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Forum di Myst

 
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La Confraternita della Rosa Bianca
Nicolas Long
 
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Scritto il 19/09/2007 · 19 di 32 (mostra altri)
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17 luglio 517
Mercoledì 19 Settembre 2007

Aiuto cuoco o delinquente?

Ieri notte questo tranquillo aiuto cuoco ha fatto qualcosa che lo avvicina di più a un ladro che a un paladino. Spero proprio che Padre Quart sappia quello che fa.

Poco prima di cena va dall'oste e, con fare sbrigativo, gli chiede se ci sia da queste parti qualche posto dove "divertirsi". Di notte. Gli domanda come raggiungere questa casa di malaffare, e poi lo ringrazia con del denaro.
Io dal tavolo li osservo, sentendomi sprofondare. Ma Padre Quart torna da me soddisfatto, ceniamo e, a tarda sera, usciamo.

Giriamo l'angolo, e Quart si china dietro una botte nel vicolo accanto alla locanda. Tira fuori armi, un paio di mantelli neri, due casacche di cuoio. "Preparati", mi dice, "stasera dobbiamo lavorare".
Proseguiamo rasenti ai muri, per vicoletti bui e non frequentati. Il mio superiore sa benissimo dove andare, e dopo alcuni giri arriviamo nella zona dell'Università.
Puntiamo ad un palazzetto signorile, tutto buio eccetto che per una luce al primo piano.
"Tu mettiti lì e controlla che nessuno arrivi lungo la strada", mi dice. "Quando ti chiamo vieni dentro con me".
Mi mette in mano una balestra, e senza dire nulla si cala il cappuccio del mantello sul volto, fino a nasconderlo nell'ombra.
Mi ritrovo a fare il palo. Sento dietro di me Padre Quart che bussa alla porta. "Sono io", sussurra dopo pochi secondi. Ma prima che io possa stupirmi sento la porta che viene aperta, uno spintone e vedo Quart che butta giù una persona ed entra.
"Muoviti", mi fa. Io gli vado dietro.

Ed eccoci in quella che poi scoprirò essere la casa di Arthur Speer, Maestro dell'Università di Magia di Amer.
C'è un giovane a terra, con Quart che gli punta la spada alla gola. Siamo nella penombra, c'è una candela per terra, sfuggita di mano al malcapitato, e nessun'altra fonte di luce.
Quart interroga il tizio, senza mai togliergli la spada di dosso. Gli fa domande a proposito sia del suo Maestro, sia di un certo Bob Delmontesque. Il tizio a terra collabora, non fa domande, sembra morto di paura. E un po' lo capisco: se non sapessi chi è, anche io troverei Padre Quart piuttosto patibolare... la cosa strana è che parla con un nettissimo accento di Achenar. Ok, so che viene da quelle parti, ma di solito non si sente nessuna inflessione... mentre adesso è come se volesse farlo sentire di proposito. Mi mette molto a disagio, non sembra lui.

Poi mi fa cenno di puntare la balestra addosso al prigioniero. "Se si muove o se fiata sparagli senza esitare", dice. Sembra maledettamente serio. Io ubbidisco e lui si allontana. Sale le scale. Da sopra inizia ad arrivare rumore di mobili aperti, cassetti rovesciati, una perquisizione in piena regola.
Io e il prigioniero stiamo zitti a guardarci. Lui fortunatamente è molto disciplinato, non sgarra. Altrimenti non lo so se avrei avuto il coraggio di sparargli.
Dopo qualche minuto Padre Quart torna di sotto. Leghiamo il prigioniero, lo imbavagliamo e lo lasciamo lì al buio.

È notte fonda quando torniamo in locanda. L'oste ci rivolge un'occhiata ammiccante quando scende ad aprirci la porta, io tengo la testa bassa.
scritto da Nicolas Long , 14:17 | permalink | markup wiki | commenti (0)
Scritto il 19/09/2007 · 19 di 32 (mostra altri)
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