I primi soldati della fede della mia vita li ho visti negli occhi di mio fratello: i suoi racconti prendevano vita nella mia mente e mi rendevano partecipe del sacrificio, dell'impegno nei confronti degli altri. La prima volta che chiesi com'erano fatti mi disse di chiudere gli occhi: "immaginali come dei raggi di sole che squarciano le tenebre dell'ingiustizia, della menzogna e del dolore". Eppure mai come ora mi sento come una di quelle gocce di pioggia, tremanti e spaventate di fronte al "salto" come lo sono stata io poche ore fa: stretta insieme ai miei compagni ho saltato insieme a loro, consapevole che avrebbero capito, che mi sarebbero stati vicini trasformando le mie paure in coraggio: così è stato. E ancora una volta, grazie alla loro fiducia, una goccia di pioggia ha potuto sognare di essere un raggio di sole. Vorrei tanto che tu potessi vederci, Patrick: so che saresti fiero di noi.
"Faccio quello che posso per impedire a questi disgraziati di fare una brutta fine".
Le parole pronunciate dall'uomo che mi siede davanti sono scelte con cura, e colpiscono dove fa più male: mentre le ascolto mi rendo conto che rappresentano esattamente l'opposto di quanto ho appena fatto: le mie azioni hanno rischiato di provocare uno scontro che avrebbe messo a repentaglio la vita dei miei compagni. Le azioni prevedibili di una paladina giovane e inesperta, che tra la via della Giustizia e quella del Giudizio avrebbe senz'altro scelto la prima, lasciando a lui il privilegio di poter percorrere la seconda: ed è quello che ha fatto, malgrado la superiorità numerica e una situazione a noi decisamente sfavorevole. Entrambi abbiamo avuto quello che volevamo ma sono io quella in debito, ed è una cosa che sappiamo tutti e due.
