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Il diario della Campagna di Leben
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creato il: 30/05/2005   messaggi totali: 40   commenti totali: 6
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Scritto il 01/07/2005 · 11 di 40 (mostra altri)
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11 settembre 626
Venerdì 1 Luglio 2005

Addio, Melsa!

Ieri notte mi sono affacciata dalla finestra, dopo che gli ospiti si erano allontanati, ed ho visto una casa in fiamme. Esco insieme a Loras per guardare l'incendio, quando noto una figura femminile con un grosso sacco: la riconosco, è Eloise, la figlia di un bottegaio. Sembra agitata, le dico di tornare a casa dalla sua famiglia e lei acconsente. Ma c'è qualcosa nel suo modo di fare che mi induce a pensare che stia mentendo, così domando a Loras di seguirla.
Ella infatti torna ben presto sui suoi passi, si avvicina alle scalette che portano fuori città e si incontra con altre due ragazze, e parlano. Sono così sciocche da farsi sentire, Eloise spiega che mi ha incontrata e che sarei una "rompiscatole" (termine alquanto ingiurioso), poi si accorgono che manca loro qualcosa, un ingrediente per il "volo notturno". Parlano di raggiungere Tesi a Dolvento e fanno per allontanarsi.
Io grido: "Guardie! Allarme!"
Loras si trova già da quelle parti e mentre la prima ragazza fugge nella notte, ne butta a terra un'altra, e la terza viene presto raggiunta da Messer Gert, il compagno di Padre Berthold, che si trova in zona.
Sono Julien, la figlia dell'oste, e Perin.
Insieme ci muoviamo verso la chiesa, per consegnare le sospette alle cure di Mastro Abbot, e lungo il percorso incontriamo un giovanotto gentile che non conoscevo, tal Shame Vogler, il quale anche collabora con Padre Berthold alla cattura di queste sciagurate.
Improvvisamente un fulmine a ciel sereno si solleva dalla casa in fiamme - la dimora di Cordelia - e subito la terra inizia a tremare.
Sono momenti spaventosi, i calcinacci cadono e la folla esce di casa in preda al panico. Corriamo a più non posso verso la chiesa, e si sente suonare la campana a martello.
Finalmente raggiungiamo la chiesa e l'edificio accanto, dove incontriamo Mastro Abbot con Cordelia in catene. Ma intanto, subito dopo il terremoto, si è levato un gran vento, e una tromba d'aria si sprigiona dal centro cittadino, seminando altra devastazione.
Ci rifugiamo nei sotterranei del tribunale, mentre fuori impazza il finimondo.
Padre Berthold finalmente giustizia le streghe prigioniere, una dopo l'altra, senza perdere altro tempo. E la tempesta sembra acquietarsi un pochino.
Ma è solo all'alba che diventa possibile affacciarsi fuori.
Melsa è distrutta.
Il prete cerca di organizzare i superstiti, Padre Berthold decide giustamente di recarsi il prima possibile dal Vassallo ad avvisarlo di quel che sta succedendo, e proviamo a cercare l'ex inquisitore e la moglie del prete, entrambi scomparsi. Nei ruderi della casa di De La Roche Padre Berthold trova delle carte, forse compromettenti, e le conserva.
Io e Loras ispezioniamo tristemente le rovine della mia casa. E' distrutta, raccolgo quello che posso portare con me e provvedo che i ricordi a cui sono più legata siano messi al sicuro. Ma è con la pena nel cuore che seguo i miei compagni verso il castello del Vassallo.
Che sciagura!
E non ho nemmeno avuto il coraggio di vedere in che condizioni sta il mio orto...
Che Lot ci assista.
scritto da Lena Vonneguth , 11:28 | permalink | markup wiki | commenti (2)
Scritto il 01/07/2005 · 11 di 40 (mostra altri)
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