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La cerca di Bohemond
Bohemond D'Arlac
"Tu fai parte dei Primi, Bohemond, non dimenticarlo mai."
creato il: 24/01/2012   messaggi totali: 29   commenti totali: 25
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13 Maggio 518
Lunedì 9 Giugno 2025

Buona la seconda!



Ancora non mi capacito di come abbiamo fatto ad uscirne tutti interi, ma tant'è. Corriamo fuori dal portone dell'Asilo come se avessimo il diavolo alle calcagna (e a dire il vero ce l'abbiamo, e più di uno) e via, ci lanciamo a capofitto nella coltre di pioggia scrosciante con cui Morna sta accecando le vedette della Rocca. A pochi passi da me un disgraziato con le gambe spezzate urla come un vitello mentre tenta penosamente di trascinarsi via nella fanghiglia. Kailah è diventata piuttosto disinvolta col suo specchio magico, penso con un brivido, mentre gli amministro l'unica misericordia a cui figli di puttana come lui possono aspirare. La cerco con lo sguardo attraverso la cortina d'acqua che ci avvolge e i nostri occhi si incontrano: nei miei presumo si possa leggere una confusa gratitudine per le incredibili imprese che la nostra compagna ha saputo compiere mentre noialtri ce ne stavamo al piano di sotto a prendere randellate dai Custodi dell'Asilo, nei suoi c'è esaltazione sì, ma soprattutto pena e tanta stanchezza. Abbozzo un sorriso incerto, che ricambia.

Ci allontaniamo nella tempesta fino a che la mole della Rocca di Tramontana non sparisce alla vista.

Ora abbiamo qualche istante per farci spiegare come è andata. A questo giro le nostre quattro Regine sono riuscite ad entrare in gioco fin da subito e la faccenda ha preso tutta un'altra piega. La tempesta di fulmini invocata da Morna ha celato la nostra avanzata ed aperto per noi una breccia nelle mura dell'Asilo (fin qui nulla di inatteso); Kalya Niadh è riuscita ad infiltrarsi nuovamente nell'Asilo così da poter eliminare Orstein Bach prima che il nostro arrivo potesse metterlo in allarme (anche qui, una semplice conferma di ciò che potevamo supporre fosse già accaduto nel tentativo precedente) ; Kailah e Vela poi, complici il sortilegio del volo della nostra compagna di plotone e le capacità di trasporto del suo specchio magico, sono piombate fino al piano superiore in modo da poter agire indisturbate e prendere il nemico alle spalle. Se insomma le due adepte delle Ombre (ammesso che Morna rientri nella categoria) hanno saputo svolgere i loro compiti senza deludere le aspettative, la vera sorpresa sono state certamente le soldatesse di Uryen e dell'Armata del Corno.

Armata dei suoi incantesimi, del Gaol-Scathàn, degli altri artefatti appena recuperati nello studio dell'ormai defunto Orstein e guidata dalle intuizioni della forza diabolica che ha in pegno la sua vita, la nostra compagna di plotone ha sbaragliato chiunque le sbarrasse il cammino, imprigionando Custodi e Pupilli nello specchio magico per poi scaraventarli senza esitazione giù dai parapetti o peggio ancora tra le fauci del demone posto a guardia del sancta sanctorum del folle studioso greyhavenese... il tutto senza tralasciare di fare incetta di prove delle nefandezze compiute nell'Asilo. Seppure in modo meno appariscente Vela è stata altrettanto fenomenale: senza alcuna armatura a proteggerla la guerriera di Acab ha affrontato a viso aperto i Custodi lungo la scala verso i piani inferiori pur di coprire le spalle alle compagne, abbattendo almeno un paio di nemici prima di raggiungerci nella corte principale.

Quanto a noialtri, beh, come da programma abbiamo neutralizzato chiunque trovassimo al pian terreno senza sprecare un secondo e una volta guadagnata la corte ci siamo attestati ai piedi della scala attirando su di noi il grosso dei rinforzi. E' toccato a Sven sobbarcarsi il peggio di un lavoro di per sé ingrato e pericoloso: per minuti che sono sembrate ore il nostro si è difeso dalle alabarde dei nemici combattendo con pazienza e sangue freddo da una posizione di svantaggio mentre il resto di noi se ne restava indietro a sorvegliare gli accessi alla struttura in previsione dell'arrivo dei Pupilli. Ci stiamo mettendo troppo, dannazione! ricordo di aver pensato proprio pochi istanti prima che un colpo secco e pesante si abbattesse sul portone principale. Per fortuna lo avevamo sprangato a dovere, e la creatura altro non ha potuto fare se non balzare al piano superiore, ignara della trappola magica che lassù non le avrebbe dato scampo.

Buona la seconda? Sembrerebbe proprio di sì. Difficilmente i pochi superstiti di questa epurazione saranno in grado di rimettere in funzione la fabbrica di orrori di Orstein Bach, non con i danni che abbiamo inflitto alle attrezzature e senza i documenti e i materiali che abbiamo portato via. Quanto alle prove, abbiamo messo le mani su pagine e pagine di appunti che non lasciano dubbio alcuno sulla malvagità degli esperimenti che si compivano nell'Asilo. Chissà come se l'è cavata il nostro Asso di Bastoni...se noi ce l'abbiamo fatta quasi senza un graffio, forse non è così folle sperare che anche lui sia miracolosamente riuscito a cavarsela, magari col sostegno dei commilitoni rimasti fedeli a Marvin Barun. Garruk Jagger, Re della Rocca di Tramontana. Finché mi sarà possibile voglio provare a crederci.

Certo che se di pane per i denti dell'Inquisizione ne abbiamo raccolto in abbondanza, ora che a dispetto di ogni pronostico c'è un dopo a cui pensare mi chiedo come potremo evitare di finire noi stessi nelle fauci dei mastini della Chiesa. Come potremmo mai essere giudicati quando sarà fatta luce sulle circostanze sinistre che ci hanno consentito di completare questa missione? Non abbiamo forse fatto ricorso, e ripetutamente, all'ausilio di forze che sono abominio per la dottrina della Luce? Non uno ma ben due patti demoniaci sono stati strumentali a questo successo, del resto, e se anche trovassimo interlocutori disposti a riconoscere la natura positiva dei poteri di Morna, difficilmente qualcuno potrà mai guardare con benevolenza alle arti d'ombra di Kalya Niadh.

Ce la vedremo quando sarà il momento. Cerco di placare il senso crescente di inquietudine dicendomi che in fondo non abbiamo fatto altro che volgere le armi nere del Male contro il Male stesso, che non è un caso se le molteplici chiavi di questa vittoria impossibile non ci siano state consegnate da una mano divina ma che piuttosto siano un lascito della follia di Aghvan. Se l'empia magia di costui non avesse devastato la terra per miglia e miglia per porre fine alla Sacra Avanzata di Yara, del resto, il tempio di Marduk non sarebbe mai tornato alla luce e oggi non avremmo con noi né il Gaol-Scathàn, né Morna, né avremmo mai intrapreso il pazzesco viaggio nel mondo-tra-i-mondi nel corso del quale Vela ha acquisito il potere per cui tanto le dobbiamo. Allo stesso modo, se l'Invitto non avesse ingannato il demone che ora risiede nella Torre di Angel, Kailah non sarebbe mai stata consapevole del pericolo mortale in agguato nello studio privato di Osteirn Bach, e le cose per noi sarebbero con ogni probabilità andate molto, molto peggio. Se c'è un granello di saggezza da trarre dalle terrificanti esperienze che abbiamo appena vissuto e dai pesanti compromessi che ci siamo trovati ad accettare pur di giungere fin qui, magari è proprio che il seme della disfatta del male si annida nelle sue stesse opere, ed è un seme paziente che può attendere mesi, anni o persino intere epoche (il tradimento subito da Mornachdath de Daanain e il suo imprigionamento nel Gaol-Scathàn ne sarebbero un esempio assai potente) prima di germogliare. Se così fosse, chissà mai che non ci sia un barlume di speranza anche per l'impresa, non meno suicida di quella che abbiamo compiuto noialtri oggi, che a Dioghail attende Mandy Sphere, Ayza, Vesa e gli altri Innalzati di Ghaan?

scritto da Bohemond D , 02:57 | permalink | markup wiki | commenti (0)
 
13 Maggio 518
Domenica 8 Giugno 2025

Az Naz



"NON E' MAI SUCCESSO!"

Ok, il piano non era un granché, e va bene che quando ci si lancia una missione suicida si deve essere di bocca buona. "La solita variazione sul tema della carica frontale, insomma..." aveva ridacchiato Engelhaft scuotendo la testa solo qualche momento fa, del tipo che inevitabilmente partoriamo dopo discussioni interminabili quanto inconcludenti.

Verrebbe quasi da ridere se non ci fosse da piangere. Nere nubi si sono addensate obbedendo al richiamo mistico di Morna, e il ringhio sommesso del cielo si fa sentire sopra di noi mentre le prime gocce, fredde e pesanti, ci cadono intorno. Neppure il tempo di fare un passo verso la Rocca di Tramontana che uno strepito assordante ci rimbomba nella testa. Restiamo tutti spaesati a guardarci intorno con certe facce da allocco, poi realizziamo: è la voce di Vela, al tempo stesso imperiosa e disperata, che ci arriva da un futuro che non avrà mai luogo. La soldatessa (o soldataccia, come preferisce dire lei) di Acab è crollata a terra, e quando l'aiutiamo a rialzarsi notiamo tutti il rivolo di sangue che le cola dal naso, segno che la controparte del suo oscuro patto ha incassato il primo acconto.

Come ampiamente prevedibile ci hanno fatto il culo a strisce, insomma.

Vela ci mette qualche minuto a riprenderesi, poi ci racconta con voce affannata cosa ha funzionato del piano (poco) e cosa è andato storto (molto, e molto presto). Abbiamo perso troppo tempo a mettere fuori uso il laboratorio al pian terreno, ci siamo fatti inchiodare nel corridoio dai Custodi dell'Asilo, abbiamo riportato troppe ferite, ci abbiamo messo un'eternità ad abbattere il portone della corte che avrebbe dovuto condurci alle scale per i piani superiori...poi sono arrivati i Pupilli ed è stato un massacro.

Già, i Pupilli. E dire che mi ero convinto di essere pressoché invincibile dopo aver superato l'ordalia a cui Vesa mi aveva sottoposto nel giorno Sacro a Dytros. L'aver avuto ragione all'ultimo secondo del terrificante Guardiano scheletrico del tempio di Marduk non ha fatto poi che ingigantire la mia sicurezza.

Sicurezza che mai fu peggio riposta, ahimé. Quando ci siamo trovati affrontare a cuor leggero (e in letterali braghe di tela, a volerla dire tutta) la squadra di "Re David" per soccorrere Billy Guay e i suoi, ho capito quasi subito che i piccoli mostri allevati da Orstein Bach e da Bondred non avevano niente da invidiare ai temibili Innalzati di Ghaan per forza e ferocia, anzi: seppure armato di Jaegerin ho dovuto sudare parecchio per mettere fuori combattimento un nanerottolo di dodici anni scarsi, ed è un mezzo miracolo (uno dei tanti che abbiamo inanellato per arrivare fino a qui oggi) che in quel frangente siamo riusciti a guadagnarci la ritirata. Si trattava solo della seconda generazione di Pupilli, peraltro, ancora acerbi e male addestrati...ora che siamo nei dintorni della Rocca dobbiamo vedercela con i loro fratelli maggiori, ragazzini di neanche quindici anni in grado di fare a fette anche i guerrieri più esperti, come abbiamo potuto appurare sulla nostra stessa pelle solo qualche momento fa.

"La prossima volta non sarai così fortunato, lo sai?" mi ha detto tra i denti Alfiere prima che la malìa di Morna gli facesse dimenticare di essere stato ad un passo dall'annientarci tutti. Lo so bene, marmocchio, le mie ridicole velleità da ammazzamostri si sono infrante contro la soverchiante potenza delle vostre facoltà demoniache...è sconfortante ammetterlo ma nulla di ciò che ho affrontato fin qui mi ha preparato a sostenere ad armi pari uno scontro con quelli della tua schiatta. Che rabbia mi fate. Pur capaci di gesta sovrumane non siete che piccoli orrori sanguinari, prigionieri dalle menzogne dei vostri aguzzini e della forza malefica del Sangue che vi ha infettati. Con l'ottusa ingenuità dei vostri pochi anni vi siete davvero convinti di essere diventati i salvatori divini di queste terre sventurate; ciechi alle atrocità che voi stessi avete subito assieme ai cari da cui siete stati strappati, neppure vi accorgete di essere soltanto misere pedine manovrate da uomini senza un briciolo di scrupolo, poco importa se gli stessi nomi di battaglia che vi hanno affibiato tradiscono spudoratamente i loro disegni su di voi.

Mi chiedo se al posto vostro il coglioncello attaccabrighe fresco di voti che ero alla vostra età sarebbe capace di maggiore lucidità...ma chi voglio prendere in giro, si abbandonerebbe all'oscuro destino che vi hanno imposto con la stessa crudele esaltazione che oggi vi si legge negli occhi. Va detto però che tra voi c'è persino chi, come Regina, è riuscito ad intravedere l'orrenda realtà di ciò che è stato fatto a sé e ai propri compagni, e pur nel rispetto delle consegne ricevute comprende la necessità che questo abominio abbia fine. Non posso odiarvi per ciò in cui siete stati trasformati, insomma, e non posso avere la meglio su di voi con la forza delle armi né offrirvi alcuna speranza di salvezza: tutto ciò che posso fare è assistere impotente allo scempio che di voi è stato fatto, e tutt'al più dare la vita nel tentativo di impedire che esso sia perpretrato nuovamente a danno di altri innocenti.

Il resoconto della nostra ipotetica disfatta, per quanto amaro, offre qualche consolazione: da quel che la soldatessa (pardon, soldataccia) dell'Armata del Corno ha potuto vedere Kalya Niadh non è stata catturata e presumibilmente ha potuto porre fine alla sciagurata esistenza di Orstein Bach; il fatto che non siano accorsi ulteriori rinforzi dalla Rocca fa ben sperare sull'efficacia dell'azione diversiva di Garruk; Annie è riuscita ad utilizzare con successo dei Risvegliati per attirare due Pupilli, eliminarne uno e darsi alla fuga; Morna è sì apparentemente caduta per mano di Alfiere e Regina, ma la sua presunta morte ha tutta l'aria di essere solo un sofisticato inganno.

Sia come sia è chiaro a tutti che abbiamo poco tempo e stavolta dobbiamo riuscire ad usarlo molto meglio. Ne discutiamo brevemente ed ecco che un nuovo piano comincia a prendere forma. "A me sembra sempre una mezza specie di carica frontale..." sospira Engelhaft mettendosi una mano sul viso. Gli risponde Sven: "Beh dai, è più una manovra a tenaglia..." Kailah ed io annuiamo, più per farci coraggio che altro. "Se proprio ci dice male Vela può sempre riavvolgere il tempo...potremmo raccogliere informazioni ancora più importanti per il nostro definitivo successo" borbotta pensosamente Colin. "Mi restano solo due tentativi, e mi costeranno sempre più caro...sempre che viva abbastanza da poterli innescare" mormora lei, visibilmente provata.

Non mi faccio molte illusioni sul contributo che potrò dare: sono stanco, ferito e le vicissitudini che ci hanno portati qui di sicuro non mi aiuteranno ad attirare su di noi lo sguardo benevolo di Dytros. La buona notizia è che il successo di questa impresa non si regge sulle mie spalle: comunque vada non serve che sia la lama di Jaegerin a conquistarci la vittoria.

E' un po' come nelle storie del Cacciatore Senza Nome che si raccontano ad Angvard, del resto: quasi sempre all'Eroe mancano i numeri per poter sbrogliare da solo la matassa e l'incombenza ricade ora sui compagni che il destino ha messo sul suo cammino, ora su mirabolanti artefatti o su misteriosi poteri conquistati superando le avventure più improbabili, talvolta su queste tre cose insieme. La mia particina da semi-protagonista in questo runo ad ogni buon conto posso dire di averla già interpretata tenendo testa al mostruoso Guardiano di Marduk: proprio come ci aveva detto Judoc mesi or sono all'ombra della Torre di Honder, l'aver trionfato sull'antico guerriero ci ha guadagnato il diritto di accedere ai tesori iniziatici che esso custodiva propiziando così il recupero del Gaol-Scathàn e il risveglio di Mornachdath de Daanain, entrambi cruciali per il successo della la folle spedizione in cui ci siamo imbarcati. Tenere impegnato il nemico per il maggior tempo possibile, questo è il minimo che Sven, Engelhaft ed io dobbiamo portare a casa. Con molta rapidità e una dose abbondante di fortuna potremmo perfino conquistare i piani superiori dell'Asilo in modo da coprire più efficacemente l'azione della nostra squadra speciale di infiltrazione... di più proprio non si può sperare. Quanto a Colin, il suo contributo sarà determinante nell'individuare le attrezzature da distruggere nel selezionare le prove dei crimini che siamo venuti ad interrompere certo, ma anche a smascherare. Le probabilità di uscirne vivi restano ad ogni modo tragicamente scarse, per evaporare completamente se anche questa volta non dovessimo riuscire a completare i nostri obiettivi e a dileguarci prima del ritorno dei Pupilli. Quanto al dopo... meglio non pensarci troppo, l'unico dopo che in questo momento mi sembra vagamente alla nostra portata è il riuscire a non crepare invano.

Ora è tutto nelle mani di Kalya Niadh, inafferrabile e letale Signora delle Ombre; di Morna, profetessa-strega portatrice di concordia, capace di magie inconcepibili in quest'epoca così lontana da quella che le diede i natali; di Kailah, armata dei suoi incantesimi e del potere spaventoso dello Specchio; di Vela, che in virtù dell'accordo stretto con un Abitatore del mondo-tra-i-mondi ha acquisito potestà sul Destino stesso; di Garruk, infine, che con l'ultimo disperato azzardo presenterà a Gadman Scherer il conto del suo tradimento. I nostri nemici si ritengono a buon diritto imbattibili, i pezzi sulla scacchiera che così meticolosamente hanno schierato sono per noi una difesa impenetrabile e minacciano un contrattacco devastante...non abbiamo speranze a prescindere da quante volte questa partita sarà giocata. Lo scapestrato di Achenar che è in me agli scacchi che tanto devono piacere ad Orstein Bach preferisce il "poque", il gioco degli inganni giunto nel Ducato di Amer con le carovane dei mercanti dell'Est che tra loro lo chiamano con l'esoterico nome di "Az Naz". E se i nostri nemici credono di poterci sbarrare il passo con Torri, Alfieri e Cavalieri, l'unica possibilità che ci resta è cambiare il gioco sotto il loro naso: sarà una mano di carte a decretare il vincitore... e con quattro Regine e un Asso di Bastoni non siamo messi affatto male.
scritto da Bohemond D'Arlac , 01:46 | permalink | markup wiki | commenti (0)