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Julie la Piattola
Julie Modane
 
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Scritto il 15/04/2011 · 137 di 139 (mostra altri)
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30 dicembre 518
Venerdì 15 Aprile 2011

davanti a una porta chiusa

ting.... ting...
Mi tremano le mani, accidenti. E c'è troppa poca luce... devo calmarmi perchè di questo passo ci metterò un'ora. Ma questo posto mi fa una paura terribile, fatico a concentrarmi...
Guelfo fino a ora ha avuto ragione, non abbiamo trovato "risvegliati" nel sotterraneo. E' tutto calmo e deserto, malsano e putrescente, ma non sembrano esserci minacce immediate. E poi... almeno qui non fa così freddo.
Non so cosa troveremo dietro questa porta, probabilmente niente di collegato alle nostre ricerche: a giudicare dalle ragnatele che la ricoprono, nessuno fa scattare questa serratura da molto tempo. Ma mi hanno chiesto di far cadere la chiave, per permettere a Woz di aprirla magicamente senza danneggiarla, e intendo mettercela tutta. Sarebbe un peccato danneggiarla, in effetti.

ting... ops...
E' una bella serratura, eh.
La porta in generale è ben fatta, anche i cardini, i rinforzi... ma soprattutto la serratura è un piccolo capolavoro. Non sono molti gli artigiani capaci di realizzare buone serrature, ci vuole precisione, molta pazienza ed esperienza. Infatti sono rare quelle fatte bene, e parecchio costose.
Quando ero a Loran avevo fatto amicizia con la figlia di un mastro ferraio che apparteneva al del Clan del Vulcano, che spesso scappava da casa per venire ad assistere ai nostri spettacoli. E' stata lei, Charlene, a spiegarmi i primi rudimenti riguardo le serrature, a farmi apprezzare i lavori ben fatti e a spiegarmi il funzionamento dei cilindri e dei tamburi.
Poi, col passare del tempo, ho approfondito un po' la questione insieme a tipi meno raccomandabili di lei, ma mi è rimasto un atteggiamento diverso rispetto a quello di un generico scassinatore, riguardo le serrature.

t-t-t-ting
Non sono soltanto aggeggi da scassare, ma meccanismi raffinati da rispettare e studiare. Una serratura dice molte cose. Ad esempio questa qui, che serviva a impedire l'accesso dal Monastero al sotterraneo in cui ci troviamo, lascia pensare che qui sotto venisse custodito qualcosa di importante. Probabilmente si tratta delle celle che abbiamo visto prima: potrebbe essere verosimile come serratura di una prigione, tutto sommato. Una prigione "vera", intendo.

clic clic... ting
C'è una cosa che non abbiamo guardato, ora che ci penso.
Non so se mi va di tornarci, in realtà non molto, anche se adesso inizio finalmente a calmarmi. Quel che non abbiamo controllato sono le catene del prigioniero.
Il povero ragazzo, diventato chissà che cosa... come si è liberato? Era incatenato al muro, e liberarsi da catene di metallo non è semplice. La cosa più semplice è che qualcuno abbia aperto i lucchetti. La più spettacolare è che lui sia riuscito in qualche modo a... spaccarli.
Non so, forse potrebbe essere interessante capirlo.

t-ting
Chiederò agli altri che ne pensano. Sono molto carichi, tutti quanti, specialmente Guelfo.
In realtà Guelfo mi preoccupa un po': da quando è quasi morto, a Delos, sembra animato da un fatalismo estremo. Non è solo coraggio. Eric, Loic, Woz... loro sono "coraggiosi". Riconoscono i rischi e decidono di affrontarli. Guelfo invece adesso è fatalista, incosciente, gioca con la morte e col pericolo a cuor leggero. O almeno, questa è l'impressione che mi dà. Non so se si consideri immortale, animato dal convincimento che essere sopravvissuto a cose così spaventose in passato lo protegga dalle cose spaventose del presente, o se ormai non glie ne importi più proprio niente della sua pelle. Certo è che anche stasera ha visto la morte in faccia... ed è ugualmente il più carico e spavaldo di tutti noi.

clic...
Quanto a me, io sono... un po' meno coraggiosa dei miei compagni, lo ammetto. E' come se tutte le cose brutte che abbiamo visto e combattuto in questi ultimi due anni abbiano colmato una "misura". Prima ero più confidente, mentre ora mi sento assediata dall'orrore, e il fatto di essercela cavata tante volte in passato mi fa solo temere che la nostra incredibile fortuna si possa a un certo punto esaurire. Ma dobbiamo andare avanti, è davvero troppo importante quello che stiamo facendo.

...
Mi fermo un attimo, riposo la mano.
Tutto tace nel sotterraneo, anche i miei compagni sono silenziosi. Stanchi, approfittano del momento di quiete per riprendere fiato. Possiamo non essere sempre d'accordo sul metodo, sulle scelte da percorrere, ma siamo tutti concordi sul senso di quel che dobbiamo fare. I nostri nemici sono veramente dei mostri. E non mi riferisco ai "risvegliati", come li chiamano Woz e Guelfo. Mi riferisco alle persone che ci stanno dietro. Amon, Vypern, il "Tre"... li dobbiamo proprio fermare, a tutti i costi.
E gli Dei ci aiuteranno, di questo sono sicura. Forza, al lavoro!

t-t-t-ttting!
Quando Guelfo ha letto il diario di quel disgraziato, c'è una cosa che mi ha molto colpita. La descrizione degli inquietanti "sorrisi" del prigioniero. Che mi hanno ricordato... un altro volto, un'altra vittima. Prigioniera per sempre della sua follia.
Ogni volta che sopraggiunge la stanchezza, il freddo, la paura... devo richiamare alla mente quel viso smunto e graffiato, i suoi occhi, l'odore triste di quella prigione di Nekkar.
Fermiamo questi maledetti bastardi e torniamocene a casa.

CLIC
Un passo alla volta, un piccolo gesto alla volta. E adesso far scivolare a terra questa chiave è ciò che posso fare per aiutare i miei più forti compagni a sconfiggere il nemico.
Adesso questa serratura mi asseconderà. L'ho studiata, l'ho capita. Tra poco, tra molto poco, un piccolo suono metallico mi risponderà, e avrò fatto la mia piccola parte.

ting.

scritto da Julie , 12:28 | permalink | markup wiki | commenti (0)
Scritto il 15/04/2011 · 137 di 139 (mostra altri)
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