No: questa gente non è responsabile delle proprie azioni, né ha scelto la dannazione asservendo la propria coscienza all'egoismo e al male. Se siamo qui è per salvarli, liberandoli da una condizione che non appartiene loro. Per questo non posso cedere, non adesso: nessuno di noi può.
"Liberami": un'unica parola è riuscita a sfuggire a quella condizione miserabile imposta dai carcerieri di questa valle in cui è colpevolmente assente la luce degli Dei. Ma non è forse sufficiente una piccola fiammella a rischiarare l'oscurità di una notte così buia? Lo sforzo di questa ragazza che giace di fronte a me, il suo desiderio di tornare libera sarà la mia luce, la nostra luce: sia pure nel profondo delle tenebre di questi cunicoli turniani essa splende, forte e vivida: è la fiamma di Pyros, che brucia alimentata da una speranza che riscalda il mio cuore, quantomai vivida e reale.
Ti libererò, sventurata ragazza: troverò il modo di comunicare con te, poiché la tua battaglia è la nostra battaglia: per questo la tua forza sarà la nostra forza, il tuo esempio sarà il nostro esempio: per questo non ti abbandoneremo.
