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La Brocca sulle Terre di Confine

[oggetto]
oggetto
Tipo:
documento
Reperibilità:
raro
Valore:
sconosciuto
Libro trovato a casa di Dorian.Titolo di un saggio facente parte del volume Voci e Costumi delle Lande dell'Est di autori vari, per la cura del Maestro Jeronimus Stealthon.
Una copia del libro è conservata alla Biblioteca dell'Università di Greyhaven ed è stata consultata dal giovane Yacomus Alder durante i suoi studi nella Capitale.

Il fiume Gelduin e le Paludi del Gorgo

Nel testo viene descritto dettagliatamente il corso del fiume Gelduin, che dalle montagne a Est della città di Gorton scende fino a lambire per due grandi anse la Foresta di Ryadel e poi si immette nel Lago della Lama.
Attualmente il fiume ha un corso irregolare, estremamente impetuoso sui monti, fiancheggia la cittadella nanica di Tanad Morghas, scorre a Nord della città capitale della Contea e prosegue ripido fino alla prima ansa nei pressi della foresta. Rallenta quindi il suo corso, scende per le campagne e torna di nuovo per una seconda volta ad avvicinarsi alla foresta, infine si allarga in un vasto acquitrino, che l'autore del saggio chiama le Paludi del Gorgo.
E' qui che il racconto si fa interessante per i giovani appassionati di antichità.
Quello che infatti molti non sanno, e che l'anonimo autore del saggio sostiene, è che a monte delle paludi ci sarebbero resti ancora imponenti di un'antica diga, risalente a tempi remoti. Costruita con immensi blocchi di pietra, mostrerebbe quel che un tempo doveva avere la funzione di scolmatore a forma di gigantesca brocca, da cui doveva probabilmente scendere una cascata.

Grande fu il mio sgomento quando mi si parò d'innanzi l'opera di Giganti delle Epoche Remote: enormi monoliti accatastati a formare quella che un tempo doveva essere una diga, a chiudere un dislivello ormai addolcito nei secoli dallo scorrere libero delle acque.
Avanzai ammirato tra i canneti, dimentico per un istante delle molte minacce nascoste tra gli acquitrini, degli occhi ostili in agguato nella nebbia. Una diga, sì, una grande maestosa diga, sulla cui sommità spoglia e geometrica mi parve di scorgere qualcosa, un'inattesa forma delicata, quasi sinuosa: la Brocca degli Dei, una Brocca Spaccata, colossale, da cui anticamente doveva zampillare una cascata meravigliosa a vedersi!


Difficile immaginare cosa possa avere causato la rottura di una simile gloriosa opera ingegneristica, probabilmente edificata con lo scopo di bonificare l'area paludosa a Sud e renderla abitabile. Se quanto descritto nel libro fosse vero, nulla vieterebbe di credere che tra gli acquitrini e la boscaglia delle Paludi del Gorgo si celino antichissimi ruderi.
A parziale conferma della veridicità di un simile racconto, sembra che anche la locanda fortificata L'Angolo, al confine tra la Baronia di Rein e la Marca del Lago, poggi il suo basamento difensivo su una struttura preesistente, composta in effetti da grossi blocchi di pietra. Altri blocchi ugualmente massicci si intravedono nel fiume e sostengono la struttura dell'attuale ponte, ben più recente e modesto.
Creata il 11/10/2025 da Annika (2246 voci inserite). Ultima modifica il 11/10/2025.
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