Come avevo previsto la scomparsa di Abel ha influito negativamente sulla nostra focalizzazione. Sono passati pochi giorni e già mille pensieri ci distraggono. Certo, il nostro cammino è funestato da segni inquietanti, e questo Padre Flaubert non ha fatto altro che peggiorare la situazione, alludendo a fantomatiche missioni divine. In ogni caso devo ammettere che il sogno di Quixote è quanto mai bizzarro; la chiave di cui è entrato in possesso induce a riconoscere che sono all'opera dei prodigi. Sarebbe poi da sciocchi non dare importanza al macabro rituale della lupa squartata, all'incendio dell'edicola di Pyros, senza dimenticare i nostri misteriosi inseguitori. Ah, se Abel fosse qui! Barth, poveretto, cerca di dimostrarsi all'altezza della situazione, ma qui serve un Paladino vero!
In ogni caso non dobbiamo perdere di vista il motivo per cui siamo in viaggio, e la Dea m'è testimone, non permetterò che si ripetano gli errori del nostro primo viaggio ad Est.
