"La sua storia risale a molti anni fa", continuò guardandomi negli occhi, costringendomi ad abbassare lo sguardo verso terra: non era mio padre che avevo di fronte, ma il Marchese di Beid. "Venne fatta costruire da Lord Eric Kenson come dono per sua cugina, Lady Ardea Kenson della Piana del Vento". Dopo aver pronunciato queste parole mosse alcuni passi verso di me, facendo sfiorare il terreno alla punta della lama.
"Guardala", mi disse. "Non avere paura di lei". I miei occhi si affrettarono ad ubbidire, sollevandosi a percorrere la lama lunga e sottile fino ad arrivare all'elsa dorata, al cui centro brillava una piccola pietra di colore azzurro.
Da quel giorno Yezraelen, l'anima di Yezra, mi accompagna: un dono che mio nonno non è riuscito a consegnare, una lama nata per essere impugnata da una donna e che ha atteso per trent'anni una mano che potesse stringerla: la mia mano. Poteva andarti meglio, Yezraelen: il tuo destino è quello di condividere le mie sconfitte, di finire in terra con me o di essere raccolta tra gli arbusti dopo un lancio disperato e fuori bersaglio: se tu potessi parlare saresti arrabbiata con me, se potessi parlarti io lo farei per chiederti scusa.
Questa non sarà l'ultima delle nostre battaglie, Yezraelen: il dolore che sento alla gamba è spaventoso e mi rende difficile pensare, ma non possiamo mollare adesso. Aiutami, ti prego: a rialzarmi e a restare in piedi, a ricordare che mio padre quel giorno è stato fiero di me: a sopravvivere, a tornare a casa... a Beid... a Luceen.
