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Kar-Dun - Elenco versioni

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Kar-Dun - versione del 03/08/2007, 13:02

[personaggio]
Kar-Dun è uno dei personaggi della storica Campagna di Vintemberg, insieme a Alice, Faradyr, Luran, Shuen, Daniel, Porter, Cormac e Aska.
Muore a Delos nel 508, quando decide da solo di proseguire una missione in rovina, e portare un importante libro a destinazione.

Il suo passato, raccontato a Cormac

Kar-Dun: nonostante tutto abbiamo fatto la nostra parte...le rovine sono sicure, adesso... mi stupisco dell'inefficienza della Guardia Civica, in realtà.

Cormac: probabilmente si sono trovati davanti la banda di briganti al gran completo, per questo si sono fatti ammazzare; e poi non tutte le guardie ricevono un sufficiente addestramento alle armi

Kar-Dun: questo è vero. D'altronde si spera sempre che non ce ne sia bisogno...e poi, questo fa buon gioco ai cacciatori di taglie come me. :)

Cormac: gia'. Anche io ho fatto la guardia per qualche anno...

Kar-Dun: com'è hai cambiato mestiere?

Cormac: ... a un certo punto ho dovuto cambiare vita

Kar-Dun: anche a me è successo qualcosa di simile.

Cormac: si'? che cosa?

Kar-Dun: Ho dovuto abbandonare la mia patria...i miei compagni...la mia famiglia. E tutto per una stupida questione d'onore.

Cormac: che questione?

Kar-Dun: La nostra compagnia subì un agguato...molti dei miei amici perirono...uno dei miei compagni avrebbe dovuto fare da avanguardia, e avvertire gli altri...

Cormac: ...

Kar-Dun: ...lo ritrovai qualche ora dopo lo scontro...

Kar-Dun: ...tutto intento a contare un gruzzolo di monete...

Cormac: che traditore. Glie l'hai fatta pagare, scommetto

Kar-Dun: ...vendicai i miei amici. Ma quel viscido traditore era figlio di uno degli Anziani più influenti nell'assemblea...

Cormac: ... capisco

Kar-Dun: e così, abbandonai la mia terra.

Cormac: da dove vieni?

Kar-Dun: Al Muglab

Cormac: ci sono passato una volta, per andare a Delos

Kar-Dun: Davvero? Cosa ti portava la'? Pare sia una terra di pederasti!

Kar-Dun: :)

Cormac: hehe.. sono andato li' a cercare un libro, un paio di anni fa, giusto perpoco tempo...

Cormac: mi ha colpito Al Muglab, con tutte quelle fortificazioni...

Kar-Dun: Davvero imponenti, non è vero? Non sai quanto mi mancano...i castelli degli uomini non sono che l'ombra di quei bastioni prodigiosi.

Cormac: gia', vero

Kar-Dun: ...io ho un solo desiderio...

Cormac: quale?

Kar-Dun: ...poter tornare a casa...e non sentire il disprezzo della mia gente. Ma non sarà mai possibile... l'unico rispetto che posso mantenere ora è quello di me stesso.

Cormac:... da quanti anni manchi da casa?

Kar-Dun: Quanta feccia c'è nel mondo...non sopporto l'idea che là dove sono nato...per i miei fratelli...io sono come gli assassini che bracco.

Kar-Dun: Sette anni.

Cormac: hai famiglia?

Kar-Dun: Sì.

Kar-Dun: O meglio, l'avevo.

Kar-Dun: Per loro sono peggio che morto adesso.

Cormac: mi dispiace

Kar-Dun: Tra noi Nani...chi reca disonore ai suoi fratelli...non è mai nato.

Cormac: immagino non sia possibile spiegare come siano andate veramente le cose...

Kar-Dun: Ovviamente no...pochi ammetterebbero che il loro primogenito è un traditore e un vigliacco.

Kar-Dun: Chissà...forse un giorno lontano, se avrò fatto la loro volontà, gli Dei mi concederanno il privilegio di poter tornare...

Cormac: vedrai, sicuramente andra' cosi'

Kar-Dun: ...o più probabilmente...

Kar-Dun: ...la morte mi troverà. Spero, durante una degna impresa.

Cormac: ... sei pessimista, ma se hai la fortuna di avere una famiglia dalla quale potresti un giorno tornare, non puoi disperare.

Kar-Dun: Solo gli Dei decideranno cosa mi aspetta. Ma ti ripeto, per loro non sono mai nato.

  • Cormac rimane qualche momento in silenzio

Kar-Dun: Nessuno mi aspetta ad Al Muglab...se non i dardi delle sentinelle.

Kar-Dun: Vivo la mia vita cercando di non pensare a quello che ho perduto.

Cormac:... ti capisco molto bene.

Kar-Dun: Forse è per questo che non provo alcuna misericordia per i vili criminali...loro hanno scelto l'infamia, a me è toccata in sorte.

Kar-Dun: Se non avessi punito il traditore...gli spiriti dei miei compagni non avrebbero trovato la pace...

Kar-Dun: forse sono solo uno sciocco...in fondo cosa può interessare di questo mondo ai morti...

Il canto funebre per Kar-Dun

Che nuove tu porti, guerriero, per le vie di sangue?
Che cosa racconti di luminoso, di santo?
Parole io odo intrise di dolore,
macchiate da morte.

Io rivedo le armi, lo scudo,
vesti di eroe a rammentarmi.

Questi è Kar Dun, il Tuono dei Monti.
Vola, vola alto, falco del Kieblach,
che non non ti si veda
mentre lacrime versi
sulle città dei Nani.

Vola alto, falco del Kieblach,
perché Kar Dun disse: "Io vado"
e più non tornò.

Ma restò il ferro glorioso,
di fronte ferito,
di lui che disse: "Io vado"
e volgere indietro il passo non seppe,
ritirare il suo cuore non volle,

Vola alto, falco del Kieblach,
e strida il dolore, come annuncio
di fama imperitura e rompa

i silenzi di Al-Muglab, la Dura.

E' caduto Kar-Dun, il Tuono dei Monti,
egli disse: "Io vado" e più non seppe tornare,
nei paradisi di Ilmarinen
ora giace tra i Nani dei tempi remoti.

Echeggia cupa, Al-Muglab,
e annuncia
il tuo lutto di onore.

Volga gli occhi al cielo, Nair-Al-Zaurak,
la Sorella di Pietra,
e rigridi al Mustblach
la triste nuova.

Echeggia cupa, Al Muglab,
perché dal centro della terra,
ti risponde sonora
la Grande Madre dei Nani,

Nair-Ib-Rhodes, che mai non muore,
silente ti ascolta.

Krinn e Dor alle sue porte ti accolgono
Tuono del Kieblach, e le tue note,
falco alto volante nel cielo,

e ridicono ancora:
"E' caduto Kar-Dun, ferito di fronte,
egli disse: "Io vado"".
Creata il 03/08/2007 da Annika (2242 voci inserite).
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