Dagor ha scritto:In più come posso gestire sempre questa situazione nel caso in cui il bersaglio sia in mischia (ho posto una probabilità del 50% quando mi è capitato ma a fine sessione ho discuso coi miei giocatori e questa soluzione non è piaciuta).
Ciao e benvenuto!
Se ho capito bene intendi la possibilità di colpire un amico, tirando nella mischia.
E' uno di quei casi in cui nessun manuale, IMHO, può dare soluzioni e percentuali sempre valide.
Secondo me, inevitabilmente, deve essere il Master a stabilire di volta in volta, caso per caso, il grado di rischio, che dipende da fattori troppo variabili.
Bisogna tener conto della posizione di tiro, della linea di visuale, delle condizioni di visibilità, del tipo di combattimento in corso (un conto una mischia serrata con armi corte, un conto un combattimento con armi lunghe dove gli avversari sono più distanziati), e ovviamente della distanza.
Comunque una soluzione che noi utilizziamo spesso è la seguente:
tirare normalmente l'attacco, magari con un malus (dovuto alla situazione della mischia) e, in caso di fallimento, assegnare una percentuale variabile (vedi sopra) di colpire qualcun altro, amico o nemico, nei pressi della linea di tiro.
Metti che ci sono un amico ed un nemico nei pressi del bersaglio, in caso di fallimento si potrebbe tirare 1d100, da 1-20 colpire l'amico, da 21-40 il nemico, da 41-100 colpo a vuoto.
In effetti dare a priori il 50% di possibilità di colpire un amico ingaggiato con un nemico (sempre che abbia capito bene) mi pare un po' troppo, una percentuale forse adatta a tiri scoccati da molto lontano (tiri a parabola addirittura, e non mirati).
Il fatto è che anche percentuali di rischio molto più basse del 50% dovrebbero essere sufficienti a scoraggiare il tiro nelle mischie, insomma rimane una pratica davvero rischiosa che teoricamente si dovrebbe quasi sempre evitare (dovrebbe essere avversata in primis dai membri del gruppo).
bye
Eh già...