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- Solice, Paladina di Pyros -
 
Solice Kenson
Cronache della Campagna di Caen
Solice Kenson
"Voi avete coraggio e siete molto convincente: ma non appena sarete chiamata a combattere, al primo combattimento che possa realmente definirsi tale, voi morirete. E non parlo di scontri confusi o ingarbugliati, dove nessuno capisce fino in fondo quello che sta facendo o magari ha meno voglia di uccidervi che di portare la pelle a casa. Parlo di uno scontro vero, in cui affronterete una persona con le vostre sole forze. Beh, è giunto il momento che qualcuno che vi vuole bene vi dica che queste forze non basteranno proprio contro nessuno".
creato il: 20/05/2005   messaggi totali: 91   commenti totali: 32
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30 settembre 517
Domenica 18 Maggio 2008

Paura

Rivolgo a te le mie preghiere, dio della Luce, affinché tu possa prenderti cura della mia amica Desiree: donale la forza di perdonare chi, sentendosi perduto e allontanato, ha cercato conforto nella semplicità di un nuovo amore. Consentile di ricominciare una vita serena e felice, libera dal dolore e dalla disperazione che ora riempiono il suo animo.

Rivolgo a te le mie preghiere, dio della Verità, affinché tu assista il mio amico Loic: perdonalo per l'errore che ha commesso e donagli la forza di continuare a combattere nel tuo nome, rischiarando con la tua luce i dubbi che ora affannano il suo cuore. Aiutalo a trovare la felicità, e possano i segni della tua benevolenza ricompensarlo per le fatiche e gli sforzi che compie ogni giorno.

Mai come stanotte il suono delle mie parole sembra vano e inutile: se chiudessi gli occhi potrei vederle rimbalzare sulle pareti spoglie della stanza di Julie, per poi perdersi nei singhiozzi che la porta antistante riversa nel corridoio con la forza di un fiume in piena. Eppure mai come adesso la mente rifiuta l'idea di fermarsi, alimentata dal ricordo delle conversazioni appena concluse, e la lenta liturgia che le mie labbra continuano a ripetere non sarà sufficiente a far sì che gli Dei concedano un sonno tranquillo a molti di noi. Soltanto poche ore fa la camera nascosta da quella porta ospitava sogni, emozioni e speranze che soltanto poche ore fa mi sembravano concrete e reali... Soltanto poche ore fa, soltanto poche ore fa, soltanto poche ore fa...

...

Come pioggia scrosciante le parole di Guelfo hanno spento il fuoco delle mie false certezze: è buffo pensare come quella sottile barriera di fango dorato celasse ai miei occhi ben altre mura, imponenti e formate da pietre massicce. Mura che dividono Loic da Desiree e che rendono così diversi, unici e soli molti di noi.

Le usanze di Beid descrivono il rifiuto di un regalo di compleanno come un segno di massima offesa: ma se il mio sangue mi spinge ad accettare che le tue mani mi aprano gli occhi, amico mio, vorrei tanto riuscire a dirti quanto questo dono che hai deciso di farmi mi abbia sconvolta, quanto il solo profilo dei bastioni che mi hai mostrato basti per riempirmi di terrore.

Per questo prego, per questo non dormo. Ho diciotto anni da dieci giorni ormai, sono grande... perché ho ancora così tanta paura?

L'insonne
scritto da Solice , 03:03 | permalink | markup wiki | commenti (0)
 
19 settembre 517
Mercoledì 7 Maggio 2008

Martha

si diffonde tra la gente
è crudele e convincente
i pensieri ti divora
e di dubbi li colora


ti scrivo questa lettera perché penso che tu abbia il diritto di sapere: tu che hai saputo vedere oltre le mie vesti, che ti sei resa conto della fragile e impaurita ragazzina che si nasconde dietro uno scudo più grande di lei che riesce a malapena a trasportare, hai il diritto di sapere che non sei la sola a pensarla così: un'altra persona, alcuni mesi prima di te, è riuscita a dirmi la stessa cosa.

Tu sei una menzogna vivente, bambina mia: porti una spada e non la sai usare, porti uno scudo e non sei in grado di combattere. Menti agli altri e menti a te stessa nel nome di Pyros, il Dio della Verità: ma non temere, non voglio convincerti io. Lo capirai tu stessa leggendolo nel tuo cuore, o magari lo leggerai negli occhi degli altri.

Sono le parole con cui mio padre mi ha salutato l'ultima volta che l'ho visto. Parole dure, simili alle tue: parole che mi hanno fatto piangere ma che, nondimeno, mi hanno ricordato la mia famiglia, la mia casa, la mia città. E' per questo Martha che ti ho voluta con me, non certo per convincerti ad essere mia amica ma per sentirmi meno sola, per chiudere gli occhi di fronte ai tuoi rimproveri e ad accettarli pensando alla voce di mio padre: al villaggio, al torrente, persino in taverna riuscivo quasi a sentire la sua presenza dietro alle tue parole, il suo occhio critico posato su di me dentro i tuoi.

"Sei solo una bambina".... Sei solo una bambina....

Quello che non capisco, è il perché tu non ti sia limitata a rimproverare me. Perché hai messo in dubbio l'obiettività di sir André Navon, nonostante tu sia a conoscenza di molti dei rischi e dei sacrifici da lui compiuti al momento di farsi carico degli aiuti che ci ha dato? Che l'ingiusta e orribile esperienza con i signori delle Parole d'Oro abbia lasciato dentro di te ferite più profonde di quelle che siamo riusciti a guarire, sorde persino alla realtà dei fatti? O forse, ed è la cosa che maggiormente mi spaventa, sei riuscita a vedere dove io non riesco a vedere, ad accorgerti di un qualcosa che non riesco a mettere a fuoco? In tal caso ti prego di dirmelo, e ti prometto che ascolterò le tue parole con tutto il rispetto e l'ubbidienza che una figlia deve al proprio padre.

A questo, e soltanto a questo, ti chiedo di rispondermi un'ultima volta, dopodiché ti assicuro che non ti disturberò più, e che sarai libera di ignorare me e la mia presenza fino a quando non sarò costretta a partire.

Ti leggerò io stessa questa mia lettera quanto prima, nella speranza di poter presto ascoltare una risposta nello stesso modo.

A presto.
scritto da Solice , 02:16 | permalink | markup wiki | commenti (2)