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Michaìl II Dunchas

[personaggio]
personaggio
Titolo:
Imperatore di Delos
Razza:
Umano
Sesso:
maschio
Nato/a il:
7 luglio 455 p.F.
Morto/a il:
10 aprile 500 p.F.
Altezza:
175 cm
Peso:
70 kg
Ruolo:
sconosciuto
Status:
morto
Tipo:
PNG
Giocatore:
Elmer's pupil
Michaìl II Dunchas - Immagine 1Unico figlio di Ghiannis I, principe Porfirogenito amatissimo dal popolo per la sua dolcezza e per la sua avvenenza, abilissimo cavallerizzo e valente spadaccino, ereditò il trono di Delos alla morte del padre nel 481 p.F. e lo resse fino al 500 p.F.

L'infanzia e l'adolescenza

Essendo nato nella porpora, tutte le attenzioni dell'Imperatore e della sua corte furono volte alla formazione di colui che avrebbe dovuto consolidare la dinastia.
Michaìl fu fin dalla più tenera fanciullezza formato alle arti della scherma e dell'equitazione e l'attività fisica venne sempre accompagnata da un serio approfondimento culturale su testi di storia, tattica, geografia, teologia, diritto. Le migliori menti dell'Impero furono coinvolte nell'educazione del Porfirogenito.
Egli del resto dava grande soddisfazione ai suoi maestri, mostrandosi valente in ogni arte e sensibile all'apprendimento. Un solo campo del sapere coltivava in proprio, all'insaputa del padre: la lettura dei componimenti poetici dell'antica civiltà marittima di Delos e dell'antica Turn.
Egli stesso fin dall'età di sedici anni si dedicava alla composizione di epigrammi, liriche, raffinati poemetti; ogni verso vergato dal suo calamo testimoniava la sua profonda cultura e la sua sottile vena poetica.

La successione

L'Impero che Michaìl si trovò a governare dopo la morte del padre era stato duramente prostrato dagli anni di malgoverno dell'Imperatrice Zoì, dalla guerra civile, dalle guerre con Abbùl. L'entusiasmo della ricostruzione che aveva contrassegnato gli anni di regno dello Splendore dei Viventi si andava ormai spegnendo e si mostravano evidenti le piaghe non rimarginate.
La formazione militare e al tempo stesso culturale e religiosa impartita al giovane Michaìl fin dalla più tenera età gli sarebbe stata certamente utile per proseguire l'opera paterna, senza che la sua successione fosse vista come una debolezza né fuori Delos né all'interno. Così anche la corte e i governanti locali non avrebbero mai osato contraddire il suo potere.
Questo sembrava garantire una certa stabilità, la pace e il progresso della ripresa economica.

Il matrimonio

Un elemento di crisi però si affacciò ben presto. L'Imperatore Michaìl pretese di sposare, dopo lunghi anni di celibato, una principessa barbarica dal nome per i Delioti impronunciabile, che fu ribattezzata Eudocia Varanga.
Ciò avvenne il 12 maggio del 483 p.F. e suscitò amplissimo scandalo nella corte, nel clero e in tutti i Temi dell'Impero. L'unico motivo di un tale matrimonio era l'amore, cosa impensabile per il sovrano autocratore di Delos, scoppiato improvvisamente e furiosamente al tempo stesso.
L'autorità del figlio di Ghiannis I era tuttavia così forte che nei primi tempi la situazione rimase sotto controllo.

La piccola Anna

Tutto cambiò, quando la nobiltà, il clero e il popolo tutto compresero che dopo il difficile parto della Porfirogenita Anna, nata il 12 ottobre del 484 p.F., non ci sarebbe stata più altra nascita nella coppia imperiale e che lo Stato sarebbe rimasto privo di un erede maschio.
L'ultimo decennio del regno di Michaìl II fu contrassegnato da un vero e proprio stato di tensione e di contrasto tra l'Imperatore, isolato, e l'aristocrazia, che richiedeva a gran voce il ripudio dell'Imperatrice Eudocia e la procreazione di un Porfirogenito maschio. Al contrario il sovrano si ergeva a protettore della sua piccola figlia, Anna, e meditava chiaramente, questo era il sospetto generalizzato, di farla assurgere al trono alla sua morte.
Per un Impero ancora sconvolto dagli anni di regno dell'Imperatrice Zoì era evidente che una successione femminile fosse un'eventualità letteralmente spaventosa.
Solo dai Temi occidentali proveniva un lontano quanto ambiguo sostegno alla politica dell'Imperatore.
Quando, per la pace dello Stato, lo stesso clero, solitamente intransigente nei confronti dei divorzi, si dichiarò disponibile, nella persona del Patriarca, a concedere la dispensa per il ripudio, la posizione dell'Imperatore divenne quasi insostenibile.

Gli ultimi anni e la morte

Michaìl II, isolato dai suoi nobili, dai suoi Metropoliti, dal suo popolo, viveva ormai rinchiuso nelle sue residenze imperiali e disertava persino le più consuete occasioni ufficiali. Solo nella Basilica era sempre visibile sul suo seggio, a ricordare al Patriarca che per una volta era il Divino Interprete ad interpretare più rigorosamente il dettame di Pyros.
Nessuno d'altra parte osava ribellarsi contro di lui: i governanti locali e gli alti gradi dell'esercito ricordavano il giovane che era stato tutte le speranze del padre e che con lui aveva combattuto contro Abbùl, il clero provava soggezione per la sua autorità morale, il popolo, pur criticandolo aspramente, al tempo stesso lo compativa.
Lo stato di frizione tra l'autocratore e gli apparati tuttavia avrebbe portato presto ad un periodo di profonda crisi economica e sociale, che avrebbe invalidato tutta l'opera di ricostruzione avviata da Ghiannis I.
Nel 500 p.F. una tremenda malattia colpisce l'ancora giovane Imperatore e, dopo pochi giorni di febbri altissime, lo consuma nel suo purpureo giaciglio il 10 aprile, nello stesso istante in cui il Patriarca di Delos, all'interno della Basilica, innalzava il canto di preghiera per Dytros.

I funerali e la successione

Vennero celebrati per Michaìl II i funerali più solenni nella storia dell'Impero: durarono dieci giorni, tutta la città fu listata a lutto, sfilarono tutti gli excubitores imperiali e tutto il clero del Tema di Delos.
L'Imperatrice Eudocia si ritirò nel Monastero del Santo Ichario Epopte. La Porfirogenita Anna restò custodita nel Palazzo delle Blacherne.
Il Senato e il Patriarca, in assenza di un'indicazione esplicita dell'Imperatore, si affrettarono a proclamare il successore di Michaìl II nella persona dell'anziano Sebastocràtore Constandìnos Dunchas, fratello di Ghiannis I e zio del defunto sovrano.
Creata il 02/10/2007 da Elmer's pupil (248 voci inserite). Ultima modifica il 01/11/2007.
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