
Al suo posto ho presentato una nuova categoria di poteri, che per comodità chiamerò (anche se è una definizione un pò impropria) di "mind control" indiretto: un esempio è il potere "Disagio", che trovate nella voce e che vi consiglio di leggere molto attentamente, la cui meccanica è così riassunta:
Il PG può scegliere se modificare la sua interpretazione, allineandola al potere di cui è oggetto, oppure, in alternativa, fregarsene del tutto e beccarsi invece delle penalità.
Ritengo che sia un'ottimo modo per mantenere il flavor del "mind control" senza però esercitare alcuna forzatura sull'interpretazione del Personaggio: l'impatto del potere sulla stessa diventa infatti non più un obbligo ma una tentazione, una facile e "comoda" escamotage per evitare di beccarsi delle scomode e invalidanti penalità: il potere funziona in ogni caso, e non è certo meno devastante, rendendo chi vi si oppone meno efficace nell'attacco e più vulnerabile ad altri, magari ben più pericolosi, poteri oscuri.
... So già cosa state pensando! Che è una scelta tra la padella e la brace, che fa rosicare, ingiusta, sgravata... Esatto, è cosi'! E' tutte queste cose insieme. D'altronde è un potere delle tenebre, mica bazzecole

Spero che l'idea vi piaccia, secondo me è molto elegante: aspetto comunque il vostro parere in merito.