Sergente. Certo mi sta meglio come titolo di Tenente o Capitano. Era un po' che non mi guardavo allo specchio. Pyros santo! Sono cambiato. Cicatrici e rughe. Non ho una faccia più fine. No, di certo. Dicono che i signori nascono con la faccia fine. Vabbé piano piano, dice Padre Lorenzo. "Farai una rapida carriera e presto diventerai anche Tenente". Chissà. Che strano tutto questo però. Preferisco non pensarci. Ho sempre fatto così e ha sempre funzionato, checché ne dicesse Guelfo. Adesso poi avremo ancora da menare un po' le mani. Vado proprio con Guelfo e faccio da scorta a Julie. Però, certo, in questi viaggi, ci sentiremo più soli. Nessuno ci aspetterà al ritorno. O perlomeno non chi ci aspettava un tempo.

Mio fratello.......

Mi guardo nello specchio. Sono io? Eric? Il vecchio mulino. La casa di Caen. Tiro indietro la pancia e avanti il petto

Chissà se mi ha mai...... Ma a queste cose non bisogna pensare. Non avevamo detto che era meglio non pensarci? Poi figurati, Loic, se uno come te può arrivare a capire che cosa è l'affetto tra gemelli.

Julie si sposa.

Sono felice. No, pensavo di essere geloso. No. Sono felice. Era quello che desideravo: la sua felicità prima della mia. Perché i miei genitori sopravvissero e non i suoi. Anche se la vedrò poco, forse pochissimo ormai, sono felice, perché so che lei è stata ricompensata dagli Dèi. Lo so.

Desirée.

.............

Doveva essere lei la mia sposa.
Mi guardo allo specchio. Stringo il bicipite. Sono bello e sono forte. Come lei è bella e forte. Separata da tanto male, ora la vedo più forte e più sicura. Indipendente. Vincerà. Senza di me. E sarà più contenta.


Solice, eri un angelo passato a sfiorare il nostro capo ed io non l'ho voluto capire. Anche in quel caso non ho voluto pensare. Eri qui, eri con noi, eri nobile, figlia di nobili da generazioni e giusta. Mi sussurravi parole di moderazione ed io pensavo tu saresti restata accanto a noi, accanto a me, per sempre. No, non lo potevo pensare. Ma io penso solo al presente. "E' per questo" direbbe Guelfo "che sei limitato". Quando mi hai annunciato che ti sposavi e mi sorridevi con quello sguardo strano, io non ho capito....che mi stavi dicendo addio.
Ho sentito che scriverai, ma io non so leggere e mi viene da ridere a pensarci. Questo in fondo vuol dire che non sentirò più la tua voce, perché chi legge sente le voci, ne sono sicuro.

Gue', il muro largo e il muro stretto. E chi l'avrebbe potuto immaginare? Saremo noi due a rimanere più vicini. Vicini e lontani, come in battaglia. Tu in attacco ed io in difesa. Epperò sempre vicini. Come sarà la nostra amicizia d'ora in avanti? Tu sei l'unica cosa che continuerà veramente per me, l'unica persona che potrò sentire...presente. E tu sai quanto conti per me il presente. E' solo il presente che riesco a vedere con chiarezza. Ricordami, quando vedrai il mio sguardo farsi vuoto, annoiato, inconsistente, ricordami la mia furia, quando agitavo la mia ascia e facevo scempio del nemico, sì anche del nemico sconfitto, se se lo meritava. Ricordami le mie lacrime, il mio sconforto, la mia ira.....

Ho distrutto i miei nemici. Ed ora sono più solo. E questa la sento come un'ingiustizia. Mysia non potrà mai capire quello che provo. Abelino mi guarda dall'alto del cielo notturno di Kayah con dolce commiserazione .

Sarò un buon soldato, sarò un buon ufficiale. Darò alla mia famiglia un nome e un decoro. Farò dei figli. Racconterò le mie imprese, le mie vendette, la mia sete. Anche se non mi crederanno. Lascerò loro le mie asce benedette. Testimoni sicuri.

E questo è tutto.

Julie sta tentando di scassinare questa porta. Molto bene. Deve tenersi impegnata. Parliamoci chiaro: è una follia che stia qui con noi. E' indifesa e rischia la vita ogni giorno, ogni ora. Però bisogna dirlo: è capace di trarsi d'impaccio, lo è sempre stata. Che ricordi, non ci ha mai causato un ritardo nello scontro armato. Anzi.....Adesso ha paura. Si vede lontano un miglio. Comprensibile. E' bene che si tenga impegnata. Chissà che cosa ci aspetta di là da questa porta: probabilmente, se non un pericolo, un altro orribile spettacolo o qualche disgustosa rivelazione. Che stomaco a trattare con questi nemici. Che bestie!
Però. Anche noi abbiamo la nostra ferocia. Ogni tanto ripenso a quel Ragno che diceva che eravamo noti ai nostri nemici. Temuti. Mi piace. Mi piace molto. Siamo pochi ma guardateci, guardiamoci. Guelfo...non so se diventerà un mostro come quelli che abbiamo affrontato. Quel morso gli ha fatto paura, non c'è dubbio. Però. Eh. Per l'Ordine Nero non è già un mostro così? Nulla lo ferma, più lo avvicini alla morte, più lo rendi inesorabile. Il suo sangue lo eccita come un'orsa ferita, come un cinghiale. Ti insegue, ti bracca, ti azzanna. Eh. Mio fratello. Mio fratello qualche volta fa paura persino a me. Freddo. Senza sguardo. Un tempo mi rimproverava per il mio "cattivo gusto" nella gestione del prigioniero e del nemico. Diceva che c'era un principio a cui adeguarsi. Che bisognava essere un po' come i cavalieri nobili. Si voleva un po' innalzare dalla nostra condizione così plebea. Io no, sempre rude, da boia che sono, orgoglioso di esserlo. Ma ora che lo guardo con il martello lungo in mano. Freddo, senza sguardo. Dov'è quell'Eric? Sì, lo so che c'è. Gli basta un buon boccale di vino e tornerà a fare il "signore", a darsi un contegno, ad essere in fondo la brava persona che è. Ma ora? Possono sperarlo i suoi nemici? Questi bastardi? Molte volte mi sembra ormai che scelga di non uccidere, perché....non conviene. Pietà pericolosa questa, nemico mio caro. Più pericolosa della mia furia, se ci pensi. Ed io? Più "tecnico", direbbero i Nani. Più preciso di prima, mi pare. Più pericoloso anche io.
Ci stiamo avvicinando. Come cani da caccia. Pesci piccoli troviamo. E le tracce dell'abominio. Ma fiutiamo la preda. No, non come cani. Come lupi feriti. E affamati. Crudeli. Loro lo sanno e, lo so, un poco hanno paura. Sentono i nostri ululati da lontano. E i ringhi.
Solice non è con noi. La nostra parte graziosa. Pietosa e giusta. Composta. Forse è un destino? Un destino che la Rosa oggi non mandi profumo, ma abbia spiccato la sua spina.....
Arriviamo Vypern. Vedrai che all'ultimo il tuo Amon ti abbandonerà. Arriviamo. Per vincere o morire. Con questa disperazione che tu devi imparare a temere. Lo so che alla fine ce lo lascerai il nostro Albert. Perché sei un vigliacco in fondo. Mi ti ricordo. E ci temi. La tua bianca pedina ce la lascerai da sbranare. Per guadagnarti un'altra ora di fuga......

Vai che si apre questa porta. Manca poco.....

Noi abbiamo un prigioniero che sostiene di essere molto importante, preziosissimo ed intoccabile.
Loro hanno Arlyn.

O ci ridanno Arlyn sana e salva, o addio prigioniero.

Mi pare inutile complicare le cose quando sono semplici.

Del resto il nostro prigioniero non ce lo possiamo portare dietro fino a casa nostra, perchè, seppure riusciamo ad allontanerci da questo posto tutti interi, le "autorità" locali non ce lo consentiranno mai.
E non lo possiamo consegnare alla giustizia locale, perchè rischieremmo di vederlo uccel di bosco in un battibaleno.
Tra uno scambio ed un inevitabile e sempre antipatico processo sommario, tanto vale tentare lo scambio, così almeno ce ne viene qualcosa in tasca.

Certo, probabilmente non conta nulla, o quantomeno non vale quanto Arlyn, ma pazienza, vorrà dire che ci sarà un millantatore di meno in giro.

Certo, magari verrà fuori che ormai Arlyn non è più recuperabile, o sosterranno che non è nelle loro disponibilità, ma pazienza, so' problemi, vorrà dire che ci sarà un bastardo di meno in giro.

Scendendo le scale di questo covo di locuste, tanti pensieri mi si affollano nella mente. Il rimprovero affannato e veloce di Solice, lo sguardo di superiorità di mio fratello, i pensieri di Guelfo.... Non c'è più nessuno in armi in questa topaia. Sono tutti all'aperto. Qualcuno è fuggito con Dorian. Fuori ci sono mia cugina e Desirée. In questo letame pare che resti la povera Martine, chissà come ridotta. Solice si è fermata un po' per lei. Non l'avrebbe fatto se non stava male. Aveva detto di non fermarsi mai. Poi ci sono i cadaveri e questo Crane reso incosciente. C'è molto sangue. E' giusto questo sangue? C'è chi dice di no. C'è chi dice di no solo dopo che è stato versato. Una nebbia mi copre il pensiero. Forse faccio tutto questo perché ero lontano quando giunsero nel villaggio. Perché non ho visto, perché non ho difeso mio padre. Perché mi dà fastidio che mio fratello offenda il mio lavoro di boia. Perché mi pare che offenda nostro padre. Perché lui era lì e non ha fatto niente. Ed io ero lontano e non ho fatto niente. Uno di noi poteva, forse doveva morire. L'altro avrebbe curato nostra madre. Hanno tagliato le mani a nostro padre. Sono orgoglioso di essere stato un boia come mio padre. Sono orgoglioso di essere un boia. Un boia. Ancora. Adesso devo scendere. Di corsa. Forse stanno facendo del male a Julie. O a Desirée.... "Non avrai veramente intenzione di sposarti con Loic?" Quante parole cattive. "Un barbaro, poco al di sopra delle bestie, non lo vedi com'è?". E però, pochi istanti fa, "voglio un manzo dietro a me!". Quante cose che non capisco. Quante cose più grandi di me. La mia ascia è piena di sangue. Ma la mia ascia è l'unica ad essermi stata amica. Più di mio fratello che non mi stima. Di mia cugina che non mi ascolta. Di Guelfo che mi disprezza......Desy una volta ha pianto per me..... Ascia mia, benedetta da Ilmarinen. Fossi stato uno dei Grandi Nani, forse adesso sarei più felice. Loro uccidono, loro estraggono gli occhi dalle orbite, loro torturano le ragazze innocenti. "Non diventerai diverso da loro". "Noi non siamo degli assassini". Davvero? Io sì. Io ho ucciso persone. "Voglio un manzo dietro a me". Forse solo io. Forse voi vi salverete. Perché voi siete più presentabili. Perché voi non vi fate prendere dagli scatti d'ira. Perché voi uccidete con metodo. E per questo Dytros vi grazierà, vi farà sentire suoi figli. Voi non siete dei boia. Vi potrete sposare, se sopravviverete, con una bella ragazza. Avrete una bella famiglia. Tutti i vostri assassinii saranno lavati. Sarete rispettabili. Io no. Io mi merito quelle che mi sposano per ridere. Potrebbero aver preso Desirée. Devo scendere, devo scendere di corsa. Qualcuno deve pagare per questa mia infelicità, per questo mio risentimento. Julie sarà felice. Con un Paladino. Chi mai avrebbe potuto crederlo? La nipote, la cugina di un boia......Devo scendere, devo scendere di corsa......

Bene. E' fatta. L'operazione di pulizia sta portando frutti sempre migliori. Ora anche l'alito fetido di Parrot Shaft è stato liquidato da questo mondo. Era un uomo spregevole e abominevole. Sono felice che sia morto male. Mi dispiace solo che abbia sofferto poco, ma la paura, quella sì, deve averla provata, quando si è sentito come una lurida e ridicola mosca in trappola. Mi hanno raccontato tutto, ma gli Dèi mi hanno tolto il privilegio di assistere e partecipare, crollato com'ero sotto l'influsso di quella sua stregoneria....E' certo un segno: sono troppo furioso. Me lo dicono sempre tutti i preti. E così mi hanno sfilato il gusto della vittoria e della vendetta. Tra l'altro mi potevo prendere una bella soddisfazione: per una volta mio fratello aveva sbagliato il calcolo delle armi. Eh eh. Lui non sbaglia mai. Io infatti lo sto spesso a sentire. Ma stavolta avevo capito che ci voleva l'arma lunga: la mia bella ascia benedetta da Ilmarinen, il suo spietato martello da grande Nano. Non mi ha voluto dare retta. Si sente più fico con quello che chiama "il martelletto". Gli pare di essere più raffinato. Sotto sotto anche a lui pesa 'sta propaganda di mezzi signori (Flavigny & C.). E invece aveva toppato. Ce volevano ascione e martelloni oggi. Potevo fare la mia gran figura. Lui, mio fratello, reso impotente dal "martelletto". io con quel misero moschitto che mi svolazzava davanti, pronto ad essere tagliato in due. Invece.... "Non so' scherzi del destino, so' segni del divino". Quanto è vero. La mia ascia è finita proprio a lui, a Eric, e c'ha preso tutta la gloria e tutta la soddisfazione. Che sberleffo che m'ha fatto Dytros il Santo! E vabbè' sarà pure così, ma quello meritava di fare quella fine e meritava pure che ci godessimo, lasciatemelo dire. Lo dice pure Solice che un po' è giusto che ci godiamo. Mo' c'abbiamo 'sta ragazzetta, 'st' imbecille. Per carità nessuno dei raffinatoni lo dice: è una prigioniera, va salvata, ci potrà dire tante cose, potrà incriminare i mandanti degli assassinii di Shaft. Sì sì, tutto vero, forse. Ma resta che è un'imbecille e qualcuno glielo dovrà pur dire, no? E farla anche un po' strippare per quello che ha fatto, per lo schifo in cui si è cacciata, per le sue scelte insane. E' grazie agli imbecilli senza morale come lei, tutti impegnati a farsi belli davanti all'amante di turno, che prospera la feccia dell'Ordine Nero e simili.....

Non ricordo dove l'ho sentito, ma qualcuno una volta mi disse che la guerra è l'arte della dissimulazione.

Sia ben chiaro che parto da due presupposti.
Lo stesso sir Victor ha detto che ha cercato di fargli credere che siamo più numerosi, rispetto alla realtà.
Deduco quindi che questo fatto non comporti svantaggi, tipo indurli a ingaggiare e mobilitare più truppe, se non altro, immagino, perché allo stato attuale non possono esagerare nell' "invasione".
Inoltre, a quanto ho capito, il rischio di infiltrati, ovvero spie, è quasi nullo.

Se quanto detto sopra è vero, forse mi è venuta un'idea.
Provo ad esporla, col permesso di chi più esperto e meglio conosce la situazione.

Facciamo un bel discorso agli abitanti del villaggio, naturalmente col supporto e la presenza di sir Victor.
Spieghiamogli che non correranno rischi e cerchiamo di coinvolgerne una dozzina, ovviamente volontari.
Dovremmo puntare a chi se ne intende un poco di caccia, ovvero a chi abbia un minimo di familiarità con le armi. Sarà sufficiente che siano credibili nel portarle, non le dovranno usare.
Scommetto che nel villaggio potremo recuperare almeno una dozzina di archi da caccia, dei mantelli pesanti per rendere impossibile da lontano cogliere la mancanza di armature, qualche arma di fortuna, tipo picche ricavate da forconi o lance da cinghiale. Aggiungiamoci qualche scudo, al limite qualche coperchio di botte annerito con la cenere, e magari qualche vechcio elmo.
Non so se potremmo arrivare a tanto, occorre sentire il parere di sir Victor, ma potremmo anche riprodurre il vessillo di una qualche compagnia mercenaria, che siamo certi essere fuori zona al momento.

In ogni caso, a quel punto, potremmo disporre di un manipolo di "soldati" da utilizzare, ovviamente, solo ed esclusivamente per operazioni di mascheramento.
Non dovranno mai correre alcun rischio, dovranno solo farsi vedere da molto lontano (anche perchè da troppo vicino rischierebbero di essere smascherati) ed essere pronti a lasciare il campo.
Ma li potremmo schierare in alcune zone semplicemente per creare confusione nel nemico, e per cercare di indurli a prendere le decisioni più scomode per loro e più comode per noi.
Ad esempio potremmo fingere che un particolare tratto del fiume, o un particolare guado, sia pesantemente controllato, ed indurli ad attaccare altrove, dove vogliamo noi, dove concentreremo le nostre forze.
Oppure potremmo fingere movimenti, ovvero falsi attacchi, in una determinata direzione, per indurli a coprire una parte del fronte scoprendosi da altre parti.
O per creare distrazioni in una zona mentre eseguiamo piccole infiltrazioni in un'altra.
O ancora, pura e semplice confusione, movimenti e schiaramenti senza senso solo per creare caos.

Un'ultima cosa, credo da non sottovalutare.
Questo manipolo di volontari potrebbe costituire il nucleo intorno al quale preparare l'eventuale estrema difesa del villaggio.
In altre parole sarebbe un modo per iniziare ad addestrarli gradualmente, e coinvolgere il resto del villaggio in maniera meno traumatica.
Come ho già detto a sir Victor, credo che dovremo quantomeno dare la possibilità di scegliere agli abitanti del villaggio.
In questa maniera potremmo dargli la spinta giusta per fare la scelta più coraggiosa, a costo di apparire cinici.
E' evidente che aiutarci nel mascheramento in buona parte li comprometterà anche per il resto, infatti.

Ecco qua. E' cominciato il 518 dalla Fondazione. Quale fondazione poi? Bah. E come è cominciato? Con l'autorità civile e quella religiosa che trattano di lusso un violentatore assassino che tramesta con le Divinità proibite. Perché ci si impegnano tutti a rendermi la vita complicata? Non basta il fatto che rischio almeno tre giorni al mese di farmi mozzare un braccio, un gamba o trapassare il petto da un'ascia, una mazza, una freccia, una stella del mattino? No, evidentemente no, non basta. Devo pure sforzarmi di capire, mentre riprendo a stento fiato e ogni respiro mi lacera i polmoni, devo sforzarmi di capire che il bastardo che mi ha quasi ammazzato, dopo aver sotterrato e fatto a pezzi decine di donne innocenti e indifese, deve per il momento vivere, "poiché è in consegna della Chiesa". Ha visto con goduria venire giustiziati i compagni, si fa beffe di Solice, che è Paladina di Pyros, medita fuga e vendetta. E noi non gli torciamo un capello: non sia mai che poi si arrabbi e non ci voglia rivelare le sue preziose informazioni. Non me la prendo con Solice, poverina: lei intanto è buona e, se potesse, non farebbe mai scorrere il sangue; poi è stata abituata in una vera e propria corte, di gran signori, come se la scordano in molti di questi nasofino di Amer e di Surok, quindi è stata tenuta lontano da prigioni e torture, non sa neanche che cosa siano; infine, cosa più importante, ha paura che il suo comportamento troppo intransigente con il bastardo possa arrecare danno alla Chiesa e alla religione. Non me la prendo con lei, però è un'ingiustizia agli occhi miei, di questa gente che ha subito e dei morti che gridano. Io sarò semplice ma penso che Pyros, dio grande, potente e luminoso, non abbia bisogno di far mercato con le informazioni di quest'anima dannata per punire i culti tenebrosi. Se Pyros fosse qui, brucerebbe Orson in una sola fiammata, senza sentire il suo vaniloquio, e poi fiuterebbe come un segugio implacabile gli spiriti funesti, facendoli a brani. A lui consacro oggi la mia ascia, per una giustizia senza tentennamenti e senza scambi con i dannati impenitenti!

Questo Ian Bohr non riesce proprio a risultarmi antipatico. Secondo me assomiglia a come potrei finire io. Però si incavola poco. Mah. Ero veramente convinto che si sarebbe arrabbiato alla notizia che quelli volevano tramestare in casa sua. Mi sbagliavo. Ha reagito con grande freddezza. Dovrei prendere esempio da lui? Mmmmm.......Ma quanto era mesto con tutta quella freddezza! Mi ha fatto un po' pena. Io non voglio fare pena. Io sono Loic Navar. Preferisco stare a seguire i talvolta incomprensibili progetti dei Quart e dei Malade, piuttosto che fare il capetto sfigato senza arte né parte in un buco del mondo e dover abbozzare di fronte all'ultimo Gustav. Molti ridono di me, ma rosicano un casino, perché io sono più forte e sono più fico, molto più fico di loro.

E' proprio destino che mi debba finire male.......
Che amarezza! Non ci sono più le ragazze a modo in questo mondo di mexxxa. Sarà anche questo colpa di Payne? Magari lo fosse. Così forse se ammazziamo Payne poi le cose vanno meglio.
Ma invece no. Forse non c'entra niente. Queste passano da uno all'altro e i padri fanno pure finta, poveracci, che siano delle brave figlie. Lo sanno bene che sono delle pocodibuono e lo dicono pure. Ma alla fine cercano di metterci una pezza.
Si è sposata con un altro, la degnissima Julia.....Epperò lì lì, rivedendomi, voleva lo stesso, come dire? Una malata. Più signore le ragazze da lupanare, dove vanno mio fratello e Messer Pomata.
Figurarsi se mi facevo incastrare in un adulterio, con quel padre e con i doveri che ho verso la Rosa. E con la morale che IO ho. E quel birbante del padre mi ha fatto pure la predica. Padre di mixxxxxe. Mah, ho sopportato in silenzio, come mi hanno consigliato i miei amici.

Ho voglia però di spaccare tutto.....e mi viene voglia di piangere.

Che schifo.

Ci sto ripensando da un po'......

Mi viene in mente soprattutto la faccia di Guelfo, quando abbiamo ricordato gli appuntamenti del piano. C'era qualcosa che non gli sconfiferava, come un fatto strano, un errore che non riusciva a mettere a fuoco. Con l'aria svagata ha detto: "Anthien: è l'unica. Va bene comunque". Ma non era convinto.

Ci ripenso. Non sono convinto neanch'io, Eric. O meglio, il problema non è Anthien. Il problema è la nostra consegna a Lord Anthony. Lui è il figlio del nostro Signore. Saremo nelle sue mani. Per carità, tutto bene apparentemente. Ci deve essere una forma di coraggio anche in questo, non solo nelle botte. Per queste cose lo spirito di Solice ci ha contagiato ed è uno spirito giusto.

Però.............

Quale sarà la contromossa di Lord Albert? Possiamo stare sicuri che l'Ordine Nero verrà definitivamente sconfitto, almeno ad Anthien, grazie alla nostra operazione? Avranno il coraggio e la forza il Barone e suo figlio di punire esemplarmente Lord Albert (loro figlio e fratello)? E Padre Maxim, il potente rappresentante della Chiesa? Non saremo troppo scoperti al seguito di Lord Anthony? Non attireremo troppi rischi sulla Rosa e soprattutto su Chalard? Di fronte alle domande del nostro Signore e Barone dovremo essere reticenti e dire bugie per coprire i nostri confratelli? E, se si scoprisse che siamo reticenti e diciamo bugie, non si complicherebbe la nostra posizione? Non rischiamo di essere inseguiti da spie dell'Ordine per tutta la nostra vita? Non rischiamo di esporre troppo la nostra faccia e di precluderci operatività all'interno della Baronia di Anthien per il futuro?

Dimmi tu, Eric, se non si tratta di fobie fuori luogo. E' che mi sento molto responsabilizzato in questa missione e non voglio sbagliare. Un errore sarebbe solo colpa nostra di fronte a Padre Lorenzo e a Padre Grimaud.

Non potremmo colpire, aiutare Lord Anthony, salvarlo e fuggire, restando nascosti? Non potremmo consegnare furtivamente la lettera e tutta la documentazione occorrente a Sir Stephen e poi abbandonare il campo, approfittando della confusione?

Certo, mi vergogno un po' a proporre 'sta vigliaccata, ma, per preservare la Rosa, possiamo pure risparmiarci noi due l'encomio del Barone e i gravi rischi che gli vengono dietro.

Può darsi che fossero di questo genere i pensieri che frullavano in testa a Guelfo. Non lo so. Dimmi la tua opinione.

E anche Bob se ne è andato al Creatore.

Sì sì c'ha provato, per carità, ma è morto come un cervo braccato, come un animale da preda. Non ha potuto neanche fiatare, è morto da bestia.

Sono soddisfatto. E' stato il mio colpo ad assicurarlo alla giustizia divina. Finora mi ero preso molte ferite ma poche soddisfazioni. Il grosso lo avevano fatto mio fratello, Solice e gli abitanti del villaggio. Un po' di gloria anche per me.

Finora è stato facile, ora arriva il difficile.
Anche se non hanno visto nulla dalla torre, per via della nebbia, hanno sentito le grida e il clangore delle armi. E nessuno degli uomini che hanno mandato tornerà.
Se avanzeranno in forze, stavolta con la dovuta attenzione e prudenza e non più colti alla sprovvista, difficile che reggeremo l'impatto.
E se rimarranno nella torre, forse sarà anche peggio, perchè da li sarà impossibile stanarli, e potranno colpirci quando preferiranno, magari quando per forza di cose saremo costretti a lasciare la zona.

Però forse possiamo ingannarli.
Se intravedessero qualcuno dei villici, esultanti con in mano le armi dei soldati appena abbattuti... magari potrebbero essere portati a pensare che si tratti di una sollevazione, senza sospettare la presenza di stranieri, meglio armati ed addestrati.
In fondo, una rivolta del genere sarebbe temeraria, ma certo non inopinata, non posso credere che dopo tutte le vessazioni a cui hanno sottoposto questi villaci non l'abbiano messo in conto, e del resto la pattuglia inviata al villaggio aveva la guardia abbassata, ma era ben armata.

E se pensassero ad una "semplice" rivolta di villici, magari potrebbero commettere un errore, magari potrebbero avanzare troppo sicuri di sè.
Non abbiamo nulla da perdere da un tentativo del genere.
Sempre meglio che lasciarli al solo e puro silenzio, che sicuramente li spaventerebbe di più e li farebbe pensare al peggio, e li spingerebbe verso decisioni più prudenti, probabilmente fatali per noi.

Quanto sarebbe bello che ci ricordassimo che, più che le parole, "il silenzio è d'oro".

Quart ci ha chiesto, molto banalmente, se preferissimo portare con noi Nicolas oppure Youri.
Potevamo rispondere con un cenno del capo, con un dito puntato, o se proprio non se ne poteva fare a meno con una sola parola: "Youri".
Tanto a Quart quello bastava, e di più non chiedeva né voleva sapere.
Sarebbe finita li, e ci ritroveremmo sulla strada per le Parole d'Oro con il buon Youri, tutti felici e contenti.

E invece no.
Abbiamo dovuto parlare, parlare, parlare.
Per dire cosa? Di così importante, imprescindibile, essenziale, necessario?
Che "abbiamo bisogno di avere le mani libere, senza troppi limiti morali".
Che uno come "Nicolas sarebbe un freno per certe azioni che potremmo essere costretti a fare".

Risulti ottenuti?
Una vera e propria catena di casini.
1) Solice riflettendo sulla debordante conversazione Quart-Guelfo si è spaventata.
Mettendosi nei suoi panni anche giustamente... In realtà senza alcuna giustificazione visto che le parole di Guelfo erano solo sue, e a titolo del tutto personale.
Ma, comprensibilmente, ha chiesto al gruppo di farsi accompagnare da Nicolas, un paladino, per stare più tranquilla, vista la combriccola di "satanassi" a cui si accompagna.
Grazie per la fama di cui ci hai ammantato, caro Guelfo. Del resto sei un esperto del campo. Vuoi costringere a cambiare nome anche a noi?
2) Che si poteva fare a quel punto? Io per primo ho dovuto abbozzare, e quindi tutti di nuovo da Quart a dire che ci siamo sbagliati, meglio Nicolas.
Bella figura, nei confronti del nostro capo, come se non avesse le idee già abbastanza confuse per conto suo.
3) Ma bella figura anche nei confronti di Nicolas, che così si è visto rimarcare la prima volta la sua inferiorità di combattente, e la seconda volta la sua qualità di scomodo e imbarazzante "accompagnatore".
4) E ne usciamo davvero magnificamente anche con Youri, che a posteriori scopre di essere preferito non tanto per le sue qualità di combattente, quanto per la sua inconsistenza morale, tale da renderlo più omogeneo ai nostri bestiali comportamenti.
ecc.) Tralascio qualcuno con cui ci siamo infangati? O qualche altro casino derivante? Sicuramente si, la lista è incompleta ma non dobbiamo preoccuparci, ce ne accorgeremo al momento giusto.

Certo, tenendo presente che tutto nasce dalle posizioni, dai convincimenti e dalle parole di una persona, e non del gruppo nel suo insieme, tutto assumerebbe contorni diversi.
Ma chi glielo va a spiegare?

Guelfo che è tanto bravo a dar fiato alla bocca?

Tra una cosa e l'altra, non riesco mai a trovare il tempo e l'occasione per far vedere 'sta mappa a Guelfo.
Magari mi potrebbe dire qualcosa di interessante.
Ora che sarebbe un momento buono, è andato a bersi due bicchieri di vino con mio fratello.
Sicuramente staranno decidendo gli ultimi dettagli del matrimonio, i mattacchioni.

Ecco che torna Loic.
"Allora? decisa la data?"

...mana due volte.

Un vecchio detto sempre valido.

Una promessa è una promessa.

Chi può capire, capisca.

Grazie Eric per la fiducia che mi hai dato.

Per avermi permesso di usare la tua balestra, per avermi portata con te a fermare gli incendiari.
Ma grazie soprattutto per avermi evitato un rimpianto che sarebbe rimasto per sempre nel mio cuore, il rimpianto di non aver provato a salvare mio padre.
Era già morto, soffocato, bruciato, quando sono arrivata da lui. Non potevo fare nulla.
Ma se tu mi avessi fermata, mi avessi vietato di cercarlo, non avrei mai avuto pace.

Ora piango la morte di mio padre.
Ma la gratitudine che ti porto non morirà mai.

Dunque...
Vediamo di esaminare tutte le alternative e possibilità, per ogni evenienza.

Prima possibilità
Un bel cuscino pressato gentilmente per qualche minuto sul bel faccino di Rochefort.
Rimane la mia opzione preferita, probabilmente la più praticabile.
Certo, meno rapida di altre, e quindi più rischiosa.
Ma pulita, silenziosa, priva di tracce, senza dubbio ha la sua eleganza.

Seconda possibilità
Una bella tisana calda, corretta adeguatamente.
Beh, non necessariamente una tisana, un qualsiasi veleno somministrato in un qualsiasi modo.
Soluzione silenziosa ed efficace, ma purtroppo non esente dal rischio di lasciare traccie.
Di certo occorrerebbe coinvolgere nella faccenda Desiree.

Terza possibilità
Una bella botta in testa, forte abbastanza per chiudere i giochi, con un corpo contundente che provochi fratture ma non spargimenti di sangue, e poi giù dalla finestra.
Praticamente si tratta di inscenare una fuga finita male, nel suo stato può capitare di cadere di capoccia, e rimetterci la pelle anche dal primo piano.
Più rischiosa nell'esecuzione, visto che occorre aspettare che nessuno passi dalla strada, e c'è sempre il rischio di uno scomodo testimone. E poi occorre abbandonare la stanza in fretta.
Dalla sua ha l'eleganza della legge del contrappasso: in fondo non fu forse Abel defenestrato proprio da Rochefort?

Quarta possibilità
Ammazzarlo, senza troppi arzigogoli, e poi inscenare una tentativo di fuga, insomma una situazione di legittima difesa. Mettendogli in mano un pugnale magari.
Ha un solo pregio: potersi scatenare senza remore e limiti sul bastardo.
D'altra parte creerebbe un sacco di problemi. Se anche la messa in scena viene creduta, ad esempio, partirebbero delle indagini per capire come gli è arrivata l'arma. E ci andrebbe di mezzo qualcuno che non c'entra nulla.