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Abaddon - Elenco versioni

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Abaddon - versione del 07/03/2008, 01:28

[edificio]
Stava Abaddon su un carro lungo cinquantuno leghe, e settanta miglia svettava in altezza, e novantadue stadi misuravano le cento ruote su cui era adagiato il suo Trono. Centodiciassette nazioni lo portavano in trionfo. Possenti zampe di bronzo sostenevano la mole taurina, una coda di vipera riposava sulla groppa, e tra le quelle spire intravidi Lagash la sventurata. Tre marmorei volti di fanciulla, ciascun mento la fronte dell'altro, sempre scrutavano l'abisso celeste, l'infocato orizzonte e le schiere sotto di Lui. Quando una nuova gente conosceva il Suo giogo, l'ultima veniva raggiunta dal Trono e schiacciata sotto le ruote crudeli. Così avanzava Abaddon era dopo era, immutabile e stolido, fino alla Fine dei Tempi Padre Franz Klopper, Confessioni.
In origine Abaddon era il nome dell'idolo tauriforme venerato dagli Hanigabalt , nella cui lingua starebbe per "nero ventre insaziabile". Situato nella prospera e potente Lagash , si presume abbia seguito la stessa sorte della città che lo ospitava. Sulla base degli affreschi e degli altorilievi rinvenuti presso i Tumuli Grigi e sull'isola di Ramnel è ad Abaddon che gli Hanigabalt sacrificavano i nemici sconfitti. A guardia della divinità stavano i terrificanti Edimmu, le cui mostruose fattezze stando alle raffigurazioni venivano celate da maschere zoomorfe. In tempi assai più recenti taluni culti dediti all'adorazione di Yog-Shoggoth hanno preso ad identificare questo Dio con l'antico Abaddon. In che modo costoro siano venuti a conoscenza dei costumi e dei riti degli Hanigabalt resta un mistero. Nelle loro invocazioni a Yog-Shoggoth è frequentemente utilizzato anche l'appellativo deliota Apollyon, "colui che porta distruzione".
Creata il 07/03/2008 da Starless (95 voci inserite). Ultima modifica il 07/03/2008.
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