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Sven Herzog
Meglio puzzare di birra, che d'acqua santa
Sven Herzog
Il Blog dell'ineffabile Sven Herzog
creato il: 24/01/2012   messaggi totali: 12   commenti totali: 7
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20 aprile 516
Giovedì 4 Ottobre 2012

Non si rendono conto



Probabilmente perché non sono soldati professionisti.

Per anni ho eseguito degli ordini, ho combattuto e ho ucciso perché qualcuno me lo comandava.
Quando stavo sulla frontiera era più facile convincersi di stare dalla parte giusta, solo perché dall'altra parte c'era qualcuno di sufficientemente diverso da noi.
Ma era solo un'autoassoluzione, comoda ma certo non definitiva per chi ha una coscienza scrupolosa.
Io ringrazio gli Dei di non averla, e per me quindi andava bene, ma che ne sapevamo noi, veramente, di chi viveva al di la del Vallo?
Comunque, chiudendo un occhio, e magari due, si può anche vivere in pace con se stessi, finché si è in guerra con Nomadi, Elsenoriti e Nordri.

Il velo cade e i nodi vengono al pettine quando si viene coinvolti in una disputa di confine, tra città distanti poche leghe, tra gente che parla la stessa lingua, usa le stesse monete, venera gli stessi Dei ed è spesso governata da nobili imparentati tra di loro.
Ovvero nella stragrande maggioranza dei casi, perché è con queste "guerre" che generalmente si guadagna il pane un soldato.

E allora capita che prima delle battaglia un prete ti benedice, e un comandante ti assicura che stai facendo giustizia.
Peccato che anche dall'altra parte c'è un prete che benedice, e un comandante che assicura che è lui dalla parte del giusto.
Succede in continuazione, ed è successo e succede anche qui, tra i sostenitori del vecchio e del nuovo Duca, come anche i più nuovi del mestiere avranno capito bene, essendoci finiti in mezzo.
Uno potrebbe consolarsi col fatto che almeno nella metà dei casi si combatte per una giusta causa.
Si, come no: la cosa tragicamente divertente è che spesso e volentieri hanno torto entrambe le parti.

Ora.
Senza dubbio questi morti che camminano fanno ribrezzo e soprattutto sono delle brutte bestie.
Difficili da ammazzare definitivamente, e con un morso sei condannato ad una brutta morte.
Ma poi, esistono tanti modi migliori morire in battaglia? Morire di cancrena è forse meglio?
Non so.

Quello che so è che per la prima volta da quando mi sono arruolato non devo preoccuparmi per la mia coscienza, non devo chiudere due occhi, e nemmeno uno.
Posso avere a che fare con ordini sbagliati o con superiori idioti, ma non mi devo preoccupare di essere finito dalla parte sbagliata.
Posso fare quel che devo fare senza dubbi o ripensamenti.
Magari non riesco a prendere sonno, ma perlomeno è per qualcosa di concreto, tipo un mostro che mi vorrebbe azzannare, e non per qualcosa di indefinito e inafferabile, come i rimorsi.
Chi comanda non pronuncia discorsi pomposi per rassicurarti sulla giustizia del massacro imminente, deve solo preoccuparsi di dare ordini sensati.
E le benedizioni dei preti, che forse non è un caso che da queste parti siano così pochi, sono sicuro che saranno più efficaci, visto che ce le becchiamo tutte da una parte; del resto questi esseri mi sembrano già messi fin troppo male, non gli auguro di doversi sorbire pure un padre Engelhaft.

Insomma mi pare tutto molto chiaro, e semplice.
Nonostante tutto, mi sento a mio agio.
Magari fosse sempre così.
scritto da Sven , 16:37 | permalink | markup wiki | commenti (0)