Poteri Oscuri della Mutazione (Morgoblath) - Discussioni

Pubblico i poteri di Morgoblath: questo conclude il "ciclo" dei Sekhmet, e sarà per un pò di tempo la mia ultima voce sulle divinità.

Ne approfitto per dire che i poteri dei Sekhmet sono attualmente da considerare in fase di test. Questo significa che:

- il Master di turno è esortato e incoraggiato a utilizzarli, nel caso in cui la sua avventura preveda uno o più Sekhmet.
- il Master di turno è (soprattutto) esortato e incoraggiato a apportare modifiche al regolamento qualora lo trovasse esageratamente sbilanciato, in positivo o in negativo che sia.

Ricordo inoltre che ho previsto una differenza enorme, sia in termini di potenza che di "presenza" nell'ambientazione", tra i Sekhmet Iniziati, i Sekhmet Emissari e i Sekhmet Araldi.

I primi (iniziati) ve li dovete immaginare paradossalmente "comuni", rispetto a come siamo abituati a pensare ai vecchi Sacerdoti delle Tenebre: si tratta di gente che per lo più ha altre professioni/attività, e che si è avvicinata soltanto di recente al culto e/o ne è entrato a far parte quasi più per tornaconto personale e comunanza di interessi che non per autentica fede. Non immaginateveli con la tunica nera e le candele in mano, pensate invece a persone estremamente pragmatiche e che rifuggono totalmente l'aspetto sacrale o rituale del culto. Suggerisco, per questa tipologia, un numero di Haji molto basso (1, max 2) e un potere soltanto tra quelli presentati, ovviamente di grado 1. Per fare un esempio di PNG con un potere e un peso analogo a dei Sekhmet iniziati visti nella nostra campagna attuale: alcuni dei Maestri del Vento, gli assistenti del Monaco, Paul Walker, Manuel Larsac, Buster, Lady Emanuelle Beart...

I secondi (emissari) ve li dovete immaginare come i leader d'opinione dei secondi. Dotati di poteri maggiori, e molto meno comuni, siamo già nell'ordine dei Sacerdoti vecchi come "diffusione". Anche qui, non immaginatevi gente in tunica e con la croce rovesciata al collo! Il loro atteggiamento resta nella maggior parte dei casi molto pragmatico e attaccato alla realtà, all'uso/abuso del loro status per i propri fini. Per continuare con esempi "possibili" posso citare il Monaco, Lord Albert Keitel, Pedro Larsac, la Regina di Fiori, la Regina di Picche...

I terzi (araldi) ve li dovete immaginare come i "boss di fine quadro": si tratta di persone estremamente potenti e che di certo non vengono a sporcarsi le mani con il gruppo in prima persona... al massimo, semmai, è il gruppo a dover andare da loro. Qui probabilmente la cappa nera e le candele sono già più giustificate, e a differenza delle due tipologie precedenti l'aspetto sacrale è spesso presente... Ma anche qui, volendo, è possibile prendere le distanze dal clichè del "prete nero", privilegiando ad esempio l'aspetto filosofico/teleologico a quello sacrale/rituale/teologico. Per continuare con gli esempi di Caen posso citare Lord Payne, Lord Wilhelm Keitel e il Barone di Bruel.

N.B.: Nessuno degli esempi che ho fatto è un Iniziato Sekhmet (non che io sappia, almeno): li cito unicamente per farvi capire che tipologia di PNG ho in mente. Prendetele come indicazioni di massima: a me interessa solo comunicarvi il disegno globale meglio che posso, ma sono/sarò il primo ad ambientare e a incoraggiare eccezioni impreviste o sorprendenti.

Penso sia tutto... mi raccomando, se avete ancora dubbi o perplessità in merito ai Sekhmet, sia da giocatori che (soprattutto) da Master, non esitate a contattarmi qui sul forum o anche in mail privata. Nei prossimi giorni conto di fermarmicon le divinità, così da dare a tutti il tempo di metabolizzare le nuove voci e le nuove regole: spero quindi di raccogliere feedback, opinioni e impressioni da parte vostra così da mettere da parte materiale interessante per i Runihura.

Ho letto tutto con molto interesse, e confesso una gran voglia di sperimentare subito queste nuove regole. Mi piace l'impostazione più "urbana" data agli adoratori delle tenebre, perchè permette di contestualizzarli meglio in molte situazioni.
L'elenco dei png che secondo te potevano "essere" dei Sekhmet ha senso, e anche se (la gran parte di) loro non lo sono stati, è anche per via del fatto che non esisteva ancora un regolamento che li disciplinasse. E anzi questa mancanza mi ha spinta ad inflazionare la campagna di maghi, veri o artificiali che fossero.
Oltretutto va bene anche così, col "dubbio" a posteriori su persone oscure che potevano essere o non essere dei Sekhmet: in fondo finalmente anche loro non ce lo devono avere scritto in faccia.

Una domanda che mi sono sempre fatta è: esiste la possibilità che una stessa persona sia dotata di PotM e sia ANCHE un Sekhmet? Ho sempre immaginato che la presenza del PotM inibisse la concessione dei poteri divini, almeno nel caso degli Dei della Luce: il mago che diventa sacerdote non immagino che possa avere contemporaneamente entrembi i "poteri". Ma nell'ambito delle chiese delle tenebre non so se la distinzione debba necessariamente essere così netta..... non so, parliamone!

Per il resto ti chiederò in privato un po' di cose tecniche per l'utilizzo di alcuni poteri che mi interessano maggiormente.

Ottimo lavoro!
anna

Annika ha scritto:Una domanda che mi sono sempre fatta è: esiste la possibilità che una stessa persona sia dotata di PotM e sia ANCHE un Sekhmet? Ho sempre immaginato che la presenza del PotM inibisse la concessione dei poteri divini, almeno nel caso degli Dei della Luce: il mago che diventa sacerdote non immagino che possa avere contemporaneamente entrembi i "poteri". Ma nell'ambito delle chiese delle tenebre non so se la distinzione debba necessariamente essere così netta..... non so, parliamone!

L'idea del Mago Sekhmet mi piace molto, e io stesso ho inserito qualche esempio nella storia passata: molti degli antichi Sciamani, compreso lo stesso R'khai l'Antico citato nella leggenda di Mòrgul, erano con tutta probabilità dei Sekhmet.

In termini di ambientazione per quanto mi riguarda non ci sono problemi, a patto di non banalizzare nessuno dei due "sentieri". Personaggi simili meritano un buon lavoro di sviluppo e di "presentazione" da parte del Master: se la cosa può servire a dare uno spessore maggiore a un PNG ben sviluppato e articolato ben venga, se invece dev'essere un semplice "mob sgravato" da presentare ai Giocatori direi proprio che è meglio evitare.

Aggiungo una piccola riflessione personale: secondo me è un dato di fatto che un PNG che entra in scena con un'ombra troppo ingombrante finisca per essere schiacciato sotto quel peso, risultare ridicolo o provocare l'antipatia del tavolo dei giocatori. Penso che i giocatori sentano di avere parte in causa, nel processo di creazione delle "leggende", e siano poco disposti a prendere per buone presentazioni troppo pompose da parte del Master: per questo motivo, secondo me, il mago-sekhmet parte paradossalmente con il piede sbagliato: si presenta così, come una sorta di prescelto tra i prescelti, novello Darth Vader... Sarà senz'altro accettato, ma verrà anche "rispettato"? Riuscirà davvero a entrare nella leggenda, o finirà per essere disprezzato come il più molesto dei nemici? Il Master bravo, a mio avviso, dovrà porsi più volte questa domanda nel corso del processo di creazione di simili individui, così da essere sicuro che ne valga davvero la pena.

Aggiungo una cosa importante detta da Matteo in chat e che condivido pienamente: esistono soluzioni narrative, supportate da una buona resa dell'ambientazione, che consentono di ambientare un necromante devoto di Shub-Niggurath, o un Evocatore devoto di Yog-Shoggoth, attribuendogli un ruolo di grande prestigio all'interno del culto pur senza renderlo un Sekhmet e/o dargli i poteri. Esempi del genere possono essere il "Vintemberghiano" Horace, o l'attuale "Astronomo di Corte" rinvenuto con un simbolo di tutto rispetto.

Per quanto riguarda i PG, attualmente le regole vietano esplicitamente questa possibilità (due abilità speciali), ma questa è senz'altro una cosa sulla quale dovremo tornare in futuro: ne riparleremo al momento di impostare la prossima campagna.