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Forum di Myst

 
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- Kain Werber -
 
Il Valvassore
Guelfo da Flavigny
 
creato il: 20/05/2005   messaggi totali: 60   commenti totali: 79
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21 Settembre 517
Mercoledì 30 Aprile 2008

Sir Bruno Malade ha preso il posto che fu di Padre Richard Grimaud. Ora mi spiego gran parte dell'insofferenza mostrata da Quart mentre ci spiegava chi fosse l'uomo che avremmo dovuto salvare da Tallad e i suoi scagnozzi: deve essere stato difficile per il nostro Paladino accettare che un tipo come Bruno si facesse carico di responsabiltà così enormi. Credo, tuttavia, di averci visto giusto: bonario, svagato e petulante sì, ma anche in grado di prendere decisioni gravi rapidamente e senza ripensamenti, così come di bilanciare la sua capricciosa ostinazione con una curiosità viva, quasi spavalda. Così diverso da Lord Dillon, eppure così simile per acume e amor di scienza. I due giorni di studio trascorsi ad Enfer mi hanno riportato alla mente le ore che tanto detestai e che più tardi ebbi a rimpiangere, in cui il mentore mio con paziente affetto si adoperava per l'istruzione del suo svogliato pupillo. Ora più che mai sono convinto che quest'uomo eccentrico e scostante saprà colmare il vuoto spaventoso lasciato da Grimaud, che Kayah lo abbia in gloria, e malgrado le diffidenze che molti sembrano nutrire, condurci a nuove ed importanti vittorie.

Ho parlato con Loic di una questione che per troppo tempo mi sono astenuto dal render nota al resto dei compagni, e che giorno dopo giorno diventava un fardello sempre più grave. Non è stato ne' semplice, ne' tantomeno piacevole rivelargli l'esistenza della mappa che Eric così gelosamente (e così sconsideratamente) custodisce, e su cui malgrado gli accordi presi si è ben guardato dal ragguagliarmi. Forse non ha capito, Eric, quanto mi costasse tenere gli altri all'oscuro di un fatto potenzialmente grave e pericoloso, che si trattava di un tradimento della loro fiducia, a cui sarei stato disposto a piegarmi solo in presenza di forti rassicurazioni. Certamente le risposte evasive e quasi infastidite che mi ha dato quando gli ho chiesto delucidazioni sulle sue escursioni tra le rovine di Craon non hanno fatto altro che aumentare la mia preoccupazione. Spero che Frate Erwin, che i Navar si accingono a consultare e che mi riprometto di interpellare io stesso, sappia portare un po' di luce in una questione così tenebrosa.

Ora, però, ad altro si rivolgono i miei pensieri, ad un incontro che in queste settimane di prove e difficoltà ho a lungo desiderato, e che finalmente sta per avere luogo. Pochi istanti ancora, Nailah, e potrò rivederti.
scritto da Guelfo da Flavigny , 03:08 | permalink | markup wiki | commenti (0)
 
settembre 517
Domenica 30 Marzo 2008

Dannazione!

Ci sono andati giù pesanti, a Chalard. Proprio mentre cominciavamo ad illuderci di averle messe alle corde, di aver sventato i loro disegni criminali, le Falangi dell'Ordine Nero ci hanno infitto un colpo mortale. Con Padre Grimaud assassinato, è imperativo proteggere Sir Bruno e le informazioni che possiede. E non c'è un secondo da perdere, visto il vantaggio che i sicari di Albert Keitel hanno su di noi. Vorrei avere il tempo per festeggiare l'eroica impresa compiuta dai fratelli Navar, per assicurarmi che Nailah stia bene (Jacob grazie agli Dei è salvo, così come Quentin e tutti i ragazzi del Collegio), per abbandonarmi a rinnovati propositi di vendetta nei confronti dell'infame Shaft... vorrei avere il tempo per preoccuparmi di Solice e delle peregrinazioni oniriche che l'attendono, della povera Desireè che mi sembra sempre più smarrita. Ma no, Quart ci ha scaraventati nell'ennesima azione disperata, e per quanto Karen stia dando prova di un'abilità impressionante quasi quanto la sua bellezza le nostre possibilità di successo restano pressochè inesistenti. E come se non bastasse, ora a rallentarci ci si mette anche un signorotto orbo e vanaglorioso, e con lui quel buffone petulante che si ritrova per scherano. E se al primo non posso certo impedire l'esercizio delle sue prerogative nobiliari, messer Dallah non vede l'ora di ricevere una solenne ripassata: non sarò certo io a negargliela.

So che potrebbe rivelarsi un ulteriore contrattempo di cui certo non abbiamo il minimo bisogno, e devo ammettere che più ci penso e più mi convinco che la mia sfida sia stata assai poco saggia e certamente irresponsabile: quando si ha a che fare con uomini ottusi e prepotenti, non è ascoltando l'orgoglio che si impedisce loro di nuocere ai nostri scopi. Eppure le parole beffarde e villane che questo Dallah ha avuto l'ardire di rivolgere a Karen, la scortesia che ha adoperato nei confronti suoi e di Julie...sono mancanze su cui un gentiluomo non può transigere. Se per ricevere le dovute scuse ci sarà bisogno di pungolarlo generosamente con la spada, così sia!


scritto da Guelfo da Flavigny , 21:45 | permalink | markup wiki | commenti (1)
 
26 Agosto 517
Sabato 1 Marzo 2008

Sorpresa

Mi sono accorto che stava accadendo qualcosa di inaspettato non appena ho visto Nicolas con un sorriso di genuina soddisfazione stampato sul volto, di quelli che solo una notte di sani vecchi bagordi ameriti può lasciare sul mio. "Hai capito il paladino..." ho subito pensato, provando ad immaginare che cosa mai avesse potuto combinare. E invece.

Non penso che sia stata la mia sfuriata dell'altra mattina ad aprire una breccia nella scorza di Loic; tante volte ci ho provato, altrettante ho fallito, quasi sempre peggiorando la situazione. Le carte in tavola le ha cambiate, seppur involontariamente, Desiree: deve essere stato assai difficile e penoso per Loic scoprire che il sentire dell'amata è così diverso da come lui lo immaginava. Difficile e penoso, sì, come coraggiosa e piena di dignità la sua reazione. Ho ascoltato con incredulità le parole del mio compagno, le ho indagate per capire quanto fossero sincere, quanto fossero sentite. Mi parlava, Loic, con voce meccanica e sofferente, certo per dissimulare le tensioni sotterranee del suo animo. Presto ho capito, malgrado i miei sospetti, che non erano rabbia o sconforto a turbarlo (di cui sarebbe poi caduta preda Desiree, costretta ad una notte di frenetica veglia tra fornelli e alambicchi per placare la sua frustrazione).

Determinazione.

Così forte e...lucida da mettermi a disagio, da impedirmi di rispondere se non con un vaniloquio tortuoso e imbarazzato. Più tardi, di fronte alle mia insistenza nel proposito di partire con lui ed Eric e di affrontare al loro fianco i sicari di Wilhelm, è riuscito a mutare il mio consiglio con parole di grande saggezza, ricordandomi che è nel fare la Volontà degli Dei che sta la chiave dei nostri successi.

Ci ha pensato su molto, in questi due giorni. Forse ha capito di essere chiamato, così come lo siamo noi, a qualcosa di infinitamente più importante di una vita serena pur trascorsa in onestà e rettitudine, di una vecchiaia resa dolce dalle consolazioni della famiglia. Il nostro destino è assai più amaro e incerto, ma al tempo stesso quanto più nobile e grande!

Troppo lontano ancora è il giorno in cui potremo finalmente riposarci dalle fatiche della Lotta, e concederci uno scampolo di felicità. E per quanto siamo tentati di costruire oggi le fondamenta di quella felicità futura, non dobbiamo mai dimenticarci di quanto questo lavoro possa essere duro e rischioso; di quanta pazienza, di quanta premura ci siano richieste. Virtù da gentiluomo, le più difficili da esercitare, e di cui io stesso troppe volte mi sono dimostrato carente.





scritto da Guelfo da Flavigny , 15:52 | permalink | markup wiki | commenti (0)
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