Cerca nel Sito

NomeKeywordsDescrizioneSezioniVoci correlate

Forum di Myst

 
« Con questi la cena mia l'abbiamo rimediata, ora cerchiamo di trovare qualcosa pure per l'altri »
- Groombor Van Pyke -
 
La cerca di Bohemond
Bohemond D'Arlac
"Tu fai parte dei Primi, Bohemond, non dimenticarlo mai."
creato il: 24/01/2012   messaggi totali: 27   commenti totali: 25
66454 visite dal 24/01/2012 (ultima visita il 27/04/2024, 10:46)
Scritto il 29/03/2023 · 27 di 27 (mostra altri)
« Precedente
10 Aprile 518
Mercoledì 29 Marzo 2023

Yara



Sbatto le palpebre e come per incanto ho di nuovo dieci dita. Abbasso lentamente la mano, gli occhi fissi nei tuoi. Sorridi, ora, e sembri compiaciuta dal nostro atteggiamento calmo e controllato a dispetto dell'assurdità della situazione in cui siamo stati precipitati e del muro di inimiciza e di sospetto che ci separa da te: presso Ghaan ci siamo fatti una notevole fama di negoziatori, ormai, che evidentemente stai giudicando ben meritata.

Da Padre Engelhaft mi sarei aspettato la stessa furiosa indignazione che poco fa Colin ha esibito di fronte alla nostra decisione, che certo deve essergli parsa cinica, di ridurre le già misere possibilità di Madre Magdalene pur di preservare quelle di tutti noi. E invece se ne sta qui accanto a me in un silenzio che mi pare quasi di sconfitta. Si è infine rassegnato a non contrastare oltre l'impensabile compromesso a cui questa guerra ci ha costretti? Ha finalmente capito anche lui il senso delle parole di Padre Valon? Non deve essere stato facile per uno come lui, abituato a fare della diffidenza la sua arma più affilata nella lotta agli inganni della Tenebra, trovarsi a dover compiere l'opera dei Primi tra le contraddizioni di questa frontiera...se devo essere onesto con me stesso, le mie mancanze hanno contribuito a rendere ancor più arduo il suo cammino: lo ha sempre turbato (se non inorridito) la facilità con cui mi lascio sviare dalle lusinghe, non importa troppo se luminose od oscure, di questo luogo e di questo tempo in cui riverbera l'eco di altri luoghi e tempi in cui gli uomini si facevano Eroi, impadronendosi del proprio Destino e muovendo guerra al Cielo o all'Inferno invece di rivolgere loro preghiere.

Chi invece pare proprio sul punto di saltarti alla gola è, incredibilmente, Kailah, che di noi è sempre stata la più dolce e la meno bellicosa. Ci raccontò in effetti di come esercitasti le tue arti oscure su di lei quando vi siete incontrate per trattare la liberazione del Sergente Rock: ci disse che eri riuscita a portarglielo via dalla mente...e lo diceva con un orrore profondissimo, quasi le avessi toccato la cosa più cara che avesse. Lo stesso orrore si è dipinto sul suo volto ora che ti ha riconosciuta, e negli occhi della più fidata tra i miei compagni si sono accese scintille di rancore come mai ne avevo viste prima. Mi chiedo quale volto, quale nome dovresti rubarmi per istigare in me la stessa ostilità...magari fosse uno solo. La rivedo affrontare sognante e spensierata il mattino del giorno sacro a Dytros mentre io me ne stavo al tavolo a rimuginare incupito con la pipa in mano, mi torna alle orecchie la sua risata squillante e imbarazzata in risposta agli scherzi di Giada. Si farà bella per Aiden, bastardo fortunato di un Elsenorita, ho pensato. L'avrei rivista più tardi sfoggiare una chioma acconciata in modo festoso sì, ma senza le stravaganze necessarie per calamitare l'attenzione del suo Principe. Aveva assunto invece un'aria più posata e adulta, adatta per qualcuno di gusti più maturi e con poca pazienza per i fronzoli, qualcuno come...ah...

Sven invece resta fedele a se stesso, non lascia trasparire alcuna emozione e se ne resta con la schiena addossata ad una parete della stanza con la solita aria sorniona, apparentemente in posizione di riposo ma pronto ad entrare in guardia se dovesse capitare qualche brutto imprevisto. Che si tratti di una taverna malfamata, di un campo di battaglia o dell'Inferno Ghiacciato, la sua dottrina è sempre quella: fregarsene delle complicazioni, badare al sodo e nell'incertezza lasciare le redini all'istinto. Se siamo usciti vivi da quel carro, se abbiamo avuto la meglio su Grom e Frank prima che Loki e gli altri spauracchi di Muramar mangiassero la foglia, beh, in larga parte è merito suo.

Colin poi...quanto mi fa incazzare quel ragazzo certe volte! E' uno degli uomini più intelligenti che conosco eppure non gli riesce proprio di mettere da parte le sue romanticherie da cerusico, mai, neanche quando rischiano di mandarci tutti al creatore. E non è che non capisca le crudeli necessità della vita del soldato...semplicemente è convinto che non lo riguardino, che al mondo esistano solo lui e i suoi pazienti. Chissà se prima o poi si renderà conto che in plotone sono tutti pazienti, non soltanto quelli messi peggio, e tutti medici, che prevenire una ferita non è meno nobile o importante che sanarla. Se non altro le situazioni inconsuete come quella che stiamo vivendo stuzzicano la sua curiosità di uomo di ingegno. Il suo sguardo indagatore scruta te e le illusioni di cui ci hai circondati, sondando ogni dettaglio che possa aiutarlo a discernere i tuoi tranelli... se stai per tirarci un brutto scherzo sono certo che se ne accorgerà in un lampo.

E infine ci sono io. Se fosse stato per me non saresti mai tornata in libertà: ho cercato in tutti i modi di dissuadere Yara dallo scambiarti con sir Lachdan Jung ma lei proprio non volle darmi retta. Persino Padre Engelhaft, che non si può certo dire tenero coi nemici della Fede, era assai più aperto di me all'idea di rimetterti in circolazione. Insomma, qualche mese fa sarei stato la persona peggiore con cui potevi sperare di spuntare un accordo... ma in questo poco tempo sono successe tante e tali cose che stento a riconoscermi. Il sogno di Yara, quello vero, un passo alla volta è divenuto la Sacra Avanzata che ha travolto Ghaan come un'onda di marea. Non immaginava, però, il prezzo spaventoso che avresti imposto al suo trionfo.



"Questa non è una guerra di Dei, è una guerra di uomini...non dimenticatelo mai."

Mi sforzo come posso di non dimenticarlo mentre ci sveli la natura dell'ordalia a cui hai sottoposto la mia Signora. Ti ascolto molto attentamente mentre racconti di cosa Yara sia stata capace di fare a dispetto dei tuoi tentativi di confonderla e spezzarla, della tenacia con cui ad uno ad uno ha strappato alla crudele legge del tuo incubo quei fantasmi che tu avevi inviato a tormentarla: salvandoli, accogliendoli, radunandoli, armandoli... facendo di essi un popolo disposto a sorreggerla, fiducioso della protezione del suo scudo.

L'ammirazione suggerita dalle tue parole mi sembra sincera, così come credo davvero che tu abbia deciso di aiutarla, ad un certo punto, che in fondo al tuo cuore nero si sia acceso il desiderio di essere anche tu parte di quel popolo, di prenderla sulle tue spalle per sollevarla al cielo, di trovare anche tu un dolce riparo sotto allo Scudo dell'Eroina. In fondo non è questo il significato del rudimentale Abbraccio dell'Angelo che hai voluto porre sulle spalle sue e di Cystal?

E allora facciamola noi, liberando Yara, questa pace di uomini. Detta pure le tue condizioni.

La prima, personale, mi stupisce. Mi dici del destino di Vesa, dell'ira spaventosa che si è abbattuta su di lui per mia mano, dell'inferno a cui viene sottoposto con crudeltà da una potestà talmente terribile che persino tu la temi. So bene di chi parli, e sulle mie labbra affiora l'ombra di un sorriso: sono proprio in gamba entrambe le mie ragazze, non trovi? Sta bene, intercederò ben volentieri per il Bandito, fin troppo caro gli è costato l'aver orchestrato così efficacemente la sua cruenta messinscena.

La seconda, politica, nessuno di noi è in grado di valutarla... sarà Yara a darle avallo. Che un Ghaan torni sul trono della Baronia sembra una prospettiva promettente per la solidità del nuovo assetto, c'è solo da sperare che la follia e la sete di sangue del diabolico Estov siano state l'eccezione e non la regola tra i membri preminenti di quel casato.

La terza, militare, potevamo ben immaginarla. Prima o poi sarebbe stato inevitabile fare i conti con il famigerato Chad Wilson, braccio armato di Aghvan e corteggiatore di demoni, un uomo di forza e di valore tali da rendere persino i suoi formidabili Innanlzati poco più che reclute imbelli al confronto di un veterano di mille campagne. Un Runihura, come quel tetro Kraighar che braccò come un lupo famelico i miei compagni nel Cariceto di Amedran e che tanta impressione seppe fare al nostro truce Vodan prima di sparire per sempre nelle Tenebre.

Ci proponi un atto di guerra per liberare una volta per tutte il mondo da quello spaventoso guerriero, oppure una sfida, l'ennesima, per dargli la possibilità di uscire di scena alle sue condizioni. Nessuna delle due soluzioni mi sembra appropriata, ma per il momento lo tengo per me. Non sono l'unico chiamato a prendere questa decisione, tutti noi che abbiamo affrontato il tuo incubo per raggiungere Yara abbiamo il medesimo diritto e portiamo lo stesso fardello.

La guerra degli uomini finisce oggi, mi dico, e non si combatterà oltre. Quanto alle sfide...ecco quello che penso.

Nel giorno consacrato a Dytros abbiamo raccolto la sfida mossaci da Chad Wilson secondo una tradizione gradita all'Eterno Avversario: gli Dei e gli Uomini ci sono stati da testimoni mentre ci sottoponevamo al giudizio del Fato ed il responso, netto, ora è sacro per la legge di entrambi. Se Sir Wilson intende ricusare il Fato senza coprirsi di disonore non è a noi che dovrà muovere guerra, ma al Fato stesso.

Esige dunque da noi una nuova prova con cui sperare di sovvertire l'esito di quella precedente? Gliela concederemo, ma questa volta secondo una tradizione gradita all'Inesausto: finito il tempo dei duelli fatali imperniati sull'esaltazione del solo valore personale, proporremo invece un'impresa temeraria che dia a chi vi partecipi l'occasione di misurare il proprio coraggio con quello altrui nel perseguimento di un traguardo folle e impossibile.

Oserà varcare con noi la soglia dell'Abisso per dare l'assalto alla roccaforte dell'Araldo di Valafor, la sorgente del Sangue di cui ha così tanta ammirazione? Accetterà di misurarsi da uomo con le potenze demoniache per rivendicare il dominio che esse pretendono di avere su questa terra, o diserterà la nostra chiamata, accontentandosi più volentieri di prede meno ostiche per saziare il suo appetito di gloria?

Che ci incontri a Valith, se lo desidera. Porti i suoi Innalzati, se ritiene di averne bisogno. Chi mai di noi uscisse vivo dall'Impresa potrà dire di aver saldato ogni conto con il Fato...e aprirne di nuovi, a buon diritto, se mai bramasse ancora soddisfazione.
scritto da Bohemond D'Arlac , 20:49 | permalink | markup wiki | commenti (0)
Scritto il 29/03/2023 · 27 di 27 (mostra altri)
« Precedente