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creato il: 23/06/2014   messaggi totali: 24   commenti totali: 69
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24 luglio 517
Mercoledì 22 Giugno 2016

Mappa del Problema



Quarantasette giorni e sette morti. Tanto c'è voluto per compiere questa ricognizione, tra insetti giganti e villaggi infestati, paludi fredde come il ghiaccio e orde di cadaveri rianimati.

Morto che parla, direbbe Heck, raccontandomi per l'ennesima volta una leggenda delle parti sue che si dice sia avvenuta molti secoli fa: i quarantasette guerrieri di Amilanta che vendicarono l'assassino del loro comandante, contravvenendo così al giudizio del Khan. Questi li condannò a morte tutti tranne uno, colui che era considerato il più valoroso: a lui fu dato l'ordine di seppellirli, onorare le loro tombe e raccontare la loro vicenda per tutta la durata della sua vita. Non più un guerriero, non più un soldato: soltanto un morto che parla di altri morti.

O forse non lo direbbe: non qui, almeno, dove il senso delle metafore svanisce per lasciare il posto a realtà molto più semplici, concrete e spaventose. Qui il ''morto che parla'' esiste davvero: l'ho visto con i miei occhi qualche settimana fa, in uno stanzino buio delle prigioni della Rocca di Tramontana, a un pugno di metri dal cortile in cui mi trovo ora. "Non è l'unico, né il più bizzarro Abnormis che incontrerete", ci disse lo stregone che chiamano Luger mentre ce lo mostrava: il brutto è che aveva ragione.

Pensavo di averle viste tutte a Benson, ma mi sbagliavo: questo posto è talmente pieno di merda che a nessuno andrà mai di pulire, non seriamente. Continueranno a mandare rinforzi al confine sperando che nel frattempo le cose si risolvano da sole, magari con l'aiuto di qualche acquazzone. Gente come Navél, che nella merda di questo tipo ci sguazza da quando è nato; o come Heck, che non riesce mai ad alzarsi dal tavolo prima di aver perso tutti i soldi; o come me. Qual è la mia scusa? Perché sono qui? Non certo per parlare con sorella Magdalene, visto che è stata inamovibile ad ogni mia richiesta. C'era una cosa nel mio rapporto che mi è stato ordinato di omettere, un sospetto che, se fondato, risulterà in ogni caso evidente ai prossimi soldati che la incontreranno. Perché proprio quella, tra tutte le informazioni che abbiamo recuperato? C'è qualcosa, di questa situazione, che ancora mi sfugge.

Qual è la mia scusa, dunque? Non ne ho idea, eppure l'idea di andarmene non mi sfiora neppure. Credo di avere un debole per i fiumi di merda e il Traunne è perfetto, così come era l'Encor. Non sono neanche l'unico, a quanto pare: ho visto i soldati dei primi due plotoni che proveranno a usare la nostra mappa, non vedono l'ora di tuffarsi e dare qualche bracciata. Sembrano persone in gamba. Spero che riusciranno a farne buon uso e soprattutto a tornare indietro... possibilmente vivi.

Con loro loro partirà anche Annie, la ragazza che secondo Navèl ha ricevuto il marchio. A quanto pare il suo corpo è riuscito ad adattarsi, almeno per ora... nonostante sia poco più che una bambina. O forse proprio per quello. Spero che riesca a tenere duro il più a lungo possibile.

Durante le notti in mezzo a quelle lande ho pensato spesso ad Ali, alla faccia che avrebbe fatto nell'ascoltare il nostro resoconto. Avrei voluto portarle notizie migliori, visto che la mappa degli orrori che ho realizzato descrive in fondo anche la sua casa, la sua vita, il suo paese... dirle che le cose stanno migliorando, o che lo faranno presto. Niente da fare, capelli corvini: ti aspettano ancora molte notti tremende e insonni, scandite dal frinire di cicale mostruose: un frastuono così forte da coprire anche le urla di chi viene divorato. Ma non temere, non vi lasceremo soli in questa lotta: non abbiamo lasciato le foreste di Dorf per venire a farci prendere a calci in culo da un mucchio di ossa che cammina. Il primo giro lo ha offerto la casa, al secondo insisteremo per pagare noi: abbiamo i mezzi e le capacità per puntare a un bersaglio grosso ed è lì che andremo.

Una volta fatto il nostro dovere, tornerò a cercarti: devi ancora pagare pegno per quel duello che hai perso.

Fino ad allora, zia, fai del tuo meglio per non crepare.
scritto da Van Falkenrath , 02:20 | permalink | markup wiki | commenti (0)
 
20 luglio 517
Giovedì 19 Maggio 2016

La più Bella del Reame - Estate 517



Orbene, ci sono i Ghaanesi.
... e sticazzi?

Orbene, ci sono i Nordri.
... e sticazzi?

Orbene, ci sono i Risvegliati.
... e sticazzi?

Orbene, ci sono i Kreepar.
... e sticazzi?

Orbene, adesso ci sono anche gli Elsenoriti.
... e sticazzi?

Noi ci siamo da prima di loro. E non ce ne andremo di certo per colpa di un gruppuscolo di cornuti, morti che parlano, bacarozzi e grassoni froci. Ma soprattutto non smetteremo di bere ridere scherzare e divertirci alla faccia loro: perché il giorno in cui ti tolgono queste cose vuol dire che hai perso la guerra. E noi questa guerra la vinceremo anche a costo di far combattere i mort... No, questo forse meglio non dirlo: facciamo che avete capito.

Comunque oggi ho rivisto gli Elsenoriti dopo tanto tempo e ho pensato che al loro confronto noialtri siamo tutti belli. Persino io. E visto che si parla di cose belle è l'occasione giusta per eleggere la Più Bella del Reame di questa estate. So cosa state pensando: ma come Brad avevi detto che dovevi farlo in primavera... Per tutti voi che lo pensate, la mia risposta è: e sticazzi? Quando mi pagherete per questo servizio potrete lamentarvi, fino ad allora chiappe strette e bocca chiusa, proprio come diceva quella canzone. Sempre a rompere i coglioni a chi lavora, state.

Orbene bando alle ciance, ecco le regole.

- POTETE VOTARE QUALSIASI FEMMINA CHE VIVE LAVORA O ABITA NEL BURGRAVATO DI URYEN. Angvard è Uryen? No. E allora perché cazzo voti Yara? Dalian è Uryen? No. E allora perché cazzo voti Juliet Dossler? E aprila una mappa ogni tanto, no?

- TUTTI I SOLDATI DI URYEN POSSONO VOTARE, comprese le donne. Me lo chiedete ogni volta se i soldati donne possono votare, la risposta è sempre la stessa: SI, POTETE VOTARVI DA SOLE, fatelo e non rompete. Che gusto c'è poi a votarsi da sole proprio non lo so. E' un concorso, mica una sega.

- I GREYHAVENESI POSSONO VOTARE, compreso l'Angelo Nero... o Angelo di Pietra? insomma, quello.

- SI I SOLDATI DONNE POSSONO VOTARE! Perché l'ho scritto due volte? PERCHE' VOI ME LO CHIEDETE SEMPRE ALMENO DIECI VOLTE, ecco perché!

- NON E' POSSIBILE VOTARE UOMINI, MASCHI, CAVALLI, KREEPAR, RISVEGLIATI, PALLE SUDATE e qualsiasi altra cosa che non siano DONNE. Il giorno che vorrò fare il più Bel Culo Peloso del Reame ve lo farò sapere, fino ad allora limitatevi a votare quello che vi viene chiesto.

- SE NON SAPETE IL NOME DELLA DONNA CHE VOLETE VOTARE chiedetelo a lei!!!! MA CHE VI VERGOGNATE??!?!? A RIDICOLIII!!! se proprio non c'avete il fegato, chiedete a qualcuno oppure a me.

Se avete domande serie, scrivetele qui sotto.

Se avete domande stupide e vi va di vedere le miniere di Sale di Lagos, scrivetele qui sotto, altrimenti tenetevele per voi.

I voti vanno scritti su un foglio e imbucati nel cestone chiuso che lascio sotto a questo messaggio. Chi lo apre, lo danneggia, vota più volte o fa qualsiasi altra stronzata e verrà scoperto sarà appeso per i piedi e utilizzato come batacchio per la campana della Chiesa del Fulgore, di prossima costruzione.

Buona votazione e non fate gli stronzi, che di grane ne abbiamo già tante.

Le votazioni avranno una durata di 23 giorni per consentire a tutti di partecipare e si chiuderanno il 13 agosto 517, giorno della festa del sacrosantissimo Pyros.


scritto da Brad Robnoff , 02:36 | permalink | markup wiki | commenti (1)
 
7 Aprile 517
Mercoledì 24 Giugno 2015

Da quale parte



Sembra passato un secolo, invece sono meno di due anni. Gli scontri ai piedi dell'altopiano del Tuono, il sangue dei miei fratelli e compagni d'arme versato su quelle pianure maledette, quasi a concimarle per i Kreepar e i Risvegliati che sarebbero venuti di lì a poco. Molte cose sono cambiate rispetto a quei giorni, altre restano fastidiosamente simili: la Brigata del Tramonto, con le loro spade bastarde schierate a difesa di Angvard; i cani di Ghaan, rintanati dietro le loro inespugnabili fortezze; e un pugno di stronzi cocciuti a cui tutto questo non sta bene, disposti a spaccarsi il culo per cercare di cambiare le cose. Gli stessi di allora. Noi.

Ascoltiamo le parole di Ram mentre ci riferisce gli ordini, ci sforziamo di non ridere assieme a lui al pensiero di quel figlio di puttana che dice di voler combattere la nostra guerra al nostro fianco. Persino il fuoco scoppietta divertito al suono di questa stronzata. Sarebbe più corretto dire che vuole provare a fotterci dalla nostra parte del letto dopo non esserci riuscito dalla sua. Acab vuole quel dannato altopiano, lo ha sempre voluto: lo chiese come ricompensa a Tyron Raleigh quando era in vita e lo pretende oggi dai suoi figli, dando la femmina in pasto ai suoi uomini e preparandosi a metterlo in culo di persona al maschio.

Acab, Signore di Angvard: roba da vomitare merda al solo pensiero. Ram dice che i ragazzini sono a posto, lontani mille leghe dall'orgoglio e dalle ambizioni del padre. Se lui è convinto, a me può bastare. Ma sulla Brigata siamo tutti d'accordo, non crederemo mai a una sola parola uscita dalla bocca di quei rinnegati: né ora, né mai.

Tre uomini alla volta.

Tanti ne riescono a passare da quella stramaledetta gola. Uno stretto passaggio circondato da montagne invalicabili, zeppe degli scheletri ghiacciati di chi ci ha provato. Una volta Ram ci spiegò come mai sull'altopiano del Tuono fa così freddo persino in estate: qualcosa che ha a che fare con la posizione di quelle montagne rispetto ai venti del Nord. Ogni giorno, durante la guerra, i cavalieri di Acab uscivano da quel pertugio riversandosi sulle Lande: ogni sera, prima del tramonto, correvano a rintanarsi al riparo di quella muraglia di roccia. Uno alla volta, stretti in una lunga fila, certi che gli archi e le balestre di Ghaan avrebbero fatto scempio di qualsiasi inseguitore.

Gretel.

Questo il nome con cui a Ghaan hanno avuto la fantasia di battezzare quel baluardo. A Treize non abbiamo mai avuto tempo per queste cose, quando il Barone chiese a Barun di dare un nome al nuovo sistema di torri il capitano non ebbe un istante di esitazione: torre uno, torre due, torre tre... Non scorderò mai la faccia di sir Mansell quando gli dissero che la sua Chela sarebbe diventata la Torre Otto.

A Ghaan ogni torre ha il nome di una donna. Un nome proprio, come quello che si dà a una persona. C'è chi dice che siano stati i nomi delle amanti del primo Signore di Ghaan, chi sostiene che fossero le mogli dei primi Landlord... magari sono vere entrambe le cose. Chi se ne frega, dico io: penseremo a scoprire il mistero quando saranno cadute tutte. Non che queste signore ci abbiano mai dato piena soddisfazione: ve ne sono alcune che, anche a guerra finita, hanno continuato a scrutarci dall'alto di quelle colline con lo sguardo sprezzante delle vergini inviolate. Gretel è una di queste, come testimoniano i tanti che sono caduti al cospetto di quella fica stretta e inaccessibile. A due anni di distanza quella stronza è ancora lì a sfidarci, offrendo rifugio ai nemici del Granduca e un morte atroce a chiunque provi a farla sua.

Non per molto. Se gli Dei saranno dalla nostra parte, la virtù di Gretel non sopravviverà per vedere la prossima luna.

Falò - Immagine

Dò un'occhiata a quello che resta del mio plotone. Siamo rimasti in cinque, da nove che eravamo: abbiamo perso più uomini di quelli che siamo riusciti a rimpiazzare. Pensavo che avremmo preso qualcuno dal dodici, ma Ram non sembra essere di questo avviso: è diventato un bel gruppo, il dodici, immagino che voglia tenerlo unito. Noi siamo più stronzi invece: specialmente con le nuove leve. Da quello che ho capito, quando il vento farà volare la merda il dodici non sarà al nostro fianco, le nostre chiappe saranno parate da un branco di soldati scelti provenienti da vari plotoni. Alcuni, come Brian, li conosco di faccia: altri li ho visti combattere alla Chela. Vasq mi ha detto che uno di loro, Bohemor, Beomond o quel che è, era con quelli che hanno rotto il culo a Oz Plank. Se è vero vuol dire che sa il fatto suo: Ozzie era un cavaliere della vecchia guardia, sapeva usare la spada. Vedremo chi e cosa troveremo a Gretel e che danni riusciremo a fare.

Avremo bisogno di molta fortuna, questo è certo. Il piano che Ram ci sta spiegando è uno dei peggiori che abbia mai sentito: le possibilità di farcela sono poche, quelle di tornare vivi ancora meno. Se qualcosa va storto, siamo morti. Se non troviamo quello che ci aspettiamo, siamo morti. Se troviamo una resistenza superiore a quella che pensiamo, siamo morti. Il che significa, ed è ciò che meno mi piace... che se ci hanno raccontato cazzate, siamo morti. Eppure il morale è alto: sarà che, dopo aver passato mesi a spaccare teste ai Risvegliati, l'idea di prendere a calci dei soldati non dispiace a nessuno di noi. Sempre che a Ghaan i morti non combattano a fianco dei vivi, come più di qualcuno afferma da queste parti. Ram dice che sono cazzate e che non dobbiamo pensarci: penso che abbia ragione, anche perché se fosse vero non avremmo speranze.

Ram conclude il suo discorso, chiedendoci se c'è qualcosa di poco chiaro. Ali e Dunc mi guardano, a quanto pare tocca a me fare la parte del cretino. Sospiro, poi apro bocca.

"Solo una cosa, Ram: se l'obiettivo è fotterci Gretel, che cazzo ci facciamo in riva al mare?"

Ram sorride.

"Non ti ho ancora detto da quale parte lo faremo" aggiunge poi, volgendo lo sguardo verso il mare.

Seguiamo con orrore la linea dei suoi occhi fino a scorgere un minuscolo, quasi impercettibile puntino luminoso in avvicinamento.

"Che io sia dannato", esclama Dunc: "non sarà mica..."

Ali scoppia a ridere, Vasq e Roy abbassano lo sguardo: i vigliacchi non hanno neppure il coraggio di guardarmi, lo sanno bene cosa ne penso di certe cose. Una sola ce ne è rimasta e tu guarda se, su cinquecento soldati, non deve toccare a me.

Lo sapevo che era un piano di merda.

La Disperata - Immagine
scritto da Garruk , 01:14 | permalink | markup wiki | commenti (1)
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