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Vérriére (contea)

[luogo]
luogo
Tipo:
contea
Popolazione:
sconosciuta
Contea del Ducato di Amer. Il territorio della Contea si affaccia sul mare, e confina a Nord con la Contea di Zarak e a sud con la Marca di Alcor. Verso l'interno confina a Nord Est con la Contea di Achenar e a Sud con la Marca di Mont Dorè, sulle Allston. All'interno della Contea sono presenti due Baronie, Floril, sul mare, e Chadrac, nell'interno.
Il Conte di Vérriére è Lord Alex Ripley, nato nel 470, sposato con Lady Elizabeth e padre di quattro figli. È un uomo istruito che ha studiato all'Università di Greyhaven e, prima di diventare Conte, è stato per alcuni anni ambasciatore a Delos.

Storia

I tempi antichi e l'epoca Khan

In epoche remote la zona costiera che oggi ospita la Contea di Verriere era abitata da antiche popolazioni di cui sono rimasti pochissimi resti. Sulla costa c'era una città stato di una certa importanza, ai tempi dei popoli antichi, chiamata Syren, che nei secoli è sprofondata ed è ormia quasi sommersa dalle acque, oltre che qualche piccolo villaggio di pescatori. Sono state ritrovate anche alcune tracce di una vecchia via costiera che collegava i centri abitati più importanti, di cui però non si sa quasi niente.
In epoca Khan la zona di Vérriére venne inglobata poco a poco nel Khanast di Amilanta, insieme a tutto il territorio della confinante contea di Zarak. Dalla gran mole di ruderi di fortificazioni che possono essere ancora ritrovate lungo il confine tra l'attuale Baronia di Floril e la Contea di Zarak, e sulle colline a Est di Chadrac, è possibile desumere che l'annessione al Khanast di Amilanta non sia stata pacifica, bensì molto combattuta: i popoli del mare opposero una dura resistenza ai Khan di Amilanta, prima di cedere il controllo sul loro territorio.

L'epoca turniana

In epoca turniana l'importanza commerciale della città di Vérriére crebbe molto, insieme allo sviluppo dei traffici marittimi con la parte meridionale dell'Impero di Turn. L'antichissima via lungo la costa, le cui prime tracce si dice risalissero persino ai tempi dei "popoli antichi", fu ricostituita e lastricata integralmente, furono allestite fortificazioni a difesa dei porti, un importante faro nei pressi della capitale, e in generale la zona fu oggetto di cura e sviluppo.

Gli anni del Ducato di Amilanta (233-270)

Al momento della ritirata turniana e dell'istituzione del Ducato di Amilanta, il Duca Peter De Moine nominò Conte di Vérriére Sir Gurney Arnett, suo ufficiale sul campo di battaglia ad Achenar e marito di sua sorella, Lady Natalia.
La scelta del Duca non fu vista bene dagli eredi della Famiglia Ronan, che ritenevano di poter legittimamente aspirare al titolo di conte in virtù del fatto che, già in epoca Khan e anche in seguito, durante la dominazione turniana, avevano mantenuto il controllo formale e sostanziale sulla città di Vérriére e sulle sue adiacenze come borgomastri e amministratori.
"Abbiamo preso in consegna Vérriére quando era solo quattro baracche pulciose di pescatori e ne abbiamo fatto una grande capitale: e adesso osate strapparcela di mano?" queste furono le parole che tuonò Messer Lance Ronan alla volta di Lord Peter De Moine. "E' una vergogna, uno scandalo! Non cederemo mai!"
Lord Peter non cambiò idea, ma anzi fece allontanare Messer Lance Ronan, negandogli il ruolo di borgomastro della città capitale che precedentemente gli aveva proposto. Messer Ronan tentò invano di appellarsi al Granduca di Greyhaven, tentando un procedimento presso di lui che durò anni, e di cui non vide mai la fine. Morì infatti poco tempo dopo, lasciando l'ingrato compito di seguire la faccenda presso la Capitale del Granducato a suo figlio maggiore Colm Ronan. Colm tuttavia abbandonò presto la faccenda, si sposò con una donna di Greyhaven e si stabilì a vivere lì coi suoi discendenti.
Ben più legato alla presunta ingiustizia subita dalla famiglia Ronan fu suo fratello Seth, che dopo aver dilapidato le poche eredità ricevute nell'arruolamento di una piccola truppa di mercenari, tentò di opporsi fisicamente alla decisione del Duca, per riprendersi la Contea in modo violento.
La compagnia di Seth molto presto fu messa al bando come fuorilegge, e lui stesso fu costretto a darsi la macchia con i suoi uomini più fidati. Era tuttavia un uomo di grande carisma, e i suoi discorsi contro l'ingiustizia subita, contro la scelta scandalosa del Duca di assegnare il territorio al marito della sorella, uomo a suo dire del tutto incapace di gestire un simile territorio, ottennero molti consensi.
La sua banda di fuorilegge si estinse dopo qualche anno, ma è rimasta alla storia come la "Banda della Buona Canaglia", cantata da molte ballate e leggende, i gentiluomini che rubano ai ricchi per dare ai poveri, che assalgono i signori e difendono la brava gente dalle ingiustizie.

I primi conflitti con Zarak e il Conte Schiavista (302-327)

La Contea di Vérriére nel corso degli anni iniziò a sviluppare una forte rivalità con la Contea di Zarak, contendendosi con essa il primato di porto più importante del Ducato. Oggetto del contendere erano gli accordi marittimi con il Ducato di Surok e l'Impero di Delos, e presso il Duca di Amer per avere condizioni di dazio più vantaggiose.
Ad una situazione fondamentalmente bilanciata (Zarak più prossima a Surok, Vérriére più legata commercialmente all'Impero), si sostituì nei primi anni del 300 un vistoso sbilanciamento a favore di Zarak. Gran parte delle rotte commerciali, anche provenienti da Delos, si spostarono a Nord, mentre Vérriére iniziò a perdere di importanza.
La reazione del Conte, Lord Blake Arnett fu duplice: da un lato iniziò clandestinamente ad appoggiare alcuni armatori dediti alla pirateria, in modo da rendere malsicure le rotte verso Zarak, e dall'altra decise di legalizzare la tratta degli schiavi all'interno dei suoi porti. In questo modo attirò nuovamente a Vérriére un vasto giro di traffici commerciali, sia dalle zone settentrionali che dalle più meridionali dell'Impero di Delos. Lo schiavismo, da sempre malvisto e poco praticato nei territori del Ducato, ancora non era stato formalmente vietato dal Granduca (cosa che avverrà soltanto con una norma del 496 p.f.). Tuttavia, se potevano essere ancora tollerati rari casi di schiavitù per debiti, una tratta organizzata come quella che iniziò a praticarsi a Vérriére in quegli anni destò grande sdegno a tutti i livelli, tanto che lo stesso Duca di Amer, Lord Latham Bolton, intervenne espressamente a vietarla.
Lord Blake Arnett dovette cedere alla volontà del Duca, ma non attuò mai realmente le misure necessarie a stroncare la tratta degli schiavi. Si limitò a vietare formalmente una simile pratica, e a impedire che venisse fatta vendita di schiavi alla luce del sole. Mantenne però alcune zone del porto relativamente "franche", dove le sue guardie erano state istruite a chiudere un occhio. Il risultato fu che Vérriére riuscì a mantenere sì una buona fetta di rotte commerciali rispetto a Zarak, ma finì per acquisire prevalentemente i traffici più loschi. Alcune zone della città, prima semplicemente popolari, poco a poco si fecero malfamate: insieme alla compravendita di schiavi si sviluppò la malavita, la prostituzione, il degrado.

Fratello Heimdall e la Rivolta (327-331)

Davanti al degrado sociale e morale della città di Vérriére, un giorno un vecchio Monaco scese nelle piazze e nelle strade ed iniziò a predicare. Il suo nome era Heimdall, era malato e quasi cieco, ma aveva una voce portentosa e le sue parole attirarono subito un grande seguito di gente. Tuonava contro la corruzione del Conte e della sua famiglia, contro l'immoralità dilagante, il mercimonio di persone, l'ingiustizia e il ladrocinio.
Subito le sue prediche suscitarono la contrarietà del Conte, che tuttavia all'inizio non si rese conto della gravità della minaccia costituita dal vecchio Monaco. Già dopo un anno dalla sua prima apparizione Fratello Heimdall aveva conquistato un seguito di migliaia di persone, sempre più insofferenti e fomentate.
In occasione del matrimonio di Lady Novalee Arnett, figlia minore del Conte, con un ufficiale dell'esercito, Sir Trevor Ripley, celebrati con uno sfarzo estremo e ridondante, Fratello Heimdall riempì la piazza antistante alla Cattedrale e tenne una predica infuocata. La sua provocazione non restò impunita, le guardie del Conte lo fecero arrestare davanti a tutti e lo tradussero in catene nella Torre del Fortunale, la prigione cittadina.
La notte stessa scoppiò un tumulto.
Migliaia di rivoltosi assaltarono la Torre del Fortunale, uccisero le guardie e liberarono il vecchio Heimdall. Poi, mentre lui stesso implorava di desistere e tentava invano di placare gli animi ormai assetati di sangue, i ribelli assalirono lo stesso Palazzo d'Inverno del Conte. Ne scaturì un bagno di sangue. Il Conte, sua moglie e suo figlio maggiore, erede al titolo, furono sterminati. Si salvò soltanto Lady Novalee, che si trovava col marito alla tenuta estiva degli Arnett, fuori dalle mura cittadine.
Il caos e l'anarchia in città durarono per ben due anni, nel corso dei quali lo stesso Fratello Hemidall morì, si dice ucciso dal dolore di essere stato involontariamente la causa di un simile bagno di sangue. La rivolta durò così a lungo perchè nel frattempo si era verificata la grave malattia e poi la morte del Duca di Amer, Lord Latham Bolton, e quindi beneficiò del periodo di interregno.
Finalmente nel 331, all'inserimento sul trono ducale di Lord Fraser Bolton, si costituì un "collettivo cittadino" di rivoltosi, che provarono a recarsi in ambasciata dal Duca in persona per ottenere lo status di "Città Stato", mentre il resto della Contea versava nel disordine più totale.
Il Duca però, ben lungi dall'accogliere le richieste dei rivoltosi, li fece immediatamente imprigionare, quindi mosse con il suo esercito fino a Vérriére, e in breve tempo ebbe ragione della rivolta.
Restaurò Lady Novalee e Sir Trevor Ripley come Contessa e Conte di Vérriére, che come primo atto formale ordinarono l'esecuzione in piazza di 91 ribelli. Le strade nei giorni precedenti si riempirono di banditori che annunciavano il solenne evento, e sul muro del Palazzo d'Inverno fu affisso l'elenco dei condannati. Benchè si dicesse espressamente che sarebbero stati uccisi 91 ribelli, l'elenco comprendeva soltanto 90 nomi, forse per una dimenticanza. Ma si sparse la voce nel popolo che fosse stata una scelta deliberata, "il novantunesimo potresti essere tu", si diceva. Da allora a Vérriére il numero 90 è associato all'idea di "paura", tanto questa voce riuscì a diffondersi e a spaventare la popolazione.

La dinastia Ripley (331-519)

Durante l'esecuzione dei 91 ribelli, il Conte e la Contessa di Vérriére assistettero dal balcone del Palazzo d'Inverno. Dopodichè sparsero monete di bronzo e di rame sulla folla, ordinarono che fosse organizzato un lauto banchetto per le strade e indissero giochi a celebrazione della nuova pace tra la famiglia del Conte e la cittadinanza.
La paura di ritorsioni violentissime da un lato e le elargizioni di denaro, viveri e giochi dall'altro riuscirono a placare gli animi della cittadinanza di Vérriére, che abbandonò ogni velleità di rivolta.
La dinastia dei Ripley riuscì in breve tempo a riprendere il controllo sul territorio della Contea esterno alla Capitale, che negli anni di anarchia era sprofondato nel caos. Lord Trevor usò il pugno di ferro sui Signori più ribelli, schiacciò alcune famiglie nobiliari e le sostituì con altre a lui fedeli.
Istituita nuovamente la pace, Lord Trevor si preoccupò nuovamente di rinforzare i traffici marittimi, che nel periodo della rivolta avevano subito una grave battuta di arresto (tutto a vantaggio del Porto di Zarak). Anche se non potè riportare le attività commerciali ai livelli precedenti alla rivolta, ebbe comunque modo di migliorare molto la situazione, gettando più solide basi per l'avvenire.
A Lord Trevor succedette Lord Daniel (Conte dal 360 al 395), che continuò la politica di restaurazione iniziata da suo padre, per poi passare le consegne al figlio Lord Jernard (396-412).
Durante il regno di Lord Jernard si verificò una nuova rivolta nei quartieri portuali, in seguito a un tentativo mal riuscito da parte del Conte di schiacciare una volta per tutte le attività criminali che da sempre li caratterizzavano. La rivolta in quanto tale ebbe vita breve, ma i suoi esiti furono molto ambigui. In cambio di una pace apparente, il Conte di nuovo rinunciò a colpire la malavita locale, e anzi si mormora che dovette scendere a patti con uno dei peggiori capobanda del porto, Gaspar il Carbonaro.
Dal 412 al 447 fu Conte di Vérriére Lord Thierry Ripley, pessimo amministratore e personaggio di fama molto chiacchierata. Si circondò di gente bizzarra, intrattenitori, figuri loschi e esotici, non si sposò mai e soltanto in fin di vita, ormai vecchio e distrutto dalla Gotta e dalle malattie contratte in chissà che modo, riconobbe ufficialmente e designò come erede suo figlio bastardo Byron Ripley.
Lord Byron Ripley si dimostrò assai migliore di suo padre, riuscì in parte a riparare i danni lasciati dai lunghi anni di cattiva amministrazione del feudo, ed ottenne persino discreti risultati nella lotta alla malavita cittadina. Con lui finalmente si può dire che la tratta degli schiavi davvero si sia ridotta a fenomeni marginali, se non scomparsa.
Si sposa molto giovane con Lady Nathalie De Chartu, figlia del Conte di Zarak, con l'intento di rasserenare i rapporti con la Contea rivale. La giovane Nathalie, afflitta da una grave forma di obesità sin dall'infanzia, riesce comunque a mettere al mondo un erede, il piccolo Philip Ripley, ma muore pochi anni dopo per una caduta accidentale dalle scale.
Purtroppo anche il bambino la segue presto nella fossa, e Lord Byron è costretto a sposarsi nuovamente, stavolta con una nobildonna di Vérriére, Lady Jacqueline Arnot. Da lei ha tre figli, Isabelle, Alex e Monique.
Lord Byron muore ormai anziano nel 480. I suoi figli sono ancora troppo piccoli, e la reggenza viene affidata temporaneamente ad uno zio, Sir Gilles Maers, bastardo di Lord Thierry e fratello prererito di Byron. Sir Gilles fatica un po' a mantenere la reggenza, perchè il suo diritto a governare viene messo in dubbio da molte famiglie della zona. Subisce un tentativo di attentato, che non riesce, e in seguito i Signori di tre Signorie prossime alla capitale si armano per destituirlo. C'è battaglia, la città di Vérriére viene assediata ma riesce a resistere, anche grazie all'intervento di uomini da Zarak.
Sir Gilles riesce a mantenere la reggenza fino al 490, quando finalmente Lord Alex Ripley raggiunge la maggiore età e viene proclamato Conte. Sir Gilles, che si era preoccupato affinchè il giovane ottenesse un'ottima istruzione e facesse esperienze diplomatiche anche fuori dai confini della Contea, finalmente si ritira a vita privata, in un piccolo palazzetto nel centro della città.
Lord Alex Ripley si sposa nel 493 con Lady Elisabeth Garnier, e da lei ha quattro figli: Baldur (nato nel 494), Amy (nata nel 495), Ingrid (nata nel 500) e Robert (nato nel 508).
Negli anni del suo mandato dimostra di essere un oculato amministratore e abile diplomatico. Quando può, preferisce evitare gli scontri frontali con gli oppositori, che invece cerca di assecondare quanto possibile, blandire e, di fatto, comprare. Anche per quanto riguarda l'annoso problema della malavita cittadina e delle losche attività portuali è riuscito a trovare un buon compromesso, di fatto riacquistando il controllo di un'ampia porzione della zona del porto, a patto di lasciare completamente nelle mani della criminalità il quartiere dei carbonai.
Si preoccupa molto dell'educazione e del destino dei suoi figli, e ritiene che sia fondamentale che possano vedere il mondo, per capire come funziona. In diverse occasioni li ha accompagnati tutti a tornei e palii, persino fino a Krandamer quando gli è stato possibile. E' un marito fedele e onesto, salvo rare eccezioni: una di queste eccezioni si chiama Heidi Maers, sua figlia illegittima cresciuta a palazzo come dama di compagnia della giovane Amy Ripley.

Città Capitale

La Capitale della Contea è Vérriére , grande porto di mare.

Autorità civili e religiose

Guardia Civica

La guardia civica di Vérriere è situata in una grande caserma al centro della città, non distante dal Palazzo d'Inverno del Conte. Il Colonnello della Guardia è Lars Matunas, ormai anziano, che ricopre questo importante incarico da moltissimi anni ed ha grande esperienza.

Organizzazione Militare

L'esercito a Vèrriere dimora fuori dalle mura della città, in una grande caserma fortificata, dove si trova un importante campo di addestramento. Il Colonnello dell'esercito è Albert Von Trier, giovane e ambizioso.

Gerarchia ecclesiastica

La massima autorità religiosa della città è il Vescovo di Pyros, Padre Leblanc, dal quale dipende il Maestro del Tempio dei Paladini, Detwiler.

Baronie della Contea di Vérriére

Creata il 28/03/2007 da Annika (2242 voci inserite). Ultima modifica il 22/06/2011.
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