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Forum di Myst

 
« Mi ero un attimo attardato ma sono pronto, sisi, dovrei avere tutto, controllo lo zaino... »
- Colin Tarr -
 
Solice Kenson
Cronache della Campagna di Caen
Solice Kenson
"Voi avete coraggio e siete molto convincente: ma non appena sarete chiamata a combattere, al primo combattimento che possa realmente definirsi tale, voi morirete. E non parlo di scontri confusi o ingarbugliati, dove nessuno capisce fino in fondo quello che sta facendo o magari ha meno voglia di uccidervi che di portare la pelle a casa. Parlo di uno scontro vero, in cui affronterete una persona con le vostre sole forze. Beh, è giunto il momento che qualcuno che vi vuole bene vi dica che queste forze non basteranno proprio contro nessuno".
creato il: 20/05/2005   messaggi totali: 91   commenti totali: 32
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3 agosto 517
Mercoledì 25 Luglio 2007

Fallimenti critici

Cosa mi succede? Sono distratta, imprecisa, maldestra: i miei errori hanno rischiato di mettere in pericolo i miei compagni e di vanificare la cattura dell'unica persona in grado di consentire alla nostra missione di proseguire. Ho dato un ramo in faccia a Julie attirando l'attenzione su tutti noi, poi l'ho fatta rimanere indietro a fare la guardia a un cavallo lasciandola in balia di non uno, ma due stregoni. Per colpa mia ci hanno individuato, per colpa mia hanno preso quel cavallo: Quixote si è fatto male, Eric si è trovato solo contro due fuggiaschi: ciononostante è riuscito a catturarli, poi Guelfo è riuscito a farli parlare, mentre io sono riuscita soltanto a far innervosire uno di loro.

Osservo in silenzio i miei compagni, mentre mangiamo insieme alle guardie che stanno rischiando la loro posizione per aiutarci: li ascolto, mentre discutono dell'operazione dell'indomani. Sono coraggiosi, forti, capaci. Come Jen, come Abel... Come Loic, che se fosse con noi in questo momento lotterebbe per prendere la parola, per incitarci con il suo coraggio e la sua risolutezza.

Io no, io non lo sono: terrorizzata, questo è quello che sono. Forse dalla responsabilità che sento di avere con Nickel, dalla paura di non poterle essere di alcun aiuto... o forse da quel sogno che ho fatto.

Era soltanto un brutto sogno.
Era soltanto un brutto sogno.
Era soltanto un brutto sogno.
Era soltanto un brutto sogno.
Era soltanto un brutto sogno.
Era soltanto un brutto sogno.

Guelfo ha ragione.

Non posso, non devo permettere a questa cosa di impressionarmi ulteriormente, non devo concedere altro spazio alla paura. Tra poco, prima di addormentarci, pregheremo insieme gli Dei: ed è ancora una volta a te, Pyros, che mi rivolgo questa notte: scaccia dal mio cuore la paura, rendimi degna di indossare anche solo per un giorno i colori e il simbolo che ti appartengono affinché abbia il coraggio e la forza per essere quello che tutti si aspettano, quello che tutti si meritano, quello che ahimé, a quanto pare, ancora non sono.

scritto da Solice , 04:18 | permalink | markup wiki | commenti (1)
 
3 agosto 517
Venerdì 20 Luglio 2007

Danze macabre

"Così tanti balli da concedere e così poco tempo". Una delle frasi preferite di mia sorella; difficile non farla tornare alla mente, in situazioni come questa. D'altronde, non sarebbe impresa da poco trovare una metafora migliore per descrivere quanto è successo nel corso di questa lunga notte priva di luna. Ora dopo ora abbiamo danzato, dapprima alla cieca, poi a tentoni: e dopo il primo ballo abbiamo continuato a muoverci, danzando ancora e poi ancora fino all'alba, facendo adeguare il tempo e lo spazio alla nostra musica, al nostro passo veloce.

Non credo che mio padre e i miei fratelli se ne siano mai accorti, ma Rosalie è sempre stata una ballerina migliore di me. Io me la cavavo: un piede avanti all'altro, svolgevo diligentemene il compito che avevo. Lei era diversa: quando io ubbidivo, lei improvvisava; quando io levitavo, lei volava. "Osserva il quadrato", le dicevano sempre. "Io non vedo nessun quadrato", rispondeva lei ridendo, per poi spiccare il volo. Avevi ragione, Rosalie... Forse non c'è nessun quadrato, non c'è mai stato. Di certo, se c'era, non l'ho visto: non stasera.

Danzare a volte può essere spaventoso: ricordo la paura che si impadroniva di me ad ogni passo veloce, terrorizzata com'ero all'idea di poter inavvertitamente pestare i piedi del mio accompagnatore... Al punto che, quando capitava il contrario, mi sentivo addirittura sollevata. Questa notte non è stato così: quando i nostri nemici hanno colpito, il mio cuore si è riempito di dolore e di paura. Paura di morire, paura di perdere le persone a cui tengo... paura di essere costretta a rispondere allo stesso modo, facendo mio quel medesimo idioma fatto di tenebre e morte. Credo che lo stesso valga per i miei compagni: la nostra danza, protrattasi fino all'alba, è stato il modo di rispondere a quella paura, di dare un senso alle sofferenze e ai sacrifici che hanno patito alcune delle persone che amiamo, e altre che stiamo imparando ad amare.

Eppure... Eppure c'è qualcosa che stiamo trascurando. Una presenza sinistra e impalpabile, che permea le mura di quell'abitazione in cui siamo riusciti così rapidamente a entrare... Forse troppo rapidamente. Qualcosa che è riuscito a imprimere una traccia nel mio inconscio, suscitandomi l'incubo orribile di questa notte. Un incubo malato, malvagio, freddo... Macabro. Una visione sbagliata e fuorviante, che potrebbe togliere molte delle speranze faticosamente guadagnate nel corso di questa notte e orientare le nostre indagini nella direzione sbagliata: per quanto ne so potrebbe essere uno stratagemma dei nostri nemici, magari di quello spaventoso evocatore dagli occhi di ghiaccio. Ma potrebbe anche trattarsi di un avvertimento concreto su qualcosa di terribile che siamo sul punto di risvegliare, e che rischia di divorarci. O forse è soltanto frutto della mia immaginazione, irrimediabilmente influenzata dagli arcani simboli presenti all'interno dei libri che ho sfogliato soltanto poche ore fa?

E se fosse davvero colpa mia? Prego gli Dei di sbagliarmi, ma... Se avessi davvero commesso un passo falso in quella casa, risvegliando qualcosa di terribile e di mostruoso che i miei occhi inesperti non sono riusciti a scorgere in mezzo a tutti quei libri così diversi, così... sbagliati? E se così fosse, come ho potuto essere cosi' incosciente? Ho passato le ultime settimane a tradurre un testo volto a spiegare i pericoli di un atteggiamento tanto superficiale di fronte a simili misteri, per posare poi il mio sguardo su glifi sconosciuti, incurante del rischio che un'azione così sconsiderata avrebbe comportato?

"Così tanti balli da concedere e così poco tempo". Devo capire qual è la cosa giusta da fare, ma devo farlo in fretta per non deludere le persone che hanno riposto in me la loro fiducia. E più di ogni altra cosa devo prendermi cura di Nickel, dimostrando di saper tenere fede all'impegno preso di fronte a suo padre.

Padre Quart saprebbe la cosa giusta da fare, Abel saprebbe la cosa giusta da fare: Pyros ha accolto le nostre preghiere, ora spetta a noi dimostrare di saper cogliere i frutti del suo operato.

scritto da Solice , 05:32 | permalink | markup wiki | commenti (0)
 
3 agosto 517
Giovedì 12 Luglio 2007

Preghiera

Rivolgo a te le mie preghiere Pyros, affinché tu possa vegliare sul mio amico Loic: concedi a Desiree di guarire le sue ferite e intercedi presso il Dio della Misericordia affinché possa curare il suo corpo e lenire il suo dolore. Concedi a lui la grazia di restare con le persone che ama e a noi, che impotenti ci stringiamo al tuo cospetto, il dono di non dover rinunciare al suo esempio, al suo coraggio e al suo valore.

Rivolgo a te le mie preghiere Pyros affinché tu possa consentire alla sua ascia di tornare a levarsi verso il cielo, per difendere i valori in cui crede e gli ideali che ha deciso di sposare, gli stessi che splendono sotto la tua luce: concedi al suo braccio di impugnarla ancora, e intercedi presso il Dio della Giustizia affinché gli dia la forza necessaria a sostenere il peso e le difficoltà delle sue scelte nobili e difficili.

Rivolgo a te le mie preghiere Pyros, affinché tu possa cancellare ogni traccia di rancore o di risentimento dai cuori di coloro che l'oscurità della notte ha convinto o costretto a darsi battaglia: rischiara i nostri animi dalle tenebre e intercedi presso la Dea della Luna affinché possa indicarci la via anche quando non c'è modo di vederla, anche quando i Misteri di cui è madre ci sembrano oscuri e inesplicabili.

Rivolgo a te le mie preghiere Pyros affinché tu possa concedermi la forza di perdonare il padre di colei che hai scelto di affidare alle mie cure: scaccia dal mio animo i cattivi pensieri nei confronti di chi non ha saputo o non ha potuto essere per lei ciò che meritava, darle ciò che io ho avuto e che tutti noi dovremmo avere, fornirle le risposte che io ho ricevuto e che tutti noi dovremmo ricevere. Donami parte del tuo coraggio e riempi il mio cuore di amore, perché sarà soltanto così che potrò vincere le sue paure e assisterla nel doloroso e difficile compito che la aspetta. Dona a lui parte della tua saggezza, in modo che possa comprendere l'importanza della decisione che lo implorerò di prendere e il peso che avrà per la vita e l'avvenire di una figlia che non è troppo tardi per imparare ad amare, e concedi a lei la grazia di poter ricominciare nel tuo nome, lontana dall'odio, dal rancore e dalla sofferenza. Donale la forza per vivere onorando i tuoi valori e dalle il coraggio per potersi fidare ancora, se non di me, di altre persone disposte a volerle bene.
scritto da Solice , 04:46 | permalink | markup wiki | commenti (0)
 
3 agosto 517
Sabato 7 Luglio 2007

Notte senza luna

Dodici anni, forse tredici. I suoi grandi occhi chiari ci scrutano guardinghi e spaventati, illuminati dal bagliore innaturale sprigionato dal corpo di Guelfo: quando incrociano i miei, mi chiedo se non possano leggere in me la stessa cosa. La punta della mia spada è a pochi centimetri dal suo petto: spero che nessuno si accorga del tremolio che la percorre, seguendo i movimenti del mio braccio. Il pericolo è finito, i miei compagni sono arrivati in tempo per salvarmi dalle ombre spaventose di una notte priva della luce di Kayah. Perché allora il mio cuore è ancora cosi' pieno di paura?

Sia io che lei abbiamo combattuto, rivolgendo le nostre armi l'una contro l'altra: le tenebre hanno nascosto i nostri volti e con loro il peso delle nostre azioni, ma gli Dei sono intervenuti a proteggere entrambe: Pyros ha impedito al suo dardo di colpirmi e poi, ripetutamente, al mio braccio di farle del male: la sua divina misericordia ha protetto la vita e l'integrità di entrambe, lasciandoci il compito di portare avanti il suo giudizio. Quale che sia la spiegazione che ha portato questa bambina a imbracciare una balestra sarà mio dovere trovarla, nella speranza di indirizzare quel giudizio sui veri responsabili delle sue azioni.

"Consegna il tuo destino nelle mani di Pyros e non ti sarà fatto alcun male". Mentre pronuncio le parole che mi hanno insegnato per intimare la resa rifletto sul loro reale significato. Nessun destino merita di essere scritto in cosi' tenera età: non sarò io a scriverlo, nè le persone malvagie che l'hanno ingannata o costretta a fare ciò che ha fatto. E mentre le recito, ho un pò meno paura.
scritto da Solice , 19:01 | permalink | markup wiki | commenti (2)