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Solice Kenson
Cronache della Campagna di Caen
Solice Kenson
"Voi avete coraggio e siete molto convincente: ma non appena sarete chiamata a combattere, al primo combattimento che possa realmente definirsi tale, voi morirete. E non parlo di scontri confusi o ingarbugliati, dove nessuno capisce fino in fondo quello che sta facendo o magari ha meno voglia di uccidervi che di portare la pelle a casa. Parlo di uno scontro vero, in cui affronterete una persona con le vostre sole forze. Beh, è giunto il momento che qualcuno che vi vuole bene vi dica che queste forze non basteranno proprio contro nessuno".
creato il: 20/05/2005   messaggi totali: 91   commenti totali: 32
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Scritto il 09/10/2008 · 70 di 91 (mostra altri)
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24 novembre 517
Giovedì 9 Ottobre 2008

Notte in bianco

Le ultime gocce di pioggia percorrono la cassa armonica del grande liuto di legno che fa da insegna al posto in cui ci troviamo: restano lì per qualche istante, a dondolarsi sul bordo inferiore osservando il salto che le attende. Forse è proprio il senso di vertigine indotto da quei tre metri a indurle a raggrupparsi l'una all'altra, stringendosi insieme come bambini spaventati: e anche se il volo resta inevitabile, saltare insieme fa meno paura.

I primi soldati della fede della mia vita li ho visti negli occhi di mio fratello: i suoi racconti prendevano vita nella mia mente e mi rendevano partecipe del sacrificio, dell'impegno nei confronti degli altri. La prima volta che chiesi com'erano fatti mi disse di chiudere gli occhi: "immaginali come dei raggi di sole che squarciano le tenebre dell'ingiustizia, della menzogna e del dolore". Eppure mai come ora mi sento come una di quelle gocce di pioggia, tremanti e spaventate di fronte al "salto" come lo sono stata io poche ore fa: stretta insieme ai miei compagni ho saltato insieme a loro, consapevole che avrebbero capito, che mi sarebbero stati vicini trasformando le mie paure in coraggio: così è stato. E ancora una volta, grazie alla loro fiducia, una goccia di pioggia ha potuto sognare di essere un raggio di sole. Vorrei tanto che tu potessi vederci, Patrick: so che saresti fiero di noi.

"Faccio quello che posso per impedire a questi disgraziati di fare una brutta fine".

Le parole pronunciate dall'uomo che mi siede davanti sono scelte con cura, e colpiscono dove fa più male: mentre le ascolto mi rendo conto che rappresentano esattamente l'opposto di quanto ho appena fatto: le mie azioni hanno rischiato di provocare uno scontro che avrebbe messo a repentaglio la vita dei miei compagni. Le azioni prevedibili di una paladina giovane e inesperta, che tra la via della Giustizia e quella del Giudizio avrebbe senz'altro scelto la prima, lasciando a lui il privilegio di poter percorrere la seconda: ed è quello che ha fatto, malgrado la superiorità numerica e una situazione a noi decisamente sfavorevole. Entrambi abbiamo avuto quello che volevamo ma sono io quella in debito, ed è una cosa che sappiamo tutti e due.

Gocce di Pioggia
scritto da Solice , 04:09 | permalink | markup wiki | commenti (1)
Scritto il 09/10/2008 · 70 di 91 (mostra altri)
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