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Crystal Kanban
 
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Scritto il 21/05/2011 · 34 di 81 (mostra altri)
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6 gennaio 519
Sabato 21 Maggio 2011

Il Grande Giorno

Finalmente cedi il passo, notte interminabile: sale a spezzarti un sole freddo e luminoso, che illumina la neve e il ghiaccio che hai lasciato. Raggiungo la finestra, lo sguardo vola oltre le siepi: oh Dei, che scenario mozzafiato. Nessun giardiniere osi spalare, a nessun inserviente salti in mente di liberare gli alberi da quel manto candido che li veste a festa. Tra poche ore, quando uscirò da palazzo con il mio abito nero, tutto deve essere esattamente così.

Ryan si è sposato all'aperto, nel cortile del castello di Valamer: voleva che tutti i soldati potessero assistere all'evento. Io mi sposerò nella cattedrale di Dytros, così da far partecipare tutta la città.

Comincio lentamente a prepararmi: il tempo, ora che si è fatto giorno, scorre improvvisamente più veloce. Yera bussa tre o quattro volte, impaziente di comunicarmi tutto ciò che succede a Palazzo: a quanto pare, sir Gerdy Tolmen se la caverà. Il poveretto è caduto durante il torneo, dando una botta così forte che tutti pensavano che si fosse spezzato la schiena. Il miglioramento delle sue condizioni di salute, a quanto dicono tutti, è un ottimo auspicio per il mio matrimonio. Meno male! La nevicata della notte ha in qualche modo compromesso le scorte di pane fresco... Che seccatura! Ma in cucina contano di risolvere entro l'ora di pranzo. Stamattina si è perso Rickert, il figlio di una delle cameriere che prestano servizio a Valamer... Salterà fuori quando avrà fame! La cosa importante, oggi, è non perdere la calma.

Il sole, letteralmente, vola da una parte all'altra del cielo: quando finisco trucco e acconciatura è quasi ora di andare. Dopo aver messo il vestito, chiamo Yera e Arlyn per aiutarmi con la composizione floreale.

"Allora, Yera... li hai trovati?"

La mia infaticabile ancella non mi delude, mostrandomi trionfante la cesta piena.

"Cosa sono?" Chiede Arlyn, incuriosita.

"Elleboro nero", le spiega Yera, con aria soddisfatta. "Altrimenti detto la Rosa della Rinascita. Ne esistono molte varietà: bianco, livido... Fioriscono d'inverno, sulle colline a sud di Beid. Rosalie mi ha chiesto di trovargliene il più possibile, ed eccoli qui".

Spendiamo l'ora successiva a fissare i fiori al vestito. Quando finalmente decido di guardarmi allo specchio, l'effetto è spettacolare.

"Accidenti..." esclama Arlyn, restando a bocca aperta.

"E' la cosa più fantastica che io abbia mai visto, parola mia", le fa eco Yera.

Annuisco soddisfatta: ora so di essere davvero pronta.

Quando scendo nel grande salone del palazzo, il Marchese è già lì ad aspettarmi. Dietro di lui c'è Ryan, con la spada al fianco e l'armatura dell'esercito di Beid, e Solice, con la cappa e la fratina che conosco fin troppo bene. L'altro mio fratello, Karl, è già in chiesa insieme al suo nuovo amichetto del cuore, il fratellastro di Lord Strahd.

"Siete davvero incantevole, Milady", mi dice mio fratello facendomi un inchino. Il Marchese annuisce, prendendomi per mano. Solo tu non dici nulla, Solice.

"Che ne pensi, piccoletta? Ti fa ancora così tanta paura questo vestito?"

Scuoti la testa. "Sei bellissima, e il vestito è meraviglioso. Non ho mai visto niente del genere..."

"Quindi ho la tua benedizione?"

Adesso mi annuisci: non la pensavi così tre giorni fa, quando hai visto in anteprima ciò che avevo in mente di indossare. "Non puoi farlo", mi hai detto: "non è adatto". Abbiamo discusso a lungo a riguardo, ma alla fine sono stata io a spuntarla: io vestita di nero, tu da paladina. Luce e ombra, certezza e dubbio, realtà e fantasia, ordine e caos. I due aspetti di me stessa che camminano insieme, fuori dal palazzo e poi giù per la via di alberi innevati che conduce alla grande Cattedrale di Dytros.

Sposarsi all'interno di una chiesa è cosa quantomai insolita: solitamente i matrimoni avvengono all'aperto, sotto il cielo d'estate o di primavera. Sir Thomas è già dentro che mi aspetta, vicino all'altare. Cos'è questo brivido che sento, freddo oppure... emozione? Sento la musica, mentre saliamo le scale. Il Marchese mi prende per mano, aiutandomi a salire: mio fratello da un lato, mia sorella dall'altro. Percorriamo la navata centrale: oh Dei, quanta gente. Non è facile camminare lentamente, quando ti sembra di volare. Sir Thomas si alza, si volta verso di me: è bellissimo, in armatura da cavaliere. Mi viene a prendere. La paura mi assale: guardo indietro, verso il Marchese, Ryan e Solice: oh Dei, è la fine...

No... è l'inizio.

Il discorso del vescovo, i due giuramenti, la preghiera congiunta e l'abbraccio, il volo degli uccelli, l'applauso. E poi ancora abbracci, congratulazioni, risate, squilli di trombe e petali profumati. La città intera che ci saluta e ci festeggia. In carrozza quasi non parliamo, da quanto siamo imbarazzati. Un attimo dopo siamo a Valamer a salutare i soldati, poi ancora in carrozza, verso il palazzo. Il pranzo all'aperto, con i piedi che affondano nella neve. I calici augurali levati al cielo, mentre il sole già comincia a calare verso l'orizzonte. E poi la festa da ballo, l'ultima, destinata a protrarsi fino a notte fonda.

E' in quel momento che il tempo si ferma. Il Marchese si alza in piedi, conquistando in un attimo l'attenzione di tutti. Un attimo dopo chiama presso di sé il Duca di Krandamer, che lo raggiunge.
Ci siamo, piccoletta. Ti osservo mentre trattieni il fiato, aspettando che facciano il tuo nome. Sei emozionata, malgrado tutto...

"... venite pure, figlia mia".

Ti stringi dentro la cappa da paladina, poi annuisci educatamente e vai verso di loro. Il discorso del Marchese continua, lento e retorico come a voler rimandare l'inevitabile.

"... a simbolo e suggello dell'amicizia tra il Ducato di Krandamer e la Marca di Beid..."

Lord Strahd Voranov ti guarda. Tu tieni la testa bassa, rispettosamente... ma hai le guance rosse, e un sorriso un pò ebete stampato sul viso: posso vederli da qui. Lui ti piace, ne sono certa: e molto, anche! Mi piace credere che ci hai pensato per tutta la notte, senza chiudere occhio. Beh, sai che ti dico? Te lo sei meritato. Hai la mia benedizione, piccoletta: tanti auguri e figli maschi.

"... e con la speranza che, in un giorno lieto come quello di oggi, questa promessa possa un giorno tradursi in matrimonio..."

Yera compare al mio fianco, emozionatissima: anche lei l'aveva capito subito, proprio come me.

"... il fidanzamento di mia figlia, Solice..."

Ci siamo: Yera mi artiglia il braccio, mentre il nostro sguardo rimbalza furiosamente da Solice a Lord Strahd, dal Marchese a Ryan, da Karl al fratellastro di Strahd, il piccolo...

"... con Lord Haydn Voranov, Principe di Dusken".

...

...

...

Uno scroscio di applausi riempie la sala. Io e Yera restiamo così, paralizzate, immobili come due statue di sale, lo sguardo spento, fisso su Solice, la bocca ancora aperta dallo stupore.

Il piccolo Haydn Voranov, sentendo il suo nome, lascia la mano di Karl e si avvicina a Solice, salutandola con un profondo e sentito inchino. Poi rompe gli indugi e l'abbraccia, suscitando un misto di applausi e risate tra gli astanti.

Oh Dei, quel ragazzino avrà dodici anni a dir tanto! E' talmente imbarazzante che vorrei sprofondare. Poveretta... "il principe di Dusken".... Oh, misericordia. Anche Strahd ridacchia, forse divertito dalla scena. Non posso crederci, non è vero...

La piccoletta, dal canto suo, fa del suo meglio: ricambia l'abbraccio, un pò titubante, inginocchiandosi quanto basta: gli sorride, un pò incredula... Oh Dei, neppure lei sa che cosa deve fare! Una giovane mamma inesperta alle prese con il suo figlioletto. Una mamma commossa, a giudicare dalle lacrime che le solcano il viso. Poveretta, stavolta ti hanno davvero giocato un brutto tiro. E il più maledetto di tutti è Lord Strahd che se la ride, che ride di te: scommetto che persino tu, adesso, vorresti sguainare la tua spada e trafiggerlo al cuore. Pensavi di diventare Duchessa, e invece ti ritrovi tra le braccia il "principe di Dusken".

... Ma che diavolo è Dusken, poi?

Giuro che questa davvero non me l'aspettavo.


scritto da Rosalie Lambert , 05:10 | permalink | markup wiki | commenti (0)
Scritto il 21/05/2011 · 34 di 81 (mostra altri)
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