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« Se arriveremo a Trost è tutto merito di Gannor, onoriamo il suo sacrificio e mettiamo il culo dentro a quella città »
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Shane Vogler
Shane Vogler
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creato il: 28/05/2005   messaggi totali: 1   commenti totali: 1
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Sabato 28 Maggio 2005

Difesa vana

Glielo assicuro, messer giudice, non può che trattarsi di uno scambio di persona. I testimoni che affermano di avermi riconosciuto sono tutt'altro che attendibili, e lei stesso può constatarlo senza dubbio alcuno. Li guardi, messer giudice: essi sono un vecchio, una donna e un ragazzo di non più di sedici anni.

Per quanto riguarda il vecchio, chiunque può sostenere senza timor di smentita che si tratta di un uomo onesto e dabbene, e di questo io ne prendo atto: di certo, in gioventù, di molteplici onori e meriti si potè fregiare, ed altrettanti servigi egli sicuramente rese alla sua famiglia e al nostro regno. Ma ora, fissandolo negli occhi, non posso non notare come il suo sguardo sia assente e privo di luce; e non soltanto della vista lo ha privato la vecchiaia, ma anche della lucidità. Può dunque lei, nella sua infinita saggezza, tener conto delle parole di chi non sarebbe più in grado di distinguere sua madre da una cavalla?

Quanto alla donna, messer giudice, non posso che confermare le sue parole d'accusa: mia è infatti la colpa, e di questo mi dolgo; ma non del furto di cui mi accusa sono reo, bensì di averle sottratto una cosa ben più preziosa, quella virtù della quale non potrà più farsi vanto. E' dunque il rancore e il risentimento che prova nei confronti di chi per primo poté gioire delle sue grazie a spingerla a mentire, a riversare su di me il torrente di menzogne nella speranza di vedermi costretto dietro a sbarre entro le quali lei non riuscì a costringermi.

Infine, messer giudice, è mio compito e mio dovere difendermi dalle parole di quel giovanetto, che giura e spergiura di avermi visto e riconosciuto. Cosa dire di fronte alla beata innocenza? Certo non si potrebbe dubitare della parola del giovane, se non che scopro egli far parte di quella popolazione che abita le campagne attorno alla nostra città: di certo si tratta di un ragazzo forte ed abile nei campi, ma non è forse mestiere assai diverso dal lavorare la terra e raccogliere le messi quello in cui egli si cimenta accusando me di un tale crimine? E non è forse possibile che lui stesso, preso da quella soggezione che i poverelli illetterati provano in vicinanza d'un signore e d'un dotto, abbia alterato involontariamente i fatti nella segreta e intima speranza di far bella mostra di sé in quest'aula di giustizia?

Per questi motivi, messer giudice, io chiedo di essere testé liberato e invoco la grazia: giacché mai accuse furono così infondate come quelle che queste persone formulano nei miei confronti, e mai vi fu da mia parte, e lo dico con il cuore in mano, intenzione di nuocere a chicchessia.
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Shane Vogler