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Pont De Salars

[edificio]
edificio
Tipo:
monastero
Pont De SalarsIl Monastero di Pont De Salars si trova nella zona settentrionale della Baronia di Sarthe, ed ospita una piccola comunità di monaci amanuensi che seguono la Regola di San Garahel.
Il Monastero si trova in una zona pianeggiante piuttosto isolata, ed è circondato da terra dura e arida, eccezion fatta per le immediatezze del torrente Salars, su cui sorgono i ruderi dell'antico ponte da cui il Monastero prende il nome. Lungo il torrente si trovano gli Orti del Monastero, separati dalla struttura principale, che invece non è circondata da terre coltivate.
Il villaggio più vicino al Monastero è Mauriac, che ospita una quindicina di famiglie di pastori.
Il Rettore del Monastero è Padre Justice De Salars.

L'edificio

Il corpo centrale del Monastero di Pont De Salars è un vecchio e malridotto maschio di origine militare, dalla forma rettangolare e caratterizzato dall'avere un unico ingresso al primo piano, raggiungibile tramite una scaletta mobile di legno.
Il Maschio ha quattro piani, due dei quali, i più alti, sono occupati dalla biblioteca e dallo scrittorium. Il primo piano, al livello della porta d'ingresso, ospita un refettorio e le cucine, mentre le celle dei monaci si trovano al piano terreno, piccole, fredde e buie e quasi senza finestre.

I sotterranei

Sotto il Monastero si stende un grande sotterraneo, parzialmente ancora agibile, oggi utilizzato come magazzino di viveri. Anticamente i sotterranei mettevano in collegamento il Monastero con la fortificazione collegata al Ponte sul Salars, ma dopo il crollo del ponte e della fortezza anche la galleria è andata perduta.

Il Ponte

A distanza di vista dal maschio che ospita il Monastero sono visibili le rovine del Ponte sul torrente Salars. Un tempo il torrente doveva avere una portata d'acqua molto maggiore, perchè il ponte, ormai crollato, era di una certa imponenza ed aveva una piccola fortificazione che ne guardava una sponda.
Attualmente è rimasto solo un rudere, accanto al quale sorgono alcuni capanni di legno che contengono attrezzi da lavoro, qualche stalla, l'alloggio di pochi contadini.

La Regola di San Garahel

I Monaci di Pont De Salars seguono l'antica Regola di San Garahel, seguendone ogni dettame, anche i più duri. Si danno con fervore ad intense pratiche ascetiche, le quali uniscono alla preghiera solitaria e alla meditazione molte forme di mortificazione della carne, come l'astensione dal cibo e dal sonno, frequenti flagellazioni.
L'Ordine è sia maschile che femminile, anche se le Garaheliti sono molto poche e quando prendono i voti si impegnano a rinunciare ad ogni segno di femminilità, si sottopongono alla tonsura come i loro confratelli uomini e assumono nomi maschili. Il cambio del nome fa parte della Regola, e vale per tutti. Il nome viene scelto tra le virtù e i doni degli Dei, mentre il nome della famiglia viene sostituito con quello del Monastero di appartenenza.

L'abito

L'abito è costituito da una tunica di sacco, simbolo di umiltà, sul quale è indossata una cintura di corda, in segno di penitenza: l'abito è segno di mortificazione e distacco dal corpo, da conservare attraverso la costante penitenza. I Garaheliti raramente indossano sandali, per lo più sono scalzi anche durante l'inverno.

Vita, morte e miracoli di San Garahel

Le informazioni storiche su San Garahel sono poche e contraddittorie. Di lui si sa per certo che nacque intorno al 80 p.f. dalle parti di Nekkar, probabilmente in un villaggio ormai abbandonato di nome Sorengat, dove la tradizione popolare ritiene siano sepolte le sue spoglie, ancora oggetto di pellegrinaggio.
Si dice che San Garahel fosse figlio di una peccatrice e di un anziano sacerdote, abbandonato in tenera età e cresciuto selvatico tra le capre. Un'altra leggenda racconta invece di un bambino miracolosamente salvo nell'incendio della fattoria in cui era perita tutta la sua famiglia, adottato successivamente da un anziano sacerdote.
Quale che sia l'origine di Garahel, egli entrò a far parte di una piccola congregazione ascetica di cui poco a poco divenne la guida spirituale. Dotato di una grande capacità oratoria e, si dice, del potere di operare miracoli e guarigioni, predicava una penitenza profonda, il rifiuto delle ricchezze e delle regole del vivere civile.
Era un'epoca di persecuzioni e lotta all'eresia, e la comunità dei Garaheliti fu denunciata alle autorità turniane, Garahel fu catturato e morì martire.
La tradizione narra che la falsa denuncia di eresia contro la comunità dei Garaheliti fosse stata opera di un Signore locale, il Dominus di Sorengat, spinto da motivi economici a impossessarsi delle poche terre nelle mani di Garahel. Un'altra versione dei fatti racconta di come fu invece una vendetta per la scelta di suo figlio di rinunciare a tutto ed entrare nella comunità.
Quale che sia la reale storia, i superstiti della comunità inviarono una supplica al Vescovo di Amilanta, implorando misericordia e professando la propria totale fedeltà alla Chiesa. Ottennero così una formale autorizzazione a professare il culto.
La santificazione di S. Garahel avvenne molti anni dopo, nel 280 p.f., in seguito a numerosi miracoli avvenuti durante il Grande Colera (270 p.f.).

Le comunità Garahelite nel 500 p.f.

Le comunità Garahelite non furono mai numerose, e nel periodo di massima diffusione, intorno al 300 p.f., erano attivi in tutto 4 monasteri nel nord del Ducato di Amer. Col passare del tempo la Regola di San Garahel fu sempre meno capace di attirare nuove vocazioni, alcuni monasteri si spopolarono e i restanti finirono per accorparsi.
Nel 500 p.f. sopravvivono soltanto due comunità, il Monastero di Pont De Salars e la Casa di Preghiera dell'Ala Candida presso Victoire, nella Baronia di Anthien.

I monaci di Pont De Salars

Il Monastero di Pont De Salars ospita tra i 15 e i 20 monaci, per lo più uomini.
Pietas De Salars è il monaco più anziano, ormai quasi completamente sordo, mentre Feith De Salars è il più giovane, appena adolescente.
I monaci di Pont De Salars sono in gran parte persone di estrazione popolare, o membri di famiglie altolocate che per qualche ragione hanno necessità di "far sparire" qualche parente discusso o problematico. Proprio per assicurare il rispetto della disciplina, è istituito il ruolo degli "Umilianti", che aiutano i più inesperti o i meno volenterosi a vivere le difficili Regole di San Garahel.
Il Fratello Umiliante nel 518 è Sorrow De Salars, il suo aiutante Silence De Salars.

Critiche e dicerie

La Regola di San Garahel, l'estremo isolamento delle comunità e la durezza delle condizioni di vita dei Monaci hanno portato molti, anche nelle sfere ecclesiastiche, a criticare con severità un simile ordine monastico. Tuttavia non si sono mai palesati elementi per un intervento autoritario da parte della Chiesa di Amer, trattandosi per di più di un fenomeno estremamente circoscritto e legato alla religiosità locale.
Allo stesso tempo, proprio nei villaggi più vicini al Monastero fioriscono leggende e dicerie di ogni genere riguardo cosa accada tra le scure mura di Pont De Salars.

Il pianto dalle pareti

Una delle leggende più diffuse su Pont De Salars riguarda il pianto di una giovane donna e di un neonato che si potrebbe udire, di notte, presso le rovine del Ponte. Sarebbero i fantasmi di una triste storia d'amore finita assai male molti anni orsono tra le mura del Monastero.
Altre storie spaventose riguardano i sotterranei del Monastero.
Creata il 22/03/2011 da Annika (2242 voci inserite). Ultima modifica il 23/03/2011.
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