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Kailah Morstan
diario di viaggio
Kailah Morstan
 
creato il: 13/01/2012   messaggi totali: 84   commenti totali: 91
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Scritto il 31/03/2014 · 37 di 84 (mostra altri)
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22 novembre 516
Lunedì 31 Marzo 2014

Assonanze

Testa bassa, cuore in gola. E su, e giù, a destra, a sinistra... la barchetta si agita tra le onde: sotto di me scricchiolano le vecchie assi di legno, che è tutto ciò che mi divide adesso dal gelido mare. Se ci penso mi viene da vomitare...

Il Tenente Werber rema e fischietta, camuffato da vecchio pescatore. Accanto a me, ammassati, i compagni. Sento il loro respiro, la tensione. Ci entriamo giusti giusti in questa barchetta, coperti dalle reti, pigiati gli uni agli altri.

Sento il gomito di Padre Engelhaft sulla schiena, il peso del suo braccio. Dall'altro lato non posso fare a meno di rimanere sospinta contro l'ampio ventre di Groombor, mentre il ginocchio di Stefen mi preme contro la gamba.
E per quanto la situazione sia seria, per quanto lo scontro sia imminente, non posso fare a meno di pensare agli inopportuni discorsi di oggi pomeriggio, nella capanna del pescatore.

Vediamo di uscirne vivi e vi offro un giro da Kalina la Divina quando torniamo.

Kalina... Kailah...

Concupite piuttosto le soldatesse!

Almeno tu, Kailah, in nome di Kayah te ne prego, mantieniti al di sopra di queste tentazioni.

Kailah, Kalina, Kayah... assonanze strane, contraddizioni pericolose.

La barchetta scarta lateralmente, mi sento lo stomaco sottosopra. Ed è come se le lettere del mio nome si mischiassero, davanti ai miei occhi, fondendo il nome dl Kayah, la Dea a cui i miei genitori evidentemente mi hanno voluta consacrare, al nome di Kalina la Divina.

Non mi piace il mare. Puzza, è agitato, freddo e spaventoso.
E' l'agitazione di stomaco a farmi fare questi pensieri strani, ne sono certa. L'agitazione di stomaco, unita al disagio di questa vicinanza obbligata, che il cuoio delle nostre armature non riesce a mitigare.

Kalina la Divina è quasi una figura mitica, tutti la conoscono e pochissimi hanno avuto il privilegio di vederla, di incontrarla: Engelhaft, a quanto so, è uno di loro.
Quanto dev'essere incantevole, magnetica ed irresistibile quella donna, se il sacerdote ha sentito il bisogno di mettere in guardia "almeno me" davanti alle sue seduzioni?

Mai nella vita mi è passato per la mente di frequentare un posto simile alle "Case della Gioia".
Probabilmente la volta che ci sono andata più vicina è stata a Skogen, quando grazie proprio alla diplomazia di Engelhaft ho rischiato di finire nel "Castello di Seta".
A lavorare però, non a divertirmi.
E per la verità, mentre eravamo mezzi morti nella Terra di Nessuno, senza cibo nè un riparo, ho anche pensato che in fondo al Castello di Seta sarei stata meglio, e in quel momento avrei fatto volentieri a cambio.
Ma erano pensieri dettati dalla paura, dalla disperazione, dalla febbre e dalla fame.

I pensieri che faccio ora, accucciata in questa barchetta in mezzo alle onde, mentre sento ritornarmi su tutto quel che ho mangiato da settimane a questa parte, sono dettati dalla curiosità.

Hanno un senso i nostri nomi?
Il mio so vagamente che è lo stesso di una zia morta giovane, una sorella di mio padre che non è arrivata a vent'anni. Kailah Morstan, proprio come me. E' un nome legato al culto di Kayah, di origine devozionale.

Kalina... è un nome strano, ricorda istintivamente anch'esso Kayah, ma sembra nascondere qualcosa di ulteriore, di dirompente. E' come se fosse l'opposto di Kayah, l'altra faccia della moneta. L'altro lato della Luna. Una sorta di Kayah oscura, misteriosa.

I miei commilitoni ridacchiano, pensano a questa Kalina come alla migliore prostituta del mondo, il premio di una battaglia ben combattuta, il sollievo di tante fatiche. Io sospetto che ci sia dell'altro.

Si dice che la magia provenga da Kayah, sia un suo Dono. Ma come conciliare la Kayah che invita le brave persone a sposarsi e a mettere su famiglia (e a concupire le soldatesse), con la Kayah che concede ad alcuni, casualmente, arbitrariamente, la Magia?

Sull'isola dove stiamo andando ci attende Sigrid: a quanto dicono, anche lei avrebbe ricevuto il Dono di Kayah, pur essendo pagana. C'è molto che mi sfugge, in tutto questo. Chissà che anche Kalina non possegga un simile dono.

Un movimento inatteso della barca spinge il gomito di Padre Engelhaft tra le mie scapole, la posizione è sempre più scomoda. Quanto manca all'isola del Sibilo?

Chissà cosa ci aspetta. Avremo davanti Sigrid, la "strega". Poi i suoi due fratelli... così simili a Vodan, a detta del pescatore. Con la coda dell'occhio lo vedo, Vodan, accucciato oltre Groombor. E poi il vecchio, e qualche guardia.
Siamo così simili, eppure acerrimi nemici. Abbiamo anche noi la strega, che sono io. Abbiamo Vodan, che può interpretare un principe, abbiamo il vecchio Kain... Andiamo a specchiarci nei nostri nemici, e a sconfiggerli.

Mi fa un po' impressione pensare che dovremo ammazzare Sigrid. Il "dono" di Kayah è per lei una condanna a morte, è a causa di questo dono che non possiamo permetterci di avere pietà di lei, del suo passato, del dolore che ha dovuto subire, di quello che ha scelto di infliggere ad altri.
Se mai dovessi diventare anche io più esperta in quest'arte, finirò anche io per diventare un bersaglio?
Il dono di Kayah è un dono insanguinato.

E poi c'è il dono di Kalina, il dono a cui Padre Engelhaft non vuole che io pensi, un dono a cui in effetti non ho mai pensato, almeno fino ad oggi. Cosa si nasconde dietro il misterioso potere di seduzione di quella donna? Non posso credere che sia tutto lì. Le poche esperienze che ho in questo ambito sono state oltremodo deludenti: l'amore, la sensualità sono sopravvalutati. Si riducono ad un dispendio di energie piuttosto inconcludente.
Ci dev'essere qualcosa di ulteriore, nella "magia" di Kalina. Qualcosa che abbia un senso, che regali un significato ad azioni di per sè vuote, fini a loro stesse.

Chissà... sposto il collo, sento la contrazione dei tendini. Che posizione scomoda. E quest'isoletta sembra non arrivare mai.

Kain inizia a remare più intensamente, aumenta il ritmo.
E poi, finalmente, la sua voce: "siamo arrivati, tenetevi pronti, mi sa che ci hanno già visto".

Si comincia, grazie al cielo.

Assonanze - Blog di Kailah

scritto da Kailah , 13:09 | permalink | markup wiki | commenti (1)
Scritto il 31/03/2014 · 37 di 84 (mostra altri)
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