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« Come è possibile che un cavaliere possa essere così menefreghista e superficiale? Eppure gli abbiamo consegnato qualcosa di molto prezioso... »
- Solice Kenson -
 
Solice Kenson
Cronache della Campagna di Caen
Solice Kenson
"Voi avete coraggio e siete molto convincente: ma non appena sarete chiamata a combattere, al primo combattimento che possa realmente definirsi tale, voi morirete. E non parlo di scontri confusi o ingarbugliati, dove nessuno capisce fino in fondo quello che sta facendo o magari ha meno voglia di uccidervi che di portare la pelle a casa. Parlo di uno scontro vero, in cui affronterete una persona con le vostre sole forze. Beh, è giunto il momento che qualcuno che vi vuole bene vi dica che queste forze non basteranno proprio contro nessuno".
creato il: 20/05/2005   messaggi totali: 91   commenti totali: 32
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Scritto il 20/07/2007 · 49 di 91 (mostra altri)
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3 agosto 517
Venerdì 20 Luglio 2007

Danze macabre

"Così tanti balli da concedere e così poco tempo". Una delle frasi preferite di mia sorella; difficile non farla tornare alla mente, in situazioni come questa. D'altronde, non sarebbe impresa da poco trovare una metafora migliore per descrivere quanto è successo nel corso di questa lunga notte priva di luna. Ora dopo ora abbiamo danzato, dapprima alla cieca, poi a tentoni: e dopo il primo ballo abbiamo continuato a muoverci, danzando ancora e poi ancora fino all'alba, facendo adeguare il tempo e lo spazio alla nostra musica, al nostro passo veloce.

Non credo che mio padre e i miei fratelli se ne siano mai accorti, ma Rosalie è sempre stata una ballerina migliore di me. Io me la cavavo: un piede avanti all'altro, svolgevo diligentemene il compito che avevo. Lei era diversa: quando io ubbidivo, lei improvvisava; quando io levitavo, lei volava. "Osserva il quadrato", le dicevano sempre. "Io non vedo nessun quadrato", rispondeva lei ridendo, per poi spiccare il volo. Avevi ragione, Rosalie... Forse non c'è nessun quadrato, non c'è mai stato. Di certo, se c'era, non l'ho visto: non stasera.

Danzare a volte può essere spaventoso: ricordo la paura che si impadroniva di me ad ogni passo veloce, terrorizzata com'ero all'idea di poter inavvertitamente pestare i piedi del mio accompagnatore... Al punto che, quando capitava il contrario, mi sentivo addirittura sollevata. Questa notte non è stato così: quando i nostri nemici hanno colpito, il mio cuore si è riempito di dolore e di paura. Paura di morire, paura di perdere le persone a cui tengo... paura di essere costretta a rispondere allo stesso modo, facendo mio quel medesimo idioma fatto di tenebre e morte. Credo che lo stesso valga per i miei compagni: la nostra danza, protrattasi fino all'alba, è stato il modo di rispondere a quella paura, di dare un senso alle sofferenze e ai sacrifici che hanno patito alcune delle persone che amiamo, e altre che stiamo imparando ad amare.

Eppure... Eppure c'è qualcosa che stiamo trascurando. Una presenza sinistra e impalpabile, che permea le mura di quell'abitazione in cui siamo riusciti così rapidamente a entrare... Forse troppo rapidamente. Qualcosa che è riuscito a imprimere una traccia nel mio inconscio, suscitandomi l'incubo orribile di questa notte. Un incubo malato, malvagio, freddo... Macabro. Una visione sbagliata e fuorviante, che potrebbe togliere molte delle speranze faticosamente guadagnate nel corso di questa notte e orientare le nostre indagini nella direzione sbagliata: per quanto ne so potrebbe essere uno stratagemma dei nostri nemici, magari di quello spaventoso evocatore dagli occhi di ghiaccio. Ma potrebbe anche trattarsi di un avvertimento concreto su qualcosa di terribile che siamo sul punto di risvegliare, e che rischia di divorarci. O forse è soltanto frutto della mia immaginazione, irrimediabilmente influenzata dagli arcani simboli presenti all'interno dei libri che ho sfogliato soltanto poche ore fa?

E se fosse davvero colpa mia? Prego gli Dei di sbagliarmi, ma... Se avessi davvero commesso un passo falso in quella casa, risvegliando qualcosa di terribile e di mostruoso che i miei occhi inesperti non sono riusciti a scorgere in mezzo a tutti quei libri così diversi, così... sbagliati? E se così fosse, come ho potuto essere cosi' incosciente? Ho passato le ultime settimane a tradurre un testo volto a spiegare i pericoli di un atteggiamento tanto superficiale di fronte a simili misteri, per posare poi il mio sguardo su glifi sconosciuti, incurante del rischio che un'azione così sconsiderata avrebbe comportato?

"Così tanti balli da concedere e così poco tempo". Devo capire qual è la cosa giusta da fare, ma devo farlo in fretta per non deludere le persone che hanno riposto in me la loro fiducia. E più di ogni altra cosa devo prendermi cura di Nickel, dimostrando di saper tenere fede all'impegno preso di fronte a suo padre.

Padre Quart saprebbe la cosa giusta da fare, Abel saprebbe la cosa giusta da fare: Pyros ha accolto le nostre preghiere, ora spetta a noi dimostrare di saper cogliere i frutti del suo operato.

scritto da Solice , 05:32 | permalink | markup wiki | commenti (0)
Scritto il 20/07/2007 · 49 di 91 (mostra altri)
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