ogni giorno queste tue parole mi danno la speranza di poterci riuscire: più volte, di fronte ai dubbi e alle difficoltà in cui ci siamo imbattuti, ho smesso di interrogarmi su cosa avrebbe fatto Abel, cercando quella forza in me stessa, nel mio carattere e nelle mie convinzioni... e credo di averla trovata, Guelfo: grazie a lei sono riuscita a rialzarmi, con il suo aiuto ho vinto il mio primo vero scontro. E' lei che mi spinge a rivolgermi in modo diverso ai nostri compagni, nella speranza che le mie parole possano risultare più utili ed efficaci della spada che porto al fianco. So che c'è ancora molto lavoro da fare e sono consapevole di essere soltanto all'inizio di un viaggio lungo e difficile. Eppure, nonostante le ardue scelte che siamo tutti chiamati a fare, le parole che mi dicesti quel giorno riescono ancora a infondermi sicurezza e coraggio: per questo ti ringrazio.

In queste settimane abbiamo combattuto duramente, scontrandoci con nemici crudeli e agguerriti: Eric e Loic sono sopravvissuti a gravi ferite che devono aver reso ancora più dure per loro le mie scelte di coscienza e di fede. Vorrei tanto che fosse possibile fare la cosa giusta senza che questa debba privare un soldato dei suoi valori, un perseguitato della sua giustizia, un combattente della sua missione: prego affinché gli Dei possano indicarmi la via per raggiungere questo invisibile sentiero.

Julie e Desiree stanno bene: gli ultimi avvenimenti hanno costituito una dura prova anche per loro, ma non si sono mai date per vinte. Se siamo vivi è anche grazie al loro instancabile coraggio.

Spero che tu stia bene: vorrei poterti rivedere presto, così da raccontarti tutto quello che non è entrato in questo foglio.

Manchi molto a ciascuno di noi.
scritto da Solice , 01:25 | permalink | markup wiki | commenti (1)
 
14 febbraio 518
Mercoledì 18 Febbraio 2009

A Marielle

Cara Marielle, carissimi amici e fratelli di Luceen,

perdonatemi se trovo soltanto adesso il momento per scrivervi. Nè i giorni passati nè la lontananza hanno spento in me il ricordo di Luceen, del calore del vostro affetto e dei momenti passati insieme a voi. Momenti di paura, quando non eravamo che foglie leggere spinte dalla volontà degli Dei; momenti di preghiera, quando sentivamo che quel forte vento ci spingeva verso la medesima direzione, mantenendoci uniti e stretti gli uni agli altri come la comunità che siamo e siete diventati; momenti di gioia, quando abbiamo potuto fermarci a contemplare quello che avevamo costruito, trovando la forza di ricominciare a vivere.

Affido a queste parole il compito di comunicarvi quanto mi mancate. Se chiudo gli occhi posso scorgere ancora i vostri volti: il tuo, quello di Josuha e di Yesso, di Franz, Paul, Tobias, Boris e Vladimir, e ancora quello di Martha, Alain, Tony e tutti gli altri: sopra di voi riesco a scorgere il profilo delle case ormai ultimate, dipinto da un'orizzonte invaso dalla luce del sole. E' così che vi immagino ed è così che vi ricorderò sempre, fino a quando non riuscirò a tornare nuovamente da voi.

Il luogo in cui mi trovo è freddo e a tratti ostile: molte cose funzionano in modo diverso, spingendo la mia mente e la mia spada a operare scelte in grado di gettarmi a lungo nel dubbio e nell'incertezza. Spesso, in preda alla paura e al disagio, mi trovo a sperare che questa mia esperienza possa terminare presto, lasciandomi libera di poter volgere nuovamente i passi verso il luogo che vorrei tanto poter chiamare casa. Ma poi, quando le mie mani si incontrano nella preghiera, capisco che il nostro compito è quello di seguire il volere degli Dei senza affrettarsi a cercare le loro ricompense; ed è proprio la vostra presenza, la vostra esistenza, il più grande dei regali. Non importa quanto saremo lontani fino a quando verremo illuminati dal medesimo sole, spinti dallo stesso vento.

Ti prego di porgere i miei saluti a Padre Erwin: sono certa che la sua presenza è di grande aiuto per tutti voi: e ti imploro inoltre, quando e se ne avrai la possibilità, di portare i miei ringraziamenti a sir André Navon e a sua sorella Carmen per l'accoglienza e gli aiuti ricevuti. Se vorrai scrivermi, loro sanno come contattarmi.

Siete tutti nelle mie preghiere, ogni giorno.
scritto da Solice , 11:00 | permalink | markup wiki | commenti (0)
 
23 gennaio 518
Sabato 31 Gennaio 2009

Non un altro giorno.

Sulla cima della collina su cui ci troviamo c'è un melo. I bambini del villaggio sono soliti incontrarsi sotto i suoi rami, dove i più grandi spiegano ai più piccoli le regole dei giochi.

"Quando arriveranno le mele? Mi mancano le mele", ha chiesto oggi pomeriggio uno di loro, osservando con malinconia i rami secchi.
"In primavera", ha risposto uno dei bambini più grandi.
"Quanto ci vuole per la primavera?" ha continuato il primo, con espressione delusa.
"Non lo so proprio", ha concluso il secondo, alzando le spalle: "Prova a tornare domani".

Un altro piano di morte si è appena concluso: abbiamo ucciso una persona, abbiamo dato un esempio. Il "lavoro fatto apposta per noi" è stato compiuto in modo esemplare, e un altro nemico della Chiesa ha raccolto quello che ha sempre seminato: la paura, la morte improvvisa, la sofferenza... tutto grazie a noi. Non ho mai visto Eric così ferito: lui e suo fratello hanno corso dei rischi enormi per svolgere questo compito. Ammiro il loro coraggio cercando di non pensare a cosa sarebbe successo se non fossero tornati, se quel lugubre corno suonato poco dopo li avesse portati via per sempre a Julie, a Desiree... e a me.

A Foucault mi hanno insegnato a rispettare gli ordini impartiti dai miei superiori. Il precettore che seguiva il mio percorso spirituale mi aveva messa in guardia: "alcuni di loro non ti piaceranno, altri non sarai in grado di comprenderli: ma se uscirai di qui da Paladina sarà per eseguirli, dal primo all'ultimo".

Ho sempre creduto che, in assenza della spada, la mia fede fosse sufficientemente forte per rendermi degna di questo mantello: mai come oggi, all'alba del secondo assassinio a cui ho preso parte, mi sento inadeguata. E' davvero questo che gli Dei si aspettano da me? E' veramente compito di questo gruppo quello di togliere la vita a chi non può altrimenti essere giustiziato, sostituendo il nostro giudizio a quello degli Dei?

Io non credo che sia così. Non voglio, non posso credere che sia così: e la prossima volta, che gli Dei possano perdonarmi, saprò trovare le parole per chiedere a sir Bruno, a sir Tennebaum o a chiunque altro di ascoltarmi.

C'è una scala di corda all'interno della canonica dove siamo ospitati: la prenderò stanotte, e con un pò di fortuna troverò anche delle mele: questo inverno non durerà un altro giorno, domani sarà primavera.

Mele
scritto da Solice Kenson , 03:53 | permalink | markup wiki | commenti (0)
ultimi 5 articoli (cambia) · Pagina 4 di 19
1 · 2 · 3 · 4 · 5 · 6 · 7 · 8 · 9 · 10 · 11 · 12 · 13 · 14 · 15 · 16 · 17 · 18 · 19